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Melius Club

Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


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Inviato
1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto:

No, perchè 100.000 analizzatori (funzionanti) distribuiti nel mondo produrranno il medesimo risultato, almeno per la parte deterministica

La verità relativa di cui parli appartiene ai fenomeni di tipo casuale, il rumore termico è un processo casuale

Il rumore termico non sarà identico in tutti i 100.000 analizzatori distribuiti al mondo, ma il rumore sarà anche abbondantemente sotto la soglia di udibilità dell'uomo (e su questo non cercare di mettere bastoni tra le ruote)

Sulla parte deterministica gioca la risoluzione dell'analizzatore affinchè risulti una misurazione dall'errore noto

Avendo a disposizione anche la possibilità di automisurare lo scarto, possiamo fissare anche la grandezza a cui andiamo incontro

Lo scarto genera un determinato livello di incertezza a confronto del livello di certezza dato dalla misurazione dei segnali deterministici

Su 100.000 misurazioni otterresti il 99,5% di certezza e un flebile 0,5% di incertezza dato dai processi casuali (peraltro inudibili)

Il valore relativo non appartiene molto alla misurazione dei segnali deterministici, almeno in grandissima parte

Adesso immagina 100.000 uomini a confronto e mi dici se le percentuali di valore certo si può confrontare con le 100.000 analisi strumentali

 

Vedi che non ci capiamo, non intendo criticare l'affidabilità o la ripetibilità misura.

Intendo nella fase precedente e successiva, ovvero come progetti e come interpreti i risultati della misura in relazione all'esperienza umana che vuoi indagare.

 

Il problema grosso non è ricavare i dati è capire se siano utili o meno.

Inviato
13 minuti fa, Ggr ha scritto:

tutti sentono tutto, tutti sentono niente

No dai, non sarei così radicale. Una base percettiva comune c’è, che è poi quella che riusciamo a misurare. Solo che questa non basta a spiegare le nostre percezioni. Mi verrebbe da dire che ciascuno percepisce in modo in parte diverso dagli altri

Inviato
7 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Il problema grosso non è ricavare i dati è capire se siano utili o meno

Certo che sono utili, un impianto dalle misure pessime non suonerà bene, per tutti

Un impianto dalle misure buone suonerà bene, ma magari alcune sfumature non piaceranno a tutti, ma in generale suonerà bene

C'è una parte in cui le grandezze giocano un ruolo determinante

Se evidenti mettono d'accordo tutti

Se molto piccole diventano randomizzate e sovrastate dalla percezione dell'uomo

Inviato

 

1 ora fa, Ggr ha scritto:

Il senso dell'udito invece, pare ammantato da qualcosa di mistico e celestiale dove le leggi della scienza si annientano.

Ma chi ha mai detto quello che scrivi ? Io in queste pagine non lo ho letto - si sta discutendo se le misure bastano a descrivere il suono o a prevederlo - sino a qui non ho trovato elementi certi in merito se non @ilmisuratore e il suo ottimismo ma non corroborato proprio da misure - ho letto solo parole. Tu sei un accuphesiano  convinto - guarda che ai logici misuroni il tuo marchio preferito  piace pochissimo   - ti si potrebbe dire (io no intendiamoci) che ti piace perchè è Luxury  - per l'estetica - e che non vale quello che costa - non puoi essere un innamorato nella sezione Accu  e qui ci vieni a fare (male) una specie di morale 

  • Thanks 1
Inviato
1 minuto fa, Grancolauro ha scritto:

Mi verrebbe da dire che ciascuno percepisce in modo in parte diverso dagli altri

Sente anche in modo diverso dagli altri

Ad esempio la conformazione del padiglione auricolare è diversa da individuo ad individuo, e questo è un primo ingrediente per la localizzazione della direttività del suono e delle diffrazioni stesse, per non parlare della distorsione d'intermodulazione che ogni sistema uditivo gestisce in modo diverso

Inviato

@Tarpa68 conosco accu e conosco Hegel - mi sembrano molto diversi nel suono (magari nelle misure sono quasi coincidenti)

 

Gentile Accu e perentorio Hegel a grandi linee - ma siamo OT - ciao

Inviato
4 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

ho letto solo parole

Ho spiegato a quali misure affidarsi

Non sono autorizzato a pubblicare grafici

Potete comunque provare, al massimo vi assisterò nel caso in cui commetteste errori (giuro che non sto facendo il sapientone)

Inviato
3 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

conosco accu e conosco Hegel - mi sembrano molto diversi nel suono

Incertezza

Inviato
5 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Sente anche in modo diverso dagli altri

Vero, hai ragione. Ma ci sono anche aspetti comuni, solo che sono troppo poco informativi per spiegare le nostre esperienze uditive in modo interessante, illuminante riguardo a ciò che ci succede quando ascoltiamo musica

Inviato
7 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Ho spiegato a quali misure affidarsi

Non sono autorizzato a pubblicare grafici

 

Da responsabile di un settore semi-tecnico  qui sono come San Tommaso

 

Se non vedo non credo - gli atti di fede li faccio in chiesa - ciao caro

6 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Incertezza

 

Può essere  - ma sono ben diversi - e sempre dal quartiere Tommaso probabilmente misurano molto uguali

  • Melius 1
Inviato

@jakob1965 grazie, immagino, sarei molto curioso di ascoltarli, anche se alcuni forumer hanno dichiarato ronzii dal toroidale, cosa che con Accuphase nemmeno se   Hai un orecchio da Superman. Io sono un po’ maniacale…ronzii no per favore..

Inviato
22 ore fa, mozarteum ha scritto:

Quanto al mio concetto di verosimiglianza espresso piu’ volte ma non importa e’ la sensazione di aver sentito quel suono una volta da qualche parte.

Bella definizione, coglie bene il punto.

Il suono è verosimile quando riattiva esperienze di ascolto live passate, di cui neanche magari ci ricordiamo, a volte addirittura preconsce, e ce le fa rivivere in modo nuovo. 

L’impianto che riproduce un suono verosimile riproduce esperienze

  • Melius 1
Inviato
13 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

conosco accu e conosco Hegel - mi sembrano molto diversi nel suono (magari nelle misure sono quasi coincidenti)

Gentile Accu e perentorio Hegel a grandi linee - ma siamo OT - ciao

Almeno te lo sei detto da solo. Continui a tirare in mezzo il mio impianto,  senza che io ne faccio mai menzione. Parlare del tuo no? Ti chiedo gentilmente di farla finita, e di non mischiare mele con pere. Di accuphase parlo, se è il caso nella sua discussione.  Non vedo cosa c'entri parlarne qui. 

Inviato

@Ggr non ti devi arrabbiare - non è il mio obbiettivo - perdona ma ogni tanto scrivi delle cose che a mia sensibilità sono offensive - come quella che hai scritto prima 

 

Hai delle uscite generalizzanti che sono molto poco gradevoli - tendono a ridicolizzare in senso generale la platea e questo non è per me costruttivo e non lo trovo coerente.

 

La pianto ma la pianti anche tu

 

Io ho un sugden A21 se  che pilota delle Canton ref 7K -   - Ah se passi da Milano ti accolgo molto volentieri - parliamo di musica , arte e tecnologia  -ciao

 

 

Inviato
15 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

ciao caro

Buona fortuna

Inviato
19 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

ci sono anche aspetti comuni, solo che sono troppo poco informativi per spiegare le nostre esperienze uditive in modo interessante

L'uomo sente in modo diverso, ma il sistema di percezione rende piu comune la sensazione grazie alla capacità di adattamento, sia alla spl, che alla risposta fortemente alterata

Inviato
7 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

sugden A21 se  che pilota delle Canton ref 7K

Molto interessante 

Inviato
1 ora fa, _Diablo_ ha scritto:

Sento invece che molti udiofili sentenziano: eh ma qui il violino deve essere più setoso, no deve essere più brillante, no deve sentirsi il vibrato. Ma che cavolo ne volete sapere voi di come è stato inciso o interpretato!?

Infatti la prima cosa che mi chiedo è l'esperienza di questo audiofilo che ha nel sentire un violino dal vivo.

Passando alla domanda nella citazione è difficile se non impossibile rispondere ad una persona che ha poca esperienza nella materia.

è come cercare di spiegare ad un cieco che una foto che ha non è di un albero (diciamo betulla) naturale, i colori non sono naturali. Questo cieco continua a ripetere fino alla noia che a dipendenza dalla luce, dall'ora, dal giorno, dalla stagione, dalla salute di una betulla il colore cambia e che cavolo ne volete sapere voi di come è stato fatto la foto e in che periodo e angolazione. Quando in realtà si vede chiaramente (o meno) che è una foto di una betulla di metallo pitturata in colori metallizzate. Ditemi che senso c'è nel spiegare a questo cieco che si vede subito che la betulla fotografata non è una naturale. Ma la discussione può andare avanti fino alla morte. Chi non ha esperienza nel sentire gli strumenti negli ambienti più svariate (si può benissimo limitarsi a luoghi analoghi dove avvengono le registrazioni) può solo cercare di trovare scuse e fare ipotesi. Parlano di differenze sonore dal vivo a dipendenza dagli ambienti e angolazioni ma che xazzo di esperienze hanno per poter parlare di una cosa del genere. Chi sa un xazzo dovrebbe tacere su quel argomento. Punto

  • Melius 1

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