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Ristampe in vinile indie/alternative rock


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giorgiovinyl

Recentemente è un fioccare di ristampe in vinile (ma non solo) di album di rock alternativo dalla seconda metà anni settanta in poi. Evidentemente questa musica, è  di fatto conglobata nel classic rock.

Nella stragrande maggioranza dei casi ho le stampe originali e quelle vi recensirò,  magari qualcuno di voi non seguiva il rock indipendente, anche per motivi anagrafici, e potrà recuperare grandi dischi, decidendo di volta in volta se optare per le ristampe o gli originali.

Cominciamo con un disco del 1980, The Soft Boys Underwater Moonlight,  uscito poco dopo il terremoto punk e in piena era new wave o post punk. Però era un disco che pensava oltre, già chiamarsi Soft Boys in quel periodo era una presa di posizione contro corrente, e anticipa il college rock e di diversi anni la scena neo psichedelica anni 80.

Io posseggo la prima stampa italiana, edita dalla Base Records di Bologna, che usata costicchia, ci vogliono già  più di 60 euro per una copia very good plus, 100 per un NM.

La prima stampa UK è inavvicinabile.

La Tyny Ghost lo ha ristampato in vinile blu:

Mastered and cut from the original master tapes by John Baldwin at Infrasonic Sound
OBI strip with reissue credits:
"45th Anniversary Deluxe Reissue
Mastered and cut from the original master tapes
140 gram vinyl
20-page booklet including rare photographs & liner notes by David Fricke and Robyn Hitchcock"

Su amazon.it lo trovate a 36,40 euro, non certo economico, ma incredibilmente, attualmente miglior prezzo europeo.

https://www.amazon.it/Underwater-Moonlight-45th-Anniversary-Remaster/dp/B0F8R5DW62/ref=tmm_vnl_swatch_0

Qui la recensione della ristampa su Tracking Angle https://trackingangle.com/music/stronger-moonlight la confrontano con stampe d'epoca.

Qui una bella recensione in italiano

https://venerato-maestro-oppure.com/2025/11/29/quando-i-soft-boys-inventarono-il-college-rock/#comments

IMG_2466.jpeg

  • Melius 2
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Antonio Posalaquaglia

Personalmente ho sempre avuto pessime esperienze con le stampe della Base Records. I vinili, a volte riediti in edizioni economiche, erano di infima qualità e frusciavano e/o scricchiolavano alla grande dall'inizio alla fine.

Ricordo bene d'aver acquistato da giovanissimo il primo degli Amon Duul II e dovetti buttarlo nel sacco della spazzatura.

Ben vengano ristampe come quella in questione, così come di tantissimi artisti indie-rock degli anni 80, se sono davvero tratte dai master analogici digitali e dotate d'un pressaggio e d'un vinile accetabili

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Antonio Posalaquaglia
43 minuti fa, PL-L1000 ha scritto:

Ricordo anche io dischi di mediocre qualità, almeno nei primi anni novanta.

Mediocre è dire poco. In effetti, acquistai alcuni vinili della Base proprio sulla fine degli anni 80-inizio 90. Assolutamente inascoltabili e la qualità della carta era molto scadente.

Non conosco le stampe originali degli anni 70. Ero ancora un bambino..

Stessa atroce esperienza con le ristampe dei Pearls Before Swine.

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Il 10/12/2025 at 17:57, gullaz ha scritto:

Grazie per la segnalazione. Potrei pensare di sostituire la mia stampa italiana (che è molto rumorosa).

La mia è silenziosa, la tua è sempre stata rumorosa o lo è diventata con l’uso?

23 ore fa, Antonio Posalaquaglia ha scritto:

Personalmente ho sempre avuto pessime esperienze con le stampe della Base Records. I vinili, a volte riediti in edizioni economiche, erano di infima qualità e frusciavano e/o scricchiolavano alla grande dall'inizio alla fine.

 

22 ore fa, Antonio Posalaquaglia ha scritto:

Mediocre è dire poco. In effetti, acquistai alcuni vinili della Base proprio sulla fine degli anni 80-inizio 90. Assolutamente inascoltabili e la qualità della carta era molto scadente.

Non conosco le stampe originali degli anni 70. Ero ancora un bambino..

Stessa atroce esperienza con le ristampe dei Pearls Before Swine.

Underwater Moonlight, come scrivo sopra, è silenziosissimo. Il suono non è incredibile, andrebbe confrontato con la ristampa e/o una prima stampa UK.

Altra stampa Base che posseggo è Closer dei Joy Division, questa in effetti è una chiavica. Poi se la confronto con Unknown Pleasure di cui ho una prima stampa UK, il cui ascolto è, oserei dire, una esperienza mistica. Ve ne parlerò al più presto. 

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@giorgiovinyl E' sempre stata rumorosa: rumble costante dall'inizio alla fine. Diciamo che spesso le stampe Base erano abbastanza pessime; si andava un po' a fortuna dato che erano stampe economiche (alcune credo al limite della legalità). Ad esempio di Unknown Pleasures all'epoca ho avuto per le mani diverse copie, alcune rumorose, altre meno, anche se suonavano tutte maluccio (se l'hai confrontata con il tuo Porky's sai benissimo di che parlo).

Il catalogo Base però era spettacolare.

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Antonio Posalaquaglia
13 ore fa, gullaz ha scritto:

@giorgiovinyl E' sempre stata rumorosa: rumble costante dall'inizio alla fine. Diciamo che spesso le stampe Base erano abbastanza pessime; si andava un po' a fortuna dato che erano stampe economiche (alcune credo al limite della legalità). 

Anche io ho sempre dubitato della loro legalità, tipo le pseudoristampe dell'Akarma, in genere molto scadenti, ma le si comprava anche, e specialmente per il vinile 180 gr., (pressocchè inutile poichè chiaramente riciclato con tutta l'etichetta e/o con un pressaggio pessimo) e la sleeve "lussuosa". Erano solo specchietti per l'allodlole . Non per niente la maggior parte delle loro edizioni è stata bannata su Diiscogs. Pressocchè tutte tratte dai vinili d'epoca (veda la ristampa dei Salem Mass) oppure dai cd della Repertorie (anch'essa di dubbia legalità, ma suonavano decentemente). Ricordo un edizione picture pseudo-de-luxe  "lussuosa" de Le Stelle di Mario Schifano che suonava da incubo. Stramente, invece, i bootleg dei Creedence Clearwater Revival non erano male

 

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21 ore fa, Antonio Posalaquaglia ha scritto:

Anche io ho sempre dubitato della loro legalità, tipo le pseudoristampe dell'Akarma, in genere molto scadenti, ma le si comprava anche, e specialmente per il vinile 180 gr., (pressocchè inutile poichè chiaramente riciclato con tutta l'etichetta e/o con un pressaggio pessimo) e la sleeve "lussuosa". Erano solo specchietti per l'allodlole . Non per niente la maggior parte delle loro edizioni è stata bannata su Diiscogs. Pressocchè tutte tratte dai vinili d'epoca (veda la ristampa dei Salem Mass) oppure dai cd della Repertorie (anch'essa di dubbia legalità, ma suonavano decentemente). Ricordo un edizione picture pseudo-de-luxe  "lussuosa" de Le Stelle di Mario Schifano che suonava da incubo. Stramente, invece, i bootleg dei Creedence Clearwater Revival non erano male

Non credo che le Base Records fossero illegali, stampavano novità e come dice

 

Il 12/12/2025 at 09:28, gullaz ha scritto:

Il catalogo Base però era spettacolare.

Altro discorso la qualità, in effetti la mia copia di Closer fa schifo con  rumore in un canale. 
Akarma si capiva da lontano che erano stampe non autorizzate. Li compravo, quando tornai al vinile prima anni 2000 non certo per lo specchietto per le allodole dei 180grammi, ma perché erano dischi rari e il mio negozio di fiducia li vendeva a poco, tramite l’IRD, a volte pochi euro. 
Non appena ho cominciato a capire la differenza tra ristampe di qualità e scarse, grazie anche al forum, allora video hi-fi, le ho rapidamente mollate 

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30 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto:

Non credo che le Base Records fossero illegali,

Infatti per la maggior parte non lo erano affatto, mi riferivo ad alcune stampe "sospette" come il catalogo ESP o Candid. Le ristampe da Factory, Rough Trade e tante altre etichette erano sicuramente lecite,

tanto è vero che in molti casi uscivano praticamente in contemporanea e con la stessa veste dell'originale. 

Qualità a parte l'unica possibilità di procurarsi certi titoli nei primi anni '80 a prezzi molto contenuti era di comprare Base Record o Expanded (altra etichetta storica di Bologna).

  • Melius 1
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Tornando ad Underwater Moonlight ai tempi mi sfuggì, avevo 16 anni, e non è che potessi comprare tutto
Qualche anno più tardi, nel 1985, scoprii grazie al Mucchio Selvaggio, Robyn Hitchcock il leader dei Soft Boys con  due suoi dischi usciti contemporaneamente: Fegmania e Gotta Let This Hen Out un live. Da allora lo cominciai a seguire e recuperai pure i dischi precedenti. 
Queste sono prime stampe UK e si sente

https://www.discogs.com/it/release/1789675-Robyn-Hitchcock-The-Egyptians-Fegmania

https://www.discogs.com/it/release/1422797-Robyn-Hitchcock-The-Egyptians-Gotta-Let-This-Hen-Out

 

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  • Melius 2
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Antonio Posalaquaglia

Sono un nottambulo, il che spiega l'orario assurdo. 

Ho letto le vostre risposte e mi limito a dire questo.

Quanto alla Base Records, ferma restando l'indencente qualità delle stampe, avete in parte ragione anche in quanto su Discogs leggo questo:  The re-issues they did of the ESP Disk material (Fugs, Godz, and Sun Ra) were NOT licensed by Bernard Stollman, owner of the music and of ESP Disk.

Direi sono di dubbia legalità anche le ristampe cd della ZYX dei Pearls Before Swine e di Randy Burns. In quest'ultime si sente chiaramente che sono tratte dai vinili. Alcuni brani addirittura riportano il classico tac di graffi piuttosto profondi .

Riguardo l'Akarma, non pochi dei suoi titoli erano già disponibili, seppur principalmente su cd, sulla Repertoire e conosco parecchie persone che li acquistavano anche e specialmente per le copertine e la loro fedeltà alle originali. 

Certamente all'epoca non era facile procurarsi i dischi della Repertoire in Germania (giusto?), visto che molti venditori non erano ancora presente sul web, che era, a propria volta, poco più che agli albori. 

Anche io scoprii Robyn Hitchcock grazie al Mucchio. Su vinile però ho soltanto I often dream of trains, che è un bel sentire, e una raccolta di inediti/scarti che non è un granchè.

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