La spesa pubblica fino a meta’ anni 80

[mozarteum]

Dava luogo a un debito molto contenuto. Eppure anche allora c’erano le scuole, la magistratura, la polizia e i carabinieri, l’esercito, e anche, to’ questo ora sconosciuto, il medico di base pagato dallo Stato. 
Che diavolo e’ successo poi? 

[Velvet]

So' andati tutti in pensione 

[analogico_09]

L'edonismo reganian(veltroniano)...

 

Cito la parte finale dell'articolo (semiserio di ROBERTO D'AGOSTINO il 1uale sono certo tale lo ritenne ed qancor lo riterrebbe  https://www.lastampa.it/opinioni/editoriali/2011/02/06/news/gli-anni-dell-edonismo-reaganiano-1.36978115/

 

 

 Dunque, gli Anni 80 di mezzo non sono solo il nostro momento di massimo «orgiasmo», come scrive il sociologo francese Michel Maffesoli ne «L’ombra di Dioniso», ma anche l’apoteosi del Gusto del Cattivo Gusto. Dietro il quale, riassume brutalmente Milan Kundera, «c’è il bisogno di negare e nascondere “la mezza”, il bisogno di occultare il lato fecale dell’esistenza».

[mozarteum]

Si ma in merito al tema?

[claravox]

19 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Dava luogo a un debito molto contenuto

 

[briandinazareth]

Molto legato all'invecchiamento della popolazione:

Innanzitutto le Pensioni (comprese quelle baby come quelle dei militari) e poi sanità 

 

Nel frattempo sono scese quelle per l'istruzione, investimenti e infrastrutture

[extermination]

Osservatorio CPI - CONTI PUBBLICI

Le cause dell’aumento del debito pubblico dal 1970 a oggi ( stralcio)

 

 

Negli anni ‘80  i tassi d’interesse aumentarono, con l’effetto di diminuire l’inflazione (che passò dal 19% del 1981 al 6,4% nel 1989) e la crescita del Pil, sia reale che nominale. La differenza i-g si azzerò nel 1985, rimanendo attorno allo zero nel lustro successivo (Fig.3). I deficit primari continuarono ad essere molto alti (3% in media dal 1982 al 1989), e il debito esplose, salendo fino al 92% nel 1989, un aumento di 34 punti percentuali in 8 anni.

Il quinquennio successivo (1990-94) è quello in cui si osserva il maggior aumento medio annuale del rapporto (5,6%): il rapporto salì dal 92% del 1989 al 120% nel 1994, nonostante il miglioramento dell’avanzo primario. In questo periodo l’Italia subì la crisi del Sistema Monetario Europeo (SME), all’interno del quale fu necessario svalutare alcune monete (tra cui la lira). Le conseguenze furono l’aumento dei tassi di interesse, il calo del Pil (i-gsfiorò il 13%) e un aggiustamento stock-flussi positivo (la svalutazione della lira aumentò il valore del debito in valuta estera, che valeva circa l’8% del Pil in quegli anni).

Dal 2008 al 2014 il debito esplose raggiungendo il 135%, un aumento di 31 punti percentuali in 7 anni. La crisi finanziaria globale causò una forte contrazione del tasso di crescita, negativo in termini reali, specialmente nel 2009. Nonostante un leggero miglioramento del tasso d’interesse pagato sul debito, dovuto al drastico taglio dei tassi di policy da parte della BCE, nel 2008-2009 la differenza i-gesplose e il rapporto salì complessivamente di 13 punti percentuali.

Veniamo a tempi più recenti. Nel 2020, con la caduta del Pil e il contemporaneo deficit il rapporto è aumentato di 20 punti percentuali in un solo anno, arrivando al 154%. Negli anni seguenti, nonostante gli alti deficit, il debito è tornato circa al livello pre-pandemico del 135% nel 2023, sia per la ripresa del Pil abbinata all’inflazione, sia per un favorevole aggiustamento stock-flussi: la spesa dovuta al Superbonus 110% e agli altri bonus edilizi è stata inclusa nel deficit, prima che i crediti venissero erogati. L’effetto di questi ultimi sul debito è stato quindi rimandato agli anni seguenti, quando lo Stato, per erogarli, si dovrà finanziare emettendo nuovo debito.

[azn131]

Alla gente piaceva andare in pensione a 40 anni per un'unghia incarnita... 

[maverick]

22 minuti fa, azn131 ha scritto:

Alla gente piaceva andare in pensione a 40 anni per un'unghia incarnita... 

certamente, .. magari con 14 anni 6 mesi e un giorno se eri donna con figli, e 5 anni di più se eri maschio: ne conosco diversi, che prendono la pensione da quarant'anni e più...

Gli anni del bengodi ( agli autonomi era concesso dichiarare quello che volevano, .. mica c'erano i controlli di oggi..) che ora paghiamo tutti, e pagheranno ancora di più i nostri figli.

Quello della spesa pubblica, in effetti è un mistero, .. meno servizi si danno, più ticket e roba similare paghi, meno la gente va in pensione, e più la spesa pubblica aumenta: ci rinuncio, non sono esperto in macroeconomia.

[P.Bateman]

1 ora fa, mozarteum ha scritto:

a in merito al tema?

Interessi composti.

[UpTo11]

Qui la mettono così:

.

https://grafici.altervista.org/andamento-dei-conti-pubblici-in-italia-entrate-spese-saldi-e-interessi/

[Martin]

1 ora fa, azn131 ha scritto:

Alla gente piaceva andare in pensione a 40 anni per un'unghia incarnita... 

...Unghia grazie alla quale era andata un mese alle "cure termali" a carico ssn nei 20 anni precedenti...

[Fabio Cottatellucci]

2 ore fa, mozarteum ha scritto:

Che diavolo e’ successo poi? 

Finanziamento in disavanzo di livelli folli di deficit per mantenere su un'economia basata sul "far girare moneta" anziché sul creare investimenti, fortemente voluta dai governi del periodo (DC e soprattutto socialisti). Sono anche gli anni della depredazione dei conti INPS.

Però se senti la gente erano anni meravigliosi in cui si andava a cena fuori tutte le sere e tutti gli usceri avevano la BMW. E grazie, spendevano e buttavano il conto da pagre sulla groppa di figli e nipoti.

Incapaci totali di comprendere che si stavano magnando i soldi di due generazioni a seguire, i fautori di quell'epoca oggi berciano contro l'euro (che gli ha salvato le terga), perché impedisce di stampare cartaccia da contrabbandare per moneta facendo così fare loro altri utili e spendere altri soldi, scavando un abisso incolmabile. 

[Savgal]

Nel 1992 la spesa per interessi del debito pubblico giunse al 12% del PIL, ora siamo sul 4% circa. Fummo ad un breve passo dal default. Ricordo i simpatici leghisti che tifavano per il default dicendo pubblicamente che i titoli di stato non sarebbero stati onorati.

Quanto a ciò che avvenne negli anni Ottanta, che ricordo verso la fine quando iniziai a lavorare, il livello di corruzione era più che elevato, vi era chi si vantava di questo.

Il sistema pensionistico era assurdo, consentiva il pensionamento con 35 anni e l'assegno era calcolato con il retributivo. Ricordo per lavoro soggetti per decenni alla fame, secondo la dichiarazione dei redditi, che negli ultimi cinque anni moltiplicavano per enne volte il reddito. A poco più di 50 anni erano in pensione con l'assegno calcolato con il retributivo e continuavano a lavorare, spesso in nero. 

Quanto all'evasione fiscale, era di massa, con consumi che non avevano corrispondenza con i redditi dichiarati. 

Quegli anni ci hanno lasciato il debito che è pesato dalla fine degli anni Novanta ad oggi.

[mozarteum]

Il senso del thread e’ pero’ un altro.

Prima della degenerazione da voi raccontata, per decenni dal dopoguerra a meta’ anni 80, il rapporto debito pil e’ stato sano.

Eppure anche allora lo Stato spendeva per cose necessarie (facevo esempi). Secondo voi quindi era una salute apparente perche’ gia’ erano innescate le mine del futuro (previdenziali tanto per cominciare?).

 

[best_music]

1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Che diavolo e’ successo poi? 

Dal 1980 il rendimento per i sottoscrittori del debito pubblico è superiore al tasso di inflazione:

Fonte: https://mondoeconomico.eu/archivio/lettera-economica/uno-sguardo-al-passato

:

Dal grafico risulta che dall' '85 al '95 la differenza tra rendimento dei titoli è l'inflazione(linea verde) è stata superiore al 5% annuo consentendo ai sottoscrittori di avere una rendita inimmaginabile in una economia "solida".

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I soldi così accumulati, sette anni dopo, nel 2002, sono stati convertiti in euro, una moneta che ha consentito, dopo una sfiammata iniziale dovuta alla conversione, 20anni di bassa inflazione.

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Un sottoscrittore che avesse conservato i guadagni realizzati in moneta debole (lira) e quindi precari se li è trovati in moneta forte ed almeno fino alla successiva sfiammata di inflazione negli ultimi tre anni si è di fatto arricchito senza far nulla.

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Poi avere oltre 350mld di euro di pensioni da pagare ogni anno non aiuta:

Cita

Secondo il Rapporto annuale 2025 dell'ISTAT, la spesa previdenziale italiana ha raggiunto i 400,4 miliardi di euro, di cui oltre l'80% è assorbito dagli assegni pensionistici.

fonte: https://www.fondopriamo.it/blog/priamo/spese-previdenziali-italia

 

 

[Savgal]

La mina previdenziale era sicuramente innescata.

La c.d. legge Fornero avrebbero dovuto approvarla negli anni Ottanta, considerando l'andamento demografico.

[audio2]

questa è carina, notare la divisione della torta anni 1960  

 

 

 

e 1994