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Melius Club

Che cos'è la neutralità di riproduzione di un impianto audio?


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Inviato

@Cybe io non parlavo di percezione umana. Assolutamente. Sarebbe bello non vedere i soliti ritornelli...non sei amante della musica,  ti interessa solo l'impianto e tutto il campionario di etichette. 

Le misure non contano, il mio orecchio dice tutto ecc ecc...

  • Melius 1
Inviato

@jakob1965 ricambio con affetto e simpatia i saluti. Ho citato, di istinto, gli Hegel perché fin dai primi ascolti, anni fa, di queste macchine ho provato una sorta di “vuoto” venendo per esempio da un Mc ascoltato subito prima...suonavano, ci mancherebbe, ma c’era qualcosa che mi mancava. Poi ho avuto molte altre esperienze con Hegel, mi sono abituato a quel tipo di suono e ci ho trovato anche cose interessanti ma...

Comunque penso che per la maggior parte di noi l’impianto che mettiamo su nel corso di anni ci somiglia, ricerchiamo quel particolare suono che ci appaga e ci sforziamo di avvicinarci sempre di più.

Poi ci sono anche quelli che devono avere quelle determinate macchine di quelle precise case perché il mercato dice che sono il meglio...

Ma questa è un’altra storia.

Inviato
12 ore fa, 51111 ha scritto:

alla fine ci tocca ascoltare il disco.

L'incisione non la ascolti. Il vinile è fatto di solchi arati nella plastica e zigrinati ai bordi. Il c.d  ha sequenze di 0 e 1... 

L'incisione esiste per le macchine ma non per l'uomo.

Tanto è vero che lo stesso ciddi' suona diversamente nell'impianto A o in quello B. 

È più fedele l'impianto A o B?

 

Inviato

Si sente sempre più dire che un impianto si giudica meglio confrontandolo con la musica acustica.

Per me niente di più falso!

La musica che più si avvicina per similitudine di riproduzione è la musica dei concerti rock.

Entrambe usano amplificatori e casse per riprodurla.

Inviato

@51111 È una discussione interessante che sarebbe meglio continuare privatamente visto che ho l'impressione che altre persone interpretano cose che scrivo completamente diverso da quel che intendo.

Di quel che ho capito da quello che scrivi, secondo te affidandosi su certe misurazioni per settare l'impianto si arriva al punto di poter dedicarsi poi completamente alla musica in fase di ascolto.

Inviato
1 ora fa, Titian ha scritto:

Di quel che ho capito da quello che scrivi, secondo te affidandosi su certe misurazioni per settare l'impianto si arriva al punto di poter dedicarsi poi completamente alla musica in fase di ascolto.

Per me è stato così, non so se è una questione psicologica, sta di fatto che ho perso il vizio di acquistare componenti hi-fi a favore di supporti di musica. 

Per la verità non saprei nemmeno dove mettere altri diffusori, ne ho veramente tanti, l'impianto principale comunque è stabile da anni.😊

Se mi permetto di insistere su alcune cose è per agevolare i forumers con poca esperienza per raggiungere il risultato che a me ha portato alla "soluzione". 

Inviato

Per quello che è la mia esperienza, ascoltando l'impianto qualcosa non mi tornava. Un bel giorno mi sono stufato di tentativi, e sedute di ascolto ingolfanti cervello e orecchie. Mi sono deciso ad andare a fondo alla questione,  per vedere se era un mio pallino o no.

Mi sono attrezzato per fare qualche misurazione nel mio punto di ascolto,  e non mi sbagliavo. Con un po di pazienza, tra spostamenti di casse, punto di ascolto,  prime riflessioni, i grafici sono migliorati, il piacere di ascolto anche, ed oramai, benché ancora lontano da un risultato perfetto, non senti più la necessità di toccare più nulla, e il famoso equilibiro della discussione, si percepisce chiaramente.  Soldi risparmiati in cavi tanti, in componenti nuovi tantissimi, in interventi casalighi molto ma molto pochi. 

Inviato

@Ggr Come non quotarti....lo ho detto all'inizio della discussione.

Gli apparecchi che acquistiamo sono bene o male tutti abbastanza neutri e fedeli, quello che fa' la differenza (tanta) è l'ambiente.

Avevo anche fatta un apertura di ragionamento sulla "SORGENTE".

La sorgente è la nostra orchestra dentro casa, la sorgente è appunto la sorgente.

Basti pensare ad un setup analogico e alle sue infinite possibilità di "aggiustamento".

Percui, per me un impianto neutro è ciò che meglio mi fa' sentire la differenza tra le sorgenti (tutte) in un ambiente acustico adeguatamente trattato.

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
7 ore fa, 51111 ha scritto:

Se mi permetto di insistere su alcune cose è per agevolare i forumers con poca esperienza per raggiungere il risultato che a me ha portato alla "soluzione". 

semmai dovresti dire quali misurazioni fai e che rapporto fra di loro per te hanno (priorità per esempio). Questo sì che servirebbe i forumers con poca esperienza. Parlare di matematica e fisica è molto molto vago.

 

Inviato
1 ora fa, SpiritoBono ha scritto:

Gli apparecchi che acquistiamo sono bene o male tutti abbastanza neutri e fedeli,

Ma hai mai fatto delle prove con diverse elettroniche e diffusori (monitori da studio per esempio) in un'ambiente trattato professionalmente (ottimale)? Poi chiediti perché ci sono così grandi differenze sonore con lo stesso ambiente ottimale.

Chiaro che tutto è bene o male abbastanza neutri e fedeli. Anche il partner che va a scopare una volta la settimana con gente sconosciute è bene o male abbastanza fedele. Ma con che criterio si afferma che qualcosa sia neutro e fodele?

 

Inviato

Mah. Il concetto di neutralita’ appartiene all’audiofilia matura e richiede una buona conoscenza del suono acustico vero oltreche’ una buona carriera audiofila.

Se si comincia a parlare di magia, di calore ecc. si parte male (imho). Sono le prime seduzioni poi la cosa stanca perche’ ci si rende conto al primo incontro con i suoni veri che non c’e’ alcun calore (provate a cantare qualcosa).

La neutralita’ giova alla musica

perche’ non enfatizzando alcuna frequenza, espone il contenuto musicale con fedelta’ e chiarezza secondo le intenzioni di chi ha registrato e ha dato l’imprimatur.

Pensate ad un pianoforte o a una voce lirica con colorazioni: insopportabili.

Altra cosa e’ come si ottiene la neutralita’. Per uscire dal soggettivo la strada migliore e’ la misurazione ma un orecchio allenato alla musica sa valutare se quella che ascolta e’ musica “scaldata”

Inviato
6 minuti fa, mozarteum ha scritto:

La neutralita’ giova alla musica

perche’ non enfatizzando alcuna frequenza,

ma il timbro è solo una piccola caratteristica sonora della neutralità. Io ne metterei altre caratteristiche.

Inviato
1 ora fa, Titian ha scritto:

semmai dovresti dire quali misurazioni fai e che rapporto fra di loro per te hanno (priorità per esempio). Questo sì che servirebbe i forumers con poca esperienza.

Non è la discussione adatta per parlare di misure, ci sono molti thread su come si utilizza REW. Ho postato più volte i grafici che ho ottenuto e non mi va di ripetere. Qui è importante dire che per un equilibrio del sistema e conseguente neutralità non bisogna andare a tentoni ma aiutarsi con programmi specifici e microfono.

Inviato

Per capire se un suono è bello e/o verosimile non è necessario misurare alcunché 

Inviato

@mozarteum dice: " Il concetto di neutralita’ appartiene all’audiofilia matura e richiede una buona conoscenza del suono acustico vero oltreche’ una buona carriera audiofila" ..

quindi solo per una casta se ho capito bene? ..per tutti gli altri, ma sopratutto per i giovani tra i quindici e i trent’anni che sono al massimo della forza biologica, della potenza sessuale e ideativa, non v'è spazio. il logorio del timpano e la degenerazione neurologica quindi la fanno da padrona.. vero?

quanto mi piacciono queste distinzioni erga omnes. evviva la discriminazione "ante previsa merita".. come direbbe il buon marchese del grillo "io sono io e voi non siete un..."

rammentiamo che einstein scoprì la sua formula a ventiquattro anni. carlo magno conquisto mezza europa a 28 anni, mozart si esibiva a 6 anni dinnanzi a nobili etc..

ma io dico quale contributo da alla discussione il suo intervento? ci rifletta per favore.

con ilarità e saccenza di un giovane quarantenne.

ad maiora.

😇

PS: dimenticavo. mi elenchi quali sarebbero i "veri suoni" perché noi tutti non ne siamo a conoscenza e ne dell'esistenza. necessitiamo bibliografia.

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, Cybe ha scritto:

rammentiamo che einstein scoprì la sua formula a ventiquattro anni

Non me ne volere ma l'anno in cui la elaborò fu il 1916 quindi a 37 anni 

Anton Bruckner scrisse la sinfonia N.7 caposaldo della cultura occidentale (opera mirabile dell'intelletto umano) a 56 anni - Questo per dire con stima e rispetto che non vi è regola - ci sono i precoci (vero) ma anche grandissime personalità che sono emerse in tutta la loro potenza nella maturità  

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