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Il criminale Andrea Graziani, generale


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Inviato
1 ora fa, stefanino ha scritto:

vero anche se credo che i nostri  bisnonni non avrebbero comunque perso il sonno se gli avessero detto che  li gasavano prima e li arrostivano dopo

Forse i tuoi, di bisnonni.

extermination
Inviato
2 ore fa, stefanino ha scritto:

perchè nel 1911 si facevano forse domande ?

Posto che non si fossero davvero fatti domande, di li a poco, avrebbero dovuto  "rispondere" alla chiamata alle armi ..senza troppe alternative.

Inviato

Che uomini quei caramba..

Obbedire sempre a qualunque ordine, anche di un orgoglione..

Come avranno vissuto dopo?

Inviato
7 ore fa, Simo ha scritto:

Che uomini quei caramba..

Obbedire sempre a qualunque ordine, anche di un orgoglione..

Come avranno vissuto dopo?

Come vivevano prima, grazie alla autoassoluzione, meccanismo mentale che accompagna chi si presta a simili azioni.

Inviato
8 ore fa, Simo ha scritto:

Come avranno vissuto dopo?

come prima. d' altronde non erano/sono "selezionati" per farsi troppe domande

Fabio Cottatellucci
Inviato
21 ore fa, wow ha scritto:

Diaz, non direi, ci ha tirato fuori da una guerra che aveva preso una pessima china, mandando a casa un bel po' di alti ufficiali inetti. 

Ovvero "Come un napoletano salvò la guerra che un piemontese stava riuscendo a perdere."

Fabio Cottatellucci
Inviato

@Jack Proprio la I GM fece crescere la domanda di istruzione di base, perché dal fronte e da casa si era capita l'importanza di poter scrivere per comunicare.
Il centro postale dell'esercito a Bologna smistò, mi pare, 4 miliardi di lettere da e per il fronte.

Fabio Cottatellucci
Inviato
21 ore fa, OLIVER10 ha scritto:

ricordo che il vate a capo di un plotone manda a morire i fanti per conquistare una collina al solo scopo di piantarci una bandiera italiana, solo per coreografia...diciamo

Ha tutta l'apparenza di una delle solite leggende metropolitane che certi storici 'orientati' mettono periodicamente in giro su D'Annunzio.

Inviato
1 minuto fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

4 miliardi di lettere

 

La loro lettura è quasi sempre commovente e illuminante, più di molti libri di storia.

  • Melius 1
Fabio Cottatellucci
Inviato
Il 3/11/2021 at 22:42, stanzani ha scritto:

La triste vicenda di Alessandro Ruffini viene così raccontata dal giornale socialista “L’Avanti!” il 28 luglio 1919.

Non mi sembra realistica. Non è credibile.
La frase "Dei soldati faccio quello che mi pare" è totalmente in-credibile.
Non a caso la fonte è l' "Avanti".

Inviato
Il 4/11/2021 at 09:19, alexis ha scritto:

via Díaz e una piazza Cadorna.. non propriamente degli eroi degni di gloria militar, 🎺, se non erro…

Diaz e Cadorna non hanno niente in comune, ma proprio niente.

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Ha tutta l'apparenza di una delle solite leggende metropolitane

cazzullo mi pareva citasse fonti certe e scritti dell'epoca...poi sai...la verità in questi casi è molto aleatoria

D'annunzio in effetti mi pareva diverso dai su citati. Mi sta anche simpatico, non fosse altro per aver snobbato e quasi umiliato mussilini nelle sue visite al vittoriale.

  • Melius 1
Fabio Cottatellucci
Inviato
10 minuti fa, Panurge ha scritto:

La loro lettura è quasi sempre commovente e illuminante, più di molti libri di storia.

Io ho quelle mandate dal cugino di mio nonno, napoletano, cresciuto a Roma.


Lui e mio nonno, più che fratelli, partirono contemporanemaente, i classici tenentini piombati in mezzo all'inferno.


Mio nonno ritornò e non parlò quasi mai della guerra, il cugino morì a 19 anni sulla Marcesina. Suo padre, colonnello, morì praticamente di dolore pochi anni dopo.


Di lui ci sono rimasti solo una piccola medaglia, una citazione nella lapide dei caduti del liceo Visconti qui a Roma e le lettere dal fronte. Sono letteralmente strazianti, questi erano assolutamente convinti di morire tutti. In ogni lettera salutava come fosse l'ultima volta, e mandava a salutare una fanciulla, chissà che fine avrà fatto costei.

  • Melius 1
Fabio Cottatellucci
Inviato
7 minuti fa, appecundria ha scritto:

Diaz e Cadorna non hanno niente in comune, ma proprio niente

Assolutamente niente.

Inviato
14 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Ovvero "Come un napoletano salvò la guerra che un piemontese stava riuscendo a perdere."

Non volevo dirlo, ma la tradizione militare sabauda è piena zeppa di incapaci pazzi furiosi. Almeno i generali borbonici si vendevano, questi lo facevano a gratis.


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