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Ho sentito Sokolov (reprise)


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Inviato

È stato annunciato il programma ottobre-dicembre. Prima parte JS Bach: Quattro Duetti BWV 802-805 e Partita n. 2 in do minore BWV 826. Seconda parte Mozart: K 333 e Adagio K 540. 

I Duetti sono una novità. In generale nessun pezzo impegnativo ‘di dita’, ma difficili dal punto di vista interpretativi
Io andrò a sentirlo ad Avezzano il 31 ottobre.

Angelo

Inviato

@Lolparpit programmi sempre più minimalisti, mi pare. L’anno prossimo farà le invenzioni a due voci e la k 545 🙂. Scherzo ovviamente. Evoluzione interessante quella dei programmi di Sokolov, anche se trovare una logica non è facile. Forse suona semplicemente quello che gli piace in quel

momento

Gaetanoalberto
Inviato

Per un attimo ho pensato il TD si riferisse all’ammiraglio della flotta del Mar Nero.

Non riuscivo ad orientarmi…

Gaetanoalberto
Inviato

Per un attimo ho pensato il TD si riferisse all’ammiraglio della flotta del Mar Nero.

Non riuscivo ad orientarmi…

Inviato

@Grancolauro quotissimo. Negli ultimi anni sono spuntati fuori tra i bis due Debussy: Canope e i passi sulla neve. Meravigliosi, con Sokolov perfettamente a suo agio con il mondo sonoro del compositore francese. Spero che prima o poi li esegua. Non è Petrouchka, che a una certa età è sconsigliata dal medico.

Angelo

Inviato
Il 27/9/2023 at 21:52, Grancolauro ha scritto:

Mi piace molto come fa le scale ascendenti e discendenti nel primo tempo, con un filo di pedale all’andata e slegato (semi-staccato) al ritorno, in modo da creare una specie di controcanto ritmico ai crescendo e ai diminuendo di quelle scale tutte uguali. Delizioso

e osservazione tecnicamente ineccepibile, che non avevo colto.

Grazie della segnalazione

Inviato

La k545 di Sokolov! Mi mancava grazie @Lolparpit

che dire? Riesce a trovare qualcosa da dire, di nuovo e diverso, anche in questa chicca banalizzata da milioni di studenti, me compreso. 
Ma sbaglio o nel secondo ritornello del primo tempo aggiunge mordenti e appoggiature ?

Inviato

@Alpine71 non sbagli. In linea con la prassi esecutiva mozartiana. Io trovo molto espressivo il iii movimento. Anch’io, come il 90% dei pianisti dilettanti, ho maltrattato con le mie mani da pitecantropo la piccola k 545. Non so gli altri pianisti, ma in linea di massima ascolto meno volentieri i pezzi che ho suonato io…salvo eccezioni.

  • Melius 1
Inviato
Il 28/9/2023 at 23:46, Lolparpit ha scritto:

Spero che prima o poi li esegua

Spero anch’io! Già solo da quei due preludi si capisce cosa ne potrebbe nascere… ma temo che non succederà. 

Inviato

@Grancolauro Temo anch’io…una mancanza nel repertorio di Sokolov è Scarlatti. Sulla carta sarebbe compositore molto congeniale, anche come tecnica.

Segnalo questo recital Bach-Chopin. 
L’Improvviso-Fantasia è suonato con poco pedale e molto articolato, tutto di dita. Bach splendido, con una Partita n. 6 meno monumentale del solito. Tutto molto personale.

Angelo

  • Melius 1
Inviato

@Lolparpit Grazie. Ho iniziato ad ascoltare la Toccata e… 😮😮😮 allucinante… ma tu che lo conosci sai se si porta il suo pianoforte ai concerti? 

Inviato

@Grancolauro No, non porta il suo pianoforte. Nel corso degli anni si è fatto una ‘flotta’ di strumenti preferiti che usa a seconda delle sedi dei recital. In Italia usa spesso strumenti Bussotti-Fabbrini, oppure Zanta per il Veneto. In Spagna Hinves. Ha naturalmente i suoi tecnici di fiducia, coi quali collabora da anni. Forse è leggenda metropolitana, ma gira voce che memorizzi i numeri di serie degli Steinway che suona. Anch’io mi sono chiesto più volte quanto conti lo strumento per certe prestazioni fuori dalla norma. Penso al recital di Parigi: sarai pure Sokolov, ma se la meccanica non è perfetta ed efficientissima, non ti viene un Couperin così…

Inviato
58 minuti fa, Lolparpit ha scritto:

Anch’io mi sono chiesto più volte quanto conti lo strumento per certe prestazioni fuori dalla norma. Penso al recital di Parigi: sarai pure Sokolov, ma se la meccanica non è perfetta ed efficientissima, non ti viene un Couperin così…

Già... ci sono musicisti che con uno strumento fanno cose straordinarie, da veri virtuosi, e tu che ascolti arrivi a pensare questo proprio perché ti immagini come è difficile suonare così, che capacità fuori dal comune richiede.

Con Sokolov la questione è diversa. Il problema, per me almeno, è che non riesco proprio a immaginare e a spiegarmi come faccia a suonare così. Perché a volte, quando lo sento, quello che fa mi sembra semplicemente impossibile. Come lo staccato con la destra nelle progressioni veloci della Toccata in Mi minore di Bach postata sopra. Non c'è modo di suonare in quel modo, penso. Eppure...succede. Lo strumento sicuramente gioca un ruolo non marginale ed è stato preparato. Devi avere una meccanica molto veloce e reattiva per suonare così.  

Inviato

@Grancolauro Curiosità: cosa ti sembra così impossibile? Intendo dal punto di vista fisico…approfitto della spiegazione di un esperto.

Sokolov mi ha spesso impressionato per le sonorità che riusciva a cavare fuori, o certe combinazioni sonorità/velocità incredibili, che richiedono apparato neuromuscolare da uomo bionico. Per esempio in questo bis, dove riesce ad essere rapidissimo e felpato:

Angelo

Inviato
11 ore fa, Lolparpit ha scritto:

Curiosità: cosa ti sembra così impossibile?

Non so, mi sembra che S. abbia sviluppato la tecnica dello staccato e del pizzicato arrivando a un punto a cui mai nessuno, che io sappia, era arrivato. Se ascolto il corale Bach/Busoni che hai postato da ultimo mi vien da dire: controllo dello staccato straordinario, nulla da dire, ma riesco a immaginare la strada (tecnica) che bisogna percorrere per farlo così. Strada impervia, che io non saprei percorrere fino in fondo ma che comunque riesco a immaginare. Il caso della Toccata della partita n. 6, invece, è diverso. Il pizzicato eseguito nelle progressioni della mano destra è stupefacente per me perché non riesco ad immaginare nessuna via tecnica per farlo così. Per me così è impossibile farlo, per chiunque intendo. S. usa nel pizzicato una combinazione del movimento delle dita, del polso e del braccio che solo lui ha escogitato e realizzato. Sicuramente la particolare fisiologia del suo sistema spalla-braccio-polso-dita lo aiuta, ma c’è tanto lavoro dietro. Da qui la mia meraviglia, come se vedessi un marziano scendere sulla terra

  • Melius 2
Inviato

Oggi è uscito questo video con Sokolov che suona il I di Chopin. Audio precario, orchestra niente di speciale, ma interpretazione interessante. Bellissima la Mazurka come bis

Angelo

  • Thanks 2

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