Jack Inviato 18 Novembre 2021 Inviato 18 Novembre 2021 11 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: Infatti. Questi tassi sottozero riversano fiumi di denaro nelle Borse di tutto il mondo e denaro produce altro denaro senza fondamentali nei bilanci delle imprese (in generale, le eccezioni esistono sempre) che giustifichino questi guadagni. Ciò che succederà, se si mette uno stop a tutto questo, è imprevedibile ma non allegro, visto da qui e adesso. Sono d’accordo ma in parte. Il distinguo é questo: ci sono business che hanno price power e possono inseguire coi prezzi dei beni e servizi venduti l’aumento dei costi da inflazione, questi avranno bilanci splendidi anche in presenza di inflazione. Non sono necessariamente generi di prima necessità, anzi tipico é il lusso (esempio) E ci sono business che non possono aumentare i prezzi senza contrarre le vendite... a questi l’inflazione mangia nel piatto. La borsa se la situazione persiste diverrà selettiva come mai nell’ultimo decennio. Ma tendenzialmente girerà come dici tu probabilmente. 1
Jack Inviato 18 Novembre 2021 Inviato 18 Novembre 2021 @Paperinik2021 io non ne ho comperari manco un cent 😁 se paragonassi cosa han fatto i titoli del tech da allora il 7% ti parrebbe la mancia per il parcheggiatore 😆 ed oggi il 7% già sarebbe un 2 max 3% reale. Quel che voglio dire é che solo i business che producono cose utili o anche solo ricercate devono attrarre l’attenzione. I titoli di stato, di chiunque, anche quello iper sicuri come quelli CH sono roba per trading delle banche nel triangolo mefistofelico della perdizione finanziaria Stati-QE-banche NON comprate titoli di stato. Punto.
nullo Inviato 18 Novembre 2021 Autore Inviato 18 Novembre 2021 40 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: 13 ore fa, nullo ha scritto: Esisterebbe, se non fosse che si ricorre al debito in misura ancora superiore Infatti.... Salvo pochi (e spesso piccoli) paesi, deficit e amen...
nullo Inviato 18 Novembre 2021 Autore Inviato 18 Novembre 2021 5 minuti fa, Jack ha scritto: Quel che voglio dire é che solo i business che producono cose utili o anche solo ricercate devono attrarre l’attenzione Come non concordare, anche se non tutti sono pronti e attenti. A proposito, ho scoperto l'acqua (fredda). Vedi S&p global index water, con un andamento più che interessante e, si presume, che così continui.
extermination Inviato 18 Novembre 2021 Inviato 18 Novembre 2021 manca un mesetto alla prossima riunione della BCE dunque nessuna certezza sugli acquisiti del PEPP ( pandemy emergency purchase programme) o sull APP ( expanded asset purchase programme) oltre marzo 2022 . In casa BCE Holzman è tra i primi a considerare apertamente l'idea di porre fine all' APP il che implica che non si può escludere un aumento dei tassi già nel primo semestre 2022. Lagarde insiste invece sul fatto che il prossimo anno sarà ancora presto per tassi più elevati e con la quarta ondata del C19 che si sta abbattendo sulla UE. Holzmann troverà alleati !? Nel contempo Enria punta il dito sul rischio di ulteriore deterioramento del prestiti bancari convinto che molti istituti di credito non siano riusciti a rivedere le norme sul controllo del credito in modo da comprendere la vera portata della pandemia. Che sarà di noi? L'inflazione accelererà e la crescita frenerà?! Ps) oggi l' euribor a 3 mesi è -0,55%
nullo Inviato 18 Novembre 2021 Autore Inviato 18 Novembre 2021 25 minuti fa, extermination ha scritto: Holzmann Holzamann è un mezzo tugnino ( tu sai cosa vuol dire), l'altra è franciosa. Uno può permettersi tali sofismi, li separano oltre 30 punti percentuali nel rapporto debito/PIL, ed è un piccolo paese, e chi è invece in grande paese con problemi sociali e rischia di pagarne lo scotto....col il suo debito enorme in termini assoluti, e che finirà presto per andare oltre 120% sul PIL. Solite tiritere di un condominio con esigenze troppo diverse che non può funzionare e perciò non funziona. Per fortuna che la Francia, continuando a peggiorare, ci farà da paravento a noi paraculi.
extermination Inviato 18 Novembre 2021 Inviato 18 Novembre 2021 25 minuti fa, nullo ha scritto: Solite tiritere di un condominio con esigenze troppo diverse Esatto. 1
Jack Inviato 19 Novembre 2021 Inviato 19 Novembre 2021 Secondo il plenipotenziario EUR-USD ed il suo ministro per gli affari speciali EUR-CHF fino a fine 2022 non si alza niente. Al massimo un po’ di QE in meno cambiandogli ancora nome. Solo un affondo troppo deciso e veloce dell’ Euro potrebbe dare qualche piccola scossettina, troppa inflazione importata con le mp non va bene nemmeno ai trasformatori/esportatori. Ma fare previsioni dice tutto solo su chi le fa e niente su quel che succederà. Barra a dritta sul valore e forget about the prices
Membro_0023 Inviato 19 Novembre 2021 Inviato 19 Novembre 2021 7 minuti fa, Jack ha scritto: fino a fine 2022 non si alza niente Speriamo che non legga la mia donna
P.Bateman Inviato 19 Novembre 2021 Inviato 19 Novembre 2021 1 ora fa, Paperinik2021 ha scritto: Speriamo che non legga la mia donna Se ne accorge anche se non legge.
Membro_0023 Inviato 19 Novembre 2021 Inviato 19 Novembre 2021 2 minuti fa, meliddo ha scritto: Se ne accorge anche se non legge Appunto perché non se n'è accorta, inutile allarmarla 1
maurodg65 Inviato 25 Novembre 2021 Inviato 25 Novembre 2021 https://www.corriere.it/economia/finanza/21_novembre_24/debito-pubblico-troppo-alto-ue-all-italia-ridurre-spesa-corrente-861a6f8e-4d21-11ec-8b01-c023696b7b18.shtml Debito pubblico troppo alto, la Ue all’Italia: ridurre la spesa corrente La bozza delle legge di Bilancio 2022 inviata dall’Italia a Bruxelles il 20 ottobre scorso è stata promossa dalla Commissione europea, che tuttavia nel suo giudizio ha invitato il Paese a porsi l’obiettivo di ridurre l’aumento della spesa pubblica corrente tenuto conto dell’alto debito pubblico: «L’Italia non prevede di limitare in misura sufficiente l’aumento della spesa corrente finanziata con risorse nazionali, per contribuire al perseguimento di una politica di bilancio prudente, la Commissione invita l’Italia a prendere le misure necessarie all’interno del processo di bilancio per ridurla». Il Patto di stabilità sospeso Non erano previste osservazioni quantitative ma solo qualitative, il Patto di stabilità è sospeso dal 2020 e nonostante le incertezze dovute anche al Covid «è probabile» che torni «effettivamente» in vigore nel 2023 come ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombroskis, durante la presentazione del pacchetto del Semestre europeo, nella quale ha spiegato che Bruxelles effettuerà «analisi approfondite per i nove Stati membri già identificati con squilibri — Croazia, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia — e tre con squilibri eccessivi: Cipro, Grecia e Italia». I tempi Alla domanda se la Commissione si aspetti un contenimento della spesa già nella manovra economica per il 2022, ha risposto il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni in conferenza stampa: «È abbastanza chiaro che non stiamo chiedendo specifiche correzioni, abbiamo solo sollevato l’attenzione sul problema su qualcosa che il governo ha intenzione di fronteggiare: come e quando sarà una decisione italiana». «L’Italia è in forma, sta affrontando bene la campagna di vaccinazione, ha buone cifre di crescita — ha aggiunto il commissario —. Nonostante ciò abbiamo parlato del discorso delle spese correnti, lo facciamo già nelle raccomandazioni di giugno, ma questo è un tema importante per chi ha un debito alto». I timori Covid e inflazione Gentiloni ha ribadito che la ripresa europea è «forte» ma soggetta a «notevole incertezza». La ripresa dei contagi e l’aumento dell’ inflazione che crescerà probabilmente ancora nei prossimi mesi, prima di iniziare a calare nel 2022, turbano lo scenario. La ripresa del Covid e le conseguenti misure restrittive «avranno un certo impatto sulle nostre economie — ha detto — soprattutto sui servizi ad alta intensità di contatto», ma la Commissione non si aspetta che abbiano lo stesso impatto sull’attività economica dei lockdown dello scorso inverno. La ripresa da non ostacolare La prossima sfida sarà ridurre il debito senza compromettere la ripresa. E per i Paesi altamente indebitati la riduzione del debito deve «realistica e credibile», ha detto Dombrovskis: «Bisogna trovare il modo per garantire che le politiche di riduzione del debito non mettano in difficoltà la ripresa». E questo è un punto di partenza fondamentale nelle discussioni che sono cominciate sulla revisione del Patto di stabilità, che si concretizzeranno dopo la presentazione di una proposta in primavera da parte della Commissione.
nullo Inviato 25 Novembre 2021 Autore Inviato 25 Novembre 2021 2 ore fa, maurodg65 ha scritto: Dombrovskis: «Bisogna trovare il modo per garantire che le politiche di riduzione del debito non mettano in difficoltà la ripresa Ma va là, vieni qua... In effetti la proposta è innovativa e geniale. Fare più investimenti, tagliare le tasse sul lavoro per favorire quelli privati e i consumi ( che poi finiscono comunque per dover essere contenuti diversamente per problemi di bilancia commerciale), e al contempo ridurre la spesa in deficit. Il che significa tasse sul capitale e debito privato al posto di quello pubblico che sappiamo che non funziona. Perché lo sappiamo?...perché anche lì ci sono limiti incomprimibili e perché basta guardare cosa stia succedendo ed è successo ai bilanci dei compagni di viaggio italiani nella UE fin da prima dell'avvento dell'era covid. Come stringono i cordoni, si spengono i motori della crescita e si allarga di nuovo il deficit e il rapporto fra debito e PIL. Dombrovskis è un genio, il baccalà a fianco, una forza della natura.... morta...
nullo Inviato 25 Novembre 2021 Autore Inviato 25 Novembre 2021 10 minuti fa, Jack ha scritto: sempre positivo ed ottimista neh! Lo studio della tabellina dell'1 mi deprime... Ps Ti ricordo però sommessamente cosa hai scritto più sopra sull'onda che si abbatterànsui mercati. In ogni caso i rapporti fra debito privato, reddito e PIL, sono a disposizione di tutti, come quelli fra deficit, PIL e debito pubblico. Poi, letto quelli, torniamo alla realtà e a fare debito pubblico per crescere o per salvare le banche private.
Membro_0023 Inviato 25 Novembre 2021 Inviato 25 Novembre 2021 3 ore fa, maurodg65 ha scritto: politiche di riduzione del debito Fatemi capire: praticamente non hanno ancora cominciato ad erogare i fondi del NG EU, e già pensano al rientro? Questi sono schizofrenici.
maurodg65 Inviato 25 Novembre 2021 Inviato 25 Novembre 2021 29 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: Fatemi capire: praticamente non hanno ancora cominciato ad erogare i fondi del NG EU, e già pensano al rientro? Ci chiedono di ridurre la spesa corrente e gli aiuti per la pandemia sono orientati principalmente agli investimenti. Per il resto era ed è normale che ci si preoccupi per il livello del nostro debito, nostro ma non solo nostro, esattamente come ci si preoccupa per l’inflazione perché alla fine il debito lo devi finanziare ed i programmi di acquisto della BCE non dureranno in eterno.
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