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Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


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Inviato
14 ore fa, captainsensible ha scritto:

E questa tesi rafforza quella dei misuroni: se l'orecchio e' inaffidabile meglio fidarsi delle misure.

Mi sembra incontrovertibile....

 

Aridaglie, te ascolti con l'orecchio o con un oscilloscopio?

-

Le misure hanno tutto un altro livello di problemi, il primo è che sono correlate alla qualità sonora percepita in modo blandissimo (i valvolari hanno distorsioni superiori eppure vengono preferiti dalla maggioranza degli ascoltatori in prove cieche). Il secondo è che in un sistema complesso le misure singole non ti aiutano a capire l'uscita

di tutto il sistema che ha delle proprietà diverse dalle misure o dalla sommatoria delle misure.

Sapere che il dac ha una distorsione tal dei tali non ti dà alcuna informazione utile.

-

Certo potresti magari misurare in ambiente, sarebbe già più intelligente come approccio. Peccato che nessun microfono è un orecchio umano e la musica non si può misurare, puoi solo mandare dei segnali test e farti le pippe sulle curve flat.

captainsensible
Inviato

@_Diablo_ Non mi segui.

i DAC eccetto quelli rotti, hanno tutti misure buone.

i valvolari dipende, ed infatti alcuni casi vanno bene ed in altri casi no, dipende cosa ci attacchi

se quello che ci attacchi compensa il carattere del valvolare vanno benissimo, altrimenti puoi avere un disastro.

 

 

cs

Inviato

@captainsensible   per i valvolari vero - si hanno spesso curve tra 20 - 20 khz molto sofferte con variazioni di  +/-decibel      - come era la spiega? Che l'ampli non riesce ad imporsi e segue/ conferma l'andamento d'impendenza tra 20 - 20 khz del diffusore credo

captainsensible
Inviato

@jakob1965 infatti, avendo una impedenza di uscita più elevata degli SS, molto del risultato dipende dal diffusori.

Sui single ended poi non parliamo proprio 🙂

CS

 

Inviato
13 ore fa, leoncino ha scritto:

Vi faccio un esempio poi mi taccio.

Vi comprate un televisore iper costoso e performante.

Ci sono tutte le regolazioni possibili.

Si possono fare a occhio? Certo che si! Ma se le fate fare ad un professionista che usa strumenti per le regolazioni e non guru della super vista che siccome ha visto tutto esattamente come tutti gli essere umani che ci vedono.

Ora non venitemi a dire che è meglio fare le regolazioni ad occhio che con strumentazione.

 

E' un esempio un po' ardito se permetti. Non nel senso che non hai ragione, tutti dovrebbero farsi fare una taratura/calibrazione con sonda/colorimentro (me la faccio infatti). Ma mentre nel video esistono degli standard dalla prima all'ultima fase, nell'audio non ne esistono. Non a caso è molto più facile avere accordo degli esperti su quale sia il miglior TV in commercio che non il migliore impianto audio.

.

C'è una differenza notevole tra udito e vista anche dal punto di vista anatomico. La vista è un senso sviluppatissimo e "fine" negli uomini e tutti (a parte chi ha i problemi di vista) vedono uguali, le stesse cose, gli stessi colori ecc.

L'udito invece è un senso poco sviluppato nell'uomo e non troveresti due persone che sentono uguale neanche in mille anni (anche solo per la diversa conformazione delle orecchie esterne). Oltre al fatto che è anche più sensibile al decadimento nel tempo e non esistono degli "orecchiali" che ti rimettono perfettamente in grado di sentire.

-

So che è assurdo come esempio ma immaginate di essere abbandonati in una foresta sconosciuta, iniettati di un siero che vi inibisce un senso, preferireste essere ciechi o sordi per avere più speranze di sopravvivere? Beh non avrei dubbi.

 

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, _Diablo_ ha scritto:

So che è assurdo come esempio ma immaginate di essere abbandonati in una foresta sconosciuta, iniettati di un siero che vi inibisce un senso, preferireste essere ciechi o sordi per avere più speranze di sopravvivere? Beh non avrei dubbi.

Bello, mi piace!

 Metaforico

La giungla audiofila è piena di pericoli in effetti (relativi, sempre di gioco si tratta)

I pericoli di incappare in venditori di olio di mappila sono i più comuni, poi vengono quelli di incappare in discepoli di letteratura agiografica che credono, addirittura in buona fede a volte, a certe note cosucce ecc...

Il risultato è che poi si "sentono" cose esilaranti tipo il suono del millesimo di decibel da 43 a 43.4 hertz, le variazioni di fase astrale ecc...

Bella metafora 

 

acusticamente
Inviato
1 ora fa, captainsensible ha scritto:

i DAC eccetto quelli rotti, hanno tutti misure buone.

Per cortesia mi puoi chiarirmi questo punto ?

Le misure sui DAC vengono intese solo sulla parte del chip o nel complesso ?

Io ho sempre sentito commentare i miei amici tecnici sul fatto che un chip può essere comunque buonissimo ma poi la parte dell’uscita analogica condiziona la qualità del suono.  Quindi in questa ipotesi le differenze starebbe quasi tutte lì.

captainsensible
Inviato

@acusticamente tutto, a meno di non voler forzatamente caratterizzare un suono, ed allora ci si inventa grandi cose a valle del chip.

CS

Inviato
4 ore fa, ClasseA ha scritto:

sono un uomo e non una banderuola

 

boris9.gif.33872e04ec0e76ffc801ff2b69b2b56e.gif

acusticamente
Inviato

@captainsensible Quindi se ho inteso bene il tuo “tutto” un dac andrebbe valutato nel suo complesso e non solo nel chip, che come si intende avrebbe (e avrebbero tutti) ottime misure ?

E così anche nella valutazione tra dac diversi, quindi giustamente soggetti a differenze…

 

captainsensible
Inviato

@acusticamente I chip hanno tutti ottime misure, nei limiti delle loro specifiche tecniche.

Poi attorno ai chip si costruisce tutto l'ambaradan.

E andrebbe valutato l'ambaradan nel suo complesso, non convieni ?

Ora, normalmente da che mondo è mondo, il produttore del chip fornisce anche uno schemino con cui implementare il chip per farlo funzionare, generalmente piuttosto semplice.

E se lo si implementa come dice di farlo il produttore, le misure sono un pò peggiori di quelle del chip solitario, ma non di tanto, quindi mediamente buone.

Questo è il DAC "modello base".

Poi ci sono le variazioni sul tema in cui "progettisti" di varia natura prendono il chip base ed invece di implementarlo secondo lo schemino del produttore, si inventano le cose più disparate. 

Ecco, li non so come possano essere le misure di un siffatto ambaradan, in quanto ognuno fa un pò come gli pare.

Se un progettista è "cum granu salis", le misure non dovrebbero peggiorare...se cum granu sails...

 

CS

 

acusticamente
Inviato

@captainsensible  Certo, concordo che un dac andrebbe valutato nel suo complesso, ma dato che alle volte si legge che i dac sono tutti uguali perché le misure sono tutte ottime, per quanto espresso ora invece queste differenze nell’ascolto sarebbero giustificate perché non si ascolta il chip a se stante ma tutto l’ambaradan.

Quindi trovare differenze tra un dac di 300 e uno di 3000 non sarebbe per forza una pia illusione o un autoconvincimento

Inviato
5 ore fa, acusticamente ha scritto:

si legge che i dac sono tutti uguali

Qui ci sono due questioni, a mio personalissimo parere

Facili facili,  le dispensiamo subito 

 

Primo: un problema di buona fede. "Tutti uguali " nessuno lo ha mai scritto se non alcuni che vogliono mettere in bocca ad altri cose ridicole. In quanto non hanno argomenti validi. Non è il caso tuo ma purtroppo evidentemente ripeti di riflesso cose che vedi scritte da altri.  Le differenze ci sono sempre. Ti dirò: ci sono anche tra stessi modelli, figurati tra modelli diversi. E ovviamente riguardano anche e soprattutto il dac nel suo insieme,  oltre che ogni singola parte.

Secondo: è  solo una questione di ordine di grandezza.  Per far sì che le differenze siano realmente importanti almeno uno dei due dac deve essere o rotto o fatto molto male. Il prezzo c'entra  pochissimo. 

Spesso le differenze sono dell'ordine di grandezza di quelle causate al moto browniano delle molecole dell'aria da una scoreggina di zanzara.

Sono differenze di questo ordine di grandezza, più  o meno, che certuni, soprattutto se il daccone pesa un botto e costa un botto, definiscono "eclatanti ".

Perché si suggestionano e nemmeno se ne rendono conto. 

Allora l'unica difesa è dire che alcuni scrivono che i dac sono tutti uguali. 

O che per saper sentire ci vuole la laurea in audiophilia comparata alla Bocconi.

O che per sapere sentire devi andare a concerti rigorosamente classici dodici volte a settimana  mi IMO.

E che audiosciencereview è il male assoluto. O giù di lì. 

Ammetto che esagero un pò,  a scanso di equivoci dei soliti fraintenditori professionali. 

Ma il succo è questo.

Teneri.

🙂

 

 

  • Melius 1
acusticamente
Inviato
3 ore fa, FabioSabbatini ha scritto:

Primo: un problema di buona fede. "Tutti uguali " nessuno lo ha mai scritto se non alcuni che vogliono mettere in bocca ad altri cose ridicole. In quanto non hanno argomenti validi. Non è il caso tuo ma purtroppo evidentemente ripeti di riflesso cose che vedi scritte da altri.

Un po’ ho semplificato, è vero, ma non volevo ripetere il concetto del “dac da 3000 che suona come uno da 300” però il punto sul quale si gira lo sappiamo qual è.

Non è che “ripeto di riflesso” ma semplicemente se leggo una tesi esposta da qualcuno mi chiedo il perché (se non me lo spiega lui) e dove sono gli eventuali limiti.  Perché vorrei capire.  Poi magari una mia personale esperienza su quella cosa ce l’ho già ma mi interessa comunque una spiegazione.

 

Dopo di che si torna inevitabilmente all’annosa questione del dare un peso alle differenze.
Io ho confrontato dac diversi e le differenze le ho sentite e un bell’effetto me lo hanno fatto.  Anche tra meccaniche pure (ne ho tre in casa con due che appartengono agli anni 80.

 

Quelo che mi sembra un punto molto ostico per alcuni è comprendere e accettare che, a fronte anche di piccole differenze, abbiamo tutti una sensibilità diversa.

Ci sono persone che se bevono un caffè alle cinque del pomeriggio fanno poi fatica ad addormentarsi e altre che ne bevono due in serata e nulla gli cambia.

Concentrarsi sulla quantità mi sembra un percorso non esaustivo perché il processo non finisce lì e subito dopo viene la percezione individuale. Quella che fa o non fa la differenza. Senza che questo debba implicare un giudizio sulla persona

Inviato

Extremo e Mbl da me suonano apprezzabilmente diversi. Negli ascolti lunghi cio’ esce fuori direi in modo sensibile. Non giorno e notte (ma questo non avviene quasi mai in hifi) ma quel che basta a farmene preferire uno.

Sono sempre differenze marginali ma in hifi di questo si discute non se un violoncello sembra un violino (cosa che non accade neanche con la radio tivoli).

D’altra parte, il simpaticamente tuonante sabbatini che ha impianto stratosferico mai cambierebbe alcuni pezzi per amor dei responsi delle misure. E fa bene

 

  • Melius 2
Inviato
11 minuti fa, acusticamente ha scritto:

Un po’ ho semplificato, è vero, ma non volevo ripetere il concetto del “dac da 3000 che suona come uno da 300” però il punto sul quale si gira lo sappiamo qual è.

Mi rendo conto infatti 

Anche io semplifico

L'importante è capire il senso e non stravolgerlo 

Io ho sia dac da 300 che da 3000 e avuti da 10000 e tanta esperienza coi soliti noti ancora più esosi 

E se non bacati, 99.9% delle volte non distingui il dac da 300 rispetto  a quello  da 3000 o trentamila o trecentomila 

In un confronto serio

Vieni da me e proviamo

Oppure ti porto il mio focusrite e li confrontiamo col tuo Vivaldi da ottantamila 

E se per ipotesi  che non voglio scartare a priori li distingui, le differenze sono piccole 

E chi suona meglio è  questione di gusti. Alla cenca fifty fifty.

A vista ovvio vince il blasone 

Vuoi sentire differenze cge esistono davvero? 

Prova a spostare i diffusori di venti centimetri 

o a cambiarli con altri

🙂

 

 

Inviato
6 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Mbl

Ti dirò...non ti sei ancora  stufato del 1611f?

Io aspetto  con pazienza 

Prima o poi me lo cucco, da qualche  parte

Devo completare la mia piccola  collezione  mbl

 

 

Inviato
12 minuti fa, mozarteum ha scritto:

simpaticamente tuonante sabbatini

 

12 minuti fa, mozarteum ha scritto:

che ha impianto stratosferico

Ultimamente mi è arrivato qualcosa di allucinante,  per quanto suona bene

Ma sono ancora sotto effetto  doping quindi è difficile parlarne in modo oggettivo...capisco Alexis che aspetta un pò a stupirci col suo nuovo diffusorone....ein Gedicht, direbbe il nostro referente simpaticamente  trombarolo ( nel senso che apprezza alcuni particolari diffusori a tromba)

Se fai il bravo ti faccio il treddino con foto di famiglia 

🙂

 

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