robycoce Inviato 26 Novembre 2021 Autore Inviato 26 Novembre 2021 @fmr59 In fondo hai ragione che piaccia o no il vinile per farlo suonare al meglio bisogna prima lavarlo chirurgicamente e poi pulire lo stillo ogni due facciate soprattutto se devi eseguire qualche registrazione - Poi in passato ho conosciuto pure qualche appassionato che non puliva uno stilo da oltre 10.000 , perchè sosteneva che le setole scollassero lo stilo . Ed era pure un tecnico laureato ,,,,,,,Mai stupirsi di niente ..Io quando ascolto con l'analogico in una seduta spennello come un imbianchino ......
robycoce Inviato 26 Novembre 2021 Autore Inviato 26 Novembre 2021 Intendevo 10.000 Euro non ore non volevo essere frainteso 😁
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 26 Novembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Novembre 2021 La mia esperienza e’ questa: priorita’ assoluta alla musica, quindi 19.000 fra Lp e cd; impianto monomarca proprio per ottimizzare la compatibilita’ fra i vari elementi (dopo molti anni di fai da te), stanza con parquet (sara’ psicoacustica, ma la musica acustica suona con piu’ aroma timbrico su un pavimento in legno che su una monocottura o anche un cotto, anche qui esperienza personale), attenzione al posizionamento di casse e all’ambiente senza accrocchi nella stanza, risultato per me soddisfacente soprattutto col digitale. Preciso che a me piace molto il suono lucido, da sala riflettente, con archi iridescenti, ottoni solidi e pieni di colore, pianoforte di marmo nero, cose cosi’ insomma. Detesto il suono morbido. Quindi a me il digitale piace molto. Godo anche dell’analogico dove pero’ e’ decisiva la qualita’ del vinile e pochissimi crick e crock. Io voglio sentire la musica non corpi estranei o cose paturniose 4
robycoce Inviato 27 Novembre 2021 Autore Inviato 27 Novembre 2021 @mozarteum Grazie Mozarteum . Il tuo contributo è interessante perchè proprio in corso di analisi delle problematiche riscontate sulla mia macchina digitale e come appunto precedentemente annotato gli abbinamenti secondo me sono deterninanti . Spesso durante il mio percorso in HF, ho riscontrato che è difficile abbinare le apparecchiature meglio del costruttore . Uno in corso di esperienze può pure laurearsi in architettura , ma non a tutti riesce ciò . Ho spesso incontrato gente insoddisfatta di Diffusori meravigliosi e costosissimi appena acquistati , che alla semplice domanda se avessero consultato il costruttore su quali potessero essere gli amplificatori ottimali per le loro casse facevano spallucce ,, Per un periodo confesso che ho fatto spallucce pure io , ma se non sei masochista meglio fare tesoro delle esperienze . Ulteriore considerazione i "negazionisti " del trattamento della sala e del posizionamento delle casse esistono ancora e pure in hi fi di un certo livello . C'é anche chi a cui piace farsi male continuamente , pena lo smorzamento vitale .......
robycoce Inviato 27 Novembre 2021 Autore Inviato 27 Novembre 2021 @one4seven Mi sembra che tu abbia comparato molti CD digitali anche in ristampe successive . Io volevo ripristinare un vecchio di disco di BIll EVANS e JIM Hall in formato di digitale . la mia impressione è che la registrazione dal punto di vista tecnico sia nata male , quindi non mi attendo miracoli .... Volevo chiederti dal momento che il disco è attualmente stampato su Blue Note se vale la pena di cercare una stampa giapponese di questo Cd . Insomma se i giapponesi fanno talvolta meglio nel campo del digitale . Io non ho mai comparato vari medi digitali dello stesso titolo .
Membro_0015 Inviato 27 Novembre 2021 Inviato 27 Novembre 2021 Il 23/11/2021 at 15:55, scroodge ha scritto: Se registro un vinile sul Sony e poi lo riascolto sull'AYRE mi metto a ballare , si sono identici a quello che ascolto con il vinile . Ma che conclusione Concludere che il digitale trasparente ed eventuali problemi o pregi sono da attribuire ai master riversai
one4seven Inviato 27 Novembre 2021 Inviato 27 Novembre 2021 @robycoce Immagino ti riferisca a Undercurrent... Sei fortunato: sempre dai "nostri amici Giappi" è uscito fresco fresco un riversamento in cd che promette molto molto bene: Features the DSD master in 2020, using Japanese original master tapes. > https://www.discogs.com/it/release/17091459-Bill-Evans-Jim-Hall-Undercurrent Non posso dirlo con sicurezza perchè non ce l'ho (ancora 😁), ma tutti i recenti riversamenti curati dai Giappi in tal maniera sono risultati davvero eccellenti.
robycoce Inviato 27 Novembre 2021 Autore Inviato 27 Novembre 2021 @one4seven @one4seven @one4seven Mi sembra che tu abbia comparato molti CD digitali anche in ristampe successive . Io volevo ripristinare un vecchio di disco di BIll EVANS e JIM Hall in formato di digitale . la mia impressione è che la registrazione dal punto di vista tecnico sia nata male , quindi non mi attendo miracoli .... Volevo chiederti dal momento che il disco è attualmente stampato su Blue Note se vale la pena di cercare una stampa giapponese di questo Cd . Insomma se i giapponesi fanno talvolta meglio nel campo del digitale . Io non ho mai comparato vari medi digitali dello stesso titolo . GRAZIE 👌
NIMALONE Inviato 27 Novembre 2021 Inviato 27 Novembre 2021 @robycoce Io ho rinunciato alla musica digitale di alto livello o presunto tale . Ti posso dire che il formato digitale più appagante per me restano i SACD in versione single ended , meglio ancora se SHM ( dischetto verde) allo stato attuale utilizzo un lettore Pioneer acquistato nuovo a poco meno di 200 euro su Amazon ,,,, ci sono arrivato dopo aver avuto anche Sacd Accuphase , che si suonava un po’ meglio ,,, ma non da strapparsi i capelli che non ho ! 😂 1 1
robycoce Inviato 27 Novembre 2021 Autore Inviato 27 Novembre 2021 @NIMALONE la tua sembra essere una posizione estrema ma dal mio punto di vista comprensibile . In questo momento , non avendo avuto la possibilità di portare la lettura digitale ai suoi limiti di qualità massima , non posso esprimere una mia opinione definitiva . Mi sembra che alcuni che hanno partecipato a questo forum investendo peraltro cifre importanti abbiano raggiunto limiti estremamente tollerabili . L'accettibilità del sistema è soggettiva però . Tuttavia per quanto io possieda parecchi giradischi analogici anche i giradischi entro certi limiti colorano la riproduzione . Queste colorazioni che anche in questo tendono a sfumare in macchine molto costose non piacciono a tutti . Comunque come avevo indicato all'inizio del forum ho riportato le considerazioni di alcuni tecnici, che operano nelle sale di registrazione discografiche . In sostanza lo stesso tecnico del suono che usa il supporto digitale e ne difende la validità dal punto di vista tecnico , ammette poi che poi riascoltando la stessa registrazione prodotta e data alle stampe alla casa discografica e successivamente confrontata e riascoltata con un buon lettore , ammette che il risultato diventa deludente e distante dal master . In considerazione di ciò il mio punto di vista è che fra il master dello studio e la successiva riproduzione commerciale qualche cosa deve per succedere . Da parte mia questi confronti non li ho mai effettuati e sarebbe interessante sentire la testimonianza di qualche altro tecnico . Come ho detto in corso di vari confronti mi sono sempre trovato sempre a mio agio con gli sacd anche ascoltandoli con lettori piuttosto economici .
Folkman Inviato 27 Novembre 2021 Inviato 27 Novembre 2021 @robycoce Ciao , me lo sono perso , ma di che modello di Ayre si sta parlando ? Grazie
robycoce Inviato 27 Novembre 2021 Autore Inviato 27 Novembre 2021 @Folkman il modello è un CX 7 . Dopo la pulizia dell'ottica ho dovuto riconsidere il tutto . Insomma non emozionante ma ascoltabile .
Revenant Inviato 28 Novembre 2021 Inviato 28 Novembre 2021 Gli ascolti più veritieri li ho sempre trovati con supporti digitali (CD prima e liquida ora). Se la registrazione è fatta in modo da sfruttare tutte le potenzialità del digitale non c'è disco vinilico che tenga. Estensione, profondità, dinamica sono inarrivabili con le buone registrazioni digitali. Purtroppo c'è tanta musica registrata male e in questi casi il bel suono "pastoso" del vinile smussa parecchio i difetti.
Maurjmusic Inviato 28 Novembre 2021 Inviato 28 Novembre 2021 16 minuti fa, Revenant ha scritto: in questi casi il bel suono "pastoso" del vinile smussa parecchio i difetti. Secondo me quel suono “pastoso” apparteneva soprattutto ai giradischi anni 90 / 2000 (non particolarmente veloci e con una punta di gobbetta in gamma medio bassa)
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 28 Novembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Novembre 2021 Il vero limite del vinile e’ il vinile. Se non e’ stampato e conservato bene non e’ un piacere ascoltarlo. Se invece sussistono le due condizioni il discorso cambia assai. Personalmente preferisco il vinile per ascolti tardoserali a volume moderato tendente al basso: il suono e’ ricco e cricca e crocca meno che se alzassi la manopola. Il discorso alla fine e’ questo: il digitale (solida e liquida) consente di ascoltare tanto e bene - ovviamente se la registrazione e’ buona- e al dunque se l’obiettivo e’ ascoltare piu’ musica possibile non c’e’ storia. Il vinile ha un vantaggio: non c’e’ tentazione di zapping 3
densenpf Inviato 28 Novembre 2021 Inviato 28 Novembre 2021 Il 22/11/2021 at 14:53, robycoce ha scritto: Con il digitale uno deve rassegnarsi ad un ascolto distaccato ? E perche' mai? penso di aver una buona discografia digitale su supporto, e la maggior parte di loro suona molto bene. Il vero segreto del buon digitale sta' nel scovare il giusto master di ogni album, oltre a mettere a puntino tutto il sistema, che non e' per niente facile. Sto' parlando di avere quella pazienza e meticolista' nel creare la giusta sinergia fra componenti, cavi compresi. E occorrono anni. Del resto se oggi come ieri si registra negli studi a 24/96, il digitale fatto bene non puo' che essere la giusta direzione. Oggi anche un cd con una masterizzazione moderna non compressa, fatta come dio comanda, ha ancora molto da dire. Cosi' se un sacd ha una registrazione nativa in DSD, ascoltarlo in quel formato e' il massimo che si puo' ascoltare. Se non si e' sodisfatti le problematiche nascono altrove. 1
mozarteum Inviato 28 Novembre 2021 Inviato 28 Novembre 2021 A proposito di cavi. Quando presi il monomarca Mbl provai i cavi argentati cableless (non ricordo ora il nome esatto) che a detta di Sopegno erano il top. Da me suonavano troppo aperti generando sul lungo ascolto (altro che aacolto in cieco a/b che non serve a niente) una certa fatica con la classica. Con una parure acrolink tutto e’ andato a posto. La psicoacustica non c’entra niente perche’ i cableless costavano quasi il doppio (spropositatamente). C’entra l’elaborazione udito/cervello, la memoria dei suoni veri, il proposito fermo di usare come test ottime registrazioni comunissime e non audiofile che sono spesso a mio parere fuorvianti nella messa a punto dell’impianto
one4seven Inviato 28 Novembre 2021 Inviato 28 Novembre 2021 Concordo con gli ultimi interventi, ed a riprova si può portare un esempio pratico: il catalogo ECM. Una delle etichette che usa il digitale in tutte le sue potenzialità "positive", come andrebbe usato. Infatti non c'è un CD ECM che suoni male (senza considerare le recenti rimasterizzazioni, o nuove uscite, in hi res), rendendo di fatto praticamente inutile, qualitativamente, nel loro caso, l'uso del supporto vinilico.
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