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Si può misurare la qualità sonora? Non credo


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30 minuti fa, leonida ha scritto:

In base dall'assunto di questa discussione gli espositori vanno considerati tutti degli incapaci, in

Tutto il contrario. Sono dei furbacchioni. Così tutti gli anni hanno la scusa buona per dire che era colpa della stanza a loro assegnata quando magari l’associazione dei marchi da loro trattati fa schifo 🤪

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Se c'è un problema nella rif di lieve entità l'orecchio non è in grado di rilevarlo subito, dopo qualche brano si comincia ad avvertire la fatica di ascolto. 

Di converso se ben sistemato con ottime misure permette di ascoltare per diverse ore anche a 90db senza avvertire il minimo fastidio. Una risposta calante di 10 db ad 1/6 in tutto lo spettro è la panacea e mette d'accordo quasi tutti. 

 

extermination
2 ore fa, emaspac ha scritto:

sicuro pochi sanno cosa significa la stereofonia, a cominciare da come piazzano i diffusori e le sedie.

 

Diciamo anche  che per un "integralista " dello stage virtuale, sedersi " fuori" dallo sweet spot non è di certo una pratica gradita!

extermination
4 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

Quando suona caro Albertino, suona, fuori dal punto d’incrocio

Anche fuori dalla stanza ( e non lo dico con ironia)! Peccato però che, in questo caso,  lo stage virtuale non esista 😎 ( fuori dalla stanza intendo dire)

extermination

@Vmorrison Van, come ben sai, per conservare la massima integrità  dello stage virtuale il rispetto delle " geometrie "  ( che poi vuol anche dire accuratezza dei livelli e dei ritardi di suono diretto - left - right e riflesso) rappresentano uno dei diversi punti da attenzionare.

Se poi tieni anche conto che, in una stanza qualunque, la distribuzione dei modi di risonanza è quella che è ( vale a dire la risposta alle basse frequenze varia al variare della posizione- vedi anche nodi e ventri ) è molto meno complesso "lavorare" (sull'acustica della stanza)  su un'area di ascolto limitata piuttosto che su un' area più ampia ( situazione in cui aumentano le complessità  per ottenere una distribuzione dell'energia con una certa omogeneità ..anche solo sopra gli 80 hz sino alla frequenza di schroeder). Se poi, per disgrazia, ti posizioni a ridosso di una parete o ancora peggio vicino ad un angolo ( dove ti becchi tutte le risonanze modali) altro che compromettere lo stage virtuale.....duqnue vedi che il posizionamento delle sedie e importante ( per non parlare dell'influenza della modalità con cui si diffondono ( o non si diffondono - vedi riflessioni precoci)  e arrivano alle orecchie le medie frequenze )

3 ore fa, leonida ha scritto:

In base dall'assunto di questa discussione gli espositori vanno considerati tutti degli incapaci

Evidentemente mi sono spiegato male. Rispondendo a emaspac il quale sostiene, se non ho capito male, che l'ambiente è l'ultimo dei problemi, mi domandavo il perché alle mostre si senta mediamente male imputando la cosa, non da parte di emaspac naturalmente ma dalla stragrande maggioranza, alle salette non idonee, ma se queste non sono il problema cosa manca agli organizzatori per far suonare gli impianti al livello almeno di quello di @emaspac?

 

 

3 ore fa, emaspac ha scritto:

dipende quali impianti hai ascoltato nelle mostre. alcuni male, alcune bene, alcuni molto bene. a prescindere dall'ambiente.

Ho ascoltato quelli esposti alle mostre. Il fatto che qualcuno possa suonare molto bene non significa niente. Tutti privi del parametro più importante che determina la stereofonia:la focalizzazione!, e quella si ottiene principalmente con una corretta acustica che evidentemente manca nelle salette e nella stragrande maggioranza dei salotti casalinghi. 

6 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

No no @Oscar56 quella si ottiene prima con i diffusori e poi con l’ambiente adatto.

Non sto parlando di pannelli o altro, se parliamo di torri ti posso dire che tra le thiel e le CV a casa mia non c'è diversità sul parametro focalizzazione, le differenze stanno su tutto il resto.

p.s.: e ti posso assicurare che posso usare questo termine senza tema di smentita.

35 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

quella si ottiene prima con i diffusori

Quali diffusori? Io ho provato con diffusori da 100 euro ottenendo immagine credibile e completamente svincolata, quali quindi non sarebbero in grado di farlo e soprattutto perché?

Membro_0017

@Oscar56 la focalizzazione non si ottiene con l'ambiente. che è solo un ingrediente e non è il più importante, a meno che non sia disastroso. prima ci sono i diffusori per la focalizzazione. e poi le elettroniche. tra le elettroniche, prima la sorgente e poi l'ampli. ma non è l'unico parametro. puoi avere una focalizzazione perfetta ma senza ambienza, decadimento delle note, dettaglio. il DRC ti fa ottenere tale tipo di focalizzazione con i diffusori adatti. poi ti accorgi che il suono non ha respiro, che un pianoforte sembra una pianola. e puoi mettere tutte le bass trap o I diffusori acustici, che sempre pianola rimane. alzi il volume, ma è una pianola. 

ci rifletti e arrivi alla conclusione che le armoniche che mancano se le sono mangiate le elettroniche. se non ci arrivi, non hai mai ascoltato un pianoforte dal vero e un sistema che lo riproduce bene. 

questa è la vera realtà. 

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