leonida Inviato 27 Settembre 2021 Inviato 27 Settembre 2021 6 ore fa, scroodge ha scritto: Guarda, di fondo la questione è molto semplice quanto complicata da indagare. Se parliamo di sensazioni è tutto relativamente semplice: stimolo-sensazione-misurazione. Ciò che limita il campo d'indagine non permettendo di espandere il campo di osservazione è il considerare stimolo acustico , solo ed esclusivamente la differente vibrazione dell'aria e per conseguenza la variazione della vibrazione del timpano. Ad esempio la ricerca che ti ho linkato sull'influenzs dei vari colori sulla sensazione di volume, ciascuno su porzioni diversa dello spettro, prevede di fatto l'esistenza di stimoli acustici non collegati ad una variazione fisica della perturbazione dell'aria e quindi della vibrazione del timpano. Lo stesso per quelle del prof Menzel dell'università di Monaco, dove il rumore prodotto da treni o auto di diverso colore determinava la sensazione di un incremento del livello sonoro percepito in relazione alla differente colorazione del mezzo. In questa di circa 10 anni fa, per verificare l'incidenza della qualità spettrale della luce su alcuni aspetti fisiologici,, venti volontari sono stati sottoposti a cicli di differente radiazione luminosa, alternativamente fotoni blu o verdi, e questo durante l'elaborazione di stimoli acustici, suoni senza alcun significato prodotti da soggetti recitanti. Pura sensazione quindi, niente percezione. Sono state rilevate, al variare della radiazione di diversa lunghezza d'onda, fotoni blu o verdi, variazioni di interpretazione da parte del cervello, riscontrate, osservate e oggettivamente verificabili attraverso una serie di fotogrammi. La rilevazione della differente qualità spettrale, sottolinea il prof Vandewalle, non è avvenuta attraverso l'occhio, ma attraverso un fotorecettore di recente scoperta (2004), la Melanopsin, non deputato alla visione bensì al monitoraggio della luce per vari aspetti fisiologici. . Lo studio è integralmente leggibile. https://www.researchgate.net/publication/47544397_Spectral_quality_of_light_modulates_emotional_brain_responses_in_humans
Mighty Quinn Inviato 27 Settembre 2021 Inviato 27 Settembre 2021 12 ore fa, corrado ha scritto: Sembra una supercazzola Sembra ma non lo è Se c'è una cosa in questo thread che non è una SC di sicuro è il riferimento al cortisolo Essendo io coautore di diverse pubblicazioni scientifiche e coinventore in vari brevetti mondiali su tema inibitori del fattore di rilascio del cortisolo, qualcosina ho studiato e confermo che livelli di detto ormone hanno tanto a che vedere con tante cosucce che ci riguardano: quanto siamo ansiosi, stressati soprattutto e molto altro (dipendenza, depressione....) Non ho il minimo dubbio che possa essere stata studiata e dimostrata una correlazione tra cortisolo e quello che sentiamo. E "come" lo sentiamo. Solo per dirne una... è dimostrato che cortisolo e tinnito sono strettamente correlati. I livelli di cortisolo possono variare per vari motivi alcuni fisiologici (ritmi circadiani e altro), altri patologici (malfunzionamento di qualche recettore birichino...) 2
Questo è un messaggio popolare. Mighty Quinn Inviato 27 Settembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Settembre 2021 Riguardo i colori: L' emotional brain, il sistema limbico e il suo ruolo in tante cose sono studiati da un pezzo. Niente di speciale Semplificando un bisinin: Perché gli audiofili dicono sempre che il suono dei conrad-johnson è caldo, spesso viene definito addirittura dorato? E Audio Research trasparente? E Nordost molto trasparente? Ecc.... I venditori, senza bisogno di leggere grandi pubblicazioni scientifiche, lo sanno intuitivamente da sempre. E giustamente sfruttano la cosa al meglio che possono. Non solo colore Si potrebbe andare avanti: la consistenza, durezza, materiale sono fondamentali....es secondo gli audiofili i cavi cardas suonano morbidi La temperatura è fondamentale: gli audiofili dicono che classe D suono freddo, classe A caldo...ecc... Peso, dimensioni (molto importanti per il basso...), blasone, prezzo le solite cose 4
scroodge Inviato 27 Settembre 2021 Inviato 27 Settembre 2021 8 ore fa, leonida ha scritto: Ciò che limita il campo d'indagine non permettendo di espandere il campo di osservazione è il considerare stimolo acustico , solo ed esclusivamente la differente vibrazione dell'aria e per conseguenza la variazione della vibrazione del timpano. Mah..Lo stimolo acustico è per definizione universalmente riconosciuta, esclusivamente quello che hai scritto. Che poi questo (lo stimolo) o la sua sensazione-percezione (da timpano in su) possa essere influenzato dai colori, lo posso accettare. Ora leggo con calma l'articolo che mi hai linkato, grazie per questo
leonida Inviato 27 Settembre 2021 Inviato 27 Settembre 2021 14 minuti fa, scroodge ha scritto: ..Lo stimolo acustico è per definizione universalmente riconosciuta, esclusivamente quello che hai scritto. Che poi questo (lo stimolo) o la sua sensazione-percezione (da timpano in su) possa essere influenzato dai colori, lo posso accettare. Ora leggo con calma l'articolo che mi hai linkato, grazie per questo In realtà la visione del colore è ciò che è apparso ai ricercatori come causa delle variazioni percepite dai soggetti sottoposti al test. La questione è però ben più complessa, si tratta sempre di colori ma non è assolutamente necessaria l'osservazione degli stessi. Considera che questi che ti sottopongo sono dei flash complementari che confermano l'esistenza di un rapporto colore / volume, , ma nel primo caso in modo estremamente basilare rispetto a tutti i potenziali sviluppi conseguenti ad un'esplorazione ben più approfondita. In tal senso la ricerca di quest'ultimo link, Spectral quality of the light..., è decisamente più adeguata al reale fenomeno, anche se destinata ad altre conclusioni non certamente acustiche.i Dimostra infatti che lo stimolo cromatico raggiunge il soggetto indipendentemente dalla sua osservazione. L'aver utilizzato uno stimolo acustico credo sia stata una scelta non orientata a dimostrare che l'alterazione della sensazione riguardi esclusivamente l'aspetto uditivo, iquesto aspetto, infatti, non è particolarmente sottolineato.
scroodge Inviato 27 Settembre 2021 Inviato 27 Settembre 2021 13 ore fa, leonida ha scritto: In questa di circa 10 anni fa, per verificare l'incidenza della qualità spettrale della luce su alcuni aspetti fisiologici,, venti volontari sono stati sottoposti a cicli di differente radiazione luminosa, alternativamente fotoni blu o verdi, e questo durante l'elaborazione di stimoli acustici, suoni senza alcun significato prodotti da soggetti recitanti. Pura sensazione quindi, niente percezione. Ho letto, l'articolo. Fatta la tara sui soliti limiti di questi studi sulla rappresentatività del campione, resta valido il tentativo di valutare l'effetto di alcune componenti spettrali della luce sull'emotività (senza ombra di dubbio una delle funzioni della mente. Siamo dunque pienamente nell'ambito del rapporto stimolo-sensazione-percezione, tanto è vero che gli autori si sbilanciano a citare un possibile (e ben noto) effetto terapeutico della luce su alcuni disturbi della mente come la depressione. Quindi non direi proprio che non c'entra la percezione, anzi è uno di quei studi che tentano di mettere insieme e valutare esperienze sensoriali con processi mentali (l'emotività è "mentale") Cit.: Nel complesso, i dati mostrano che la composizione spettrale di la luce ambientale influenza l'elaborazione degli stimoli emotivi, con una superiorità della luce blu nel reclutare una rete (neuronale) che fonde informazioni affettive e di luce ambientale (notevole!!). ..... Nonostante gli effetti a breve termine della luce ambientale sull'emotività...... .........., i risultati attuali in soggetti sani possono avere importanti implicazioni per la nostra comprensione dei meccanismi attraverso i quali i cambiamenti nell'ambiente di illuminazione migliorano l'umore non solo all'interno dei disturbi dell'umore che utilizzano la terapia della luce (1, 2) ma anche nella popolazione generale 14 ore fa, leonida ha scritto: a rilevazione della differente qualità spettrale, sottolinea il prof Vandewalle, non è avvenuta attraverso l'occhio, ma attraverso un fotorecettore di recente scoperta (2004), la Melanopsin, non deputato alla visione bensì al monitoraggio della luce per vari aspetti fisiologici. Beh... non proprio, i recettori opsinici si trovano nella retina.... 5 ore fa, leonida ha scritto: Dimostra infatti che lo stimolo cromatico raggiunge il soggetto indipendentemente dalla sua osservazione. Io questo non l'ho trovato, magari mi sono perso qualcosa... mi citi il passaggio del testo in cui si afferma questo?
Mighty Quinn Inviato 27 Settembre 2021 Inviato 27 Settembre 2021 11 ore fa, iBan69 ha scritto: Le Ferrari sono rosse non a caso Ma ahimè la percezione del loudness del suono non cambia al cambiare del colore delle macchine sportive 🙂 Cfr: Proceedings of 20th International Congress on Acoustics, ICA 2010 23–27 August 2010, Sydney, Australia Colour-influences on loudness judgements Daniel Menzel, Norman Haufe, Hugo Fastl Compared to the presentation of abstract colour patches, the use of depictions of coloured objects seemed to cause slightly stronger effects especially between colours with high and low chroma. Regarding different modes of stimulus presentation (still vs moving images,size ofimage),comparable results were found: in each case, larger groups of subjects were not influenced by colours during their loudness judgements. However, in each experiment about one third of the subjects did show shifts in their loudness judgements which depended on the presented colours. The relative shifts were in the order of 2 to 9%, with c1 (“bright red”) and c7 (“bright pink”) often causing an increased loudness rating, and c17 (“grey”) and c19 (“light green”) associated mainly with lower loudness ratings. For the experiments involving coloured trains, subjects could be identified who consistently either did or did not show colour related effects. In other cases, e.g. loudness judgement of sports cars, subjects had no clear repeatable effect of colour In sostanza secondo costoro i colori non fanno una mazza alla percezione del loudness Se non oscillazioni al di sotto del significativo, forse e deboli Tipo highres vs redbook per capirsi Poi certo, gran parte del generoso popolo audiofilo "sente" le tipiche differenze eclatanti 🙂
leonida Inviato 27 Settembre 2021 Inviato 27 Settembre 2021 7 ore fa, scroodge ha scritto: Io questo non l'ho trovato, magari mi sono perso qualcosa... mi citi il passaggio del testo in cui si afferma quest Ls finalità della ricerca verte a dimostrare che un fotorecettore non deputato alla visione di recente scoperta, la melanopsin, "sente" e controlla l'azione della luce con ripercussione su vari aspetti fisiologici. L'ho citata in quanto l'esperimento è avvenuto con stimoli acustici. L'effetto prodotto dalla diversa condizione spettrale è stato oggettivamente rilevato tramite fotogrammi. Flash di luce intervallati ed in un caso dal buio totale sono stati utilizzati su un gruppo di volontari vedenti. In effetti non è chiarito se il flusso di luce emesso ad intervalli illuminava l'ambiente o meno. C'è però un seguito, la scoperta che la maggior parte dei non vedenti possiede, intatto, questo fotorecettore, per cui la loro sensibilità alla luce per quanto riguarda aspetti non legati alla visione è risultata equivalente a quella dei vedenti. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://r.unitn.it/filesresearch/images/common/CPP-Lab/38vandewallejocn13.pdf&ved=2ahUKEwi-wuzDjqDzAhWKC-wKHWVrDQMQFnoECAYQAQ&usg=AOvVaw0HsSPqeCR0tYLAyJPuEo5F
iBan69 Inviato 28 Settembre 2021 Inviato 28 Settembre 2021 9 ore fa, FabioSabbatini ha scritto: In sostanza secondo costoro i colori non fanno una mazza alla percezione del loudness Quando si parla di loudness, cosa intendiamo? Che i colori abbiano la capacità di condizionare la percezione sonora su base quantitativa o su base qualitativa? Non ho una preparazione scientifica per confutare i loro studi, ma, su questo risultato, nutro qualche dubbio. Mi sbaglierò ...sicuramente. Attendiamo un nuovo studio, che confuterà o confermerà il precedente. 🙂
leonida Inviato 28 Settembre 2021 Inviato 28 Settembre 2021 1 ora fa, iBan69 ha scritto: ando si parla di loudness, cosa intendiamo? Che i colori abbiano la capacità di condizionare la percezione sonora su base quantitativa o su base qualitativa Su base quantitativa, assunta una precisa relazione causa effetto, con sensibili ripercussioni sulla sensazione uditiva, fra le lunghezze d'onda dello spettro visibile, 380..700 nanometri e quelle dello spettro udibile 20...20.000 hz. Non troverai alcuna traccia perché è una mia teoria, ma più che una teoria, una certezza assunta già 10 anni fa dopo tre anni di osservazione e sperimentazione, ed approfondita in molteplici aspetti nei 10 anni a seguire fino ad oggi, a tempo pieno. Le conclusioni sono assolutamente inimmaginabili, alcune, come le defini' Einstein, spooky, terrificanti. Si chiarisce l'origine di ogni fenomeno che genera conflittualità fra tecnici ed ascoltatori dando ragione ad entrambi, ai tecnici in quanto il fenomeno fisico praticamente inesistente o del tutto ininfluente non avrebbe mai potuto generare quel tipo di sensazione spesso riportata, ed, agli ascoltatori in quanto il fenomeno sensibile, ingiustificabile tecnicamente, o scientificamente in base alle attuali conoscenze, appariva inspiegabilmente e spesso anche, di sensibile ed a volte anche di enorme entità. Risultano tra l'altro, da rimettere in seria discussione, aspetti scientifici codificati come ad esempio le curve isofoniche, nonché ogni tipo di riscontro strumentale che aspiri a chiarire una parvenza di relazione fra ciò che realmente il sistema stia producendo e ciò che l'ascoltatore stia in realtà sentendo. In estrema sjntesi, di ciò che un sistema stia riproducendo se ne percepisce una frazione ed ampiamente deformata se non addirittura distorta, ed in progressivo e vertiginoso incremento a pressioni sonore via via più elevate. 1
iBan69 Inviato 28 Settembre 2021 Inviato 28 Settembre 2021 @leonida grazie, delle sempre interessanti risposte.
scroodge Inviato 28 Settembre 2021 Inviato 28 Settembre 2021 16 ore fa, leonida ha scritto: Il 27/9/2021 at 16:16, scroodge ha scritto: Io questo non l'ho trovato, magari mi sono perso qualcosa... mi citi il passaggio del testo in cui si afferma quest Ls finalità della ricerca verte a dimostrare che un fotorecettore non deputato alla visione di recente scoperta, la melanopsin, "sente" e controlla l'azione della luce con ripercussione su vari aspetti fisiologici. L'ho citata in quanto l'esperimento è avvenuto con stimoli acustici. Beh.. non è proprio così, la ricerca verteva sul capire in che modo la luce possa influenzare, l'umore, l'emotività. Dopo aver condotto alcuni test con sitmoli lunminosi e sonori su 17 individui, hanno rilevato che questo è possibile e che uno dei probabili meccanismi si fonda sull'azione dei recettori retinici melanopsinici, attraverso un possibile network neuronale. Detti recettori contribuiscono senz'altro alla visione anche se non alla formazione dell'immagine sulla retina, ma alla visione nella sua globalità sì. In particolare sembra si occupino nel rilevare la luce incidente, in particolare il giorno e la notte (non la luce o il buio) come componente dell'immagine. La ricerca non mi sembra parli di un effetto attivo dei recettori melanopsinici, ovvero che, come dci tu "controllano" la luce. In sintesi per come la vedo io la ricerca dice: alcune frequenze della luce incidono sull'umore, fra i meccanismi implicati, vi è quello dell'azione delle vie nervose afferenti a partire dai recettori melanopsinici, nient'altro. Tornando in topic, dopo aver letto questo interessante lavoro sperimentale, non mi sembra che vi sia attinenza con l'oggetto dello stesso. Bell'articolo comunque, grazie della segnalazione. Altro non mi sento di aggiungere. Buona continuazione e buona sperimentazione a te.. 1
leonida Inviato 28 Settembre 2021 Inviato 28 Settembre 2021 1 ora fa, scroodge ha scritto: non mi sembra che vi sia attinenza con l'oggetto dello stesso L'attinenza riguarda la dimostrazione di una fondamentale sensibilità al differenti lunghezze d'onda dello spettro visibile, ed è soltanto per questo ho riportato il link. In realtà quando nel 2013 ho letto questo studio, avevo già individuato da tempo la relazione esistente fra qualità spettrale della luce e sensazione sonora. Oggi, come ho già scritto, risulta a me ed ad un gran numero di persone che hanno seguito la sperimentazione, che qualsiasi variazione acustica che non abbia a supporto una precisa ed inequivocabile misura, abbia origine da tutt'altra materia che nulla a che vedere con l'acustica e l'elettroacustica. Intervenire con cognizione di causa ed effetto, possedendone i mezzi, su quelle che si rivelano essere le reali cause delle sensibili variazioni al variare di elementi che mai potrebbero produrre quel tipo di cambiamento, permette la rivelszione di una potenziale qualità inespressa, altrimenti irraggiungibile qualunque sia il budget destinato alle apparecchiature ed al classico trattamento ambientale. Sara vero? Forse si, forse no, impossibile saperlo fin quando non se ne avrà avuta esperienza. Fino a quel momento rimane sempre valido l'enunciato di Tommaso d'Acquino, per il quale niente può risiedere nell'intelletto se non sia prima transitato attraverso i sensi.
mikefr Inviato 30 Settembre 2021 Inviato 30 Settembre 2021 Il 26/9/2021 at 21:39, scroodge ha scritto: Con certezza il cortisolo influenza le capacità uditive, con certezza il cortisolo varia nel corso della giornata, ergo anche le nostre capacità uditive variano nel corso della giornata. @scroodge e poi danno colpa alla corrente.......................😄
ediate Inviato 4 Ottobre 2021 Inviato 4 Ottobre 2021 Il 25/9/2021 at 00:18, leonida ha scritto: Qui un breve elenco di elementi che "suonano", espresso in ordine progressivo dall'origine ossia dal contatore elettrico. fino ad arrivare al fonorivelatore. A) suono del contatore. B) suono dei cavi della linea dedicata C) suono della placchetta da muro D) suono del cavo della multipresa E) suono della multipresa F) suono delle spine G) suono dei cavi di alimentazione H) suono del rack o mobile I) suono del giradischi L) suono del braccio M) suono del portatestine) N) suono dei fili dello shell O) suono delle viti P) suono della testina @mikefr Il 30/9/2021 at 08:34, mikefr ha scritto: e poi danno colpa alla corrente... Se leggi l'elenco mostrato da Giuseppe @leonida sono convinto che la corrente suoni, eccome: basta, d'altra parte, avvicinarsi ad una linea ad alta tensione per sentirne il "rumore". Che questo "rumore" possa trasferirsi a livelli infinitesimali, ma ben udibili ad un orecchio fine ed allenato, nelle linee elettriche a bassa tensione di casa, mi pare conseguenza ragionevolmente plausibile. D'altra parte anche io percepisco nettamente il miglioramento del mio impianto a seconda della qualità della corrente che lo alimenta e che varia profondamente nel corso della giornata: certe volte suona molto meglio, certe volte peggio. Se poi, dopo aver letto tutta la discussione e gli autorevoli interventi che ci sono stati fin qui, ci si mette anche la chimica del mio cervello... ...sono a posto, non capirò mai come suona realmente il mio impianto. Vuol dire che mi limiterò ad ascoltare "mediamente" la musica. 😂 Bella discussione, però. Complimenti sinceri a tutti gli intervenuti.
Questo è un messaggio popolare. mikefr Inviato 5 Ottobre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Ottobre 2021 7 ore fa, ediate ha scritto: basta, d'altra parte, avvicinarsi ad una linea ad alta tensione per sentirne il "rumore". Che questo "rumore" possa trasferirsi a livelli infinitesimali, ma ben udibili ad un orecchio fine ed allenato, nelle linee elettriche a bassa tensione di casa, mi pare conseguenza ragionevolmente plausibile. Non diciamo inesattezze,il rumore che si sente è dovuto dall’effetto corona.Esso consiste nella ionizzazione dell’aria presente in un sottile strato cilindrico (la corona, appunto) attorno ad un conduttore elettricamente carico. La causa del fenomeno è l’intenso campo elettrico che in alcuni casi, come vedremo, si stabilisce in questa regione. La ionizzazione si determina quando il valore del campo elettrico supera una soglia detta rigidità dielettrica dell’aria, e si manifesta con una serie di scariche elettriche, che interessano unicamente la zona ionizzata e sono quindi circoscritte alla corona cilindrica in cui il valore del campo supera la rigidità dielettrica. Il fenomeno è, in piccolo, sostanzialmente equivalente alla generazione di lampi e fulmini, che si verificano proprio quando il campo elettrico dovuto alla differenza di potenziale tra nuvola e nuvola o tra nuvola e terreno supera la rigidità Di tutto ciò,non passa assolutamente niente all'interno dei cavi. 2 1
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