Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 16 Settembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 16 Settembre 2021 Perché lo scrivo qui? Perché Clive Sinclair, uno di quegli inglesi eccentrici di un tempo metà genio e metà disgrazia, ha iniziato la sua carriera di imprenditore con l'elettronica e l'audio. La Sinclair Radionics è stata fondata nel 1962 con un solo prodotto, il "Micro amplifier" ma il debutto nel mondo HiFi è di poco successivo con l'amplificatore X10 in kit di montaggio. Dopo questo prodotto arriveranno radio tascabili, altri amplificatori (il più diffuso il preamp Stereo Sixty), tuner ed impianti completi. La cosa più notevole nella storia remota di Sinclair è il primo amplificatore commerciale in classe D uscito sul mercato, il modello X20 con transistor al Germanio. Ovviamente aveva grossi problemi di stabilità e funzionamento (tanto che la nota rivista inglese Practical Electronics pare si rifiutasse di pubblicizzarlo tanta era l'inaffidabilità), ma fu comunque un'intuizione di cui vediamo i frutti oggi. Poi sarebbero arrivati le celebri calcolatrici tascabili (geniali per il rapporto Q/P all'epoca), i personal computer, le micro TV e tanti altri prodotti. Fino alla debacle della fine degli anni '80 quando Sir Steve fu travolto dai suoi errori strategici e dalla prima enorme crisi dell'era informatica. Ma nonostante avesse perso il suo impero non smise mai di sognare e di inventare fino all'ultimo, poiché già 20 anni fa immaginava un futuro di mobilità urbana elettrica popolata di curiosi veicoli di sua immaginazione o più recentemente le lenti a contatto con display incorporato... RIP Sir Clive, il mondo ha sempre bisogno di pazzi sognatori un po' ciarlatani. 🌹 3
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 16 Settembre 2021 Moderatori Inviato 16 Settembre 2021 9 minuti fa, Velvet ha scritto: ha iniziato la sua carriera di imprenditore con l'elettronica e l'audio. Pensavo fosse il padre dello Spectrum Zx ....poi il prosieguo della lettura mi ha fatto capire che avevo ragione. RIP 🌷
oscilloscopio Inviato 16 Settembre 2021 Inviato 16 Settembre 2021 Lo ricordo bene per la pubblicità su CQ Elettronica ed altre riviste del famoso "orologio nero" Lo vendevano anche alla G.B.C ed alla metà degli anni '70 era un must...
Velvet Inviato 16 Settembre 2021 Autore Inviato 16 Settembre 2021 Per chi fosse interessato alla storia di questo visionario ed eccentrico imprenditore un paio di letture appassionanti; una memoria scritta da un "insider" che ha lavorato come tecnico alla Sinclair dal 1962 fino alla metà dei 70: http://diy.torrens.org/Sinclair/index.html E questo un portale dedicato al marchio: http://rk.nvg.ntnu.no/sinclair/contents.htm 1
Membro_0022 Inviato 16 Settembre 2021 Inviato 16 Settembre 2021 Addio, "Zio Clive". Il suo ZX Spectrum è stato il mio primo computer nel lontano 1983, acquistato a Londra e nascosto nella valigia dei vestiti zozzi per evitare ulteriori spese al rientro in Italia. Fanno tuttora parte della mia collezione uno Spectrum 48K (ricomprato a Marzaglia qualche edizione fa) e questo mini-tv con tubo a deflessione elettrostatica alimentato da 4 pile a stilo.
Velvet Inviato 17 Settembre 2021 Autore Inviato 17 Settembre 2021 6 ore fa, lufranz ha scritto: questo mini-tv con tubo a deflessione elettrostatica alimentato da 4 pile a stilo. La TV in miniatura è stato uno dei chiodi fissi di Sinclair fin dagli anni '60. Un primo modello fu annunciato intorno al '66 ma al di là di un prototipo non se ne fece nulla a causa delle difficoltà nel reperire un CRT adatto. Sir Steve non perderà in futuro il vizio di annunciare prodotti poi impossibili da produrre, oppure che avrebbero richiesto ancora anni di sviluppo. Un secondo modello fu presentato nel '76 ed effettivamente messo in produzione. Il microscopico CRT fu prodotto appositamente per Sinclair dalla AEG-Telefunken. Il successo fu notevole nonostante il prezzo piuttosto elevato, ma comunque non sufficiente a coprire i costi di industrializzazione e produzione. Nell'81 Sinclair Radionics che produceva la mini TV portò i libri in tribunale e chiuse i battenti. Nonostante ciò Mr Sinclair (non ancora Sir) non si arrese e sull'onda del successo dello ZX81 prima e dello Spectrum poi, prodotte dalla Sinclair Computers, altra sua creatura, pensò bene di buttare 5 milioni di sterline nello sviluppo della TV piatta con CRT a deflessione elettrostatica (quella che ha Lufranz). Era l'alba degli LCD, e quell'enorme investimento verrà presto spazzato via dagli schermi a cristalli liquidi. La Sinclair computers verrà sepolta dal mancato ritorno dell'investimento sulla TV a schermo piatto e poi dall'insuccesso del super-personal QL.
Libra Inviato 17 Settembre 2021 Inviato 17 Settembre 2021 Alla fine Sir Clive cedette la Sinclair Research ad Alan Sugar, comunemente conosciuto con la sua società come AMSTRAD. Ma Clive alla fine non si arrese del tutto, e fondò la Cambridge Research, creando nel 1987 il Cambridge Z88 (uno dei primi portatili con schermo LCD). Libra
Velvet Inviato 17 Settembre 2021 Autore Inviato 17 Settembre 2021 23 minuti fa, Libra ha scritto: creando nel 1987 il Cambridge Z88 (uno dei primi portatili con schermo LCD). Si, ironia della sorte, lui che era fortemente contrario agli LCD e si era incaponito sui crt fino all'ultimo 1
ediate Inviato 17 Settembre 2021 Inviato 17 Settembre 2021 Genio e testardaggine, comunque un grande. Mi ricordo un mio amico, che aveva il Sinclair ZX80, pigiare come un forsennato sui tasti a membrana conduttiva che spesso non funzionavano o battevano i caratteri due volte… io lo guardavo con un misto di superiorità e compassione dall’alto del mio Commodore 64 😂. Però mi ricordo che il basic del Sinclair mi sembrava superiore… una guerra infinita, poi spazzata via nel 1981 dall’arrivo del PC IBM. Che tempi. R.I.P. 🌹
Velvet Inviato 17 Settembre 2021 Autore Inviato 17 Settembre 2021 ZX80 e 81 furono rivoluzionari per il prezzo che era di circa 1/4 rispetto al più economico PC sul mercato. Centinaia di migliaia di persone impararono a programmare su quella scatoletta collegata ad una TV. In realtà a competere con il 64 arrivò lo Spectrum (il quale è responsabile del successo che l'informatica ebbe nei paesi del blocco sovietico, poichè fu clonato in decine di varianti diverse). Altra "chicca" per vintagisti sono i microdrives a nastro in loop... Io ho avuto un QL che ne incorporava due (PC comprato fuori tempo massimo ad una fiera dell'elettronica dove ne avevano una catasta NOS proveniente dallo stock di invenduti quando l'azienda chiuse i battenti). 1
Velvet Inviato 17 Settembre 2021 Autore Inviato 17 Settembre 2021 58 minuti fa, ediate ha scritto: Genio e testardaggine, Era pure membro del Mensa con un QI misurato di 158... Genio e testardaggine, hai detto bene
Membro_0022 Inviato 17 Settembre 2021 Inviato 17 Settembre 2021 40 minuti fa, Velvet ha scritto: ZX80 e 81 furono rivoluzionari per il prezzo Pagai lo Spectrum (16K) in un negozio di Londra 95 sterline, equivalenti a circa 200.000 lire dell'epoca. In Italia lo stesso oggetto si pagava circa 350.000. Un C64 costava molto di più. 53 minuti fa, ediate ha scritto: Però mi ricordo che il basic del Sinclair mi sembrava superiore Lo era, effettivamente. Molto più completo e con funzioni avanzate rispetto a quello del 64. In (s) compenso l'hardware era più essenziale, in particolare mancavano cose come il generatore di suoni e il controller video dedicato che invece erano presenti nel Commodore. Guerra continua tra "sinclairisti" e "commodoristi" per dimostrare a colpi di cicli di macchina quale dei due processori fosse migliore, guerra poi trasformatasi in feroce disprezzo reciproco tra utenti di PC e Apple II. Ebbi un IIe originale con doppio floppy e monitor a fosfori verdi, mica pizza e fichi. La seconda guerra durò poco, a metà anni 80 l'Apple II (in tutte le sue declinazioni, GS compreso) era ormai diventato obsoleto mentre il PC si evolveva rapidamente. Il passaggio dal IIe+floppy a un 286 con hard disk e monitor a colori EGA fu... epico.
Membro_0022 Inviato 17 Settembre 2021 Inviato 17 Settembre 2021 A proposito del Basic dello Spectrum, ricordo una funzione che non ho più trovato in nessun basic, mai, neppure nei i più moderni ed evoluti che di basic hanno solo il nome e qualche parola chiave. La funzione era la Val (x$), che trasformava una stringa di caratteri in un numero. a = Val ("120") assegnava alla variabile a il valore numerico 120. E fin qui tutto normale, la Val() ha funzionato così in tutti i Basic di qualsiasi computer. Ma quella dello ZX era speciale: a = Val ("100 + 10 * 2") calcolava il valore dell'espressione e restituiva ugualmente 120. Nel Commodore si sarebbe fermata al primo carattere non numerico (il +) e avrebbe dato come risultato 100. Funzionava con qualsiasi stringa contenente un'espressione sintatticamente corretta, compreso funzioni trigonometriche, esponenziali, etc... Provate a farlo in GWBasic DOS o in Apple Basic, ma anche nell'evolutissimo VB.NET di ultima generazione. El va no !
Libra Inviato 17 Settembre 2021 Inviato 17 Settembre 2021 Anche quello dello ZX80 / 81 non è male, invece di digitare lettera per lettera il comando, solo con due tasti compili stringhe intere. Il ZX81 era il computer per i meno abbienti, lo potevi avere in kit o gia costruito. Se si pensa cosa si poteva fare ai tempi con solo 1K di memoria. 1
Membro_0022 Inviato 17 Settembre 2021 Inviato 17 Settembre 2021 6 ore fa, Libra ha scritto: Anche quello dello ZX80 / 81 non è male, invece di digitare lettera per lettera il comando, solo con due tasti compili stringhe intere. Il basic dello Spectrum derivava da quello dello ZX81 che a sua volta derivava da quello dello ZX80. Tutti inseriscono le keywords a singolo tasto o al massimo con una combinazione di tasti CTR-FN-SHIFT (per le funzioni in rosso e verde sulla tastiera dello Spectrum). Era una caratteristica specifica degli ZX che non ho trovato su nessun'altra macchina. Non era presente nel QL. Cosa interessante: lo ZX80 poteva essere trasformato in ZX81 cambiando la ROM e aggiungendo uno schedino "volante" che si occupava della gestione del sincronismo video (originariamente generato dalla CPU).
Membro_0022 Inviato 17 Settembre 2021 Inviato 17 Settembre 2021 Questa era l'espansione di memoria per lo ZX80. Il modulo conteneva la logica di controllo e gli zoccoletti per ospitare fino a 3KB di RAM (3 x 2 x TMS2114). Se non ricordo male di serie c'era solo 1K, per gli altri toccava frugarsi in tasca e comprare i chip a parte. E non costavano poco. Espansione 4KB... per l'epoca era una capacità di memoria enorme.
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