Felis Inviato 20 Marzo Inviato 20 Marzo 13 ore fa, Lolparpit ha scritto: https://fb.watch/yqPrcxjW81/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v qui il Preludio del CBT. Tecnica estrema. Improponibile. Perdonate ma non ha compreso nulla del brano che sarebbe in stile brisé. 1
Grancolauro Inviato 20 Marzo Inviato 20 Marzo 5 ore fa, Felis ha scritto: brano che sarebbe in stile brisé Osservazione utile per decriptare Sokolov. Propongo un'ipotesi al riguardo. Come osservava Angelo @Lolparpit, Sokolov sembra qui rendere omaggio a Gould nel fraseggio delle quartine del Preludio in Do maggiore. Cosa faceva Gould? Prendeva lo stile brisé (accordi spezzati) e applicava il modo della variatio, costruendo coppie di arpeggi sullo stesso accordo distinte tra loro dall'aternarsi di legato e staccato. Come dire: prendo lo stile brisé, lo smonto, ti mostro come è fatto, e poi lo ricostruiscono in una versione radicalizzata nella quale la forma viene portata alle sue estreme conseguenze. Sokolov fa un passo avanti sulla stessa via portando la radicalizzazione dello stile brisé a un livello ulteriore, che convolge la tecnica del tocco e comporta una velocità di esecuzione molto maggiore, in modo che i cluster ritmici e armonici si trasformino in un flusso continuo, in onde sonore che si susseguono l'una all'altra. Dunque, a mio modo di vedere, lo stile brisé c'è; solo che è decostruito e radicalizzato come se Sokolov stesse dipingendo un quadro espressionista.
Felis Inviato 20 Marzo Inviato 20 Marzo 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: Osservazione utile per decriptare Sokolov. Propongo un'ipotesi al riguardo. Come osservava Angelo @Lolparpit, Sokolov sembra qui rendere omaggio a Gould nel fraseggio delle quartine del Preludio in Do maggiore. Cosa faceva Gould? Prendeva lo stile brisé (accordi spezzati) e applicava il modo della variatio, costruendo coppie di arpeggi sullo stesso accordo distinte tra loro dall'aternarsi di legato e staccato. Come dire: prendo lo stile brisé, lo smonto, ti mostro come è fatto, e poi lo ricostruiscono in una versione radicalizzata nella quale la forma viene portata alle sue estreme conseguenze. Sokolov fa un passo avanti sulla stessa via portando la radicalizzazione dello stile brisé a un livello ulteriore, che convolge la tecnica del tocco e comporta una velocità di esecuzione molto maggiore, in modo che i cluster ritmici e armonici si trasformino in un flusso continuo, in onde sonore che si susseguono l'una all'altra. Dunque, a mio modo di vedere, lo stile brisé c'è; solo che è decostruito e radicalizzato come se Sokolov stesse dipingendo un quadro espressionista. Troppi cerebralismi e sovrastrutture per me poco utili. L'effetto è grottesco e comico. Quando devo suonarlo e insegnarlo al clavicordo, strumento per il quale molto probabilmente il WTC è dedicato come sembrano avvalorare gli ultimi studi che rafforzano clamorosamente la tesi del Clavier=calvicordo e Flügel=clavicembalo, personalmente tengo giù tutte le note dell'accordo. Bach indica le prime due note in overlegato per dirti "hai capito? devi tenere giù allo stesso modo anche le altre note come se stessi arpeggiando con un liuto, ma non te l'ho notato polifonicamente perché sarebbe stato un casino". 1
Grancolauro Inviato 20 Marzo Inviato 20 Marzo 2 ore fa, Felis ha scritto: Troppi cerebralismi e sovrastrutture per me poco utili. L'effetto è grottesco e comico. Quando devo suonarlo e insegnarlo al clavicordo, strumento per il quale molto probabilmente il WTC è dedicato come sembrano avvalorare gli ultimi studi che rafforzano clamorosamente la tesi del Clavier=calvicordo e Flügel=clavicembalo, personalmente tengo giù tutte le note dell'accordo. Bach indica le prime due note in overlegato per dirti "hai capito? devi tenere giù allo stesso modo anche le altre note come se stessi arpeggiando con un liuto, ma non te l'ho notato polifonicamente perché sarebbe stato un casino". Sì certo, questo è ciò che il testo suggerisce. Guardavo ora l’edizione annotata da Mugellini per l’esecuzione al pianoforte, dove il revisore consiglia di articolare il meno possibile le dita e consente addirittura l’uso del pedale Curioso notare come Sokolov faccia esattamente il contrario: iperarticolazione, attacchi per caduta dall’alto e niente pedale! Una bestemmia per gli standard esecutivi consolidati. Comunque sia, trovo la lettura di Sokolov sempre molto interessante anche se, come dici giustamente, cerebrale. C’è molta intelligenza e coraggio in quello che propone, che piaccia o meno 1 1
Felis Inviato 20 Marzo Inviato 20 Marzo 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: C’è molta intelligenza e coraggio in quello che propone, che piaccia o meno Guarda sull'uso del pedale concordo persino perché l'effetto che si vuole avere è quello della risonanza della cassa. Che ci sia per il resto del coraggio, è fuor di dubbio, del resto anche il già citato GG ne aveva da vendere. Il passaggio è analogo a questo del'Allemanda di apertura della V "Suite Francese": 1 1
Lolparpit Inviato 20 Marzo Inviato 20 Marzo Capisco le osservazioni di @Felis ottimamente argomentate, e naturalmente le sue riserve, anche come didatta che deve insegnare il pezzo. Questo Bach sokoloviano, nel suo radicalismo, è iperpianistico: sia riallaccia alla tradizione delle esecuzioni pianistiche di Bach estremizzandole. Ho trovato il video dell'esecuzione semplicemente impressionante, anche per l'impegno fisico nel realizzare quella combinazione di suono iperarticolato e quella velocità. Io stesso ho eseguito al pianoforte il Preludio (tutti i dilettanti ci passano), e ne avevo un'idea rilassata, tranquilla...qui invece tesissimo. 4 ore fa, Grancolauro ha scritto: Dunque, a mio modo di vedere, lo stile brisé c'è; solo che è decostruito e radicalizzato come se Sokolov stesse dipingendo un quadro espressionista. In effetti...a me è sembrato un Bach rivisto e ripensato nella prospettiva di un Prokofiev, del quale Sokolov è interprete straordinario. 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: Una bestemmia per gli standard esecutivi consolidati. Sokolov è pianista innovativo e questa esecuzione è chiaramente provocatoria. Mi è stato riferito che Grigory iniziò a Monaco a incidere il Clavicembalo ben temperato: forse questo è il filmato di quelle sessioni (suona in frac, ma non c'è pubblico). A un certo punto però ha smesso perché - relata refero - non gli piace suonare ai microfoni. Ed è stata l'ultima volta che ha registrato in studio. 1
Grancolauro Inviato 21 Marzo Inviato 21 Marzo 12 ore fa, Felis ha scritto: sull'uso del pedale concordo persino perché l'effetto che si vuole avere è quello della risonanza della cassa Anche a me l'uso del pedale non dispiace qui. I pedali lunghi una battuta intera suggeriti da Mugellini mi sembrano tuttavia eccessivi. Il Preludio perde di intimità, per così dire. Inoltre, ritmicamente, il secondo arpeggio diventa una continuazione del primo, e questo non è corretto. Se la scelta è quella di ridurre al minimo l'articolazione delle dita, preferisco l'uso di mezzo pedale soltanto sulla seconda parte di ciascun arpeggio, anche perché è molto difficile legare bene senza articolare. Richter, se non ricordo male, seguiva questa strada, dovrei riascoltarlo per sicurezza. Ma si tratta soltanto di gusti personali, nulla di più. 1
Alpine71 Inviato 21 Marzo Inviato 21 Marzo Beata ignoranza: da semplice strimpellatore e amante della musica pianistica resto estasiato dall considerazioni espresse da Felis, Grancolauro e Lolarpit. Grazie davvero
Lolparpit Inviato 24 Marzo Inviato 24 Marzo @Titian come è stato il concerto? Chiedo perché ha annullato altre recital, per cui vorrei sapere come sta fisicamente. Per quanto ne so, non è mai stato pianista dall’annullo facile, e se lo fa è per motivi gravi.
Titian Inviato 25 Marzo Inviato 25 Marzo @Lolparpit è stato magico. Grande interpretazione dei pezzi molto profonda e sensibile. Tocco veramente raffinato, molto respiro alla fine delle frasi, un'energia che viene dall'interiore, passa all'estremità del corpo per poi proiettarsi nella sala. Il pubblico tratteneva il respiro fino alla fine per poi sfogarsi in applausi. I bis li ho contanti fino sette od otto , ma forse erano nove, non lo so. Se era ammalato, non lo si è notato nel suonare. Forse adesso lo è, dopo aver dato un concerto del genere. 2
Lolparpit Inviato 25 Marzo Inviato 25 Marzo @Titian grazie tante. Mi fa piacere che sia stato un bel concerto e Sokolov stia bene. Immagino un Brahms molto scavato e meditabondo. Credo congeniale al Sokolov di adesso.
Titian Inviato 25 Marzo Inviato 25 Marzo @Lolparpit tutto era scavato e meditabondo, anche Byrd. Sokolov riesce a imprimere ciononostante un flow danzante come un ottimo ballerino che esprime le proprie emozioni dall'interno, centro del corpo, fino le proprie estremità e poi nella sala. Molto emozionante in modo però molto fine, completamente opposto a quel CBT che Felis ha postato giovedì mattina. PS: con Brahms mi piacciono quelle mani forti, pressione delle dita sulla tastiera, dando un suono pieno di armoniche che riempie con grande effetto l'intera sala. Mi ricorda molto Claudio Arrau, sono capaci di far vibrare tutto lo strumento pienamente. Cosa che manca definitivamente a Rana per esempio quando ha suonato Rachmaninoff.
Lolparpit Inviato 25 Marzo Inviato 25 Marzo 3 ore fa, Titian ha scritto: Felis ha postato giovedì mattina. In verità l'ho postato io , facendo venire più di un malessere a @Felis. 1
Titian Inviato 25 Marzo Inviato 25 Marzo @Lolparpit certo hai ragione, ancora una disattenzione da parte mia. Anche essendio in un forum bisognerebbe essere più concentrati.
Lolparpit Inviato 25 Marzo Inviato 25 Marzo @Titian per me il bello di un forum è l’atmosfera rilassata da bar, molto ‘scialla’, che accetta volentieri distrazioni, inesattezze etc., in discussioni che rarissimamente si sentono al bar (in questo caso un pianista classico). I miei amici del bar non sanno nulla di classica… anche se uno, anni fa, a un concerto di Sokolov ce l’ho portato e gli era piaciuto (essendo uomo d’affari era interessato al costo di un bene di lusso come un grancoda).
Lolparpit Inviato 18 Aprile Inviato 18 Aprile Oggi Sokolov compie 75 anni. Auguri! Personalmente gli sono molto grato, perché i concerti pianistici più belli e toccanti della mia vita li ho sentiti da lui e mi ha fatto amare sempre più la musica pianistica. Un ricordo di un gioiello beethoveniano: 1
Lolparpit Inviato Lunedì alle 11:11 Inviato Lunedì alle 11:11 Ho visto che Sokolov ha annunciato il programma ottobre-dicembre: L. van Beethoven Sonata n. 4 op. 7 in Eb major Allegro molto e con brio Largo con gran espressione Allegro. Minore Rondo. Poco Allegretto e grazioso Six Bagatelles, Op. 126 Andante con moto. Cantabile e compiacevole Allegro Andante. Cantabile e grazioso Presto Quasi allegretto Presto. Andante amabile e con moto ** ** ** Brahms (1833-1897) 4 Ballades op. 10 Andante (D minor) Andante (D major) Intermezzo. Allegro (B minor) Andante con moto (B major) 2 Rhapsodies, op. 79 Agitato Molto passionato, ma non troppo allegro
Lolparpit Inviato Lunedì alle 11:23 Inviato Lunedì alle 11:23 Della Sonata op. 7 di Beethoven, oltre alla registrazione (Opus 111), c'è questo video del 1990: Non credo che Sokolov possa suonare così, con tutta questa energia e senza risparmio di mezzi, adesso che ha 75 anni. E' un modo di suonare molto redditizio in termini di espressività, dinamica, controllo del suono, ma estremamente dispendioso e, alla fine, molto marchio di fabbrica per GS.
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora