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La Magia dei mini/ midi Diffusori


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Avevo dimenticato che una volta in un negozio a Bologna ascoltai le piccole Tannoy Mini Autograph collegate ad un Sudgen 21, ebbene, fin dove riusciva ad arrivare il Sudgen, era davvero un gran piacere ascoltarle, soprattutto con la musica Jazz.

  • Melius 1
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6 ore fa, Armando Sanna ha scritto:

Le Aliante Pninfarina One Zeta, che ho avuto la fortuna di avere a casa per molti anni sono, per me, un diffusore molto sottovalutato con un timbro piacevole e dal comportamento molto versatile peccato che non abbiano mai avuto la diffusione che si meritavano.

Le ho appena acquistate, nella versione marchiata Quad Moda 3000 (peccato non abbiano il cabinet rifinito in legno), mi arriveranno subito dopo Natale in quanto me le portano praticamente a casa, ma sono impaziente.
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Non mi è chiarissima la definizione di "mini". Fino ad oggi pensavo ci si riferisse a scatolette tipo le LS 3/5a. Qui, mi pare, nella discussione il concetto sia un po' più esteso.
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Per una serie di (dis)avventure mi ritrovo, stranamente, senza un diffusore a torre. Lasciando perdere il vintage al momento utilizzo delle Dali Rubicon 2 che trovo sia un ottimo diffusore. Ho poi delle autocostruite "Mostro" su progetto di Alberto Maltese di Aurion Audio.
In passato ho avuto (quelle che ricordo):
Spendor LS 3/5a, il mio primo impianto "serio", tenute per oltre 10 anni; le ho poi riacquistate almeno un altro paio di volte ma non sono rimaste;
Harbeth HL-P3ES;
Canton Vento 830;
Spendor SA1;

chissà altre che, ora, non ricordo.


 

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Renato Bovello

Provo a dire la mia e riporto,poco oltre,una risposta data in altro analogo thread.I miei mini sono stati :

Rogers LS3/5A

Minima FM2

Heco Celan GT202

Dynaudio Special 25

Diapason Adamantes II

Diapason Astera 

mentre un midi che vorrei assolutamente provare e' la Dynaudio Confidence 20

 

Ciao a tutti,per me e' arduo dire qualcosa che non sia gia' stato detto. Ribadisco l'importanza di un posizionamento il piu' lontano possibile dalle pareti di fondo. Io ascoltavo le Minima posizionate a due metri dal muro di fondo. Non sono convinto che il Sugden A21SE sia sufficiente per estrarre il meglio dai diffusori in questione,anzi ne dubito fortemente. Tra tutte le casse citate ,secondo me, la migliore resta la Minima FM2 per una serie di motivi. Non amo il compromesso e nessuna tra EA,prima, seconda o terza serie,Guarneri Hommage o Evolution ed Electa o Minima Amator hanno una gamma bassa degna di questo nome. A quel punto io faccio una scelta di campo e raggiungo l'eccellenza almeno sui parametri della raffinatezza,della coerenza,della trasparenza ,del dettaglio e ,spazio permettendo,anche della profondita' e bellezza delle voci. Per il basso ,quello vero ,il discorso cambia ma ,soprattutto,sono i diffusori che devono cambiare. Per questo motivo io utilizzo le Minima FM2 oppure un diffusore da pavimento completo ,pesante e ingombrante. Anche le piccole torri da un metro circa le detesto perche' non hanno il basso che intendo io e non arrivano ad avere la coerenza di un mini di alto livello. La mia e' solo un'impostazione che puo' essere condivisa o del tutto criticata e non e' certo un problema  ma ...questo e' quello che penso io 

 

Aggiungo,se proprio mini deve essere e volete una parvenza di basso e avete un locale di non oltre 30 mq ,allora vi suggerisco la Diapason Astera oppure ,sempre che vi piaccia il suo timbro freddino,  la Dynaudio Special 25

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7 minuti fa, Renato Bovello ha scritto:

Non sono convinto che il Sugden A21SE

 

e concordo con te - il sugden è a suo agio con diffusori grandi -  e più efficienti - ciò non vuol dire che suoni male (lo ho provato con le minima vintage, AE1 classic, le mie gato FM15 e le ProAc D2)  - suona bene ma chiaramente la bassa efficienza è dietro l'angolo. 

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Armando Sanna

@Capa

complimenti per l’acquisto poi mi dirai come vanno, io le preferii a tanti altri diffusori ( come Sonus Faber, AR, KEF…)

al tuo contrario li avrei preferiti in grigio canna di fucile invece li presi in Rosewood .

Poi per quanto riguarda il 3D stiamo parlando in genere sia di mini che di midi, che generalmente preferisco per via di una gamma bassa e medio massa molto soddisfacente 😉

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18 minuti fa, Capa ha scritto:


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Non mi è chiarissima la definizione di "mini". Fino ad oggi pensavo ci si riferisse a scatolette tipo le LS 3/5a. Qui, mi pare, nella discussione il concetto sia un po' più esteso.
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Corretta osservazione. Io sono abituato a definire "mini" i sistemi realmente piccoli, i classici due vie con woofer da 4"/10cm, e volume "scatola da scarpe" o poco più. I sistemi due vie più voluminosi, con woofer da 5,25"/13cm o addirittura 6"/16cm, sono quelli che noi vecchietti definivamo bookshelf (piccoli bookshelf, dato che avevamo dei bookshelf anche con woofer da 8" e persino 10", che negli anni '70 inserivamo nelle librerie), e che oggigiorno rientrano nella categoria degli standmount. E non sono certo "mini". Una coppia di Chario Delphinus, per semplificare, la definerei tutto tranne che mini (per stazza e per peso). Peraltro il thread li comprende entrambi, dato che l'opener si riferisce a minimidi.

  • Melius 2
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Preferisco diffusori a gamma intera,o quasi, ma mi piace molto variare e qualche mini ogni tanto lo metto in pista. Avverto gli amanti dell' hiend che i miei accoppiamenti sono molto terra terra e in qualche caso controcorrente. Esempio:

LS 3/5, Spendor e Rogers 16 ohm, pilotate da uno Scott con le Ecl 86 in campo vicin(issimo)o Battisti e la sua chitarra suona davanti a te.

Tablette II, ho provato in tutti i modi e con diversi ampli, Sugden A28II A48III, MF A1, Pioneer A400, Creek 4140 liscio e S2, nulla da fare il loro carattere "puntuto" non si confà al mio suono.

Esb Gold One, con un Rotel RA 820AX  vanno molto bene e, non ci crederete, con un vecchio Hirtel 6060a fanno faville.

Le incredibili RCL le uso con... l' audio video (!) pilotate da un HK 6300 (ne ho 3 coppie per precauzione 😁).

Avrei anche una coppia di Acoustical, Nota e RS3, ma sono a casa di mia madre.

Mi scuso per la prolissità e per la miseria delle amplificazioni, ma le sorprese sono dietro l' angolo 😉

  • Melius 1
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Bel thread! Non amo particolarmente i diffusori da stand, ma ce ne sono alcuni che mi hanno davvero entusiasmato...per me il poker d'Assi:

 

●Infinity Modulus, a parte i bassi non particolarmente estesi (ovvio, sono minuscole), siamo ad un livello di raffinatezza, per me, veramente molto elevato.

 

●Ensemble PA1 Reference, queste hanno pure i bassi,  e una stupenda ricostruzione dell'immagine sonora non disgiunta da una luminosità del medioalto che da' dipendenza...

 

●Snell Type K/K2, semplicemente entusiasmante con quasi tutti i generi musicali (no heavy metal), più qualità gli dai, più ne restituisce

 

●Red Rose R3, se non la vedi, sembra un diffusore da pavimento,  tanta è l'estensione in basso...medioalto dolce ma trasparente e dettagliato 

 

 

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Avute un po tutte nel corso degli anni.. tra le migliori ascoltate anche a casa mia metterei le prime magico mini su supporto, addirittura meglio la versione 1, le SF extrema, ma soprattutto le le Tad Cr1 da stand, che riportano la voce e complessità armonica dei grandi sistemi in un cabinet ancora ridotto.. in sintesi un vero grande speaker, ahimė costosetto, ma dalle prestazioni domestiche realmente high end, mi ricordo che abbinato ad un ampli della viva 845, mettevano in ombra sistemi anche da trecento k.

  • Melius 1
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Da squattrinato quale sono, ho dovuto già dal 1991, anno in cui ho iniziato gli ascolti domestici, arrangiarmi in ambienti piccoli. Negli anni ricordo la prima:  Pata K2 (rifacimento della Snell K), Rogers ls 3/5 a 15 ohm, Redheko 115, Proac Studio 100, Epos Es 11, Canton  Karat 100, Grundig Box 650, Sterling ls 3/5a, Sonus Faber Fm 2, Minima amator, Proac Response One sc nelle 4 essenze diverse. Mi è rimasta l'ultima color Ebano. L'anno prossimo, guerra permettendo..., saranno 60 e vorrei regalarmi un nuovo modello da stand. 

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Armando Sanna
28 minuti fa, hifaita ha scritto:

Redheko 115,

Bel marchio di diffusori, è raro trovare qualcuno che li abbia avuti e apprezzati, io molto tempo fa ascoltai sia i 125 che i 145, rimangono tra i diffusori che ricordo con estremo piacere, peccato che bisogna saper costruire un impianto intorno a loro stand compresi ...

 

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4 minuti fa, Armando Sanna ha scritto:

Bel marchio di diffusori, è raro trovare qualcuno che li abbia avuti e apprezzati, io molto tempo fa ascoltai sia i 125 che i 145, rimangono tra i diffusori che ricordo con estremo piacere, peccato che bisogna saper costruire un impianto intorno a loro stand compresi ...

 

Esattamente. Era il periodo dell'alta efficienza e delle ....2A3. Seguito poi da Leak e Rogers. Ma con la "scimmia" sempre in agguato, era difficile restare fermi.

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  • Moderatori
BEST-GROOVE

Da diffusori da pavimento sono passato a diffusori da stand perché a mio avviso più gestibili e meno ingombranti agli occhi rispetto a quelli da pavimento (per il mio ambiente) ma  anche più a rischio cadute se collocati in zone di passaggio, ad ogni modo occhi e cuore optano appunto per quelli da stand da parecchio tempo.

In passato quando esistevano ancora diversi negozi in città dediti all'audio ho avuto modo di provare nel mio ambiente alcuni diffusori da stand prima di scegliere i titolari ossia quelli che avrebbero dovuto accompagnarmi e mi stanno  accompagnando da moltissimi anni; in ordine casuale....

Jamo concert 8

Sonus Faber Minima Amator

Kef Ls 3/5 Raymond Cook

Spendor Ls 3/5A

Acoustical Linea

B&W Cdm 1

Diapason Micra

 

Questi diffusori hanno presentato chi più chi meno caratteristiche sonore che li differenziavano dagli altri concorrenti ma per quasi tutti la cosa più evidente che balzava alle orecchie era una volta posizionate a dovere la capacità di sparire alla vista (a parte un modello che mi ha fatto penare senza risultati) come nessuno diffusore da pavimento è stato capace di fare tra quelli avuti di mia proprietà e di quelli provati nel periodo dei test.

 

Ad ogni modo dopo aver provato quanto elencato più su avendo individuato già cosa poteva fare al caso mio mi son fatto arrivare senza impegno le sorelle maggiori e dopo averle ascoltate per una settimana nel mio ambiente le ho trattenute senza esitazione...in pratica si tratta delle Acustical Aliante One Z che fanno tutt'ora parte della mia catena ... scelta che eleva ancora di più quanto di buono già offrivano le Linea avute in prova e che mi piacquero per come suonavano sin da subito nel tempo poi upgradate secondo i dettami dell'ing. Prato

 

Ma le titolari nel trascorrere degli anni non sono rimaste sole, ad affiancarle le fanno buona compagnia altri mini mini deliziosi che alterno quando ho voglia di cambiare.

Si tratta delle Technics Sbm-01 che sconcertarono me ed alcuni amici  quando nel 1998 al top audio ascoltate nel salone allestito dalla Technics furbescamente erano poste vicino ad altra coppia di diffusori ma da pavimento  Mr Watabi o Wasabi ( non ricordo bene il cognome) fece credere che a suonare fossero questi ultimi ingannando tutti gli astanti tanto il suono era pieno e grande da riempire incredibilmente l' ambiente e nel tempo per ultime ma non ultime ho voluto aggiungere una deliziosissima coppia di Onkyo Takamine (D-TK10 per chi vuole conoscere la sigla completa) di cui nel corso degli anni un azienda sempre del sol levante la Kiso Acoustics ha ripreso il progetto in mano migliorando la componentistica e altri particolari ma facendo lievitare il prezzo purtroppo a 4 zeri.

Sono stato prolisso e mi scuso ...ma tant'é. :classic_biggrin:

 

 

 

 

  • Melius 2
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