Questo è un messaggio popolare. Lolparpit Inviato 14 Aprile 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Aprile 2022 L'ho sentito qualche giorno fa a Roma all'Auditorium: è stata la mia prima volta nella grande e bellissima sala, ed è stato il primo grande pianista riascoltato dopo gli anni bui della pandemia. Ero nella seconda fila della platea, dove il suono arrivava sontuosamente ricco...cosa che per un pianista come Sokolov, che fa del risultato sonoro l'obiettivo della performance artistica, è ancora più necessaria. Recital emotivamente molto forte. Beethoven, Variazioni op. 35: interpretazione di rottura rispetto alla tradizione, o perlomeno agli schemi a me famigliari. Tempi dilatati, dinamiche estremizzate, sonorità eccentriche rispetto a quelle che si immaginano per il Beethoven giovanile. Interpretazione virtuosistica, non nel senso digitale, bensì per l'aspetto del suono. Mi è sembrato che il pianista volesse spremere tutto il potenziale da questi pezzi, tutt'altro che innocenti: l'VIII variazione sembrava scritta nell'Ottocento inoltrato, la XIV aveva presentimenti schumanniani. Speciali, al solito, le ornamentazioni, che rimandavano al mondo del Barocco, oppure la resa contrappuntistica in altri momenti. Brahms, op. 117: sono pezzi che Sokolov ha proposto una decina di anni fa e l'esecuzione attuale non sembra discostarsi dalla precedente. Bella esecuzione, con un paio di sbavature percepibili, ma che non mi ha stupito, avendo bene nell'orecchio tante esecuzioni sokoloviane (l'op. 117 n. 2 era eseguito spesso anche come bis). Schumann, Kreisleriana: vertice della serata. Lettura iperespressiva, molto cupa e corrusca, e soprattutto sofferta. Monto fauve, ma non per virtuosismo digitale. Tempi larghi, funzionali a un fraseggio di estrema tensione, a volte quasi insostenibile. Sokolov cava fuori dallo strumento alchimie sonore meravigliose: spuntano fuori voci del basso inattese, oppure la melodia viene proposta su piani sonori diversi, con effetto illusionistico del pianoforte che si allontana, momenti di secchezza, alternati a timbri vaporosi, la capacità di valorizzare persino le pause, i silenzi. Meraviglioso l'ultimo pezzo, Schnell und spielend, in realtà molto meditabondo e traboccante di nostalgia, che si chiude in una sorta di vuoto cosmico e nulla eterno, che non è purtroppo il mare dell'Infinito del giovane Leopardi. Sei bis di ordinanza: Brahms, op. 118 n. 3; Rachmaninov, Preludi op. 23 nn. 9 e 10; Skrjabin, Preludio op. 11 n. 4; Chopin, Preludio op. 28 n. 20; Bach, Ich ruf zu dir, Herr Jesus. Ho notato novità rispetto a esecuzioni sokoloviane passate: talvolta è adottato il modo di suonare asincrono gli accordi, tipicamente ottocentesco, abolito con l'affermarsi della linea neoclassica...evidentissimo nel bis skrjabiniano, molto suggestivo per queste sonorità datate e lontane. Non so se gli orrori della guerra fratricidi in Ucraina abbiano influenzato le letture di Sokolov, uomo che non è mai stato generoso di sorrisi: certo sono rimasto molto colpito dal senso profondo di tristezza, soprattutto in Schumann e nei bis, soprattutto Skrjabin e il preludio chopiniano, apertosi con accordi di incredibile potenza. L'ultimo bis, il corale bachiano, è bis molto amato da Sokolov (e dai russi) e forse è pensato, a chiusura del recital, come una preghiera accorata a Dio perché l'orrore possa finire. Sokolov è russo - da come suona è proprio 'russo' - ma vive ormai da molti anni in Italia vicino a Verona; sua moglie è sepolta nel nostro paese. Chissà cosa pensa di quanto succede nel suo paese... Un saluto a tutti, Angelo (ex Iohannes, entrano con nuovo nick per banale vecchia password dimenticata e banalissime complicazioni nel ripristinare il vecchio account) 4
mozarteum Inviato 14 Aprile 2022 Inviato 14 Aprile 2022 Grazie Angelo purtroppo l’ho saltato per altri impegni musicali
Grancolauro Inviato 14 Aprile 2022 Inviato 14 Aprile 2022 @Lolparpit Grazie Angelo anche da parte mia. Molte belli i tuoi commenti sul concerto di Roma. Sokolov non smette mai di sorprendere.
maverick Inviato 14 Aprile 2022 Inviato 14 Aprile 2022 @Lolparpit ciao Angelo, è un piacere risentirti . Grazie delle informazioni . P.s. Iohannes mi piaceva di più 🙂
Grancolauro Inviato 14 Aprile 2022 Inviato 14 Aprile 2022 Il 8/4/2022 at 12:56, clapat71 ha scritto: Haydn lo trovo con un bellissimo suono, ma un po' esangue Lo sto ascoltando ora è a me non sembra così esangue. Sono stupefatto piuttosto dalla capacità di Sokolov di trasformare queste sonate di Haydn, davvero poco considerate di solito per la loro semplicità, in pezzi estremamente complessi e virtuosistici, in vere e proprie cattedrali sonore piene di dettagli, prospettive incrociate, angoli nascosti. Chapeau
Lolparpit Inviato 18 Aprile 2022 Inviato 18 Aprile 2022 @Grancolauro Anche a me è molto piaciuto l'Haydn di Sokolov...qualche perplessità in Schubert, per esempio nel 4 Improvviso op. 142, un po' troppo cerebrale per i miei gusti. Ascoltando tra i bis il celebre preludio chopiniano n. 15, ho notato la sistematica asincronia tra dx e sin per una serie di accordi nella parte centrale, quella della 'goccia d'acqua'. C'è in Sokolov una tendenza a recuperare soluzioni esecutive tardo-ottocentesche che erano state abolite durante dai pianisti 'moderni' nel Novecento. Tornando a Sokolov, oggi compie 72 anni. Per 'festeggiarlo' mi sono ascoltato un recital di 30 anni fa a Varsavia, con delle bellissime Ballate op. 10 di Brahms e tanto altro: Un saluto a tutti, Angelo 1
Grancolauro Inviato 18 Aprile 2022 Inviato 18 Aprile 2022 @Lolparpit tanti auguri a Sokolov! Devo dire che A me gli Improvvisi di Schubert nel complesso sono piaciuti. Come al solito vanno un po’ controcorrente. Tempi piuttosto dilatati, a tratti fino all’eccesso. Ma così emerge il lato lirico di questi pezzi al posto di quello giocoso. E Sokolov mi sembra lo interpreti con grande profondità e con una cura nel tocco da par suo. Vero poi quanto dici sul preludio di Chopin, non ci avevo fatto caso. Credo tu abbia ragione, ci sono analogie con lo stile tardo-romantico, anche se in questo caso l’asincronia mi sembra molto misurata, mai ostentata, quasi a voler creare un effetto eco tra le voci per dare profondità spaziale al suono. Una cosa che invece mi piacerebbe molto sarebbe ascoltare più Debussy suonato da Sokolov. Mi sembra venuto il momento di rivisitare in modo originale questo pilastro della letteratura pianistica. Mancano da troppo tempo grandi interpreti di questo autore. E Sokolov potrebbe essere il musicista giusto per percorrere strade nuove. Temo tuttavia che non accadrà mai, purtroppo.
Lolparpit Inviato 19 Aprile 2022 Inviato 19 Aprile 2022 17 ore fa, Grancolauro ha scritto: Una cosa che invece mi piacerebbe molto sarebbe ascoltare più Debussy suonato da Sokolov. Mi sembra venuto il momento di rivisitare in modo originale questo pilastro della letteratura pianistica. Mancano da troppo tempo grandi interpreti di questo autore. E Sokolov potrebbe essere il musicista giusto per percorrere strade nuove. Temo tuttavia che non accadrà mai, purtroppo. Negli ultimi 4 o 5 anni sono comparsi un paio di bis dai Preludi di Debussy, Canope e i Passi sulla neve. Sono rimasto a bocca aperta ogni volta che glieli ho sentiti suonare, un po' contrariato per il fatto che tanta meraviglia serva solo a farci sognare un programma debussiano che non verrà mai, forse... Una decina di anni fa in camerino a Parma dopo un concerto c'era un clima molto sorridente e gli ho chiesto se Debussy fosse compositore poco gradito. Ha detto di no, affermando che in passato ha eseguito selezioni dai Preludi e anche Pour le piano, e facendomi intendere che non c'é alcuna riserva verso il grande compositore francese. Quindi, la speranza è l'ultima a morire. Un saluto a tutti, Angelo 2
fanfare Inviato 21 Aprile 2022 Inviato 21 Aprile 2022 Ero presente lunedi 21 marzo scorso al suo concerto al teatro del Maggio nel nuovo Auditorium Zubin Mehta La sala era gremita, applausi a non finire e sei bis, una bellissima serata. 1
Grancolauro Inviato 22 Aprile 2022 Inviato 22 Aprile 2022 Il 19/4/2022 at 15:45, Lolparpit ha scritto: la speranza è l'ultima a morire Speriamo davvero. Non ho mai sentito S. suonare Debussy dal vivo, purtroppo. Ma mi è bastato ascoltare Des pas sur la neige del suo ultimo disco per rimanere molto colpito. Potrebbe aprirsi un modo se S. esplorasse la serie dei Preludi
Lolparpit Inviato 25 Aprile 2022 Inviato 25 Aprile 2022 Hanno caricato questa intervista a Sokolov a San Pietroburgo nel 2002, con sottotitoli in inglese: Molto interessante a mio parere...considerato che GS è pianista di poche parole, che si tiene lontano dai microfoni. Angelo 1
Lolparpit Inviato 1 Maggio 2022 Inviato 1 Maggio 2022 Oggi ho riascoltato i Preludi di Rachmaninov eseguiti a dicembre a Ginevra e li ho trovati splendidi. A Sokolov è riuscito di presentare un Rachmaninov intimista e riflessivo, più raccolto e forse introverso, rispetto a quello a cui ero abituato. Magnifica la capacità del pianista di dipanare le voci, di valorizzare le linee melodiche, con un fraseggio di grande espressività. Qui il video: Che ne pensate? Un saluto a tutti, Angelo
Alpine71 Inviato 8 Giugno 2022 Inviato 8 Giugno 2022 È uscita la sua ultima “fatica” discografica. Qualcuno l’ha ascoltata ? sono due cd più dvd
Dufay Inviato 8 Giugno 2022 Inviato 8 Giugno 2022 Sentito due o tre volte a Ferrara anni fa Mi ricordo bis interminabili e nulla più. Mai capito perché piaccia .
maverick Inviato 9 Giugno 2022 Inviato 9 Giugno 2022 22 ore fa, Dufay ha scritto: Sentito due o tre volte a Ferrara anni fa Mi ricordo bis interminabili e nulla più. Mai capito perché piaccia . C'ero, ... c'ero... (Preludi di Chopin, Ouverture Bach, 1 partita, fantasia di Schumann, momenti musicali di Schubert, .. e tanto altro. Oltre, ovviamente ai celebri ed interminabili bis (ricordo il 2 klavierstuck di Schubert da pelle d'oca, oltre ai soliti Rameau e Bach Siloti). Io non ho mai capito perché non piaccia, ma ovviamente è un'impressione personale. 1
maverick Inviato 9 Giugno 2022 Inviato 9 Giugno 2022 22 ore fa, Alpine71 ha scritto: È uscita la sua ultima “fatica” discografica. Qualcuno l’ha ascoltata ? Si. Ma non ho ancora metabolizzato. È piuttosto spiazzante; alcune sonate di Haydn non le avevo mai sentite così, a volte il fluttuare dei tempi e le sottolineature nel fraseggio sono così estreme che sembrano altri brani , rispetto ad altre edizioni (ad esempio quella di Buchbinder). Posso capire che qualcuno resti un po' sconcertato. Io da Sokoloviano convinto, lo adoro. Può essere discutibile, ma ti apre mondi sconosciuti.
maverick Inviato 9 Giugno 2022 Inviato 9 Giugno 2022 1 minuto fa, Dufay ha scritto: Mi annoia profondamente. Mi spiace per te, a me è l'unica sensazione che proprio non da. La soggettività impera
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