melos62 Inviato 12 Settembre 2021 Autore Inviato 12 Settembre 2021 Adesso, GianGastone II ha scritto: Niente, non ce la potete fare a farvi a cazzi vostri. Veramente sei tu che ci sei venuto in questo thread 😀
GianGastone II Inviato 12 Settembre 2021 Inviato 12 Settembre 2021 @melos62 Mai abbassare la guardia, si comincia con il lamentare la propria condizione poi si attacca l' altro. Trucco vecchio. Mai abbassare la guardia!
melos62 Inviato 12 Settembre 2021 Autore Inviato 12 Settembre 2021 1 ora fa, nixie ha scritto: gli altri non capiscono una beata mazza La domanda di cui parlo, quella del significato del tutto, è chiara e comune ad ogni uomo, di ogni età e cultura. La mutilazione consiste nel censurarla volontariamente, perché non si è in grado di rispondervi da soli si decide che sia una domanda priva di risposta e quindi di senso.
melos62 Inviato 12 Settembre 2021 Autore Inviato 12 Settembre 2021 17 minuti fa, mozarteum ha scritto: Mi secca molto che finisca tutto al Verano Questo è il nocciolo della questione, come al solito vai dritto al punto.
GianGastone II Inviato 12 Settembre 2021 Inviato 12 Settembre 2021 1 minuto fa, melos62 ha scritto: La mutilazione consiste nel censurarla volontariamente Chi dice che la "mutilazione" invece non sia naturale? Poi, per converso, per quale motivo cio' che non e' conosciuto necessariamente prevede una entita'?
melos62 Inviato 12 Settembre 2021 Autore Inviato 12 Settembre 2021 1 ora fa, Panurge ha scritto: tranne quando esonda nella sopraffazione La sopraffazione non è sottoprodotto della fede, i regimi più sopraffattori erano atei (nazismo e stalinismo, ad esempio).anzi in un certo senso se il re doveva rispondere formalmente a Dio era in qualche modo limitato 1
Tokyo Inviato 12 Settembre 2021 Inviato 12 Settembre 2021 @GianGastone IIPer sopirla ce ne vuole, costa fatica, e non è detto che prima o poi si ripresenti.
Panurge Inviato 12 Settembre 2021 Inviato 12 Settembre 2021 Fede in senso ampio, religiosa, politica, alimentare..
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 12 Settembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Settembre 2021 @melos62 dillo a catari, albigesi e dissenzienti vari nel corso dei millenni. 3
mozarteum Inviato 12 Settembre 2021 Inviato 12 Settembre 2021 Quelle delle femmine invece e’ “come l’araba fenice, che vi sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa”
Questo è un messaggio popolare. Aghis Inviato 12 Settembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Settembre 2021 L’’opportunità di esprimersi in italiano corretto, non stucchevolmente aulico, per carità, credo sia ormai alla portata di tutti. Bastano le medie e un minimo di cura, non il classico e tanto meno lettere classiche. É, innanzitutto, una forma di rispetto nei confronti dell’interlocutore, più che formale, sostanziale; infatti, poiché il linguaggio è una convenzione, alterarne i termini può causare fraintendimenti, o meglio, costituire alibi per pensieri poco strutturati. Inoltre, se da un lato è vero che chi ha fatto il classico non è necessariamente colto o in grado di comprendere ogni cosa, altrettanto lo è che non basti la spontaneità o la scarsa istruzione, per capire tutto, in una anacronistica ed approssimativa riedizione del mito del buon selvaggio. Ah, la religione! Si può credere o non credere, essere cattolici, protestanti, musulmani, animisti ecc., ma, a mio parere, per criticarne significativamente una, è necessario averne letto, contestualizzato e compreso almeno i testi principali, altrimenti si corre il rischio di dover ricorrere all’’alibi di non aver frequentato il classico. 4 1
melos62 Inviato 12 Settembre 2021 Autore Inviato 12 Settembre 2021 @Panurge vabbe, li si parla di faziosità e di tribù, retaggio della nostra natura anche animalesca.
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 12 Settembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Settembre 2021 Io vado addirittura oltre. L’italiano corretto puo’ essere noiosissimo in mano a un micropositivista. 1 2
Amministratori Questo è un messaggio popolare. cactus_atomo Inviato 12 Settembre 2021 Amministratori Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Settembre 2021 Non sono credente in senso classico. Mma ho il massimo rispetto per chi professa una fede religiosa. Il punto è che troppo spesso i credenti confondono il loro pensiero con la parola di dio. Dio lo vuole era il motto delle crociate, cattolici e protestanti si sono scannati per secoli per imporre agli altri il loto modo di adorare lo stesso dio. È ypurtrogppo un problema di tutte le religioni, facltra parte se sono convinto di quale sia la legge di dio, sarà forte la tentazione di trasformare una regola religiosa in una legge penalmente tutelata, nel medioevo si rischiava limpiccagionr a mangiar carne di venerdì. Di norma poi i credenti non ragiono con argomentazioni proprie ma tirano in ballo le scctea scritture dettate da dio, non c'è possibilità di discussione Oggi dove le religioni imperano dettano anche le regole del vivere civile, dove impera la laicità devono fare buon viso a cattivo gioco, ma se avessero le mani libere... 3
GianGastone II Inviato 12 Settembre 2021 Inviato 12 Settembre 2021 4 minuti fa, melos62 ha scritto: La sopraffazione non è sottoprodotto della fede, i regimi più sopraffattori erano atei (nazismo e stalinismo, ad esempio). Dimentichi sempre un pezzo del tris. Non sto dicendo che il Signore di turno (tra i vari) sia mandante beneinteso. Ma un pezzo dei protagonisti la sopraffazione lo scordi sempre. Guardacaso i rappresentanti/esecutori di una o piu' confessione. Per comodita' facciamo le tre monoteiste che piu' ci sono vicine.
GianGastone II Inviato 12 Settembre 2021 Inviato 12 Settembre 2021 8 minuti fa, Aghis ha scritto: Si può credere o non credere, essere cattolici, protestanti, musulmani, animisti ecc., ma, a mio parere, per criticarne significativamente una, è necessario averne letto, contestualizzato e compreso almeno i testi principali, altrimenti si corre il rischio di dover ricorrere all’’alibi di non aver frequentato il classico. Guarda che non e' mica questione di criticare, e' piu' che sufficente le stesse non vogliano imporsi (eufemismo) regolando la vita di tutti.
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