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Melius Club

Si può misurare la qualità sonora? Non credo


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Inviato
19 minuti fa, leoncino ha scritto:

Se vuoi impare e vedere queste misure c'è un forum che le mostra

Fino a quando si fanno quattro chiacchere tra amici, va tutto bene.

Quando non si e'  piu'  tra amici, divento molto concreto.

Tu hai mai misurato il tuo impianto ?

Bisogna dare forza alle proprie parole,  non basta utilizzare quelle degli altri e nascondersi nel branco. 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, iBan69 ha scritto:

o a chi? 

A te, a chi se no. 

Inviato
7 ore fa, giaietto ha scritto:

Il 95% sei tu a stabilirlo.

 Si ma non l'ho stabilito a caso. 

Inviato
54 minuti fa, eduardo ha scritto:

Faccio la stessa domanda anche a te:  tu misuri quello che esce dal tuo impianto ?

Cosa importa se lui l'ha fatto o meno. Se non l'ha fatto significa che non si può fare? 

Inviato
1 minuto fa, grisulea ha scritto:

Cosa importa se lui l'ha fatto o meno. Se non l'ha fatto significa che non si può fare?

E'  diventato un forum frequentato da avvocati.

Se io asserisco qualcosa,  si da'  per scontato che prima la abbia provata.

Se non l'ho fatto, quello che asserisco perde di credibilita'.

E,  guarda un po',  comincia a vacillare proprio quella concretezza alla quale fate riferimento.

  

 

Inviato
10 ore fa, giaietto ha scritto:

Chi ci dice che gli strumenti a nostra disposizione siamo in grado di misurare tutto, anche quello che per il momento solo il nostro cervello é in grado di tradurre…

Spero di essere stato chiaro 🤓

Uno strumento per misurare cosa ed in che modo il cervello stia elaborando un'informazione non esiste e probabilmente non esistera' mai.

Esiste però  la possibilità  di valutare la reazione del cervello ad uno stimolo esterno all'informazione da elaborare, il che è  in grado di produrre un dato sufficiente  a dimostrare che quanto elaborato possa anche non avere alcuna relazione con l'analisi dello stimolo, relegando quindi quest'ultima ad un ruolo del tutto marginale ai fini dell'interpretazione della sensazione e della conseguente percezione.

Questo mi risulta, personalmente,   succeda in materia audio,  e se aggiungiamo che la misura della vibrazione dell'aria emessa dal diffusore non abbia plausibilmente  nulla, ma proprio nulla a che da vedere col concetto di suono e men che mai col concetto di musica, va da sé che misura e traduzione di uno stimolo acustico in musica,  stiamo nella stessa proporzione, esistente fra una lacrima e le cascate del Niagara (cit.)

 

 

Inviato

Se david gilmoure si mettesse a suonare con una chitarra giocattolo.....penso che lo strumento passerebbe inosservato........non bisognerebbe ..usare la Musica per ascoltare l impianto...bensi..l impianto per ascoltare Musica......(:-

Inviato

@subsub

23 minuti fa, subsub ha scritto:

 

Se david gilmoure si mettesse a suonare con una chitarra giocattolo.....penso che lo strumento passerebbe inosservato........non bisognerebbe ..usare la Musica per ascoltare l impianto...bensi..l impianto per ascoltare Musica....

 

Oppure entrambe le cose.

Ho sette diverse registrazioni dello stesso album dei Pink “The Dark Side…”, 

per citarne uno Ma più o meno diverse registrazioni in genere della musica che ascolto di più.

Una registrazione JPN rispetto ad una UK , confrontata ad una USA rispetto ad una CD rispetto ad un’altra Mp3 suonano la stessa musica con dinamica e sfumature diverse, a volte anche molto.

Per fare un esempio se ascolto una registrazione MP3 mi verrebbe voglia di cambiare qualche componente dell’impianto , se cambio e ascolto la UK va tutto a posto diventa tutto meraviglioso.

 E ‘ importante sapere questo per noi ascoltatori di musica e di impianti .

Inviato
24 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Visto che @FabioSabbatini ci invita a ragionare in modo rigoroso, provo a dire tre cose in croce che non interesseranno a nessuno.

1) Chiunque si occupi di valutazioni qualitative, sa benissimo che le misure da sole non dicono niente. Forniscono informazioni solo se inserite in un modello. E un modello, come ci insegnano i matematici, è un insieme di misure interpretate. Accade così che possiamo costruire modelli diversi di un medesimo fenomeno a partire dalle medesime misure.

2) Un modello qualitativo, vale a dire una certa interpretazione delle misure, non viene scelto in astratto, perché più aderente al fenomeno misurato, ma in funzione dei nostri obbiettivi. Vi sono dunque modelli qualitativi per il car audio, per home entertainment, per la riproduzione musicale nei centri commerciali o in una sala da concerto. Di più: possiamo costruire modelli qualitativi per la riproduzione di un certo genere musicale o addirittura di una singola traccia audio. Quale tra questi individua la qualità “oggettiva” della riproduzione audio? Il termine “oggettivo”, in teoria dei modelli, semplicemente non si usa.

3) Un modello qualitativo che attribuisce significato alle misure si valuta e si sceglie in funzione della sua capacità predittiva. In campo audio: sugli effetti che certe misure si presume producano in un ascoltatore tipo. Ne segue che, in linea di principio, per ciascuno di noi potrebbe essere costruito un modello qualitativo diverso, ugualmente misurabile, che cattura le nostre reazioni (mi piace/non mi piace) quando ascoltiamo musica. Ripeto: un modello che non pretende di descrivere in modo obbiettivo un fenomeno ma formula piuttosto delle predizioni sulle conseguenze che questo fenomeno produce su certi individui in carne ed ossa, sulla base delle loro gusti, capacità uditive, bisogni, ecc. Poiché costruire modelli qualitativi personalizzati è faticoso (ma si sta andato in questa direzione anche in campo audio), ci si accontenta di costruire modelli per ascoltatori tipo sulla base di generalizzazioni statistiche, abbassando in questo modo drasticamente la capacità predittiva dei modelli (e delle misure che li compongono).

Ma se così stanno le cose, dove passa il confine tra “oggettivo” e “soggettivo” quando si parla di qualità audio?

Ottimo intervento, ma sprecato.

Sono CERTO che i fautori della OGGETTIVITA' misurata non hanno compreso una parola di quanto hai scritto.

E se sono convinti di averla compresa e continuano a fare i loro vacui discorsi, peggio ancora.

  • Thanks 2
Inviato

Stanno consultando il bignamino di storia del pensiero occidentale...cavolo non c'è niente. Meglio andare su Audioscience che lì la risposta c'è di sicuro.

E se non c'è? Massì. si fa come si è sempre fatto: "guru di quartiere", Bias (in maiuscolo come Dio), cyberbulli, tarzanelli, uomini prostata, aquile, fantozzini, Circo Barnum e via declamando...😘 Vi si vuole bene lo stesso, via!

  • Haha 1
Inviato

 Le misure spiegano tanto ma non tutto e gli "ascoltoni" sono spesso e volentieri in preda ad allucinazioni uditive. Per quanto mi riguarda queste due sono verità oggettive, di conseguenza tendo a diffidare dagli ultras di entrambe le fazioni, ma, umilmente e "catalanamente" (per chi se lo ricorda), dico io,  è possibile che misure e ascolti possano convivere? Non dico felicemente ma almeno con rispetto tra di loro (lo so, domanda e considerazione retorica, come spesso e volentieri capita, "in medio stat virtus").

  • Thanks 1
Inviato
26 minuti fa, ref3a ha scritto:

il molto meno performante (alle misure) leben mi strappa un sorriso quanto ascolto vasco cantare "rewind", e mi inumidice gli occhi su "quante volte" (se qul giorno sono di quell'umore lì). Il bryston no, neanche un po'

cosa aggiungere? E' semplice, come semplice è GODERE della musica.

Anche quando non esistevano gli strumenti per RIPRODURRE la musica, ma questa veniva SEMPLICEMENTE SUONATA, uno strumento NON era equivalente ad un'altro.

Uno Stradivari o un Guarnieri non sono come un violino qualsiasi. E non c'e' RiF che possa descriverne il motivo.

La ricerca della BELLEZZA nella musica, e nei SUONI della musica, è una costante da secoli, da quando l'uomo si è affrancato dalle necessità basiche ed ha potuto godere di cose INUTILI come le arti.

 

PS le misure non sono inutili, sono utili per evitare errori grossolani. Ma da li in avanti, assodato il minimo sindacale (che è molto più BASSO di quanto ci abbiano convinti a credere), non servono più e serve altro.

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, Grancolauro ha scritto:

ci si accontenta di costruire modelli per ascoltatori tipo sulla base di generalizzazioni statistiche, abbassando in questo modo drasticamente la capacità predittiva dei modelli (e delle misure che li compongono).

Abbassando???? Meglio tu vada a leggere qualcosa di acustica. La predizione è prossima, con i sistemi di misura moderni, al 90% dei campioni perché siamo uomini non marziani, umani che per quanto diversi sentiamo e percepiamo in modo molto molto simile. Tanto da poter produrre sistemi predittivi.

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