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Fahrenheit 451 non era un manuale


Messaggi raccomandati

47 minuti fa, Savgal ha scritto:

I lettori in Italia sono ben pochi, consentitemi di dubitare che chi simpatizza per il fascismo legga. 

Peraltro sarei curioso di sapere da chi vive su questo forum quale è l'ultimo libro che ha letto.

"A sangue freddo". Truman Capote. Lo sto leggendo in questi giorni, incredibilmente fino ad oggi non l'avevo mai fatto.

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23 minuti fa, Xabaras ha scritto:
1 ora fa, Savgal ha scritto:

 

"A sangue freddo". Truman Capote.

Poco tempo fa ho letto di questo caso dell’immediato dopoguerra che per le notevoli analogie mi ha ricordato il capolavoro di Capote:

https://www.feltrinellieditore.it/news/2007/03/04/giorgio-bocca-pena-di-morte--quellultima-volta-nellitalia-47-8148/

 

Fra l’altro, ai colpevoli fu comminata la pena di morte, ultimo caso in Italia

 

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In questo periodo mi dedico ai saggi di storia economica.

Appena terminato "Questa volta è diverso. Otto secoli di follia finanziaria" di  Reinhart Carmen e Rogoff Kenneth.

Se avete tempo e pazienza (1300 pagine) consiglio vivamente "Il governo economico del mondo. 1933-2023" di M. Daunton.

Ho ripreso dopo 30 anni "Colletti bianchi" di Wright Mills.

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Il problema della possibile censura di libri "pericolosi" è reale. In Germania hanno vietato il Mein Kampf perchè su certe teste faceva troppa presa. Qui in Italia non credo che si possa vietare alcunché visto che la Costituziione dice che la stampa non può essere sottoposta ad autorizzazioni o censure e questo penso valga anche per i libri, non solo per quotidiani e periodici. Se qualcuno facesse apologia degli orrori di cui si parla nella discussione forse commetterebbe reato ma una censura preventiva sarebbe di fatto una palla al pirde per l'industria del libro, così come lo è stata per il cinema e il teatro. La Costituzione prevede ancora il divieto della stampa e di tutto ciò che è contrario al buon costume ma è vecchia e andrebbe modificata. Hanno abolito la censura e non è successo niente.

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7 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

Il problema della possibile censura di libri "pericolosi" è reale. In Germania hanno vietato il Mein Kampf perchè su certe teste faceva troppa presa. Qui in Italia non credo che si possa vietare alcunché visto che la Costituziione dice che la stampa non può essere sottoposta ad autorizzazioni o censure e questo penso valga anche per i libri, non solo per quotidiani e periodici. Se qualcuno facesse apologia degli orrori di cui si parla nella discussione forse commetterebbe reato ma una censura preventiva sarebbe di fatto una palla al pirde per l'industria del libro, così come lo è stata per il cinema e il teatro. La Costituzione prevede ancora il divieto della stampa e di tutto ciò che è contrario al buon costume ma è vecchia e andrebbe modificata. Hanno abolito la censura e non è successo niente.

Resta il fatto che questa non è censura, la casa editrice è presente alla fiera. 

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5 ore fa, Roberto M ha scritto:

I libri NON vanno mai censurati

Caro Roberto, a parte le esagerazioni distopiche e l'accusa di censura infondata, ti do una buona parte di ragione anche se non mi sento di dare torto a chi non vuole condividere uno spazio di cultura con i seguaci di chi, quando sentiva questa parola, metteva mano alla Luger. Ricorda il Paradosso della Tolleranza di Popper.

D'altra parte perché invocare la correttezza politica quando la stessa destra ha fatto del politicamente scorretto uno dei paletti della propria egemonia culturale (si fa per dire)?

Poi c'è un piccolo dettaglio che si chiama Costituzione.

Da notare che per eterogenesi dei fini questa (legittima) manifestazione ha dato una visibilità a questo editore che forse non meritava. 

Tuttavia faceva notare ieri sera uno scrittore, di cui non ricordo il nome, che i libri della casa neofascia sono delle palle pazzesche, quasi illeggibili, ma il problema non è chi legge quei libri, ma chi non legge. Se i fascisti, più o meno post, leggessero non sarebbero tali.

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@wow

La società pullula di soggetti convinti che siano sufficienti il loro intelletto e il c.d. "buon senso" per comprendere tutto. La stessa tesi era di Cartesio, che per inciso è l'ideatore degli assi cartesiani. Ossia ritengono di essere alla pari con uno dei più grandi intelletti del passato.

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