Martin Inviato 6 Novembre 2021 Inviato 6 Novembre 2021 7 minuti fa, gorillone ha scritto: il problema di gran lunga maggiore nell’inquinamento atmosferico sono le industrie ed i grossi impianti di riscaldamento e … solo in misura ridotta auto e motoveicoli. se attribuiamo l'inquinamento ai combustibili fossili, i principali consumatori in italia sono i seguenti: 1) Produzione di energia elettrica 2) Trasporti 3) Ambienti abitativi e lavorativi (riscaldamenti) 4) Settore produttivo agricoltura, servizi, PMI 5) Grande industria. Contrariamente a quanto propone la narrazione ecologista, i processi energetici dell'industria sono tra quelli più ottimizzati in quanto rappresentavano un costo economico molto prima che divenisse anche ecologico.
Martin Inviato 6 Novembre 2021 Inviato 6 Novembre 2021 Varda in Spagna che meraviglia: Fetta di nucleare alla base, generosa farcitura di eolico, ricca mestolata di solare e strato di idroelettrico a guarnire. La parte viola del termoeletrico da fossili è snella. Poche chiacchiere e tanti fatti.
criMan Inviato 6 Novembre 2021 Inviato 6 Novembre 2021 31 minuti fa, Martin ha scritto: Fetta di nucleare alla base, generosa farcitura di eolico, ricca mestolata di solare e strato di idroelettrico a guarnire. La parte viola del termoeletrico da fossili è snella e' una torta ! 1
pino Inviato 6 Novembre 2021 Inviato 6 Novembre 2021 @Martin Grazie per la risposta,mi pare di capire che lavorino con un delta T di 40 gradi,io ero fermo a 25. E alcuni posson lavorare con T ext a -25 C°. Buono a sapersi,ho un Daikin e un Mitsubishi del 2016,e un altro Mitsubishi del 2020.
Martin Inviato 6 Novembre 2021 Inviato 6 Novembre 2021 @pino La normativa prevede che le prestazioni siano specificate, nel caso dei sistemi aria-acqua, per temperature esterne di -7/2/7/12 gradi e per almeno una delle seguenti temperature interne: Per uscita riscaldamento 35/45/55 e per uscita acqua sanitaria, (qualora differenziate) 45/55 gradi. Ovviamente, maggiore è la differenza tra le temperature e minore sarà il rendimento. Personalmente ho visto impianti rispondere bene (mantenimento temperature interne ed assenza di allarmi) con Text fino a -10 gradi in clima padano. Nello stesso ambiente la condizione più critica si verifica di solito con temperature da 0 a 5 gradi e umidità satura (nebbia). In questo caso il derating della potenzialità oraria (non del rendimento) è del 20-25% a pieno carico a causa dei cicli di sbrinamento, cosa da considerare in sede di progetto. Gli allarmi bloccanti erano caratteristici delle macchine installate negli anni'90, ora per fortuna riescono a "gestirsi" da sole anche in condizioni critiche. Ah: Molto importante, si intende macchine installate, collaudate e manutenute a regola d'arte. (e questo aspetto non è così scontato nella realtà) 1
gorillone Inviato 6 Novembre 2021 Autore Inviato 6 Novembre 2021 @Martin Scusa se mi permetto, non voglio essere offensivo, ma mi sembri l’inviato di Confindustria! 🤔 2
pino Inviato 6 Novembre 2021 Inviato 6 Novembre 2021 @gorillone Martin è quel che si dice 'tanta roba'
gorillone Inviato 6 Novembre 2021 Autore Inviato 6 Novembre 2021 @Martin L’inquinamento si misura in consumo di co2, non in utilizzo di combustibili fossili.
Jack Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 5 ore fa, gorillone ha scritto: L’inquinamento si misura in consumo di co2, non in utilizzo di combustibili fossili. l’inquinamento è un concetto molto ampio e riguarda immissioni di svariate sostanze ma nella fattispecie quello da CO2 è dovuto alla “produzione” di CO2 non al suo “consumo”. La CO2 è prodotta dalla combustione dei “fossili” detti per questo “combustibili” che provoca l’ossidazione del carbonio presente negli idrocarburi, nel carbone e nella legna: esempio più immediato il metano che brucia come segue: CH4+2O2=CO2+2H20. - È per questo che conta la quota di elettricità prodotta da combustili fossili. Altro che no. - La CO2 è un gas serra, per questo rompe i coglioni ma il metano lo è parecchio di più e per questo che faccio notare che i maggiori produttori di gas serra sono... gli allevamenti dei bovini che producono il 18% dei gas serra contro il 17% di tutti i trasporti del pianeta proprio perché “dal davanti” mangiano e digeriscono vegetali ed emettono metano dal “di dietro”
Jack Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 comunque nella lotta tra elettrico a batteria e carburanti qui c’è un ottimo studio di volvo sull’argomento. Volvo è azienda serissima su questa questione (non per caso mi definisco Volvista) https://auto.hwupgrade.it/news/auto-elettriche/quanto-inquina-un-auto-elettrica-volvo-ci-mostra-sinceramente-le-emissioni-paragonate-al-termico_102204.html
Velvet Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 "Considerando il caso migliore, quello con energia green, l'auto elettrica diventa vantaggiosa dopo 49.000 km percorsi. Questo numero sale a 77.000 km nel caso del mix EU-28 (e anche quello italiano), mentre si arriva a 110.000 km considerando la produzione di energia elettrica mondiale." E con 4 cifre cade anche il mito della "mostruosa efficienza complessiva" dell'auto elettrica rispetto a quella termica. Nelle migliori ipotesi (che dipendono fortemente dalla fonte energetica cui si attinge) il ciclo di vita di un'auto elettrica è sul lungo termine lievemente più vantaggioso rispetto a quello di una termica. La produzione dell'auto vera e propria invece è mostruosamente più inquinante per l'elettrica. Ma se invece vogliamo credere ad un'ideologia è chiaro che l'auto elettrica sia la panacea a tutte le puzze del mondo. Sarebbe bellissimo. 1
audio2 Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 è che come per tutto servirebbe un' ampia riflessione sul ciclo di vita dei beni semi durevoli, auto elettrodomestici e così via. cioè inutile parlare di fuffa se alla fine l' auto la tieni 5/6 anni e la lavatrice 4/5 e poi si cambia. 1
pino Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 @audio2 Chissà forse tra 40 anni saran ricercate le Tesla S prodotte nel 2020,prenderanno il posto delle Bugatti,o delle Isotta Fraschini.
Velvet Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 25 minuti fa, pino ha scritto: prenderanno il posto delle Bugatti,o delle Isotta Fraschini. Più facile occupino lo stesso posto del Dyson
Jack Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 Bisogna saper considerare come procede il progresso tecnologico. Mai, o in rarissimi casi, è successo che una nuova tecnologia sia nata matura la punto da soppiantare la precedente in poco tempo. È sempre un divenire lottato su ogni cm ogni maledetta domenica (cit.) Spesso con lunghe fasi di affiancamento tra vecchio e nuovo. Essere talebani con prese di posizione nette per una o per l’altra tecnologia è stolto. Si devono fare scelte secondo gli scenari personali e/o del paese. Comunque, il treno si è messo in moto e l’elettrico crescerà fortemente come cambierà anche il concetto di possesso ed uso delle auto soprattutto in quei luoghi di perdizione del benessere umano che sono le città dove un auto viene usata in media per il 4% del tempo di possesso. Ultime news
gorillone Inviato 7 Novembre 2021 Autore Inviato 7 Novembre 2021 @Jack Jack, con tutto il rispetto, i bovini emettono metano e l’uomo brucia legna da quando esiste l’umanità … non può essere quello il problema …. e non tiriamo in ballo gli allevamenti intensivi. Tesla …. fangala! Roba di musk … nisba a casa mia
albrt Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 @gorillone però non siamo sempre stati quasi 8 miliardi... Alberto
Jack Inviato 7 Novembre 2021 Inviato 7 Novembre 2021 @gorillone anche io con tutto il rispetto... che studi hai fatto? hai abitudine a leggere la realtà da misurazioni ed osservazioni scientifiche? Se dobbiamo partire dal discutere cosa produce CO2 e cosa il metano che in combinazione provocano l’effetto serra di cui subiamo gli effetti passo volentieri perché diventa un esercizio da bar del quartiere. Ribadisco con assoluto rispetto ma le basi minime sono necessarie eh
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