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Si può misurare la qualità sonora? Non credo


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Inviato
1 minuto fa, c10m ha scritto:

Lo chiedo da liquidista, i dischi ormai sono pura collezione per quanto mi riguarda.

grazie

E prendilo un bel sistema analogico  

Non te ne pentirai  🙂

 

ilmisuratore
Inviato
3 minuti fa, audio2 ha scritto:

si grazie. non dimenticarti le neumann ahahahahaha ahha 

Scusa, non ho nominato atc o dsp o dirac (dirac in che senso ?) o parificazioni.

Per favore riformula meglio la domanda perchè potrei andare in confusione.

Inviato
1 minuto fa, Cano ha scritto:

E prendilo un bel sistema analogico  

Non te ne pentirai  🙂

In effetti stavo pensando di dare al gatto il vecchio thorens e fare come fanno quelli che se ne intendono: digitalizzo il disco tramite rme, applico de esser, de clicker, e qualche altro plugin, poi drcizzo, poi adatto la curva ottenuta con una bella gobbetta sul medio basso. Tanto il digitale è totalmente trasparente.

  • Haha 2
ilmisuratore
Inviato
5 minuti fa, c10m ha scritto:

ciao, mi interesserebbe la tua posizione riguardo le sorgenti.

in particolare il famoso setup analogico disco in vinile + giradischi, come si pone in termini di misure rispetto ad un setup di liquida? 

Lo chiedo da liquidista, i dischi ormai sono pura collezione per quanto mi riguarda.

grazie

Un giradischi, qualsiasi, alle misure sembrerebbe rotto a confronto delle prestazioni in forma digitale/analogico. (tramite un DAC)

Però c'è qualcosa che a volte lo fa preferire, la registrazione.

Esiste qualche registrazione in vinile che, nonostante i difetti elettrici evidenti, riesce ad imprimere un livello di gradevolezza piu marcato.

Le registrazioni buone in digitale sono oggi insuperabili da qualunque altro supporto.

Inviato
17 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Piu la differenza è piccola, e piu è legata all'aspetto tempo dipendente dell'uomo.

sono d'accordo

 

17 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Queste ipotetiche differenze sono spesso frutto della percezione. (non dico immaginazione perchè non voglio sollevare polemiche)

delle due l'una: percezione e immaginazione hanno due significati diversi. Ovviamente d'accordo sulla percezione, molto meno sulla immaginazione, per quanto sia possibile/probabile che, in certi casi in determinate persone, intervenga pure quella (anche non solo quella).

Inviato
4 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Un giradischi, qualsiasi, alle misure sembrerebbe rotto a confronto delle prestazioni in forma digitale/analogico. (tramite un DAC)

Però c'è qualcosa che a volte lo fa preferire, la registrazione.

Esiste qualche registrazione in vinile che, nonostante i difetti elettrici evidenti, riesce ad imprimere un livello di gradevolezza piu marcato.

Le registrazioni buone in digitale sono oggi insuperabili da qualunque altro supporto.

Quindi hanno spesso ragione i vinilisti che traggono maggior godimento a dispetto di misure molto peggiori.

curiosa sta cosa…🤔

ilmisuratore
Inviato
3 minuti fa, c10m ha scritto:

Quindi hanno spesso ragione i vinilisti che traggono maggior godimento a dispetto di misure molto peggiori.

curiosa sta cosa…🤔

Una cattiva registrazione digitale non è che produca misure da riferimento, potrebbe essere compressa, potrebbe avere i picchi saturati, un canale centrale virtuale sballato)

Se il segnale del vinile è stato catturato bene (mantenendo un corretto fattore di cresta senza troppe elaborazioni) va a finire che i difetti elettrici del giradischi (rumore di trascinamento, ticchettio da cariche elettrostatiche ect) assumono quello che si definisce il "male minore"

Inviato
8 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Una cattiva registrazione digitale non è che produca misure da riferimento, potrebbe essere compressa, potrebbe avere i picchi saturati, un canale centrale virtuale sballato)

Se il segnale del vinile è stato catturato bene (mantenendo un corretto fattore di cresta senza troppe elaborazioni) va a finire che i difetti elettrici del giradischi (rumore di trascinamento, ticchettio da cariche elettrostatiche ect) assumono quello che si definisce il "male minore"

Domanda sempre da gnurant: ma a parità di registrazione uscirà sempre vincitore (e di gran lunga) quello che misura meglio, no?

quindi quelli che sostengono che l’ analogico sia superiore al digitale lo fanno perché hanno registrazioni migliori e a noi poveri digitalisti ci danno gli scarti?

Poi dobbiamo anche misurare la registrazione oltre allo stereo e all’ ambiente. Ma la registrazione è un’ opera dell’ ingegno. Come la valutiamo? come valutiamo un quadro?

ilmisuratore
Inviato
2 minuti fa, c10m ha scritto:

Domanda sempre da gnurant: ma a parità di registrazione uscirà sempre vincitore (e di gran lunga) quello che misura meglio, no?

quindi quelli che sostengono che l’ analogico sia superiore al digitale lo fanno perché hanno registrazioni migliori e a noi poveri digitalisti ci danno gli scarti?

A parità di registrazione va meglio il supporto che incontra meno alterazioni introdotte dalla sorgente.

Il genere musicale e il periodo stabilisce alcune preferenze sull'analogico.

Credo che il rock del periodo 75/84 possa rendere meglio in vinile. (anche perchè il digitale in quel periodo non era nemmeno ben definito nelle prestazioni)

Non ci sono solo scarti in digitale, esistono anche registrazioni straordinarie tanto straordinarie che l'impianto di casa difetta pure nel riprodurle. (questa è grossa, ma non troppo)

Inviato
1 ora fa, ilmisuratore ha scritto:

Perchè no ?  ogni locale ha una propria distribuzione dell'energia riflessa in base al tipo di diffusore, posizione e materiale assorbente delle pareti.

Una domanda se “assorbiamo” l’energia riflessa per gradi magari per assurdo fino all’anecoico (come estremo limite) cosa potremmo aspettarci. 

ilmisuratore
Inviato
1 minuto fa, Silver ha scritto:

Una domanda se “assorbiamo” l’energia riflessa per gradi magari per assurdo fino all’anecoico (come estremo limite) cosa potremmo aspettarci. 

Si inizia da un affievolimento di spazialità e dimensione virtuale, e si finisce per un senso di occlusione psico-fisica.

Rientrano fattori determinanti delle condizioni psico-fisiche dell'uomo che, essendo non abituato all'assenza delle informazioni (vitali per certi versi) del campo riflesso/diffuso, prova disagio.

Se poi a questo si aggiunge anche un silenzio assoluto (vedi certe camere con il livello sotto lo 0dBA) dopo alcuni minuti si sta anche male.

Inviato
3 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

A parità di registrazione va meglio il supporto che incontra meno alterazioni introdotte dalla sorgente.

Il genere musicale e il periodo stabilisce alcune preferenze sull'analogico.

Credo che il rock del periodo 75/84 possa rendere meglio in vinile. (anche perchè il digitale in quel periodo non era nemmeno ben definito nelle prestazioni)

Non ci sono solo scarti in digitale, esistono anche registrazioni straordinarie tanto straordinarie che l'impianto di casa difetta pure nel riprodurle. (questa è grossa, ma non troppo)

Mi stai dando poche certezze oggettive e misurabili da opporre ai reazionari vinilisti 🤣

e io che mi ero convinto mi avresti fornito le evidenze per mettere una pietra tombale su questa annosa diatriba…

accidenti come non sono semplici certe cose, vero?

magari è lo stesso tra ampli a valvole che misurano peggio degli stato solido etc…

Inviato
35 minuti fa, c10m ha scritto:

Quindi hanno spesso ragione i vinilisti che traggono maggior godimento a dispetto di misure molto peggiori.

curiosa sta cosa…

Non è curiosa questa cosa! E' invece sintomatica del fatto che qualità e misure c'azzeccano pochino tra loro. Si rientra in tema. Si può misurare la qualità ? No

Inviato

@ilmisuratore grazie sei stato chiaro. Ma mantenendo il suono riflesso non si va ad aggiungere all’ascolto una “colorazione “ una serie di informazioni sull’ambiente che sul programma originale non esistono?  
piccolo appunto se si ascolta musica non si è nel silenzio a 0 dB ( ammesso che esista sulla terra). 

Inviato
6 minuti fa, rpezzane ha scritto:

E' invece sintomatica del fatto che qualità e misure c'azzeccano pochino tra loro. Si rientra in tema. Si può misurare la qualità

Questo aspetto è già stato chiarito da molti interlocutori. Nel termine ‘“qualità di ascolto“ è compresa la parte tecnica misurabile è una componente umana puramente personale non misurabile tanto meno opinabile. 
La domanda potrebbe essere contraria se si ritiene ottimo un ascolto con pessime misure non è che l’ascoltatore non è così abile come crede?  Oppure preferisce/prevalgono gli aspetti puramente artistici?

ilmisuratore
Inviato
15 minuti fa, c10m ha scritto:

Mi stai dando poche certezze oggettive e misurabili da opporre ai reazionari vinilisti 🤣

e io che mi ero convinto mi avresti fornito le evidenze per mettere una pietra tombale su questa annosa diatriba…

accidenti come non sono semplici certe cose, vero?

magari è lo stesso tra ampli a valvole che misurano peggio degli stato solido etc…

Ci sono evidenze, ma ci sono anche considerazioni razionali.

Anche tra valvole e stadio solido ci sono evidenze e considerazioni razionali.

Se la parte integrale del fattore di cresta risulta migliore nel vinile (rispetto una cattiva rec digitale) è un evidenza misurabile.

Se per riprodurla senti qualche ticchettio, ma la parte "nobile" del segnale è buona, è razionale preferirlo.

 

ilmisuratore
Inviato
16 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Non è curiosa questa cosa! E' invece sintomatica del fatto che qualità e misure c'azzeccano pochino tra loro. Si rientra in tema. Si può misurare la qualità ? No

Diciamo che la qualità si puo misurare, ma l'ascoltatore può preferire altro.

Bisogna scrivere: la preferenza dell'ascoltatore è misurabile ? no.

La preferenza dell'ascoltatore stabilisce la qualità ? no.

ilmisuratore
Inviato
15 minuti fa, Silver ha scritto:

grazie sei stato chiaro. Ma mantenendo il suono riflesso non si va ad aggiungere all’ascolto una “colorazione “ una serie di informazioni sull’ambiente che sul programma originale non esistono?  
piccolo appunto se si ascolta musica non si è nel silenzio a 0 dB ( ammesso che esista sulla terra).

Le riflessioni servono, ma devono mantenere un livello che definisco "non inficiabile"

Diversamente è come dici, colorazione del programma originale.

Le colorazioni del programma originale alterano la ricostruzione scenica, i piani sonori, la focalizzazione, la chiarezza.

Sicuramente mi chiederai quanto bisogna controllare il livello delle riflessioni, allora rispondo anticipatamente sotto i 15dB dal livello del segnale diretto.

Significa che la riflessione è presente, e il nostro sistema di percezione la integra in modo "salutare" ma rispetto lo stimolo diretto durante la riproduzione non la sente in modo dominante.

I locali che rispettano il livello di riflessioni sotto i 15dB (senza andare troppo sotto, quindi 15dB/20dB) nella zona dei primi 20ms non avranno problemi.

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