aresmarte73II Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 ieri ho voluto riutlizzare il mio revox b 215 e cosi ho inserito un nastro al cromo (tipeII) basf e ho avviato la taratura automatica ma lo svizzero mi ha dato errore lampeggiando la scritta align, ho ripetuto la taraura con altri nastri molto vecchi e di qualità inferiore (una vecchissima e ususrata tdk d del 1987) ma nessun problema quindi ho dedotto che questi nastri non riescono a essere incisi in nessun registratore a cassette hifi, probabilmente sono instabili chimicamente e col tempo divengono inutilizzabili, una vera delusione perchè apparentemente il nastro sembra buono. tempo fa feci una prova col technics m 95 e il bias era troppo basso, al punto che per magnetizzarlo occorreva una posizione intermedia tra cromo e metal.I nastri giapponesi invece vanno benissimo: i vari tdk sa, sony ux ecc funzionano bene anche se sono molto vecchi come nel caso delle maxell ud xl ecc. 1
oscilloscopio Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 @aresmarte73II Si, alcuni nastri Basf non si riescono a tarare con l'autobias, se si vogliono utilizzare bisogna usare macchine più vecchie.
ediate Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 @aresmarte73II è da una vita che dico peste e corna dei vecchissimi nastri BASF a cassette… ho delle vecchissime, ma NOS, BASF Chromdioxid e l’unico deck che riesce a tararle automaticamente (senza Dolby C) e poi a registrarle anche con il Dolby C è il mio Akai GX-F71. Non mi chiedete come fa (le registrazioni sono pure passabili, un pizzico chiuse, ma ascoltabili) ma ci riesce solo lui, nemmeno il GX-F91 ce la fa. Non parliamo poi dello Studer A721… le sputa via dopo pochissimi istanti. Vecchissime Sony, TDK, Maxell si tarano una meraviglia ovunque, pure nello Studer. Secondo me, poi, non si tratta di instabilità chimica: ho delle vecchissime TDK KR (al cromo puro) e si tarano ovunque perfettamente. Sono proprio i BASF che fanno schifo… 🤗
Paolo 62 Inviato 12 Ottobre 2021 Inviato 12 Ottobre 2021 Che non sia perchè fuori standard per i registratori più moderni.
ediate Inviato 12 Ottobre 2021 Inviato 12 Ottobre 2021 @Paolo 62 lo sarebbero anche i nastri più vecchi delle Marche giapponesi. Anzi, lo sono senz’altro: prima della standardizzazione in IEC I, II, III e IV ogni nastro aveva formulazioni e parametri stranissimi. Però i giapponesi riesci comunque a tararli e registrarli più che decentemente (alcuni ancora oggi sono eccellenti, vedi i TDK Audua), i BASF (anzi, in generale, molti nastri europei vecchissimi) no. È senz’altro una questione di bias e di sensibilità, ma il risultato pratico è che sono, spesso, inutilizzabili.
dipparpol Inviato 12 Ottobre 2021 Inviato 12 Ottobre 2021 @aresmarte73II le cassette andrebbero anche bene, non è un problema di usura o di instabilità, quel problema lì lo hanno sia le basf di 50 anni fa che le emtec ultima serie dei primi anni 2000. è un problema di bias. i nastri basf richiedono una corrente di bias molto bassa per cui semplicemente i registratori con calibrazione automatica non riescono a tararle! soluzione? semplice: o non usare la calibrazione automatica e registrarle al volo e accontentarsi dei risultati (suoneranno un po' cupe) oppure usare un deck con calibrazione manuale del bias ed impostarlo ai valori minimi ed anche qua accontentarsi del risultato...
aresmarte73II Inviato 12 Ottobre 2021 Autore Inviato 12 Ottobre 2021 @dipparpol no tutto il contrario: i nastri basf/emtec richiedono un bias troppo elevato, (infatti la registrazione viene distorta se non si tara l'apparecchio) al punto che sia le tarature automatiche che quelle manuali non riescono a magnetizzarlo correttamente, infatti con la technics m 95 si riusciva commutando sulla posizione metal ma la risposta era scadente sugli alti perchè il bias è troppo alto, la soluzione sarebbe quella di tarare i trimmer interni ma con la conseguente incompatibilità con i nastri di altre marche.
dipparpol Inviato 14 Ottobre 2021 Inviato 14 Ottobre 2021 Il 12/10/2021 at 19:11, aresmarte73II ha scritto: i nastri basf/emtec richiedono un bias troppo elevato mmhh. io so esattamente il contrario (è per quello che suonano scuri sui deck giapponesi.) la corrente di bias è inversamente proporzionale alla risposta in frequenza... cmq potrei sbagliarmi.. chiediamo numi a @oscilloscopio @ediate
oscilloscopio Inviato 14 Ottobre 2021 Inviato 14 Ottobre 2021 @dipparpol Concordo con quanto hai scritto 1
ediate Inviato 14 Ottobre 2021 Inviato 14 Ottobre 2021 @dipparpol confermo. Il bias dei registratori giapponesi è, mediamente, troppo alto per i nastri europei. All’aumentare del bias diminuisce l’estensione della risposta sulle alte (= suono chiuso), al contrario quando il bias diminuisce (= suono aperto).
Membro_0022 Inviato 14 Ottobre 2021 Inviato 14 Ottobre 2021 Quando mi regalarono il primo registratore a cassette mai avuto (un Castelli) comprai alcune di queste Ritrovate dopo anni e provate in un deck vero, si rivelarono per quello che erano realmente: una porcheria immonda, sia come meccanica che come nastro. Abominio !
Membro_0022 Inviato 14 Ottobre 2021 Inviato 14 Ottobre 2021 1 ora fa, ediate ha scritto: confermo. Il bias dei registratori giapponesi è, mediamente, troppo alto per i nastri europei. All’aumentare del bias diminuisce l’estensione della risposta sulle alte (= suono chiuso), al contrario quando il bias diminuisce (= suono aperto). Questo vale per i nastri vecchi, primi anni 70. Ho provato delle cassette EMTEC più recenti e si comportavano più o meno come qualsiasi cassetta entry leve giapponese (una TDK-D per capirci). Idem per i nastri in bobina: i vecchi nastri BASF marroni richiedono un bias basso, ma la differenza tra il bias ottimale per un LPR35 e un Maxell UD è di fatto irrilevante. Al punto che un registratore tarato sul LPR può usare tranquillamente anche un Maxell senza apprezzabili alterazioni della risposta.
dipparpol Inviato 14 Ottobre 2021 Inviato 14 Ottobre 2021 Infatti mi ricordo che su alcune piastre Aiwa che ho avuto la manopolina del bias per i nastri basf/philips doveva stare sempre su ore 9 o meno per suonare brillanti (quasi) come la sorgente.
pserci Inviato 14 Ottobre 2021 Inviato 14 Ottobre 2021 Le cassette al CrO2, quindi la formulazione di tipo II standard, non le generazioni successive che erano fatte con ossidi di cobalto, ad esempio, hanno una MOL molto bassa, significa che vanno registrate a basso livello, di contro hanno generalmente un rumore più basso, per cui conservano una buona dinamica. Ecco perchè vi distorcono, se aumentate il bias un po risolvete ma a detrimento della banda passante. 1
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 15 Ottobre 2021 Moderatori Inviato 15 Ottobre 2021 10 ore fa, lufranz ha scritto: si rivelarono per quello che erano realmente: una porcheria immonda, sia come meccanica che come nastro. Abominio ! Eccole li, in un recente thread mi riferivo proprio a quelle cassette Basf come la peggior porcheria che l' uomo abbia creato. Nel giro di qualche minuto le testine erano tutte imbrattate con l' uso; se non ricordo male si trovavano anche con il guscio color giallo.
ediate Inviato 15 Ottobre 2021 Inviato 15 Ottobre 2021 @BEST-GROOVE il colore del guscio variava con la durata. Quelle blu erano da 120, se non ricordo male quelle da 60 erano rosse o gialle… ma sempre schifo facevano!
Membro_0022 Inviato 15 Ottobre 2021 Inviato 15 Ottobre 2021 13 minuti fa, BEST-GROOVE ha scritto: se non ricordo male si trovavano anche con il guscio color giallo. Gialle, rosse e verdi a seconda della durata. Le C90 erano verdi, non ricordo le altre accoppiate colore-tempo. Oops... scritto insieme a Edilio.
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 15 Ottobre 2021 Moderatori Inviato 15 Ottobre 2021 @lufranz @ediate ah ecco....volevo scrivere anche rosse ma temendo di fare un flop colossale con la memoria ho preferito non riportarlo, invece lo avete confermato...bene bene.
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