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Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


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Io a volte penso che abbiano ragione coloro che teorizzano sia tutto un videogioco. Perché a volte faccio una fatica del diavolo a seguire certi ragionamenti. Naturalmente le contraddizioni che vedo io magari ad altri non appaiono.

Ma a me dire che il test in cieco è  fuorviante perché è stressante e poi dire che per sentire le differenze bisogna concentrare la propria attenzione su certi particolari mi pare una contraddizione grossa come la Luna.

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35 minuti fa, ClasseA ha scritto:

mmagino e da un lato spero per voi che vi rendiate conto di essere intellettualmente scorretti.

Un test in cieco, questa stupidaggine residuale peraltro nel procedimento scientifico di validazione, la fai con la supposta o la pastiglia, in farmacologia, ad esempio.

NON si fa con un ascolto che richiede espressamente competenze, buon gusto e cultura.

Per quale motivo insistete nel voler creare un onere della prova che non c'e'? Non ho detto invertire, ho detto creare.

Da che mondo è mondo chi conosce insegna all'ignorante, al mondo, le qualità delle cose. Descrive attributi. E questo è quanto. Non deve provare un bel nulla, se non con la forza delle argomentazioni , con la profondità del suo giudizio. Nessuno si sognerebbe di estendere un tale metodo al mondo dell'arte. Agli strumenti musicali, strumenti per fare arte. Se i violinisti migliori del mondo hanno ravvisato qualità in certi storici violini di costruttori cremonesi è ridicolo, insignificante pensare ad un test in cieco. Un bell'assembramento di ignorantoni e via... abbiamo dimostrato che il violino cinese da pochi euro è indistinguibile! 

Ma fatela cortesemente finita...

Credo, con rispetto e in tutta sincerità, che posizioni come la tua siano molto, ma molto offensive.

Offensive e, permettimi, del tutto campate per aria.

In una passione, come quella della riproduzione musicale, dove non esistono di fatto parametri oggettivi per descrivere una caratteristica, dove esistono, forse in modo maggiore che in qualsiasi altro hobby, fazioni e filosofie, dove gli stessi sistemi possono essere immensamente differenti tra di loro ( si pensi ad un largabanda e ad un diffusore a 4 o 5 vie, ad ampificatori da 3 watt ad altri da 100 -200 -500..., da sistemi a tromba o a radiazione diretta, da sorgenti analogiche o digitali...) dove all'interno di uno stesso tipo di sistema di riproduzione ( es.sorgente digitale a cd, ampli a transistor da 100 w, diffusore a 2 vie) esistono praticamente centinaia di combinazioni diverse, dove il prezzo di un componente può, a parità di caratteristiche di base variare da 1.000 a 10.000 - 20.000 e forse più euro, dove il blasone,per alcuni, suona, dove lo stesso componente per qualcuno ha un suono brillante e aperto e per qualcun altro il suono è scuro ..... bene in un simile contesto dovrebbero esistere chi sa e chi è ignorante e deve essere educato?

Educato a cosa?

E, permettimi, cosa c'entra il mondo dell'arte? L'arte è una modalità espressiva, è per sua natura estremamente soggettiva è quanto di più allo stesso tempo evanescente e concreto ci possa essere. La stessa partitura, con gli stessi strumenti varia al variare degli interpreti, del luogo, della serata.

Il violinista non ha sicuramente un solo violino visto che, in certi contesti semmai la voce di uno Stradivari, per quanto sublime, non sarebbe adatta.

La riproduzione musicale invece non è un arte. Tant'è che, a torto o a ragione, viene definita HiFi: altà fedeltà, quindi l'esatto opposto di quello che di fatto è l'arte.

Sarebbe ora di scendere dal piedistallo e capire che coltivare questa passione non ci rende artisti. Che il coltivare questa passione non significa essere dotati di chissà quali capacità.

Dovrebbe essere un modo per divertirsi e essere appagati, non una gara dove alla fine nessuno vince niente.

 

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36 minuti fa, senek65 ha scritto:

sarebbe ora di scendere dal piedistallo e capire che coltivare questa passione non ci rende artisti. Che il coltivare questa passione non significa essere dotati di chissà quali capacità.

standing ovation..

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Facendo il solito esempiuccio banale e considerando in maniera volutamente forzata i due estremi, emerge quanto segue:

Da una parte c'è chi ha un DAC poverello da trecento euro e vuole credere che suoni, in termini di qualità di suono, allo stesso livello di  quello da centomila euro.

E quindi si suggestiona che è in effetti così.

Dall'altra chi ha speso centomila euro e vuole credere che solo lui o comunque pochissimi che hanno DAC di quel costo sentono una riproduzione di così alto livello. 

E quindi si suggestiona che è in effetti così.

Poi abbiamo le misure. Che danno 100% ragione al primo caso. Non esistono differenze udibili significative salvo casi di progetti particolarmente sfigati o guasti. 

Infine il marketing, gli interessi di chi vende. Che pompa tutto ovviamente...dal DAC poverello a quello ultraesoso. 

Mie conclusioni: compriamo quello che ce pare e piace e sentiamo idem.

Ma la realtà è nota. Dimostrata e di facile interpretazione. Almeno per chi vuole conoscerla, nella sua arida crudezza. 

 

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2 ore fa, senek65 ha scritto:

Un test in cieco, questa stupidaggine residuale peraltro nel procedimento scientifico di validazione, la fai con la supposta o la pastiglia, in farmacologia, ad esempio.

NON si fa con un ascolto che richiede espressamente competenze, buon gusto e cultura.

verificare che A e'diverso da B e'alla portata anche di una scimmia. E'una stupidaggine sostenere che la cultura musicale ci abbia a che fare. Posso ascoltare anche onde quadre in un test cieco .... 

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acusticamente
2 ore fa, FabioSabbatini ha scritto:

Facendo il solito esempiuccio banale e considerando in maniera volutamente forzata i due estremi, emerge quanto segue:

Ma appunto, perché si prendono spesso esempi estremi e probabilmente scarsi in termini di percentuale ?

In mezzo penso ci sia un gran numero di persone che provano, ascoltano e decidono se sentono differenze o no. Senza farsi troppo condizionere (un minimo umanamente ci può stare)

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@stanzani

 

Se citi, quota correttamente... non come hai fatto due post sopra con senek65.

 

Peraltro NON si tratta di dire A è diverso da B. Non vuol dire nulla che A è diverso da B, non si applica all'hifi. Lo puoi dire di un bullone: uno in acciaio uno in alluminio.

In musica riprodotta tratta di cogliere sfumature relative alla musica che è data da un complesso coacervo di suoni, altezze ed intensità rima di storici e in generale conoscenze ed abilità profonde che sono appunto un fatto di cultura musicale.

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4 ore fa, ClasseA ha scritto:

Immagino e da un lato spero per voi che vi rendiate conto di essere intellettualmente scorretti.

Un test in cieco, questa stupidaggine residuale peraltro nel procedimento scientifico di validazione, la fai con la supposta o la pastiglia, in farmacologia, ad esempio.

NON si fa con un ascolto che richiede espressamente competenze, buon gusto e cultura.

Per quale motivo insistete nel voler creare un onere della prova che non c'e'? Non ho detto invertire, ho detto creare.

Da che mondo è mondo chi conosce insegna all'ignorante, al mondo, le qualità delle cose. Descrive attributi. E questo è quanto. Non deve provare un bel nulla, se non con la forza delle argomentazioni , con la profondità del suo giudizio. Nessuno si sognerebbe di estendere un tale metodo al mondo dell'arte. Agli strumenti musicali, strumenti per fare arte. Se i violinisti migliori del mondo hanno ravvisato qualità in certi storici violini di costruttori cremonesi è ridicolo, insignificante pensare ad un test in cieco. Un bell'assembramento di ignorantoni e via... abbiamo dimostrato che il violino cinese da pochi euro è indistinguibile! 

Ma fatela cortesemente finita...

Purtroppo non c'è il tasto +12melius!!

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22 minuti fa, ClasseA ha scritto:

Peraltro NON si tratta di dire A è diverso da B. Non vuol dire nulla che A è diverso da B, non si applica all'hifi. Lo puoi dire di un bullone: uno in acciaio uno in alluminio.

In musica riprodotta tratta di cogliere sfumature relative alla musica che è data da un complesso coacervo di suoni, altezze ed intensità rima di storici e in generale conoscenze ed abilità profonde che sono appunto un fatto di cultura musicale.

Quanta supponenza...

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