audio2 Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 2 minuti fa, emaspac ha scritto: ci rifletti e arrivi alla conclusione che le armoniche che mancano se le sono mangiate le elettroniche. un qualcosa del genere lo avevo sperimentato anche io, pur con macchine non molto costose alle quali avevo dato la colpa, ma non è che tutti si possono mettere in casa apparecchi da 10k a botta. comunque tolto tutto ed ho ricominciato a sentire la musica.
sfabio Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 6 minuti fa, emaspac ha scritto: se non ci arrivi, non hai mai ascoltato un pianoforte dal vero e un sistema che lo riproduce bene. questa è la vera realtà. Forse invece non avete mai ascoltato un buon sistema con DRC... 1
leonida Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 2 ore fa, Oscar56 ha scritto: Evidentemente mi sono spiegato male. Rispondendo a emaspac il quale sostiene, se non ho capito male, che l'ambiente è l'ultimo dei problemi, mi domandavo il perché alle mostre si senta mediamente male imputando la cosa, non da parte di emaspac naturalmente ma dalla stragrande maggioranza, alle salette non idonee, ma se queste non sono il problema cosa manca agli organizzatori per far suonare gli impianti al livello almeno di quello di @ Evidentemente la soluzione dovrà risultare più complessa di quanto possa apparire. Normalmente si attribuiscono nefandezze agli ambienti che poi in realtà appaiono essere ben più adeguati di quanto si possa disporre in ambiente domestico, quantomeno per la libertà di posizionamento e per la possibilità d'intervenire temporaneamente anche in modo invasivo. Assunto che l'installatore abbia in memoria un risultato ben superiore rispetto alle aspettative degli ascoltatori, condizione necessaria è che abbia chiaro in partenza quale sia risultato da conseguire, e quale il metodo da applicare di volta finalizzato al raggiungimento dello stesso. Si presume inoltre che il nostro installatore abbia ben chiara l'esistenza dell'enorme quantità di variabili potenzialmente in grado di impedire il conseguimento del risultato prefissato, e per ciscuna di essere conosca il relativo metodo per impedire che la loro azione avversa possa compromettere il raggiungimento dell'obiettivo. Quello che succede nel mondo reale è villa il procedere empiricamente per tentativi (trial&error), proviamo questo, proviamo quell'altro, sposta in avanti , sposta indietro, convergi, divergi, proviamo quel cavo, no quell'altro, gira la spina, metti un pannello, metti dei piedini, toglili, metti le punte, il risuonatore, il rigeneratore, il condizionatore, il trasformatore, etc... il tutto nel tentativo, come massima aspirazione, di minimizzare deficienze delle quali non si conosce l'origine. Come mai non si ricorra a misurazioni che potrebbero, anzi dovrebbero agevolare il percorso di ottimizzazione? Se nessuno opera in tal senso, ci si dovrebbe chiedere se si tratti o meno, di pura ignoranza o puro masochismo, o se invece, trattandosi di professionisti, di sedimentata consapevolezza, in condizioni di estrema variabilità, della sostanziale inutilità di un tal modo di procedere.
grisulea Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 21 minuti fa, leonida ha scritto: Come mai non si ricorra a misurazioni che potrebbero, anzi dovrebbero agevolare il percorso di ottimizzazione? Per il più banale dei motivi. Prendi un lettore, un amplificatore, due diffusori. Li misuri fin che ti pare e dopo aver spostato avanti ed indietro, a destra ed a sinistra, girato la spina e cambiato il cavo, hai finito le possibilità. Qualsiasi nefandezza tu abbia visto alle misure te la devi tenere. Tanto che anche sistemi a 5 zeri suonano male.
Silver Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 @leonida buongiorno, credo che tu abbia ragione ma solo in parte. Sicuramente le variabili sono molte. Credo che si debba agire con metodo la prima cosa è trattare la sala seriamente per eliminare la prima variabile. Fortunatamente i parametri sono misurabili è i risultati facilmente valutabili. Soluzioni estetiche di ogni tipo. Naturalmente senza impianto. Poi secondo me puoi cominciare la vera ricerca sulle elettroniche, sui diffusori ed eventuali accessori. Se non si segue questa strada secondo me si brancola nel buio. La domanda è si vuole veramente raggiungere il risultato? O una parte del divertimento è la ricerca.
leonida Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 45 minuti fa, Silver ha scritto: trattare la sala seriamente per eliminare la prima variabile. Fortunatamente i parametri sono misurabili è i risultati facilmente valutabili Non consideri la più grande delle variabili, il continuo cambiamento della situazione acustica dovuto all'avvicendarsi del pubblico in misura estremamente casuale, ed il posizionamento casuale degli ascoltatori che dovranno esprimere, tutti indistintamente ed indipendentemente da gusti ed opinioni, un parere comunque positivo se non entusiastico. Tutto ciò, stando al responso microfonico, , avendo ciascuno di essi ascoltato qualcosa di diverso e quindi in modo del tutto differente. Risulta, appena confermato in questo thread da un esperto di acustica, che se e quando tutto funzioni a dovere, lo si percepisce da qualsiasi angolazione ed anche da altra stanza o ambiente, il che cozza pesantemente col concetto con l'attendibilità acustica del responso strumentale in particolare, della risposta misurata sull'asse che presenta già importanti deviazioni a trenta o quaranta gradi corrispondenti ad un lieve spostamento della testa dell'ascoltatore. Pertanto, ovviamente, il nostro installatore, trattandosi di una dimostrazione pubblica, dovendo avere come primo obiettivo che tutti ascoltino perfettamente da qualsiasi angolazione, che la qualità sonora non vari e resti ottimale in relazione alle variabili condizioni della sala d'ascolto, e che questo avvenga qualunque sia la qualità del contenuto da riprodurre, impiegherà l'acqua conoscenza affinché tutto ciò avvenga indipendentemente dalla sala che gli venga assegnata. Il risultato acustico, in ultima analisi, non dovrà variare in relazione al volume d'ascolto, dovrà quindi il bilanciamento tonale rimanere perfettamente costante da qualsiasi angolazione ed a qualsiasi livello di pressione sonora, fermo restando ovviamente il limite fisico del sistema. 1
Silver Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 @leonida scusa non ho letto con accuratezza parlavo di sala privata una ricerca personale. una sala pubblica va comunque trattata correttamente poi certo che le variabili sono moltissime non ci sono dubbi.
51111 Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 Le fiere audio sono le meno indicate per ascoltare impianti con l'intento di dare giudizi. Lo stesso visitatore non è nelle condizioni psicofisiche ottimali. Le stanza in affitto non possono essere stravolte per la correzione, inoltre il tempo a disposizione per gli stessi espositori è scarso per operare in modo serio. 1
Membro_0023 Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 Qualcuno mi spiega, cortesemente, il significato esatto di "focalizzazione"?
grisulea Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 @leonida La riproduzione stereofonica avviene in un solo punto. Quindi uno ed uno solo degli ascoltatori dovrebbe esprimere un parere, alternandosi agli altri pochi presenti. Confrontando poi il responso medio degli ascoltatori con le misure. Ovviamente non significa che ad un metro si sentirebbe male, dipende anche dalla dimensione della sala. Se spostandoti di due metri finisci in angolo non è come rimanerci comunque distanti.
leonida Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 Quello che dovrebbe accadere in una sala privata è lo stesso di quanto normalmente avviene in una sala pubblica o in un auditorium. In particolare ascolto con qualità sonora costante indipendentemente del volume d'ascolto, fermi restando ovviamente i limiti fisici, del sistema, ed intatta percezione del bilanciamento tonale e della qualità sonora complessiva da qualsiasi angolazione e da qualsiasi altro ambiente contiguo. Sembrerebbe troppo ma non lo è, è quello che avviene normalmente con strumento acustici, o piu genericamente, con stimoli acustici naturali in normali ambienti. Se una riproduzione aspirasse ad essere qualificata come naturale, dovrà quantomeno ottemperare ai criteri basilari della naturalezza
Paolo_AN Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 10 ore fa, emaspac ha scritto: la focalizzazione non si ottiene con l'ambiente. che è solo un ingrediente e non è il più importante, a meno che non sia disastroso. prima ci sono i diffusori per la focalizzazione [...] Non capisco: l'ambiente se è disastroso allora contribuisce in negativo? E quando non lo è non contribuisce? L'ambiente contribuisce sempre. Ed è tra gli ingredienti, non più importanti, fondamentali. La focalizzazione, che anche secondo me è parametro strategico per un corretto ascolto stereofonico in alta fedeltà, dipende senz'altro dalla qualità dei diffusori, ma sempre, sempre, sempre in relazione con lo scatolotto che li contiene, che si chiama ambiente. Infine, l'esempio è estremo ma... prendete un iPhone o uno smartphone recente, posizionatelo orizzontalmente, mettete un brano anche da Youtube ed ascoltate: incredibile ma c'è focalizzazione ed immagine 3d anche lì. Funziona in casa, funziona all'aperto, Si genera un mini triangolo d'ascolto con fonte stereofonica - gli smartphone di ultima generazione, se posizionati in orizzontale emettono sia dall'auricolare che dagli altoparlantini in basso, generando due canali - dove il contributo ambientale è pressoché nullo. Però prima di ribattere fate una cortesia, provate.
leonida Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 26 minuti fa, grisulea ha scritto: @leonida La riproduzione stereofonica avviene in un solo punto. Quindi uno ed uno solo degli ascoltatori dovrebbe esprimere un parere, alternandosi agli altri pochi presenti. Confrontando poi il responso medio degli ascoltatori con le misure. Ovviamente non significa che ad un metro si sentirebbe male, dipende anche dalla dimensione della sala. Se spostandoti di due metri finisci in angolo non è come rimanerci comunque distanti. Al puro ascoltatore non interessa la riproduzione stereofonia, abitualmente non sa neanche in cosa consista esattamente, e tantomeno ne conosce le annesse problematiche di hot spot e quant'altro. ll normale ascoltatore, nel mondo reale della fruizione strettamente musicale, reagisce positivamente ad una particolare modalità espressiva della qualità sonora. Se la si conosce e se si è in grado di produrla, si avrà in quel caso il pieno controllo della reazione emotiva dell'ascoltatore. Questa può essere realizzata in monofonia ed in monofonia potra' esser perfettamente percepita, ancor di più che in stereo secondo alcune scuole di pensiero. Basterà quindi un solo diffusore ed indipendentemente dalla posizione d'ascolto. Se il risultato non sarà ottimale ascoltando in campo ravvicinato in mono da un solo diffusore, non saranno gli artefatti illusori della stereofonia a risolvere, anzi quest'ultima metterà ancora più in evidenza con serie deviazioni dalla sua correttezza potenziale ogni tipo di artefatto acustico facilmente inquadrabile e riscontrabile in monofonia. In poche parole, non esiste accuratezza stereofonia se preliminarmente l'ascolto in mono da uno dei due diffusori dovesse rivelare deviazioni del bilanciamento tonale e dell'accuratezza di ciascun parametro che contribuisca alla formazione del concetto di qualità musicale.
HR Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 Il concetto di stereofonia, a cui ogni buon impianto dovrebbe oggettivamente ottemperare! Il concetto di "gusto personale" questa volta non è applicabile e lo lasciamo a campi più idonei! 1
Vmorrison Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 @HR Questa figura è una esclusiva di @emaspacMassimiliano 👍
Oscar56 Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 11 ore fa, emaspac ha scritto: se non ci arrivi, non hai mai ascoltato un pianoforte dal vero e un sistema che lo riproduce bene. questa è la vera realtà. ok sarà così.😪
Vmorrison Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 @Paperinik2021 adesso te la cerco, comunque quando i contorni degli strumenti o voci non sono confusi velati, ma definiti solidi nella spazio. Piani sonoro nero infrastrumentale…
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