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Il digitale e i suoi limiti... o i nostri limiti


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2 ore fa, FabioSabbatini ha scritto:

È una frase impegnativa 

Cosa intendi esattamente? 

A me non risulta 

Il cervello funziona si/no 

Le cose piccine assumono valori discreti 

Anche tante cose pratiche che ci servono per avere informazioni utili (tipo l'NMR che ci dice ad esempio se abbiamo il menisco spappolato...) funzionano in modo discreto 

E la frequenza? 

E Bell inequality e milioni di altre evidenze sperimentali ecc...

Insomma...per tanti aspetti un file audio ahimè è più simile a come funziona il mondo che un solco arato da puntina ...che per carità fa il suo porco lavoro ed è una figata e lo adoro io per primo  ma è solo una grossa approssimazione di come veramente stanno le cose

Tanto è vero che col digitale si può arrivare a rapporti segnale rumore che l'analogico si sogna

So che tu le sai queste cose ....ma dire che il mondo è per sua natura analogico non è esatto

Possiamo concordare se dici che per i nostri sensi "appare" funzionare come analogico....

Ma non è la stessa cosa 

I nostri sensi sono incredibilmente volubili e differenziati... basta leggere i nostri giudizi sui suoni degli impianti 

Per non parlare dei giudizi digitale/analogico 

Tutti validi tutti degni tutti giusti per definizione in quanto soggettivi 

Ma lascerei perdere la "vera natura del mondo" 

La possiamo mettere come vogliamo, e qui torna il concetto di contesto. Di certo non puoi dire che il suono nasce digitale. Un onda di pressione non è digitale e pertanto la ripresa in digitale o la sua riproduzione già sono una approssimazione.

A te piaccono i numeri e anche a me. Però da una parte dici che il jitter è ininfluente e poi ti piacciono gli SNR da 125dB. Dove è la verità ? Ti servono i 96 dB di dinamica di un CD o ti bastano i 65/70 di un nastro. Conosci dischi con gamma dinamica di oltre 50dB ?

Stiamo sempre li.

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36 minuti fa, Ggr ha scritto:

Forse il mondo sarà anche un enorme vinile, ma passi avanti che ha fatto dalla nascita dei tanto bistrattato 0 e 1, non li aveva fatti in 200 anni....questo solo per raccontare tutta la storia, non solo un pezzo.

Primo non ho più il vinile a casa e non ho mai avuto un registratore a bobine, quindi non mi sento il guardiano e depositario dei misteri analogici. Tendenzialmente cerco di dare un contributo alla discussione evitando l'astio verso chi non la pensa come me. Io studiavo informatica quando il PC dentro casa lo avevano 1 persona su 1000, quindi non penso di essere colui che nega la straordinaria rivoluzione digitale. Mi sono solo permesso di dire (mi scuso se offendo qualcuno) che non è che è tutto bello solo perchè è digitale. Un cavo USB non trasporta 0 e 1 ma un segnale elettrico che dovrebbe rappresentarli con tutti i problemi che questo può comportare. Proprio perchè il digitale è una rappresentazione matematica di un qualunque fenomeno fisico/elettrico. In un chip di memoria, che non è un bussolotto, non ci sono 0 e 1 ma oggetti che memorizzano un livello fisico per cui torno al concetto di analogico. Il sistema binario è per sua natura digitale e ha dato il via all'avvento della elettronica digitale ma come detto è una rappresentazione matematica utile alla rappresentazione della realtà. Sicuramente ci fa comodo ragionare con 0 e 1 altrimenti i calcolatori li avrebbero basati sul sistema decimale ad esempio e non binario.

Tornando alla tua frase, io non cerco di dare un pezzo della storia ma il quadro d'insieme. Piaccia o meno non è un mio problema, così come non lo è il non essere d'accordo con quanto scrivo. L'ho messo in bella grafia nel testo che ho scritto al post che tu, per contro, hai letto o commentato solo in parte.

 

Chiudo dicendo che io non voglio avere ragione, pretendo che tu non affermi di averla.

 

Saluti

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10 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Però da una parte dici che il jitter è ininfluente e poi ti piacciono gli SNR da 125dB

Il jitter è ininfluente per le orecchie umane

125 db me ne frego 

Me ne frego pure di 85 db 

Ma la natura del mondo non è analogica

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Ecco alcuni aspetti chiave su cui molti credo convergono:

1 il digitale nasce per motivi pratici non per assicurare il miglior suono. 

2 il formato compact disc è limitato ed è stato migliorato dalla successiva alta definizione 

3 pressoché tutti i critici non prezzolati, al lancio del compact disc ne decretarono l'inferiore musicalità rispetto al vinile 

4 lo streaming è molto più pratico e versatile del compact disc. Nessuno usa più i floppy disk da 3 o 5 pollici da quando ci sono cloud e hard disk allo stesso modo il cd è in calo di vendite e forse scomparirà 

5 il vinile si colleziona come i libri antichi o comunque si presta a raccolte mirate di generi o sotto generi musicali mentre non ha più senso come strumento di ricerca e conoscenza rispetto allo streaming

6 Gli 0 e 1 non si toccano ne' si odono, viceversa i suoni si percepiscono con i sensi così come il mondo che ci circonda.  Personalmente credo che ci vorrebbe la revoca retroattiva del diploma di laurea di chi sostenesse il contrario ( sempre ammesso che ce l'abbia una laurea... hehe).

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Ma le onde sonore, compressione e rarefazione, mi fanno pensare ad una sequenza di zeri e uno, per non parlare delle ossicine che abbiamo nell'orecchio, staffa incudine martello, che per finzionare devono battere un colpo, seguito da un silenzio. Anche questo mi fa pensare ad un codice binario.

Se poi vogliamo parlare della luce delle lampadine, o il refresh degli schermi tv, passano da accesi a spenti almeno 50 volte al secondo, sempre di zero e uno parliamo. Eppure, mai sentito dire quanto è digitale una vecchia lampadina a filamento....

 

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@rpezzane @FabioSabbatini Nel 2011 la Scientific American indisse un concorso nel quale ai partecipanti veniva chiesto di rispondere alla domanda “la realtà è analogica o digitale?” Vennero sostenute le tesi più diverse, molte davvero interessanti. Eccone qui riassunte alcune:

 

http://www.projects.socialsciences.manchester.ac.uk/lewis/conference/

 

Avreste potuto inviare un saggio anche voi 🙂

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45 minuti fa, Ggr ha scritto:

Ma le onde sonore, compressione e rarefazione, mi fanno pensare ad una sequenza di zeri e uno

Quindi se getti un sasso in uno stagno le onde che si generano sono discrete ?

il calore che ti arriva dal sole come vento solare ti arriva a treni di impulsi ?

Gli esempi che porti sui televisori sono ovviamente digitali come tutta l’elettronica degli ultimi 30 anni. Confondi i fenomeni fisici con i prodotti dell’uomo. Un corpo si muove in un continuum, una mela cade in analogico, l’urlo di tua moglie che dalla cucina ti dice “abbassa il volume” ti arriva come movimento continuo di aria che va a vibrare sul tuo timpano.

comunque come dice @Grancolauro alla fine possiamo dire tutto e avere opinioni diverse delle stesse cose. Basta cambiare la prospettiva. La verità non è nella tasca di nessuno.

buona serata

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1 ora fa, Ggr ha scritto:

le onde sonore

Ovviamente la situazione non è tanto banale

Mentre è chiaro che i fononi possono essere rappresentati, in QFT (che è la migliore teoria che abbiamo per descrivere la natura delle cose) come particelle con  massa  quindi quantizzata nei solidi e liquidi, la interpretazione per i gas, tipo aria, è ancora non....chiara al riguardo.

Detto ciò...e cavilli a parte le onde sonore sono comunque energia, quindi...massa... quindi quantizzate

Ma qui mi fermerei....

Comunque di analogico non c'è una mazza di niente, se parliamo della natura del mondo 

Ad oggi eh?

Poi magari tra cento anni si scoprirà che la clamorosa toppa che ha preso Einstein con la variabile nascosta non era una baggianata come fino ad oggi risulta essere ma la vera natura delle cose 

Ad oggi non è così ahimè, Pezzane permettendo 

🙂

 

  • Sad 1
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21 ore fa, FabioSabbatini ha scritto:

Se qualcuno lo avesse dimenticato, ricordo a tutti che il mondo intero è per sua natura analogico

Certamente. La meccanica quantistica la hanno formulata soros bildenberg e le big pharma 😅😅😅😅

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8 ore fa, stanzani ha scritto:

Certamente. La meccanica quantistica la hanno formulata soros bildenberg e le big pharma

Vale il commento sopra. Anche tu forse confondi i fenomeni fisici con i modelli matematici chiamati a rappresentarli.

io se fossi in voi non mi avventurerei in sentieri impervi ma ripartirei dal moto rettilineo uniforme. Per capire il concetto basta e avanza.

è più forte di voi non ce la fate proprio a rispettare il prossimo. 

Buona serata

 

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Negazione dell'abc della logica: dato che posso rappresentare ( parzialmente) un fenomeno tramite numeri, ovvero digitalizzandolo, ergo il fenomeno naturale diventa esso stesso digitale.

Sabbatini e Stanzani piccolo ripasso: Voi vi ritenete dei  fenomeni ... ma Non lo siete...    

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@rpezzane ha perfettamente ragione. La trasmissione di informazioni digitali usa sempre meccanismi di trasporto analogico. Nella comunicazione wireless l’encoding e’ digitale ma il transport è analogico, onde elettromagnetiche. Per fare un altro esempio, il codice morse è digitale (punto e linea) ma il trasporto è fornito da un supporto analogico, una corrente che passa per un filo per una durata variabile, od un onda luminosa.

Il digitale è un modello di calcolo, ma anche in un calcolatore la memorizzazione dei dati sfrutta dei componenti che “rappresentano” bit con una certa quantità di carica o una polarizzazione - analogico.

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