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Melius Club

Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


Messaggi raccomandati

Inviato
21 minuti fa, Titian ha scritto:

conniugare

Saresse una enne sola: coniugare

🙂

 

  • Thanks 1
Inviato
42 minuti fa, bombolink ha scritto:

Fai una cosa: prima mettiti d'accordo con te stesso e poi semmai intervieni.

Ecco un bellissimo esempio di lettura selettiva speciosa estrapolando pezzetti dal contesto

O di malafede ma voglio escluderlo

Mi auguro la prima, nel dubbio ti consiglio di scusarti 

Ecco il ragionamento completo:

"

Le differenze ci sono sempre. Ti dirò: ci sono anche tra stessi modelli, figurati tra modelli diversi. E ovviamente riguardano anche e soprattutto il dac nel suo insieme,  oltre che ogni singola parte.

Secondo: è  solo una questione di ordine di grandezza.  Per far sì che le differenze siano realmente importanti almeno uno dei due dac deve essere o rotto o fatto molto male. Il prezzo c'entra  pochissimo. 

Spesso le differenze sono dell'ordine di grandezza di quelle causate al moto browniano delle molecole dell'aria da una scoreggina di zanzara.

Sono differenze di questo ordine di grandezza, più  o meno, che certuni, soprattutto se il daccone pesa un botto e costa un botto, definiscono "eclatanti ".

Perché si suggestionano e nemmeno se ne rendono conto. "

Ora puoi anche vergognarti un pochino

Ma se chiedi scusa apprezzo molto

Capita a tutti di sbagliare 

🙂

 

 

 

 

Inviato
16 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

proprio sparito ...... cuore di donna non fu mai così fatale.... 

Ma...ne sentiamo la mancanza? Si campa lo stesso, a fatica, è dura, ma ce la faremo.

🙂

 

  • Haha 1
Inviato

@FabioSabbatini mi hai dato ragione senza essertene accorto.

Dovresti chiedere scusa tu sono mesi che insulti il resto del mondo con epiteti di ogni genere.

Stai sereno.

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, bombolink ha scritto:

hai dato ragione senza essertene accorto.

Mi scuso subito

Avevo sottovalutato.... allora il problema è ancora più serio:

Non hai capito proprio nulla del senso del mio intervento, forse troppo smanioso di cogliermi in fallo, stravolgerne il senso e volgerlo a tuo favore 

Argomenti utili zero virgola zero,

Si può dissentire senza interpretare ad usum delphini le cose scritte da altri

Impara

 

Serio sì

Ma a suo modo illuminante 

Serenissimo

E sorrido beato....sto ascoltando i brandeburghesi

 

🙂

 

 

 

 

acusticamente
Inviato

Tornando al tema della seggestione…

Come mi sembra di aver già scritto ho tirato un cavo da contatore a impianto.

È stato un lavoraccio per cui si sarebbe potuto presupporre che il mio pensiero potesse essere “ooh, mi sono fatto un bel culo però senti ora che suono !…”

Al contrario per due giorni ha suonato decisamente peggio e poi si è stabilizzato su un netto miglioramento. Non l’ho ascoltato da stanco per il lavoro, che potrebbe influire ma riposato il giorno dopo…

Altro esempio, nelle varie combinazioni è capitato un giorno di inserire un cavo meno costoso che portava ad una curva calante su medio/alti e alti e che però mi portava ad una maggiore partecipazione ed emozione nell’ascolto (forse il celare difetti a monte penserà qualcuno). L’ho tenuto per un bel po’, poi la ricerca di qualcosa che mantenesse l’emozione ma senza i difetti mi ha spinto altrove.

Comunque è tanto per dire che un cavo meno costoso l’avrei dovuto schifare a priori, se suggestionato.  Non penso proprio di essere io una mosca bianca ma che molti qui abbiano lo stesso approccio.

Il discorso che fa Sabbatini può avere una logica; quello su cui non sono d’accordo è che solo grandi differenze possono essere significative.

Al netto di estremizzazioni ovviamente…

 

Inviato
19 minuti fa, acusticamente ha scritto:

che solo grandi differenze possono essere significative

Grande o piccolo in senso assoluto non vuol dire nulla va contestualizzato

 

Personalmente per me la differenza che conta è:  

Udibili in modo oggettivo oppure no 

Poi ammetto che non ci si può rovinare l'esistenza a cercare di oggettivizzare i millidecibel 

Est modus in rebus 

In medio stat virtus 

A volte io per primo, se me piace me piace e chissefrega

Ma il principio a mio modo di vedere rimane valido 

Da -120 a -140 db che caspita voi senti?

La suggestione ovviamente

 

🙂

 

 

acusticamente
Inviato

Per rendere più esplicito quello che ho scritto sopra se leggo di qualcuno che è passato da un dac di 300 a uno di 3000 (scusate ma ormai questo esempio è diventato un classico) e commenta che il cambio gli ha portato un grande piacere di ascolto in più, o anche se sostiene grandi differenze (che io leggo comunque nei termini di sensibilità personale) questo mi va benissimo e non lo interpreto come suggestione o altro.

Se leggo del dischetto di palissandro brasiliano, come scritto in precedenza, al massimo posso sentirmi scettico o molto scettico ma nella sostanza il pensiero di fondo rimane distaccato e senza giudizio morale.

In ogni caso rimango aperto alla possibilità di cambiare opinione, però a fronte di ragionamenti e non crociate moraliste (a scanso di equivoci ribadisco che non faccio riferimenti ma intendo in generale)

acusticamente
Inviato
5 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Udibili in modo oggettivo oppure no 

“Udibili” e “in modo oggettivo” mi sembrano due elementi che assieme non possono stare 🙂

acusticamente
Inviato
32 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Grande o piccolo in senso assoluto non vuol dire nulla va contestualizzato

Appunto, secondo me va contestualizzato eventualmente su come interagisce sulla propria sensibilità.

Un po’ di sale o di pepe in più (poca cosa rispetto al volume delle ricetta) non può cambiare il gusto del piatto in modo deciso ?

Inviato
2 minuti fa, acusticamente ha scritto:

come interagisce sulla propria sensibilità.

Concordo 

E aggiungo 

Ogni tanto una prova in condizioni oggettive, ancorché magari non in modo assoluto....spesso è veramente poco fattibile,  aiuta a conoscere davvero la propria sensibilità 

Davvero in neretto

🙂

 

Inviato

Credo che Sabbatini voglia dire che ambiente e diffusori incidano di piu’. Questo e’ vero mq si presuppone che i confronti avvengano a parita’ di altre condizioni. Da me a parita’ di altre condizioni (ambiente diffusori ecc) le differenza fra extremi e mbl dac sono percepibili.

 

Inviato

E qualora le misure lo smentissero non me ne importerebbe niente. Sono io il destinatario del piacere d’ascolto e so il fatto mio

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
Il 26/10/2021 at 10:00, ilbetti ha scritto:

Cultura e pratica.

Tutta qui la differenza. ( e per cultura &pratica intendo musicale...vera. Ovvero di frequentazione della musica dal vivo, meglio ancora se suonata personalmente...)

Come in  tutte le attività c'è un grande potenziale in ciascuno di noi. Potenziale che và sviluppato "allenandolo".

Peccato che molti "audiophili" (con il th...) si allenino senza avere idea di cosa siano gli strumenti VERI....

Sarò "tranchant" ma penso proprio cosi'....

( quando qualcuno ad esempio dice che "c'è troppa dinamica....   )

Chi pratica o frequenta sale da concerto ha una sensibilità, una capaicità di giudizio. un riferimento vero, che è base per poter poi "discernere il bene dal male..."

 

 

Pienamente d'accordo. Si parla incessantemente di maggiore o minore fedeltà al suono della musica live, di quale disco o impianto suoni meglio (non è per di più dato sapere a frontre di quale specifico aspetto intrinsecamente sonoro, ovvero musicale, dovrebbe agire tale presunta, chimerica "fedeltà" ) avendo l'orecchio scarsamente o per niente educato all'ascolto dei suoni musicali che nascono dal vivo, durante i concerti. 

Come giustamente evidenzi, l'unico, solo, inalienabile punto di riferimento potrebbe concidere con il suono della musica suonata dal vivo che tuttavia nessun impianto, neppure l'impianto fatto di "oro e diamanti", potra "fedelmente" riprodurre se non avvicinandosi vagamente ad esso.

Tutti i dischi e tutti gli impianti, dai più economici ai più ultracostosi, non si avvicineranno mai in maniera direttamente proporzionale agli investimenti economici e tecnici fatti, al suono naturale, che è suono fisico, estetico, psicologico, poetico, culturale che nasce e muore e non rinascerà mai uguale a prima, non riproducibile, "fissabile" pertanto artificialmente, se non a "spanne" spesso molto laghe e alquanto "infedeli"...

Paradossalmente, gli impianti miliardari potrebbero suonare anche MEGLIO dei suoni musicali naturali (cosa impossibile e se fosse sarebbe aberrante), ma non suoneranno mai come suonano i suoni in concerto. Banale ma vero, e dirimente...

La questione in tema dei piccoli o grandi dettagli che fanno la piccola o grande differenza audio, che se non li senti tu non vuol dire che non esistano dal momento che io invece li sento e duqnue esistono.., vai a sapere chi ci ha ragione.., questione di nessuna importanza musicale, inutile anche nell'approccio audiofilo che sia equilibrato, consapevole, presente anche all'aspetto estetico, "critico" del suono, e non già "superstizioso", potrebbe vere qualche utilità nell'ascolto dei dischi e dello stereo non nell'ascolto della musica..

 

 

 

 

 

Inviato
Il 5/11/2021 at 19:25, Turandot ha scritto:

Interessante ma non del tutto applicabile. Se la casalinga di Voghera, con rispetto parlando, non rileva differenze e Tiziano o Moz le sentono mi dispiace ma l’attendibilità dell’affermazione viene anche dalla fonte. Non ne convieni?

Se Tiziano o Moz sentono IN CIECO delle differenze le differenze CI SONO. 

  • Melius 1
Inviato
Il 5/11/2021 at 20:31, _Diablo_ ha scritto:

Ci sono moltissime variabili che possono influire e pure cambiare l'esito del test:

.

- In quale ambiente e con quale scopo?

- Cosa scegli come impianto?

- Cosa scegli come oggetti della prova?

- Quanti e quali soggetti scegli?

- Cosa fai ascoltare?

- Fai ascoltare per quanto?

- In che ordine?

- Randomizzi o usi etichette anonime per nascondere gli oggetti?

- Volume obbligato o libero?

- Come raccogli i risultati? Form precompilato, descrizione, alzata di mano, scrittura col sangue ecc...

- Che statistiche usi per analizzare i dati

- Quanto puoi veramente generalizzarli al di fuori del setting di quella prova?

Si stabiliscono tutte queste variabili e alla fine si dice che, in quelle condizioni, degli ascoltatori esperti sono o non sono in grado di percepire delle differenze. La conoscenza ha sempre dei limiti. L'ignoranza no! 

 

 

Inviato

@acusticamente Beh, ti sei suggestionato dicendo che il cavo economico aveva una curva calante sui medio-alti e alti e che il suono si è stabilizzato dopo 2 giorni... 🤣

Inviato

Non esageriamo non ci sono delle superorecchie. Ma la consuetudine d’ascolto della musica vera in ogni tipo di situazione genera una sorta di paradigma sonoro (molto vario) che diventa involontariamente punto di riferimento per valutare la verosimiglianza di un impianto.

Non c’e’ da offendersi o da additare come sapientone chi abbia questo approccio.

Devo dire sinceramente che  a volte mi sono sopreso della modestia del risultato di verosimiglianza conseguito da grandi ed esperti progettisti assemblatori ecc.

Clamoroso il caso di audio note anni fa ad un top audio (sia chiaro ho le an/e in un impianto belle casse zero fatica d’ascolto ma la verosimiglianza e’ per me altra cosa); ma anche certi dischi test usati da guru dove il sopranone ha voce sporopositatamente gigantesca da ave maria al matrimonio di frosinone. E’ colpa della registrazione ma se si sceglie quella come test l’obiettivo e’ fallato in partenza.

Quindi adelante pedro cum iujcio e fidiamoci del nostro orecchio e della nostra esperienza d’ascolto.Basta niente a rendere un violoncello noioso anche se chiarissimo fin dove scende in basso. Se non ha quel color noce e quella ramata dolcezza dove andiamo….

Poi ovviamente esistono tanti generi di musica ciascuno con alcune prerogative proprie (ad esempio il rock deve “picchiare” se no si smoscia, la classica deve profumare e ruggire in ambienza il jazz sgranare le note con particolare chiarezza con una scena piu’ scolpita i cantautori maronna r’o carmine…).

Tutto questo richiede passione musicale prima che audiofila e anche conoscenza della discografia.

Quante volte recensori usano dischi che non sono manco i migliori che conosciamo nelle nostre discoteche.

Insomma le variabili combinatorie sono infinite la bussola non puo’ che essere il proprio orecchio ma non come espressione di qualunquistica soggettivita’ ma come avamposto di sensibilita’ musicale che e’ qualcosa di piu’ ampio della misurazione strumentale (anche se questa aiuta nel senso che non esiste un gran suono che sia sballato  alle misure).

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