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Benchmark AHB2 amplificatore finale


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57 minuti fa, pifti ha scritto:

Il suono degli apparecchi di derivazione pro ha delle caratteristiche ben riconoscibili: molto asciutto, controllato, nitido. Serve per capire bene cosa succede, non per deliziare gli ascoltatori.

Ho evidenziato due parole che hai scritto che a mio avviso meritano di essere discusse.

 

Sento spesso questo termine, l'amplificatore che asciuga il suono, un suono asciutto, privo di armoniche, come se durante il processo di amplificazione qualcosa venisse rimosso. Ma un amplificatore che fa bene il suo lavoro non asciuga nulla, semplicemente amplifica ciò che gli viene dato in pasto senza aggiungere distorsione. 

 

L'altra cosa interessante da dibattere è che un'elettronica di derivazione pro non sia appropriata per deliziare gli ascoltatori. Non solo pifti che ho citato, ma quanti di voi concordano con questa frase? 

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@granosalis non credo ai luoghi comuni, boulder, un marchio che non si discute, è anche pro, idem bryston. Il pro è un mondo assai varigato e purtroppo gli audiofili neconoscono a mala pena una parte. Il pro è diviso in settori, c'è quello per gli studi di regisrazione importanti, quelli per i serivìces dei grandi gruppi rock, qullo per i serives amatoriali e le sagre di paese, c'è il pro per le televisioni, c'è quello per la sonorizzazione di locali bar risotranti e centi commercialim, c'è quello per il PA, quello per le conferenze. Anche le apparecchiature per i riparatori di ombrelli sono pro.

Gli aparati pro nascono per svolgere una funzione specifica, di norma l'estetica conta poco,devono essere innnzitutto affidabili anche a scapito di altri parametri, non per nulla spesso sono infarciti, a seconda del settore di desinazione, di protezioni, limitatori di corrente, di temoerature, e di ventole. Non in tutte le appliazioni pro è richiesta la massima qalità , un apparatmpro per le cnferenze deve riprodurre solo la voce umana qullo che sa sopra o sotto non è necessario

Anche negli studi di registrazione importanti ci sono differenze, c'è il pro per monitorare il suono, e il pro per ascoltare il prodotto finito

Conosco molte apparecchiature valide, alcune nonostante i loro pregi non me le metterei in casa per alcune limitazioni che nn le rendono datte alle mie esigenze, altri li penderei senza problemi.

Va anche detto che del pro si parla spesso prendendo ad esemio prodotti basici (per sempio i behringhe), ma guardate quanto costano le apparecchiature pro delle ditte che vogliono partecipare alle gare rai e mediiaset, e ne riparliamo

  • Melius 1
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@cactus_atomo Dici bene.

Parlando di nomi importanti come quelli che hai citato, appunto Boulder, Bryston, Benchamrk, etc, sono tutti prodotti ormai entrati anche nel mondo HiFi.
 
Se sbaglio smentiscimi/smentitemi pure, ma durante il processo di amplificazione non si può rimuovere nulla. Certo, si può amplificare un segnale in maniera non lineare: portando quindi in evidenza certe cose e attenuando altre, ma non si può intervenire sulle armoniche in generale ed asciugarle. Parliamo ovviamente di elettroniche allo stato dell'arte che trovano riscontro al banco misure. 
Quello che invece si può fare, anzi avviene spesso, è aggiungere qualcosa e questo qualcosa ha solo un nome: distorsione, intesa come alterazione del segnale originale. 
 

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@granosalis purtroppo non è tutto così semplice, per alcuni un suono ambrato è distorsione, per altri un suono algido è dustrione, La musica non è solo rispota in frequenza ma anche ritmo, velocità di rispsta ai transienti,ricchezza ramonica, colore. Gli ampli non suonano utti uguali, pur avendo una rispta in frquenza praicamente sovrapponibile nello spettro udibile ma con segnali sinusoidali puri, che non sono la umusica, ma solo una sua semplificazione di comodo per progettisti e depliant

Anche i pro non suonano uguali,bryston non è boulder, altro nome che ha operato nel pro e nell'honmme è crown, noparliamo poi di diffusori, altec JBL, ev sono nati con il pro e per il pro, poi si sono allargai all'home

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@cactus_atomo

Ho posto la domanda in modo troppo generico, tu hai correttamente aggiustato il tiro, il pro è un mondo troppo ampio.

Il dubbio che mi pongo e che vi pongo è: può un'amplificatore perfettamente lineare asciugare il suono?  Oppure semplicemente evita di aggiungere distorsione? 

Io credo che il fine di un'amplificatere che si rispetti debba essere quello di preservare il segnale e consentire a chi lo ascolta di goderne nella sua forma originale, sia esso l'audiofilo messo in poltrona o l'ingegnere del suono il cui fine non è solo di percepirne il più piccolo difetto, ma soprattutto quello di sentire quello che realmente ha registrato poco prima. 

Certo è che, come giustamente dici, non tutti gli amplificatori suonano uguali, anche quelli con misure confrontabili. Pertanto ci deve essere dell'altro .... 

 

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@granosalis posso guardare una opera d'arte con l'occhio del pubblico, con quello del critico, con quello del restauratore, , tutti vogliono vedere il prodotto come lo ha concpito l'artista, ma ognuno ha un suo punto di vista. Il restauratore ad esempio dev verificare anche particolari non visibili ad occhio nudo, un quadro di un impressionista visto a 5 cm ti darà tante informazioni, ma non è stao pensato per essere osservao a quella distanza. 

A casa la ricosruzine del palcoscenico è importante, per un service che deve sonorizzare uno stadio con il pubblico sparso qua e la no, per un igegnee del suono le cose sono ancora differenti

Però trovo che questa voler etichettare tutto con una paola sia una semplificazione poco utile e anche fuorviante. 

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2 ore fa, granosalis ha scritto:

un'elettronica di derivazione pro non sia appropriata per deliziare gli ascoltatori

 

Vorrei precisare meglio. Quando becchi il disco giusto, ben registrato ed equilibrato il risultato delizia molto.

Non ho avuto altri amplificatori in grado di ricreare un palcoscenico di quell'estensione e con i musicisti che si stagliano in uno sfondo di silenzio assoluto. 

Quello su cui non sono d'accordo con te è che il caffè col latte e con i biscotti è buonissimo e ce lo beviamo felici.😄

Per capirci meglio la distorsione di una 300b è bellissima, basta essere consapevoli di quello che è: una paraculata.

Come direbbe mia figlia: scialla. 

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27 minuti fa, pifti ha scritto:

Quello su cui non sono d'accordo con te è che il caffè col latte e con i biscotti è buonissimo e ce lo beviamo felici.😄

Per capirci meglio la distorsione di una 300b è bellissima, basta essere consapevoli di quello che è: una paraculata.

Ho passato molto tempo con le 300B. Cosa posso dirti adesso, credo di aver raggiunto una consapevolezza diversa, non migliore o peggiore, semplicemente diversa. 
Il caffè lo bevo rigorosamente amaro perchè trovo che sia il modo migliore assaporarne tutte le sue moltepicli sfaccettature che altrimenti verrebbero irrimediabilmente coperte
Certo, avendo due, tre impianti ... perchè no. 🙂

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Il problema è che spesso il caffè (le registrazioni) fa pena. Meglio metterci lo zucchero. Poi, concordo, che quando è bono vale la pena degustarlo nature, ma io giro spesso in posti Che non conosco ( e ascolto non solo robetta registrata per palati esigenti)…

quindi, meglio o peggio e manicheismi da ambo i versi (pro vs hifi) lasciano il tempo che trovano. Ovviamente a mio modestissimo parere.

 

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14 minuti fa, musicante ha scritto:

Giuseppe, ma tu il benchmark lo hai acquistato? Il pre che stai cercando è per lui?

Saluti.

No, non ho il Benchmark, lo seguo idealmente da tanto, come filosofia, etc.  Mi piacerebbe molto provarlo a casa mia.  Il pre è per il mio McIntosh MC462 con cui mi trovo davvero molto bene. Nella ricerca di un suono meno colorato, sto cercando un pre completamente trasparente da abbinargli. Se avessi avuto l'AHB2 avrei preso l'LA4, no doubt. 

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18 minuti fa, granosalis ha scritto:

sto cercando un pre completamente trasparente da abbinargli.

Giusto per stare in tema: 

 

 

Premetto che non vado matto per il modo di comunicare del Sig. Lincetto (mezzora di monologhi spesso autoreferenziali sono out of time ai giorni di TikTok e social porcherie vari).

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