analogico_09 Inviato 28 Giugno 2021 Inviato 28 Giugno 2021 7 ore fa, tarantolazzi ha scritto: Non e' solo questione di essere assennati. Ho usato il termine "assennato" per dire delle persone che non fanno discendere dal proprio pregiudizio, dalle proprie preferenze, dal proprio gusto personale il giudizio critico di un'opera d'arte che viene coralmente, oggettivamente, storicamente considerata grande, importante capolavoro che svetta insieme ad altri capolavori all'interno dello specifico contesto antropologico-culturale della comune appartenenza. Pleonastico specificare che i cinesi o gli abitanti dell'Alto Volta, tanto per fare un esempio, coltivino altre forme d'arte, altri linguaggi, altri tecniche, concezioni estetiche d'altro tipo le quali tuttavia, in funzione delle radici universali della musica, e ciò vale anche per altre espressioni artistiche, non è affatto detto che non trovino spesso delle assonanze, dei punti di intesa e di reciproca riconoscibilità e possibilità di felici commistioni. Anzi.., tutte le musiche di tutte le mattine del mondo vengono attraversate da un fil-rouge che, fa più di un secolo, se non da prima, si fa sempre più emergente. Quanto potrebbero essere più lontane dalla mia cultura le più autentiche forme musicai sufi, o zen, o flamenche o brasiliane, ecc... Eppure in queste musiche con le quali vado in estasi ritrovo le antiche radici della mia cultura che in larga misura purtroppo non sono già più o che appaiano edulcorate... In conclusione, a causa forse di un mio limite o di quello che è il mio gusto personale, da semplice fruitore con qualche conoscenza nella storia e della forma musicale, pur non apprezzando il fidelio di Beethoven né la Missa solemnis dello stesso compositore, non mi sognerei di negare l'importante portata estetica oggettiva e indiscussa, se non nelle più puntigliose e rare periferie musicologiche, di tali opere. 1
tarantolazzi Inviato 28 Giugno 2021 Inviato 28 Giugno 2021 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: tutte le musiche di tutte le mattine del mondo vengono attraversate da un fil-rouge che, fa più di un secolo, se non da prima, si fa sempre più emergente. Beh, per me questo e' un notevole segnale di intelligenza ed apertura. Consentimi, atteggiamento di chi guarda la luna e non il dito. La mia unica riserva al riguardo, pur essendo sinceramente plaudente nei tuoi confronti, e' che si possono benissimo dare i casi di pessimi critici "univarsalisti" (nel senso buono del termine, eh) e di ottimi critici che non sono mai usciti dal loro orticello a km. zero. Per tornare alla parola-origine del thread, "recensione"......perdonami non e' saccenza http://www.etimo.it/?term=recensione ma il concetto-chiave deve essere "passare in rassegna", comparare. Personalmente mi fido di piu' di critici (patentati o no, per dire qui c'e' qualcuno bello tosto) dei quali so che sanno comparare e lo hanno fatto davvero, possibilmente su un alto numero di campioni. Poi certo non ci siamo ancora, restano le possibili idiosicrasie o idolatrie o dimenticanze per i soliti motivi ideologici, politici blablabla.....ma li' sta a noi sgamare il peccato originale, o se il peccato originale e' anche il nostro, tanto meglio, tutto piu' facile.
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