Servizio TG1 sul ritorno del vinile e Mostruosità

[azn131]

@max56 1000 vinili non riuscirei ad ascoltarli in una vita sinceramente! quindi anche per me basterebbero e avanzerebbero

[maabus]

Io sono arrivato a 260 vinili, compro solo album che mi piacciono al 100%, ho sia ristampe moderne che stampe dell'epoca principalmente rock e fusion anni 70, nella maggior parte dei casi le stampe dell'epoca suonano meglio e hanno un respiro maggiore, più aria attorno agli strumenti cosa che a me piace, ma ci sono anche casi dove la ristampa moderna da file digitale rimasterizzata suona meglio tipo gli album degli Emerson lake & palmer, le recenti ristampe suonano meglio per me, infine una nota anche per le registrazioni moderne di album nuovi....li compro sempre in vinile per la questione loudness war, vinile sempre con più dinamica e quindi suona sul mio impianto e per le mie orecchie meglio del CD o file hires.

[max56]

2 ore fa, maabus ha scritto:

infine una nota anche per le registrazioni moderne di album nuovi

ecco , bravo ad averli menzionati , forse dipende dal genere o dalla casa discografica, ma finora "tutta la musica nuova che ho preso" ( per musica nuova intendo tanto per fare qualche esempio : Enrico Cipollini, Aldo Romano, Petra Magoni , Angelo Debarre, Stacey Kent, Maria Pia de Vito ....) quindi registrazioni ed album recentissimi : suonano tutti maledettamente bene.....ah in CD 😀, ma credo che questi autori e questi generi suonino bene anche in vinile .

[maabus]

39 minuti fa, max56 ha scritto:

ma credo che questi autori e questi generi suonino bene anche in vinile .

Immagino di sì, per il rock è diverso, purtroppo, per i miei ascolti il vinile è stata una salvezza😅

[gorillone]

@ediate

Anch’io la penso come te … soprattutto ora che il vinile costa dalle 2 alle 3 volte il cd.

Devo, però, ammettere che il supporto ha la sua influenza su alcuni parametri tra cui la morbidezza e la naturalezza.

Faccio un esempio: mi è capitato più volte di riversare cd su nastro (rtr ma anche volgare cassetta tdk sa o maxell xliis) e … di preferire la versione registrata

[BasBass]

Il 28/9/2021 at 21:15, Still Spinning ha scritto:

il giornalista generico  non capisce nulla di nulla che richieda un minimo di conoscenze specialistiche

Il giornalista non capisce nulla a prescindere, se no non sarebbe un giornalista.

[Angelo Ideo]

@Bazza Ciao, credo sia assai difficile riconoscere alla cieca una registrazione digitale da una analogica, sopratutto se la registrazione è fatta come si deve, cito  a mò di esempio le registrazioni Philips Digital tipo le Quattro stagioni di Vivaldi nella esecuzione di Abbado con la Mullova, le sonate per Pianoforte di Mozart  dalla Uchida ovvero il Carnevale degli animali di Saint Sans. Io ho potuto confrontare  il concerto per violino di Ciaikovskij della Philips Digital fatto dalla Mullova con Ozawa con quello della Decca SXL WB, DG, prima stampa di Campoli con Sargent, ebbene quello Decca è certamente un riferimento del suono analogico, però quello Philips , secondo il mio personale giudizio, pur essendo una registrazione digitale non sfigura affatto, perché pur essendo  full Digital è fatta bene.

[Bazza]

@Angelo Ideo Concordo in pieno, quello che veramente conta è il manico di chi siede al banco di regia/mixaggio

[ediate]

@Angelo Ideo L'avvento della registrazione digitale e del compact disc per la musica classica, è stata, secondo me, una sorte di benedizione: finalmente si potevano ascoltare le sinfonie senza interruzioni ogni venti minuti, senza clik-clak vari, senza fruscii. La musica classica ne ha tratto un enorme beneficio, considerando poi che i dischi di musica classica sono quasi sempre molto ben registrati ed incisi sia in analogico che in digitale; discorso diametralmente opposto si deve fare per la musica moderna, dove, a parte alcuni dischi splendidi che si contano sulle dita di due mani, la registrazione digitale non ha apportato un vantaggio che sia uno... 🤗