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Melius Club

Siamo sicuri di giudicare un impianto come suona?


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Inviato

@FabioSabbatini

Certo che il suono è oggettivo sotto l’aspetto fisico, ma quello che ti piace o quello che producono gli strumenti può essere soggettivo (c’è chi preferisce una chitarra invece di un’altra o un amplificatore al posto di un altro, un pianoforte al posto di un altro … per esprimersi).

Chi può dire quello che suona meglio … almeno si può dire fisicamente, ma in realtà certe caratteristiche di alcuni strumenti sono tipiche dello strumento stesso che, magari paragonato con uno più moderno, fisicamente può essere più impreciso.

Faccio un esempio su uno degli amplificatori che ha fatto la storia della musica rock (che purtroppo non posseggo, ma non ne faccio un dramma):

il Fender deluxe reverb del 1965.

Ecco, esistono le reissue, esiste chi ha cambiato condensatori o trasformatori con condensatori e/o trasformatori più moderni e più performanti …. uno schifo paragonati all’originale che ha anche un po’ di rumore di fondo (ma che quando suoni non sentì).

Se vuoi quel suono che hai sentito in tantissimi dischi senza che tu lo sappia …. devi cercarne uno in buone condizioni e trovare che te lo vendano (difficile, non è questione di soldi in certi casi).

Se vuoi il suono di chitarre acustiche di parecchi dischi di Neil Young, per esempio, devi avere una Martin d28 o d45 d’inizio anni 70 (non 90, 2000, 2010 o 2020 che sono un’altra cosa e che non valgono nulla al confronto).

E potrei continuare all’infinito 

Inviato

ho capito che devo tenere l'impianto spento finchè non avrò ascoltato almeno nmila concerti, rigorosamente di musica non amplificata (che palle)...       ...ripenso al mio povero papà,appassionato di lirica e tutti gli anni più volte presente in Arena,preferiva ascoltare le musica con la sua fidata radio Philips che con l'impianto che avevo da adolescente..   ...e si divertiva moltissimo.

Inviato
4 minuti fa, Gici HV ha scritto:

rigorosamente di musica non amplificata (che palle)... 

 o amplificata bene: un esempio i concerti live degli anni  90 di Ivano Fossati - splendidi come musica , intensità ed incisione

Inviato

@jakob1965 che però a casa puoi riprodurre solamente in scala ridotta...     ..ma godendo lo stesso come un riccio.🤭😉

  • Melius 1
Inviato

@Gici HV

Ascolta tranquillo e senza stress, mica devi dimostrare che il tuo impianto è meglio di un altro.

Io non invito mai nessuno a casa, per esempio, e se qualcuno viene l’impianto rimane spento, a meno che non lo richieda espressamente

  • Melius 1
Inviato
Il 22/10/2021 at 07:55, FabioSabbatini ha scritto:

A volte capita,  anzi spesso capita che...

sono proprio gli "ignoranti" di hiend, i musicisti,  che quando ascoltano un pianoforte o violino da noi ci dicono che è  indistinguibile dal vero.

Scusa non ho capito: vuoi dire che affermano che il suono riprodotto sia uguale a quello dal vero?

 

10 ore fa, _Diablo_ ha scritto:

Se selezioni un musicista e lo addentri in questo hobby essendo dotato di orecchie anche per lui alla fine diventerà chiara la differenza tra ascoltare un Naim e un Marantz, delle Sonus Faber o delle B&W..

In generale, quindi non rivolto specificamente a questa quotazione, bisognerebbe distinguere fra i diversi livelli di musicisti. Come per tutti i mestieri ce ne sono di tutti i colori. Io quando scrivo di musicisti intendo quelli di musica classica (ripeto non per il genere ma perché è quello per me più familiare) che hanno raggiunto un certo livello di notorietà mondiale. Parlando con loro (velocemente) e vedendo filmati so quanto tempo dedicano alla "qualità" del suono che vogliono raggiungere. Tutti hanno la lo idea del "suono ideale" e questo a dipendenza del pezzo. La maggior parte della loro vita si concentra su questo. Questi musicisti quando si tratta di "giudicare" un suono riprodotto non hanno nessun tempo da dedicare nell'analizzarlo e cercare magari di migliorarlo.  Discorso a parte quando stanno analizzando una registrazione di un loro CD prima di rilasciarla. Conosco un caso dove è durata oltre un anno prima del rilascio perché il direttore non era contento del suono sia nello studio che su altri impianti.

Un musicista di un certo livello non ha il tempo come l'audiofilo da dedicare prima nel entrare nella parte tecnica di riproduzione che quella di analizzare il suono. Gli analisi sono fatti alla svelta, ma non meno dettagliata, e messa lì come o "non suona" o "suona". Non gli interessa le ragioni per cui suona bene o male nemmeno come si può migliorarla. Per questo ci sono i tecnici. In linea di massima quando sente 10 impianti e si sente male si rassegna e dice, vabbe' è riproduzione non sarà mai come il dal vivo.

Io in un certo punto vado anche alle fiere in in negozi con un atteggiamento del genere:

se non suona bene me ne frega cercare le ragioni, questa è cosa degli espositori. Se loro presentano la loro roba così, fra l'altro ne sono in maggioranza fieri della qualità sonora, basta vedere poi la pubblicità che ne fanno dopo, questa dimostra per me il loro gusto personale del suono. Gusto che in quasi tutti i casi hanno un certo riscontro positivo in una parte di audiofili.

 

 

Inviato
3 ore fa, jakob1965 ha scritto:

I musicisti giovani (e bravi - qui erano maestri di una scuola di musica moderna)

Per me non sono assolutamente referenze per persone che coltivano in modo serio il "bel suono".  Ci sono di tutti i colori in qualsiasi mestiere.

Inviato

@Titian  oppure (come sono un poco portato a credere) una bella quota-parte di musicisti non ha interesse più di quel tanto verso la musica riprodotta  in senso qualitativo - se cosi è - è un gran peccato

Inviato
11 minuti fa, gorillone ha scritto:

l’impianto rimane spento,

Al massimo di sottofondo. Ognuno ha il suo suono in testa anche se usano Alexa stereo o l'impianto originale dell'auto o una soundbar. Molte volte il suono dei nostri impianti è così diverso da ciò che  l'utenza media mediamente ascolta che risulta più inconcepibile che apprezzato. Poi se googlano i componenti a volte diveniamo ancor di più "strani".

 

Inviato

@jakob1965 ma non hanno il tempo. Conosco musicisti che non hanno neanche tempo per la famiglia / moglie!

  • Melius 1
Inviato
18 minuti fa, Titian ha scritto:

Scusa non ho capito: vuoi dire che affermano che il suono riprodotto sia uguale a quello dal vero?

Si, se uguale non lo intendi in modo Heisenbergiano

 

"Praticamente uguale"....così mi diceva il primo violino dei Musici, a casa mia. Sentendo i suoi dischi da lui suonati. 

Cioè la deviazione dalla ugualita' era fuori dall'ambito "pratico".

Cioè...mia personale interpretazione: 

"a parte differenze comunque non musicalmente importanti, me sona uguale nella sostanza....poi certo...voi audiofili continuerete a ravanare le "differenze"... baggianate tipo scansione dei piani sonori, soundstage ultradimensionale ecc...quando manco un buon redbook da un buon 24/96 siete in grado di distinguere. In cieco" 

Potrei continuare con diversi episodi di pianisti. 

 

 

Inviato
10 minuti fa, Dubleu ha scritto:

Molte volte il suono dei nostri impianti è così diverso da ciò che  l'utenza media mediamente ascolta che risulta più inconcepibile che apprezzato.

La mia esperienza qui era il contrario: sono tutti rimasti con un sentimento positivo interiore. Per ora nessuno che ha guardato l'ora e dava segni di smettere l'ascolto anche dopo ore. E tutta gente che non ha impianti a casa loro.

Inviato

Il suono ha aspetti oggettivi che possono essere considerati per varie evenienze ( fase di  progettazione soprattutto).

Ma la resta di un impianto hifi nella su globalità deve essere giudicata attraverso un giudizio ( che abbiamo spiegato essere altra cosa rispetto al gusto) umano argomentato, correttamente aggettivato e logico, cosa che nessuna macchina e nessuna misurazione è in grado di offrire.

Inviato
8 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

in modo Heisenbergiano

Principio di indeterminazione? 😄

  • Melius 1
Inviato

@FabioSabbatini così come lo interpreto io da quel che tu scrivi ( 😁 ) è quel che scrivevo io prima:

non hanno tempo o voglia di analizzare un suono riprodotto, cercano alcuni aspetti musicali più importante per loro che vogliono sentire e sicuramente la sostanza musicale è la più importante (fraseggio, tempo, accenti, ecc). Per andare oltre bisogna cercare il dialogo e far domande precise: "non ti sembri che il timbro in questo passaggio sia strano?"; "ma questi semicromi son suonati male!, non si sentono bene) ", ecc ecc.

Bisogna andare sul loro livello musicale e fare una discussione musicale con riferimento alla qualità sonora. Poi sì che salteranno fuori tante cose che non funzionano nella riproduzione e sì noterai che sono capaci di analizzare bene il  suono.

  • Melius 1
Inviato

@Titian

Che un musicista badi a timing, accenti e al fatto che le note siano ben suonate è naturale e fondamentale, direi 👍👍

Inviato
7 minuti fa, Titian ha scritto:

così come lo interpreto io da quel che tu scrivi ( 😁 ) è quel che scrivevo io prima

Ahimè non interpreti quello che ho scritto come lo interpreto io.

D'altra parte Epicuro diceva: bisogna innanzitutto imparare a intendersi sul significato delle parole.

Non dico che io "capisco" meglio. Solo diverso 

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