Olio e cera VS gomma lacca

[PL-L1000]

13 minuti fa, BEST-GROOVE ha scritto:

non ricordo o non ho mai visto

Per farti un' idea prova a fare un giro nel laboratorio di un restauratore o nel negozio di un antiquario: i mobili antichi erano perlopiù rifiniti con gommalacca stesa a tampone.

In ogni caso, come ha ben scritto @what, ottenere buoni risultati è tutt'altro che facile.

 

[what]

22 minuti fa, PL-L1000 ha scritto:

Per farti un' idea prova a fare un giro nel laboratorio di un restauratore

A trovarlo...ormai quei mobili giacciono nei mercatini dell' usato e nessuno li vuole.Chi ha un laboratorio lo sta chiudendo,gli altri lo hanno già fatto essendo passati a miglior vita.Raro trovare un figlio che ha tenuto aperta la bottega, piuttosto ho visto Indiani avventurarsi a mettere pecette...parlo di Roma.Negozi di Antiquariato? Hanno lasciato il posto a Souvenir e Kebab.

[PL-L1000]

@what, è un tasto dolente, non parliamone...e in effetti sono anni che non guardo in giro.

Non so dove abiti BEST-GROOVE, speravo qualcosa fosse ancora possibile vedere. Mercati dell'antiquariato, forse?

[max]

9 ore fa, PL-L1000 ha scritto:

Sono però anche io dell' idea che per i diffusori esistano prodotti più adatti e pratici,

potresti per cortesia  fare qualche esempio  per un  restauro generale e  per le ‘’solite’’ situazioni abbastanza consuete tipo differenze estetiche tra zone del diffusore derivanti da esposizione solare? Grazie 

[PL-L1000]

@max

Premetto che per me è difficile indicare percorsi praticabili che non siano quelli di un laboratorio artigiano, per diversi motivi.

Tutto si può tentare, ma il risultato dipenderà da quanto ci si attiene a certi passaggi e dalle capacità dell' operatore.

 

In linea generale, per un restauro filologico, occorrerebbe usare i prodotti usati in origine dal costruttore; non sempre però è possibile.

Se non c'è interesse per questo aspetto, una moderna vernice bicomponente data a spruzzo in seguito alla prima mano di fondo, ovviamente dopo aver rimosso ogni traccia della precedente finitura, è la soluzione migliore per durata e risultato finale: chiaro che nella maggioranza dei casi occorrerà rivolgersi ad un professionista (laccatore), a meno di attrezzare una piccola sala di verniciatura in garage.

 

In linea di massima nella finitura del legno non esistono procedimenti veloci, quasi sempre occorrono più mani intervallate da carteggiatura (il legno reagisce alle prime mani ''sollevando il pelo''), quidi c'è ben poco di pratico e veloce in fase di lavorazione e toccherà riprendere in mano i pezzi tante volte ed avere molta pazienza.

 

Una alternativa ''casalinga'' più facilmente praticabile, che dia buoni risultati estetici, potrebbe essere la stesura a pennello in più mani, anche solo due se si è fortunati, di turapori alla nitro (sempre inframmezzate da accurata carteggiatura, anche per spianare le irregolarità lasciate dalle pennellate), con lucidatura finale a cera.

 

Non sono aggiornato da tempo sui nuovi prodotti, ma ho visto vernici auto leviganti all'acqua da stendere a pennello: dubito il risultato possa essere professionale, ma se ci si accontenta potrebbe essere una soluzione alla portata dei molti che possono svolgere le lavorazioni solo in casa.

 

Un tempo esisteva la nitrolacca, da stendere anche a tampone e molto più facile della gommalacca, ma credo non sia più in commercio e purtroppo dopo diversi anni tendeva ad opacizzare ed ingiallire.

 

Per quanto riguarda le variazioni dovute al sole, se la vernice non è ''cotta'' dai raggi UV ed è permeabile, si pùò tentare di ridare tono al legno facendo penetrare olio paglierino, olio di vaselina o simili: il risultato può essere molto buono, ma se le differenze tra una zona e l' altra sono molto marcate sarà impossibile eliminarle senza rimuovere la vernice ed arrivare a carteggiare il legno, che poi nella stragrande maggioranza dei casi è un sottile e delicato foglio di impiallacciatura.

Si può fare una prova a rischio zero con una goccia di olio sul lato inferiore del diffusore.

 

In definitiva tutto sta nelle conoscenze ed abilità di chi si accinge a fare, e nella passione che ci si mette: si possono ottenere risultati ottimi anche a casa, certo, ma non è per tutti. Se piace, sperimentare è fondamentale. 

Io, che mi sono un po' stancato e non ho più voglia di respirare solventi, andrei dritto dal laccatore. 

 

Scusami per il pippone poco proficuo, mi rendo conto...sono certo che altri potranno dare apporti più pragmatici e consigli mirati.

 

 

 

[kohno]

concordo con quanto detto sopra da PL-L1000, tranne sul turapori, che spesso fa perdere profondità alle venature del legno.

tende un po' ad appiattire alla vista.

un operazione fattibile da chiunque è quella di utilizzare un olio di finitura.

un buon olio, (non so se posso citare marchi) esalta le venature dando appunto profondità es esalta le variazioni cromatiche del legno.

è di facile applicazione, ed è sempre possibile rinfrescare la finitura con altre mani anche a distanza di tempo.

l'importante è togliere certo, la vecchia vernice e levigare finemente lo strato di  mpiallacciatura, facendo attenzione a non arrivare al supporto.

[PL-L1000]

6 minuti fa, kohno ha scritto:

tende un po' ad appiattire alla vista.

Giusto!

L' ho citata perchè è una lavorazione alla portata di molti che può dare risultati dall'aspetto professionale pur in assenza di attrezzature... ma per esaltare la bellezza del legno c'è di meglio assai.

Si era accennato anche all' olio, ad inizio discussione.

[max]

1 ora fa, PL-L1000 ha scritto:

Scusami per il pippone poco proficuo, mi rendo conto...sono certo che altri potranno dare apporti più pragmatici e consigli mirati.

Grazie mille, non è certo un ‘’pippone poco proficuo’’ 😊

[max]

1 ora fa, kohno ha scritto:

un buon olio, (non so se posso citare marchi) esalta le venature dando appunto profondità es esalta le variazioni cromatiche del legno.

direi di si e sarebbe utile per una scelta ‘’consapevole’’, io ho del paglierino sia giallo che rosso ma preso al brico con assoluta ignoranza della relativa qualità…..citare prodotti inerenti il thread a quanto mi risulta è consentito (e per quel che leggo praticato) ….. grazie

[saperusa]

Come ho scritto prima io ho mosso i primi passi sull'utilizzo della gommalacca con la supervisione di un liutaio.
Lui insisteva di passare prima un olio di lino (ho messo il link) magari due mani e aspettare e dopo, solo dopo cominciare con la gommalacca.

Nel libro che ho citato, che pare sia la bibbia di coloro che si accingono a utilizzare questa tecnica le varie mani passavano per soluzioni sempre più basse, partendo da un 20% e arrivando ad un 5%.

Chiaro che le mie G.S. sono piccole e lucidare un lamellare di faggio non è complicato.

Comunque personalmente lo trovo un modo per dare "vita" al legno e comunque rende l'oggetto più bello.

 

S.

 

[kohno]

@max certo, nessun problema.

cerca "Osmo oil" 

lascia una finitura, bellissima.

stendilo senza esagerare in quantità.

 

[plinth art]

Io uso gommalacca pronta data a tampone, tante mani inframezzate da carteggiatura.. non viene come la vera gommalacca ma il risultato è molto soddisfacente.. viene leggermente opaco ma se voglio dargli lucentezza passo un paio di mani di tru-oil, l’olio che si dà per i calci dei fucili.. puzza un pó ma dà molta lucentezza e profondità. Certo la vera gommalacca è un’altra cosa ma l’effetto finale è molto simile