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Melius Club

La presa di massa tra ampli e giradischi


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transcriptor
Inviato

Salve, riflettevo sul fatto che negli anni vintage la presa di massa negli ampli necessitava di un collegamento con quella dei giradischi,ma negli appartamenti non esistevano impianti di terra nell impianto elettrico.

Questa mancanza del filo giallo verde imponeva la costruzione dei dispositivi in modo diverso rispetto oggi?

Un amplificatore in mancanza di un accoppiamento con un giradischi potrebbe aver bisogno di un collegamento di terra?

Il dubbio nasce dal fatto che se un ampli possiede uno spinotto di massa e se si possiede un impianto elettrico dotato di terra forse andrebbe connesso......

  • Moderatori
BEST-GROOVE
Inviato

@transcriptor  No la massa della corrente elettrica non ha nulla a che vedere con la massa del braccio che fuoriesce dai giradischi, quest'ultima va collegata in apposito morsetto pre phono o ampli integrato che sia e stop.

  • Melius 1
oscilloscopio
Inviato
1 ora fa, transcriptor ha scritto:

se un ampli possiede uno spinotto di massa e se si possiede un impianto elettrico dotato di terra forse andrebbe connesso......

Assolutamente no...come scrive @BEST-GROOVE  anzi in taluni casi non serve nemmeno collegare alla massa dell'ampli il giradischi...

Inviato

Io ho addirittura il lettore cd provvisto di morsetto come l'ampli ed ho collegato al morsetto dell'ampli il giradischi ed il lettore CD....nella descrizione di quest'ultimo c'è specificato che detto collegamento serve per il corretto funzionamento della circuitazione alpha x...il lettore CD in questione è il Sansui CD alpha 717dr.

L'apparecchio non ha messa a terra elettrica ma si avvale del comune doppio isolamento, pero', come è stato correttamente detto in precedenza, sono due fattori diversi

SALVO

 

 

Fabio Cottatellucci
Inviato

Semplificando, la massa è un riferimento circuitale, la terra un riferimento assoluto (a potenziale zero) dell'impianto elettrico d casa.
La massa del giradischi non ha bisogno di andare a terra.

  • Melius 1
transcriptor
Inviato

Oggi gli elettrodomestici sono in categoria doppio isolamento , negli anni 70 no, e non vi era neppure la terra negli impianti elettrici.

non era inusuale toccare l involucro di un elettrodomestico e avvertire la corrente. Su questo problema si è poi provveduto con i rimedi di oggi.

Le radio stesse x d ed luminare ronzii le si portava a terra collegandole ai tubi dei termosifoni.

Ecco che sorge L ipotesi che le costruzioni di quell epoca non tenessero conto di fattori oggi importanti!

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@transcriptor la terra, quella prevista dalle attuali normative, è un dispositivo di sicurezza volto a salvaguardare essenzialmente le persone in caso si guasti. Per anni si è ovviato alla mancanza di terra con il cosiddetto salvavita,

la massa del gira ha altro scopo, va uilizzzata sia se l'impinato elettrico di casa ha la terra, sia in caso contrario, e anche se l'ampli fosse a doppio isolamento

Un impinato elettrico a norma e ben fatto ha sicuramente dei vantaggi (a me ha eliminato una fastidiosa, al tatto, dispersione di corrente), il vero problemi degli impianti elettrici era la loro vetustà e l'impossibilità di sistemarli senza pesanti lavori (i cavi erani affogati nella pparete, senza tubi passafili). 

Diciamo che in passato la sicurezza eletrica era assai sottostimata, a partire ndal famoso gelosino per passare ad ampli jap con soluzioni non sembre ottimali. Ma questo era indipendene dalla messa a terra casalinga, diciamo che le normative non erano tringenti come oggi 

transcriptor
Inviato

@cactus_atomo ciao, proseguo illustrandoti una foto di un cablaggio relativo ad un ampli pioneer A443 dove si nota che L involucro del trasformatore viene collegato, se pur con una resistenza all involucro dello stesso. Questa immagine mi pone difronte all idea che correnti parassite vuoi x minima dispersione o per induttanza finascano sul contenitore metallico. Trattandosi dell unica possibile soluzione forse alla fine anni 80. , ma oggi sarebbe più proficuo veicolare tali potenziali elettrici verso terra a beneficio anche di eventuali disturbi generati da esso.

Da qui L idea che nel vintage non sarebbe male dotarli di spina a tre conduttori .

Guarda lungi da me voler far polemica, scrivo a voi più per chiarirmi io su certe cose che non certo x insegnare ciao

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  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@transcriptor certe soluzioni vintage mi mettono un o paura, ma aggiungere una spina a 3 poli di per se non è una soluzione, se non si sa quello che si fa. Occorre essere sicuri che mettend spina e cavo di alimentazione a 3 poli il polo di terra sia collegato in modo corretto con il circuito, più che le correnti parassite mi preoccupo di quello che può succedere in caso di guasto, a me il suono bello da morire mi inteessa poco

ps prima delle attuali normative venivano venduti cavi a 3 poli che in realtà non avevano il cobnduttore di terra (erano destinati ad apparecchi a doppio iisolamento), oggi pper fortuna questa prassi è vietata ma largamente usata in pasato anche da babbricanti noti come art ed ho visto anche dei nordost economici a due poli con schuko a 3 conduttori

Inviato

@Fabio Cottatellucci infatti, come ho gia' detto prima, la massa e' presente pure nelle elettroniche con spina a due poli (doppio isolamento il cui simbolo e' un doppio quadrato concentrico sul retro dell'apparecchio)quindi esula dall'eventuale collegamento a terra...😉

SALVO.

  • Melius 1
Inviato
3 ore fa, transcriptor ha scritto:

una foto di un cablaggio relativo ad un ampli pioneer A443 dove si nota che .....

... come al solito al primo guasto ti trovi il case a 230VAC.

poi lo tocchi con la mano e devi sperare nella funzionalita' del tuo "salvavita" (interuttore differenziale).

Inviato

@cactus_atomo Grave errore non imporre l'impianto di terra negli edifici di nuova costruzione e in caso di rifacimento dell'impianto elettrico. Negli anni '60 in quasi tutte le case c'erano già elettrodomestici che la richiedono.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Paolo 62 la terra è obbligatoria nelle case di nuova costruzione da almeno 20 anni. E anche in caso di ristrutturazione

transcriptor
Inviato

@gian62xx pensa che L apparecchio di cui ho postato la foto del trasformatore ha L interruttore di accensione che non taglia la 220 sul primario del nucleo. Significa che il trasformatore rimane alimentato sempre anche ad apparecchio spento.

Inviato

@transcriptor e che quando infili la spina essa scintilla con buona pace delle ciabatte audiofile 🤣

Inviato

@cactus_atomo Mi sono spiegato male. L'obbligo doveva scattare negli anni '60, perchè allora sono arrivati gli elettrodomestici in tutte le case.

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