Dufay Inviato 9 Giugno 2022 Inviato 9 Giugno 2022 Il bello è che ci sono decine e decine di pianisti altettanto se non più bravi di sokolov che però pare abbia un seguito di sokoloviani sfegatati quantomeno bizzarro.
Lolparpit Inviato 10 Giugno 2022 Inviato 10 Giugno 2022 @Alpine71 Sì, ne abbiamo parlato in post precedenti di un paio di mesetti fa. Ribadisco le mie impressioni: l'ho riascoltato con le cuffie proprio oggi, in treno. Trovo l'Haydn di Sokolov splendido: mi ha catturato subito, fin dall'ascolto dal vivo qualche anno fa. Nella registrazione ho ritrovato le stesse sensazioni. Suono bellissimo: Sokolov è abilissimo nel variare l'articolazione (staccato, legato, mezzo staccato...) e nel gestire la dinamica. Grande espressività e fraseggio molto originale, o perlomeno lontano dalle interpretazioni più quotate nello stesso repertorio. Su Schubert ho qualche riserva in più. Bellissimi i soliti sei bis, soprattutto toccante il pezzettino di Griboedov trasformato in carillon e I passi sulla neve di Debussy. Un saluto a tutti, Angelo 1
maverick Inviato 11 Giugno 2022 Inviato 11 Giugno 2022 Il 9/6/2022 at 21:48, Dufay ha scritto: l bello è che ci sono decine e decine di pianisti altettanto se non più bravi di sokolov Senza alcuna polemica, sarebbe bello enunciarne almeno qualcuno, anche se essendo decine e decine, .. magari ci vorrà molto tempo... Il 9/6/2022 at 21:48, Dufay ha scritto: che però pare abbia un seguito di sokoloviani sfegatati quantomeno bizzarro. In effetti ogni giorno ricevo pacchetti di biglietti omaggio dall'entourage di Sokolov ... 🙈 Sono orgoglioso di far parte del Sokolov fan's club, perché mi affascina come suona e cosa mi lascia alla fine dell'ascolto. A me basta e avanza , mica devo vivere con la musica.
Rimini Inviato 11 Giugno 2022 Autore Inviato 11 Giugno 2022 Raccontava Piero Maranghi di Classica HD, che Barenboim, venuto in Italia per una serie di concerti ed ascoltato il Nostro su quel canale, ne sia rimasto folgorato ed abbia chiesto di contattare Sokolov per poterci suonare insieme.
Rimini Inviato 11 Giugno 2022 Autore Inviato 11 Giugno 2022 Il 9/6/2022 at 21:35, maverick ha scritto: alcune sonate di Haydn non le avevo mai sentite così, a volte il fluttuare dei tempi e le sottolineature nel fraseggio sono così estreme che sembrano altri brani Questo è uno degli aspetti che mi affascina di più di lui, la capacità di ridipingere il brano facendoti scoprire (o trasportandoti) in un universo diverso e parallelo, a volte quasi straniante. Eppure il pezzo è sempre quello.
maverick Inviato 11 Giugno 2022 Inviato 11 Giugno 2022 3 ore fa, Rimini ha scritto: Barenboim, venuto in Italia per una serie di concerti ed ascoltato il Nostro su quel canale, ne sia rimasto folgorato ed abbia chiesto di contattare Sokolov per poterci suonare insieme. Beh ..sarà un fans sfegatato anche lui .., siamo in buona e qualificata compagnia
Lolparpit Inviato 12 Giugno 2022 Inviato 12 Giugno 2022 @maverick tra i fan ci sono anch'io... Adesso Sokolov è pianista celebre e di fama mondiale, ma solo 15 anni non era così. Io ho iniziato a seguirlo nel 2006, dopo un recital in cui ha fatto saltare ogni mio parametro per quanto riguarda la fruizione di un recital pianistico. Al tempo era un pianista molto stimato tra i colleghi musicisti, noto ai pianofili, ma non a un pubblico 'generalista': discografia ridotta a pochi titoli, con le poche registrazioni fatte per una casa discografica minore; uomo totalmente disinteressato all'autopromozione e alla visibilità mediatica (non ha social e non gli interessa averli); il suo general menagement era costituito da una piccola company di Verona (lo stesso di adesso...). Il suo successo e la formazione di un nutrito gruppo di sokoloviani itineranti dipende molto dal passaparola, dallo scambio di opinioni sui social, dall'entusiasmo per questo pianista così personale e per molto tempo ritenuto 'underrated'. C'è stato un fenomeno di turismo musicale. Sokolov non suona in America, non per ragioni ideologiche, ma perché, banalmente, soffre molto il jet lag e non ama i viaggi aerei troppo lunghi: molti americani, sentendo le numerose registrazioni su Youtube, vengono a sentirlo in Europa...Lo stesso vale per il Giappone. In Russia negli ultimi anni suona (suonava...) solo nella sua San Pietroburgo: molti russi vengono a sentirlo per le città europee. Inoltre è un animale da palcoscenico: ama suonare in pubblico più di ogni altra cosa...così, per quanto abbia 72 anni, dà sempre una settantina/ottantina di concerti all'anno. Dà quindi molta soddisfazione agli appassionati. A maggio si è ammalato e ha dato forfait per alcuni recital: li ha già ricalendarizzati. Insomma, è fatto così... 2
Dufay Inviato 14 Giugno 2022 Inviato 14 Giugno 2022 Mah visto che con Spotify si può ho confrontato varie esecuzioni dei preludi di Chopin. Sinceramente non capisco cosa ci troviate in sokolov
Grancolauro Inviato 14 Giugno 2022 Inviato 14 Giugno 2022 5 ore fa, Dufay ha scritto: Sinceramente non capisco cosa ci troviate in sokolov Ti faccio un esempio. Prendi la sonata n. 47 in si minore di Haydn. Terzo tempo, Finale Presto. Pezzo celebre, molto virtuosistico. Dopo l'esposizione del primo tema, a una quarantina di battute dall'inizio, il brano modula in re maggiore e lì Haydn piazza una sequenza infinita di quartine tutte uguali da fare con la mano destra, mentre la sinistra ripete una sequenza di ottave. Bene, passaggio noioso e banale, si potrebbe pensare. Eppure Sokolov lo fa come nessun altro, trasformandolo in qualcosa di meraviglioso e mai sentito prima. Non so come faccia, francamente, ma Sokolov riesce ad articolare moltissimo le dita della mano destra pur mantenendo una velocità molto elevata, togliendo tuttavia completamente peso al tasto. Il risultato è una sequenza di suoni perfettamente distinti, cristallini, e al contempo impalpabili, eterei, che fluiscono magicamente nell'aria. Prova ad ascoltare chiunque altre abbia inciso questa sonata. Ascolta Brendel, ad esempio. Mica l'ultimo arrivato. Anche lui vuole togliere peso, è la cosa giusta da fare! Ma per farlo si rifugia in un legato che toglie brillantezza al suono. Prova ad ascoltare allora la Derzhavina, una che con la tastiera ci sa fare parecchio (basta ascoltare le sue Variazioni Goldberg per capirlo). Anche lei vuole alleggerire il suono ma senza legare. Tuttavia non ci riesce e il suono si impasta, diventa confuso. C'è allora chi come Emanuel Ax, pure lui mica l'ultimo arrivato, decide di suonare tutto forte aumentando la velocità, oppure chi come Leon McCawley, pianista sopraffino, alleggerisce senza articolare. Ma in tutti questi casi la magia di quel passaggio, semplice quanto geniale, di dissolve inesorabilmente. La straordinarietà di Sokolov sta proprio in questo, a mio modo di vedere perlomeno: nella capacità di creare degli attimi, dei piccoli frammenti di vera a propria magia sonora, inimitabili e irriproducibili da parte di chiunque altro, che si fissano nella memoria e non ti abbandonano più. E dico questo pur non essendo un suo "fan sfegatato". Alcune sue interpretazioni non mi convincono, francamante. Eppure, anche in questi casi non si può non riconoscergli il tentativo di esplarare vie interpretative nuove e di trasportare i suoi ascoltatori in un mondo sonoro irreale, onirico quasi. Tutto questa pappardella per dire che non capisco proprio come tu possa trovare Sokolov noioso o insignificante. 2
Dufay Inviato 14 Giugno 2022 Inviato 14 Giugno 2022 Posso fare quello che vuoi ma ad un confronto diretto quando possibile con altri pianisti sokolov passa in secondo piano. Mi annoia ineffabilmemnte. Provo ad ascoltare i suoi preludi di Chopin e quasi mi abbiocco, ascolto pollini o pogorelich e mi risveglio. Mah...
Grancolauro Inviato 15 Giugno 2022 Inviato 15 Giugno 2022 @Dufay I preludi di Chopin non sono la cosa migliore che Sokolov ha registrato. Proverei ad ascoltare qualcos’altro
Dufay Inviato 15 Giugno 2022 Inviato 15 Giugno 2022 Ma anche Bach. Non si trova molto di sokolov complessivamente
maverick Inviato 15 Giugno 2022 Inviato 15 Giugno 2022 18 ore fa, Dufay ha scritto: Mah visto che con Spotify si può ho confrontato varie esecuzioni dei preludi di Chopin. Sinceramente non capisco cosa ci troviate in sokolov Io li ho ascoltati dal vivo, a pochi mesi di distanza, confrontandoli con quelli della Wang. E in Sokolov ho trovato, oltre alla tecnica sopraffina, una capacità di variar fraseggio, colore e in generale timbrica di ogni preludio ( per non dire di ogni nota) che la Wang (tecnica sopraffina, ma non molto di più), semplicemente si sogna. O quantomeno si sognava, visto che l'esperienza risale a cinque- sei anni fa, .. non ricordo di preciso. Ma lì ho confermato la MIA impressione tra una divoratrice di note e un artista. L'unica cosa che proprio non si può dire in Sokolov è che annoi, .. almeno me, poi si può discutere, come tutti. IMHO
Lolparpit Inviato 18 Giugno 2022 Inviato 18 Giugno 2022 @Dufay A parte che GS non deve piacere per forza, anzi il bello è proprio la dialettica della opinioni, prova ad ascoltare questa VII di Prokofev: Io la trovo un'esecuzione magnifica: GS mette al servizio di Prokofev la sua tavolozza dinamica e timbrica tirando fuori una VII incisiva, tesa, e al contempo straordinariamente espressiva. Angelo 2
Grancolauro Inviato 18 Giugno 2022 Inviato 18 Giugno 2022 @Lolparpit bellissima quesa versione della sonata, grazie di averla condivisa.
Lolparpit Inviato 29 Giugno 2022 Inviato 29 Giugno 2022 Riascoltato ieri in treno: Io trovo Sokolov grandissimo interprete bachiano, sentito peraltro più volte dal vivo. Angelo
Questo è un messaggio popolare. Rimini Inviato 20 Agosto 2022 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Agosto 2022 Quanto ci sarebbe da dire su un concerto di Sokolov! E giustamente, perché le sue scelte interpretative (coraggiose forse?) non sono mai banali, colgono sempre di sorpresa e se da una parte incantano i suoi sostenitori, dall'altra disorientano e scandalizzano i suoi detrattori. Ieri sera a Bolzano c'era un pubblico numeroso. Anche se non il tutto esaurito degli altri anni il Nostro, che ha suonato con uno Steinway/Fabbrini, ha stupito come da consuetudine. Un Beethoven che per tempi e dinamiche (con indulgenza, si sorvoli sugli impropri termini di un appassionato, che non ha la benché minima base musicale per descrivere in modo appropriato l'evento) è abbastanza diverso da quello che conosciamo, meno eroico direi, dilatato ma sempre appassionante. Pausa con ulteriore intervento (un classico per Sokolov) dell'accordatore sulle corde della parte destra dello strumento. Poi Brahms, malinconico ma senza consentire che si possa scivolare nella tristezza. Schumann fatto di momenti poetici e di slanci mai eccessivi, tempi ampi e con il tema ben spiegato. A volte ho l'impressione che, in certi casi, le sue esecuzioni siano spostate verso i primi del novecento. Infine i bellissimi bis, già quelli valgono il concerto. Chopin, Rachmaninov (altro ancora che non ricordo, probabilmente Skrjabin) ed ultimo, il preludio in B minore di Bach nella trascrizione di Siloti. Nelle sue mani sembra quasi una brano che guardi al minimalismo, da brividi!!! Seduto davanti a noi era presente anche Jae Hong Park in compagnia di altre 2 persone. Diverse volte, girandosi verso i vicini, stupito ha allagato le mani, con l'espressione di chi si sta chiedendo 'Come fa'? Poi, in uno degli ultimi bis, lo abbiamo visto portarsi le mani al viso e…..commuoversi. Il concerto, al solito, è terminato con tutto il pubblico in piedi. Pubblico una foto al termine del concerto con Jae Hong Park, con la camicia scura, al margine destro dell'immagine. Tornerei a risentirlo questa sera stessa! 4
Rimini Inviato 20 Agosto 2022 Autore Inviato 20 Agosto 2022 Immagino che per molti non sia affatto una novità ma queste sono le due versioni del preludio Bach/Siloti suonate da Gilels (un grandissimo) e da Sokolov: - 1
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