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C'era una volta a Holliwood


Dr.Faust

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analogico_09
Inviato
13 ore fa, claudiofera ha scritto:

Molto meno "di maniera" rispetto ad altri suoi films,

 

 

La "maniera" è il piatto forte, il tratto personale e geniale che contraddistingue il cinema tarantiniano.

Quest'ultimo film che cerca di essere smanierato, non in continuità con la cifra stilistico-formale impareggiabile e spesso innovativa di Tarantino, il quale fa della "maniera" una regina, diventa per questo, secondo me, il film meno coerente, organico ed armonico del regista americano di origini italiane.

 

 

Inviato

Colonna sonora magnifica (come sempre, ora prezzi inaccessibili  sugli lp edizioni limitate) e Brad Pitt magistrale in quel ruolo (lingua originale). Io l'ho preferito rispetto a The Hateful Eight che l'ho trovato zoppicante e luuungo....forse meglio anche di Django...per me 8/10...viene un po' meno la sceneggiatura e più le prove degli attori... coppia bellissima nel film..secondo me..

analogico_09
Inviato
38 minuti fa, Alessiodom ha scritto:

viene un po' meno la sceneggiatura e più le prove degli attori...  l'ho preferito rispetto a The Hateful Eight che l'ho trovato zoppicante e luuungo....

 

 

Si, ma anche gli attori senza un solido canovaccio narrativo e registico di base finiscono per fare esercizio di stile interpretativo fine a se stesso benchè ottimo.

 

The Hateful Eight è un capolavoro sotto tutti i punti di vista cinematografici: sceneggiatura, dialoghi, invenzioni visive e narrative, interpretazioni, montaggio, musiche, location..., regia magistrale! Non ne trovo uno che sia "zoppicante".., se provassi ad evidenziarne qualcuno se ne potrebbe parlare...

Inviato

@analogico_09  Buongiorno,su C'era una volta ed Eight abbiamo pensiero inverso : il primo lo trovo un affresco memorabile,è un film che resterà..il secondo mi ha infastidito proprio per lo smaccato manierismo..i personaggi dialogavano come se vivessero dentro Pulp Fiction..ma non eravamo nella seconda metà dell'800? in ogni caso,dopo un quarto d'ora avevo nostalgia degli anni trenta : La foresta pietrificata, Bogart e Bette Davis

Inviato

@analogico_09 A me piace il Quentin più "cane sciolto", Hateful è un film dove dimostra fin dove è riuscito ad arrivare lui...molto "raffinato" più impegnativo ed mi è arrivata questa sensazione, ma non mi ha incollato.

Zoppicante rivolto al film magari è un termine mio esagerato, ma mi è  venuto fuori questo termine perché ricordo la mia esperienza, l'ho visto in tre serate distinte, continuavo semplicemente ad addormentarmi. La seconda volta l'ho visto nelle sue tre ore e mi sono accorto di come tutto era studiato e perfetto, ma non è il suo film che mi ha impressionato di più. (Pulp rimane il migliore per me nella sua interezza, in altri film alcuni frangenti sono proprio devastanti..). Io sono un po' fan dei sixties quindi c'era una volta mi è piaciuto anche per questo. Ciao Alessio

Inviato

@Alessiodom Il fatto, legittimo, che un film non possa piacere, non dovrebbe spingere lo spettatore a lanciarsi in giudizi critici non centrati rispetto a quella che è l'effettiva portata estetica deguatamente motivata , attribuendo al fim qualità, limiti, pregi, difetti, particolatà che non ha, dove la noia è spesso con noi e con il nostro spirito... e non possiamo proiettivamente attribuirla al film . 😉

"Zoppicante" è un termine non esagerato, bensì totalmente sfocato rispetto al terreno d'indagine", dove lo stesso entra tra l'atro in contraddizione e in contrasto con il presunto "perfezionismo" dato come elemento detraente di cui il film viene accusato. Le parole sono importanti  (cit)

Il "perfezionismo" che noti in Hateful  non è un punto di demerito, o frutto di un programma cerebrale inane e raggelato "studiato" a tavolino; il film è di una geometria formalmente perfetta e "implacabile" la quale conserva tuttavia tutta la "scanzonatezza" tatantiniana, il suo essere "cane sciolto" ("Cani arrabbiati" di Bava.., un film quasi tutto girato in interni, all'interno di un'automobile con 5 personaggi.., si riscontrano "affinità" tra i due film, rimarcando ovviamente le differenze) ma in piena continuità con le caratteristiche del cinema del "ragazzo terribile" del cinema americano che attinge vorticosamente, tra l'altro, al cinema italiano di "genere"... La "perfezione" formale, la "irriverente", sanguinolenta, provocatoria, dirompente, "claustrofobica" testualità di Hateful è la stessa, spalmata in diverso modo da film a film, di Le Jene, di Pulp Fiction, di Kill Bill, ecc. Ciò vale anche come risposta a  @claudiofera

 

1

2 ore fa, claudiofera ha scritto:

mi ha infastidito proprio per lo smaccato manierismo..i personaggi dialogavano come se vivessero dentro Pulp Fiction..

 

2

2 ore fa, claudiofera ha scritto:

... ma non eravamo nella seconda metà dell'800?

 

Le ricorsività  stilistico-formali, narrative, espressive, poetiche, estetiche,  ecc, di un autore di cinema (il cinema dei grandi registi della storia è fondato sulla ripetizione degli stilemi autoriali propri ed esclusivi, mai ristagnanti, ogni volta rivisti, rigenerati, variati, genialmente diversi nell'apparente somiglianza) non rappresentano affatto la ripetizione superata che riporta ad un superato e vetusto passato, al già visto; al contrario, si chiama "ricorsività" autoriale in virtù della quale, dato uno stesso "fondale" canovaccio, ad ogni nuova messinscena, scaturiscono dai ricorrenti stilemi registici cose diverse, nuove, inedite invenzioni visive e narrative che sanciscono le profonde differenze pur nelle ricorsività segno di grande, geniale, matura autorevolezza.

 

La seconda battuta preferisco non commentarla...

 

 

 

Inviato

@analogico_09 Non ho capito cosa sarebbe incommentabile,sopratutto se per incommentabile sottintendi fuori posto.Genere, film in una stanza, natura esterna ostile,lì neve,qui deserto,personaggi in conflitto tra loro : preferisco La foresta pietrificata.Posso? Grazie.Continuo a considerare i dialoghi di Hateful al limite del ridicolo,vista l'epoca nella quale sono collocati gli attori.E "C'era una volta" per me và benissimo com'è.Saluti

Inviato
1 ora fa, claudiofera ha scritto:

Non ho capito cosa sarebbe incommentabile,sopratutto se per incommentabile sottintendi fuori posto.Genere, film in una stanza, natura esterna ostile,lì neve,qui deserto,personaggi in conflitto tra loro : preferisco La foresta pietrificata.Posso? Grazie.Continuo a considerare i dialoghi di Hateful al limite del ridicolo,vista l'epoca nella quale sono collocati gli attori.E "C'era una volta" per me và benissimo com'è.Saluti

 

 

Non ho detto che fosse incommentabile, ma che preferivo non commentare, però visto che ci siamo... - posso? grazie - trovo non centrata l'osservazione. Tra l'altro, visto che ti poni puntigliosamente, mi adeguo e rilancio, sempre a te piacendo: tu sai per caso come parlassero le persone del selvaggio west nell'800, abbiamo qualche film o altro tipo di girato realizzati all'epoca? Tu credi che in Barry Lyndon, ad esempio, i personaggi del film di Kubrick parlino esattamente come gli uomini del '700, o che quelli di Spartacus come l'antichi romani, o quelli de i Dieci Comandamenti come gli egiziani e gli ebrei ai tempi dei faraoni? E gli esempi non finirebbero mai...
La verosimglianza nella finzione cinematografica non è un valore estetico; serve l'immaginazione poetica che trascende la pedissequa e naturalistica realtà prosaica, un film di fiction non è un documentario, non è votato all'interpretazione di un realismo da "ragioniere".

Hitchcock diceva: La verosimiglianza non mi interessa. E' la cosa più facile da ottenere [...] siamo logici, se voleste analizzare tutto, e costruire tutto in termini di plausibilità e di verosimiglianza, nessun soggetto inventato resisterebbe all'analisi.

Sagge e acute parole che rappresentano lucidamente la realtà estetica cinematografica e artistica più in generale. 

Quindi giudicare ridicoli i dialoghi di Hateful perchè non "verosimili", non rappresenta un giudizio critico motivato, bensì una privata idiosincrasia assolutamente legittima purchè non la si voglia dare come sentenza critica lapidale e arroccata.

I dialoghi di Hateful sono a metà stra da "tragedia" greco/scespiriana e da scansonata matrice "pulp"... passando per Le Iene.., questo è il genio della sintesi tarantiniseca...

 

Inviato
1 ora fa, claudiofera ha scritto:

E "C'era una volta" per me và benissimo com'è.Saluti

 

 

E' nel tuo pieno e sacrosanto diritto, pleonastico ribadire.., nessuno ti voleva togliere il piacere, ci mancherebbe, siamo qui solo per scambiarci qualche idea in maniera reciprocamente rispettosa. Buona giornata anche a te.

Inviato

@analogico_09  Ma per favore..non sono nato ieri..ovvio che parliamo sempre di spettacolo..però sì,mi fido piuttosto della scientifica puntigliosità di Kubrick  ( che rende credibili tutte le scene di Barry Lyndon ),meno dell'ego di Tarantino quando la fà fuori dal vaso (per favore,qualcuno dica a S. Lee Jackson che stà recitando in un'altro film,non è sul set di Pulp Fiction !)..Prima di salutarti,ricordo sommessamente che di tutto ciò che è stato scritto in queste pagine penso : nulla mi sia nuovo...Ho ingurgitato golosamente migliaia di films di tutti i generi.Ne consegue che ,da un bel pò, qui si sappia discriminare tra genere e genere..E a proposito di non- verosimiglianza hithcockiana,pensa a come Connery s'incasina la vita da scapolone felice...se al posto di un'abbagliante Tippy Hedren ci fosse stata una bruttona qualsiasi,la storia sarebbe stata credibile?..Se nella "Sirena del Missisipi" ,al posto della Deneuve mettiamo Tina Pica,sarebbe verosimile che Belmondo impazzisca d'amore per Tina Pica ? Concludendo,un conto è la programmatica sospensione della credulità..un'altro gigionizzare,e far dialogare dei personaggi con lo stesso ,acclarato inguaggio di 120 anni dopo..NON-MI-PIACE.

Inviato

@analogico_09 le parole sono importanti, ma ancor di più lo sono i sentimenti e le emozioni, cui sono le mie chiavi di lettura primarie. Il dato reale è che mi sono addormentato, non ci posso fare nulla. Questa volta non è bastata il catalizzatore " violenza" di Quentin, cui ormai mi sono assuefatto. Il mio "zoppo " non è riferito ad una mancanza,ma quanto alla lentezza portatrice che a me ... è arrivata...ma nemmeno questo spiegherebbe appieno ciò che ho "sentito" , per questo mi è sfuggito un commento un po' "claudicante" ; settimana scorsa ho visto "I basilischi" di  Lina Wertmüller, in cui la noia provinciale è il fulcro su cui gira la narrazione del film. L'ho trovato meraviglioso e un bel film italiano, per me. (Si trova su amazon prime). Su Mario Bava che dire,  un vero mostro, "cani arrabbiati" è un film che apre la testa a Quentin e ci spegne i mozziconi dentro, forse più bello di tutti i suoi. Ho provato una grande gioia nel vederlo, soprattutto dopo aver visto i film di Quentin, un originalità pazzesca made in Italy, noia vade retro! Spero di averti risposto in modo soddisfacente per uno scambio di opinioni...

Inviato

A volte sono felice di non riuscire a cogliere tutti questi particolari nei film, analizzarli, confrontarli, catalogarli...me vedo er firm e basta.

  • Melius 1
  • Sad 1
Inviato

 

1 ora fa, claudiofera ha scritto:

Ma per favore..non sono nato ieri..

 

 

Ma perchè t poni in tono così "agguerritamente" polemico? Nessuno mette in dubbio che tu non sia nato ieri e che sappia orizzontarti bene nel cine.., ma ciò nonostante io non sono d'accordi sullo specica questio su nulla di ciò che seguiti a sostenere unicamente sulla base di un tuo gusto personale rispettabile ma molto relati.

1 ora fa, claudiofera ha scritto:

E a proposito di verosimiglianza hithcockiana,pensa a come Connery s'incasina la vita da scapolone felice...se al posto di Tippy Hedren ci fosse stata una bruttona qualsiasi,la storia sarebbe stata credibile?..

 

 

Scusa ma che cosa c'entra questo esempio con la verosimiglianza.., Hitch scegli e una donna affascinante perchè ne aveva a disposizione varie.., non c'era bisogno fare eventuali scelte "inverosimili" ricorrendo a qualche racchia... Un esempoio che non calaza affatto.

 

Kubrick e Tarantino sono registi molto differenti e con delle somiglianza osservando con maggior attenzione, e cmq rimarcate e risottolineate le differenze tra i due registi, le loro pecularità estetiche proprie, premesso che anche io preferisco Kubrick pur senza dove disdegnare Tarantino, cosa che mi pare stai facendo tu, dato per scontato che il cinema di Kubrick sia migliore, o superioe, o più "affidabili" (cosa vorra mai dire a e a fronte di cosa non è dato sapere.., un film mica è una balia che deve essere affidabile..) sul piano della verosimiglianza sono sullo stesso piano.., nè Tarantino, nè Kubrick, nè De Mille, Wyler, Fellini, nè nessun altro autore di cinema "storico"  avrebbero mai potuto ripetere con esattezza i linguaggi e loro cadenze delle epcoche nelle quali i film sono ambientati.

 

Che ti piaccia di più l'approssimazione tentata da Kubrick piuttosto che quella di Tarantino è la tu personale rispettabile preferenza, non deriva da un dato di fatto estetico argomentato e oggettivo perchè la storia del cinema smentisce... Basti pensare che i personaggi del Satyricon di Fellini ambientato nell'antica roma parlano il romanesco stretto contemporaneo.., "licenza poetica".., la stessa che si piglia Tarantino non solo con Hateful  il quale è un film di impianto quasi "teatrale" e tragico, nell'approccio, e nello stesso tempo è un film "sarcastico", al vetriolo nella doppia dostanza.., eccessiso volutamentre iper-visivo ma con una coerenza e una duttilità narrativa e cinetico-platica per quanto riguarda il visivo/visonario che non ritroviamo, personalmente non lo ritrovo in C'era una volta Hollywood".

Infine.., la "parola" nel cinema è secondaria.., è secondario all'aspetto immaginifico dal momento che il cinema è l'arte dell'immagine. Non che la parola non abbia la sua importanza.., ma se fosse per la parola, per la verosimiglianza del linguaggio, delle intonazioni dello stesso, ma anche degli stessi modi di dire, si dovrebbo buttare al macero tutti i film in "costume", o storici, ambianti in epoche precedenti a quella dell'invenzione del cinema... 

Spartacus doppiato in italiano secondo la tua logica dovrebbe fare ridere.., ma nche il film in lingua originale il cui liguaggio inglès , di 2000 anni dopo, sarà ancora più lontano dal linguaggio degli schiavi dei potenti dell'antica Roma ...

E questo vale per tutti i film storici. C'è stato qualche tentativo di "latinizzare" il dialoghi di film storici.., quello ambizioso e per me riuscito di Matteo Rovere abbastanza recente intitolato Il Primo Re recitato in protolatino, ma sono film sperimentali, piuttosto rari.

 

 

 

Inviato
1 ora fa, Alessiodom ha scritto:

le parole sono importanti, ma ancor di più lo sono i sentimenti e le emozioni, cui sono le mie chiavi di lettura primarie.

 

 

Ma le parole esprimono le emozioni.., che io preferisco chiamare "sentimenti".., ma questo non significa che dobbiamo essere solo tutto istinto, c'è anche anche la conoscenza, la cultura, il nobile esrecizio della critica che è intellettuale e sentimentale e viscerale. Non facciamo separazioni manichee innecessarie rispetto a quanto stiamo dibattendo e in che modo lo stiamo facendo.

Io capisco il tuo punto di vista emozionale/sentimentale (senza ismi), che è anche e fortemente il mio, che quindi non critico nè disconosco, ma cerco di integrare "ragione e sentimento".., avere una doppia "vista", un doppio orecchio.., quindi cerchiamo di capire esattamente ciò che cerchiamo realmente e integralmente dire.

Rispetto il tuo tipo di approccio ai film la tua personale idea, il tuo piacere.., ci mancherebbe, ma se vogliamo fare un forum che sia confronto di idee un minimo approfondito e non l'è bel, l'è brut, me piace, nun ma piace.., allora serve un attimino argomentare de testa e de core... perchè di tali cose siamo fatti.

Non mettiamola sul personale.., si discute sulle idee, siamo tutte persone brave e competenti, ciascuna con le proprie idee che a volte coincidono, altre no..,  pazienza, l'importante è che nel confronto delle idee, anche polemico, ma civile (sale del cofronto più frizzante e produttivo) emargano elementi utili e di comune interesse che aiutano a inquadrare, approfondire e quindi conoscere meglio gle cose del cinema, nello specifico caso.

 

1 ora fa, Alessiodom ha scritto:

settimana scorsa ho visto "I basilischi" di  Lina Wertmüller, in cui la noia provinciale è il fulcro su cui gira la narrazione del film. L'ho trovato meraviglioso e un bel film italiano, per me. (Si trova su amazon prime). Su Mario Bava che dire,  un vero mostro, "cani arrabbiati" è un film che apre la testa a Quentin e ci spegne i mozziconi dentro,

 

Orrimo I Balsilischi, primo film della Wertmuller, basso budget anche un po' avventuroso.., ma tanto ingegno.., fu anche premiato a Locarno. D'accordissimo su Cani arrabbiati di Bava, l'ho citato io.., quindi non posso che confermare.., però non sarei così dratico con il paragone con Tarantino il quale, come scrivevo sopra di nutre "vorticosamente" del cinema italiano di "genere di quegli anni, specialmente, per diretta e chaiara ammissione del regista stesso... Cani Arrabbiati (che ha l'unico difetto di essere terribilmente misogino.., oggi nessuno si sognerebbe di girare un film con una storia del genere dove tuttavia cinematograficamente, fatta la tara al testo che è poco più di un pretesto) resta un capolavoro assoluto del "genere, il "germe, il paradigma di altri film a seguire, non solo di Tarantino.., non ha sisogno di spegenere nessuna cicca nella testa e nel cinema dell'autore di Hateful che mantiene una sua altissima qualità estetica, una sua grande originalità benche "discenda" non solo dal fim di bava... Ecco.., questi paragoni estremi e un po' "fondamentalisti" per me non dispongono bene per rapportarsi in modo impulsivo, tifoso, de core e de panza, ma anche intelletuale col cinema, con la'rte. la frase "apre la testa a Quentin e ci spegne i mozziconi dentro", è pure divertente ci può stare.., ma come battuta volutamente colorita da non prendere tuttavia alla lettera.

Se è vero, ed è vero, che i film di Kubrick "risentono" della "lezione" di Max Ophuls, non è vero che Ophuls possa spegnere i mozziconi nella testa di Kubrick... Lo so che Kubrick è superiore, molto superiore a Tarantino.., ma la meccanica è la stessa: non è che ciò che sia superiore (che poi bisognerebbe approfondire meglio il significato non solo nella stretta accezione letterale della parola) diminuiscano il valore della "progenie"... Inutile ribadirlo.

 

 

 

  • Thanks 1
Inviato
2 ore fa, claudiofera ha scritto:

Se nella "Sirena del Missisipi" ,al posto della Deneuve mettiamo Tina Pica,sarebbe verosimile che Belmondo impazzisca d'amore per Tina Pica ?

 

 

😄 mi era sfuggita.., questa di Tina Pica protagonista in "la sirene du mississipi", titolo italiano "la mia droga si chiama julie", è troppo forte, fuor d'ironia, ne verrebbe fuori una parodia esilarante..., ma resta il fatto che fosse anche stata messa la Pica al posto della Brigitte, facendo impazzire il Belmondo, avremmo avuto non una inverosimiglianza ma una evidente, grottesca provocazione che avrebbe cambiato radicalmente il senso del film... magari trasformandolo in un'ottima commedia degli "equivoci" o dell'"inverosimile"... ...

 

 

Inviato

 La sirena protagonista del film ( traduzione titolo in italiano,veramente esecrabile ) è la Deneuve.Non capisco come tu non riesca a capire  : che verosimiglianza e credibilità  sono ingredienti indispensabili per immergersi nel film ( a meno di provocazioni, che comunque non gradisco..se voglio svalvolare ,allora mi vedo una stupida fantascienza usa anni 50 ).Belmondo fà e disfà la sua vita,uccide e accetterebbe di essere avvelenato come un topo,MA solo perchè la Deneuve è splendente.Ora,rinuncia al concetto di credibilità ,quello che tu vorresti cassare...fai una cosa non credibile,e metti nel ruolo Ave Ninchi.Poi valuta  se,dato il presupposto (i 120 kili della Ninchi), sia ragionevole che Belmondo,bello,ricco,uno che potrebbe avere cento donne,si auto-distrugga per la Ninchi .No,non sarebbe credibile.Nel ruolo ci vuole una credibile Deneuve,non una non-credibile Ave Ninchi.Nel secondo caso,il film collasserebbe, le risate perculanti degli spettatori scoperchierebbero il cinema.Vedi l'Eight di Tarantino,nel quale i personaggi usano il lessico tarantiniano,ma trasportato quasi 150 anni indietro.Quindi,per me non sono credibili.Mi dirai che 150 anni fà io non c'ero in quel saloon,e non posso sapere che linguaggio usassero..io ti risponderò che 150 fà quei personaggi non avevano visto nessun film di Tarantino,e quindi non potevano esprimersi con autocitazioni tarantiniane , come invece fanno in Eight.In ogni caso,è' l'ultima volta che scrivo periodi lunghi,non voglio insegnare niente a nessuno,ma vorrei che valesse anche per te.E se ho annoiato qualcuno,me ne scuso subito.

Inviato

@claudiofera E' la Deneve, lapsus...

 

Io invece credo che sia tu a non capire che i tuoi esempi, rispetto alla "verosimiglianza" di cui si parlava, non c'entrano assolutamente nulla. Tu citi dei fim e delle situazioni che se secondo te fossero stati girati im modi diverso, storie diverse, interpreti diversi, sarebbero apparsi inverosimili.., embè.., non mi pare la scoperta dell'acqua calda, ma non c'entra nulla con la verosimiglianza che tu vai cercando forzatamente nel film di Tatantino o di Hitchock che non fanno quello che dici tu.. per quanto riguarda l'esattezza dei linguaggi storici nei film la cui fedeltà che è cosa impossibile da realizzare semplicemente perchè non la conosciamo, non l'abbiamo mai ascoltata, nè esistono "partuture" che possoano guidarci a cogliere l'impossibile!

Già ipotizzato abbondamentemente perchè, spiegare il già spiegato all'infinito è una pratica che mi stanca, quindi ognuno resta con le proprie idee, ma evita di giudicare l'interlocutore, stabilire se abbia capito o non abbia capito quando quello che si arrampica sugli specchi mi sembra sia tu che insisti a voler trovare attraverso esempi impossibile perfino comici una ragione alla tua ipotesi sbagliata, smentita dalla stessa storia del cinema, per di più rilanciando con tutta una serie di ipotesi confuse e improvvisate di improbabili intrecci filmici, sostituzione di attori.., su quello che sarebbe o avrebbe ? potuto essere e non è stato, dietrologie col senno del poi che creano ancora più inutile confusione.

 

Ti piace di "c'era una volta? che l'atro film di Tarantino? Perfetto, nessun problema, anzi sono contento per te, ma non è di questo che intendevo parlare, contestarti . Magari se motivassi le tue ragioni della bonta del c'era una volta, senza ricorrere alla faccenda del tono della lingua antica in un film attuale come elemento critico portante e del tutto sfocato oltre che esteticamente ininfluente ai fini del giudizio CRITICO del film, in quando elemento cinematografico assolutamente secondario, se non margilnale, non dirimente, forse il confronto diventerebbe più interessante.

 

Inviato

@claudiofera Credo che paragonare lingua (americano tarantinesci vs americano fine '800) e icone femminili (Deneuve vs Ninchi) sia improprio.

Una Venera greca è bella anche oggi, il greco antico è incomprensibile per chiunque o quasi, ammesso che se ne conosca la dizione. 

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