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AMT by Monoprice Monolith


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Inviato

Parsifal in esecuzione su Monoprice AMT e uscite Steg.

Ci sono alcune particolarita' che vorrei descrivere per comprendere quanto la AMT chiede in fatto di potenza:

dalle specifiche della casa siamo a 32 Ohm con 10 watt di picco per 200 ms, se andiamo oltre il driver cede.

 

Un breve assunto: la potenza è legata alla tensione di rail, e ci sono dei range di tolleranza per i driver cuffie, per i quali è sempre bene rimanerci sotto i limiti... se non vogliamo fare un bel flambe'...

 

Superato l'assunto per preservare qualche migliaio di eurini... siamo al di sotto di questi range massimi.

 

Il confronto è serrato, procede anche con Coldplay Viva la vida.

 

Ma tornando alle specifiche di picco nella iassiia potenza tollerata dal driver dobbiamo considerare un terzo stando larghi... dunque 3 watt rms a 32 Ohm sono il minimo per far suonare egregiamente questo driver AMT.

 

Partendo da questo concetto, procedono gli ascolti, sempre in piena e costante sicurezza a tutela del driver.

Mettiamoci nel calderone diverse possibilità di "ascoltare", con i watt rms doppi dello Steg (6) e con il gain regolabile tramite Clean Box Pro su Cayin iHA-6 con 3 watt a 32 Ohm in SE (cosa possibile con un altro adattatore doppio xlr 3 pin verso jack 6,3).

Insomma tanta carne al fuoco, pensata e progettata per avere un confronto ed un approccio "differente". Lo scopo è capire dove e come stanno le differenze fra un tipo di amplificatore "pensato" per casse, ed un ampli "progettato" a pennello per cuffie.

Inviato

Ora, considerando che basterebbe saper leggere, interpretare il valore delle resistenze, lo scatolo di Hifiman nemmeno servirebbe, basterebbe aggiungere due resistenze, magari di elevata qualità al cavo, che ne so direttamente nel Cannon xlr e 2 alle uscite del finale ed il gioco è fatto.

quanto si spende… 10€?

magari adattate ai 32 ohm della AMT.

correggetemi se sbaglio.

IMG_3024.jpeg

IMG_3023.jpeg

Inviato

@Kronzi facendo da se' si risparmia molto, ma c'è un ma...

il resistore da 10 Ohm deve essere proporzionato alla potenza dell'ampli.. se scalda da matti è inadeduato quello in foto è un 2/3 watt, servirebbe da 20 watt... circa per ampli con 80 e più watt rms su 8 Ohm.

L'altro resistore limita la tensione ai capi del driver.... e qui casca l'asino.

Un partitore resistivo statico va bene per tensioni e correnti statiche, ma con un carico dinamico (la cuffia) e per di più nel range di frequenze da 20 Hz a 20 KHz... entra in gioco l'impedenza che su un partitore resistivo manda a carte 48 il controllo del driver stesso, il cosidetto damping factor dell'ampli su driver, cioè il "mordente" appunto il controllo della deriva del driver, il "freno" su carico dinamico.

Infatti, se ascoltiamo una cuffia a bassa impedenza a valle di un partitore resistivo, ascoltiamo più bassi, ed abbiamo l'impressione che suoni più "possente". In realtà, negli anni e nei vari partitori realizzati all'uopo, quel basso è figlio di uno scevro controllo mordente a mo' di freno sul driver.

A questo risultato ci sto arrivando, anche con l'utilizzo di un ampli progettato per casse, lo Steg.

Aumentando l'impedenza, deriva il DF che è >500 su carichi di 4 Ohm, ma è evidente che un suono più corposo a 32 Ohm e 6 watt rms dello Steg, mi sembra meno frenato (specie nel basso) rispetto un ampli cuffia che su 32 Ohm reali ha 3 watt rms da progetto in SE con un DF superiore (a mio avviso) a valori di 7-800 di DF.

Comunque questa disamina, seppur la intravedo plausibile, voglio ancora sviscerarla meglio.

Per farlo ricorrero' a diverse tecniche, fra le quali anche una alimentazione a batteria per fugare ogni minimo dubbio.

Inviato

@giuca70 le resistenze fotografate sono quelle del he-adapter di hifimann che usa l’autorevole@SimoTocca .

perché dico l’autorevole, ne capisce sicuramente più di me, probabilmente ne capite tutti più di me.

usa un 100 watt in classe A. Io avrei messo una resistenza tipo questaIMG_3025.jpeg.76f8166fa57c7af51bf5631a86de47b2.jpeg

poi, usare cavi da 100 € ed interrompere il flusso con una resistenza da 30 centesimi… penso esistano materiali più pregiati 
ma se poi a detta di SimoToccafunziona, perché farsi testa? 
 

 Io avrei voluto provare con l’he- adapter e questi finali:IMG_3021.thumb.jpeg.9b4939fc3d2ffd2e6474fd716ea9b15f.jpeg

Scheda audio Weiss Afi1, Dac. PrismSound DA-2  se non suona bene così si muore, o si frigge.

Inviato

Il fatto che riscaldi è segno che le resistenze sono sottodimensionate per dissipare in calore l'eccedenza di potenza.

Non sono io a dirlo, ma l'ing. Chiappeta in uno dei suoi post sull'utilizzo dei partitori, e sul dimensionamento di valore Ohmico  di potenza dissipante di ogni singola resistenza.

Lo spunto di @SimoTocca è punto di partenza per affinare il pilotaggio della AMT.

Coem accennato, i partitori (tutti) non considerano la deriva dinamica del DF dell'ampli.

E' un modo per ascoltare la AMT con approccio economiico avendo a disposizione ampli di pregio per casse.

La cosa più adeguata sarebbe utilizzare trasformatori di accoppiamento impedenza, ma saliamo fino a 500-700 euro per il loro progetto. Preferibile e più idoneo per garantire un DF dinamico eccellente, avendo ampli casse di assoluto pregio.

La via più semplice, è invero quella che sto verificando in queste ore. Dedicare un ampi cuffia che in sbilanciato abbia almeno 3 watt rms, ed in sbilanciato circa 7 watt, per farla suonare in modo molto simile.

Il confronto fra Steg e Cayin iHA-6 si sta delineando in questo senso.

L'unica cosa che dal cayin bisogna attingere alle uscite a poli caldi dai 3 pin dei 2 xlr combo neutrik, poiche' dalle uscite jack (sempre dei 2 combo neutrik) è interposta reistenza 10 Ohm (low impedance) e 120 Ohm (high impedance).

Per la stessa ragione dei partitori, queste resistenze statiche vanno eliminate possibilmente, ed il controllo dei driver amt prende il sopravvento, mantenendo un suono ben frenato, un basso deciso, denso e forte, senza tentennamenti.

Lo Steg a 32 Ohm, sembra che faccia diminuire il DF che a 4 Ohm è >500, facendo apparire un basso apparentemente materico, ma pelo fuori controllo.

Mie personali preferenze.

Inviato

Funzionare funziona.. come sempre si tratta di abbinamenti riusciti.

Il partitore personalmente lo eviterei, per i motivi esposti anche dall'ing Chiappetta.

Inviato

Forse sono giunto a conclusione...

Un ampli pensato per casse, o un ampli cuffia bilanciato, con circa 6 watt entrambi (6 il primo in SE lo Steg, 7 il secondo iHA-6 bilanciato in low current) permettono l'ascolto di una AMT in modo viscerale. Cerco di spiegarmi.

Il controllo del DF in entrambi i casi scende a valori inferiori a 500, anche 300 o meno.

Questo fatto permette un basso più marcato, più avanti.

Si direbbe suona materica e corposa.

In entrambi i casi, con lievi differenze, suona perlopiù in questo modo.

I due ampli Steg e Cayin condividono componenti Mosfet, dal timbro tipicamente valvolare e velore.

Cioè la AMT in queste condizioni suona musicale, prende l'aspetto viscerale dell'ascolto.

Ben venga, è un modo di ascoltare complementare all'altro.

L'altra partita, un ampli cuffie con uscita SE di circa 3 watt (il cayin dai poli caldi dei 2 XLR) avendo un DF molto alto le fa suonare con precisione materica. Il basso in sostenza è più netto e comunque possente, pelopiù meno invadente direi.

I due modi di ascoltare a questo punto, complementari, farebbero pensare che tutto sommato per stare tranquilli con la tenuta dei driver AMT, con la semplicita' di utilizzo, e i risultati ottenuti molto simili... farebbero preferire la scelta di un ampli progettato per cuffie, con le 2 modalità di ascolto presenti: (SE e bilanciato) con valori in potenza a partire dai 3 watt rms a 32 Ohm, ed in bilanciato verosimilmente minimo 7 watt rms.

In sostanza, quello che ho sempre pensato. Un ampli calato apposta per i driver cuffia, che rimane al di sotto dei limiti di tolleranza dei driver stessi, e che non dia "pensieri" di alzare troppo il volume... Con lo Steg la tentazione è molto forte... sembra non esserci mai limite, ma andare a quei volumi, si diventa prima sordi...

 

Inviato

In buona sostanza, possiamo dire che per risanare la bassa efficienza della AMT 90 dB a 32 Ohm, rispetto una moderna cuffia con 100 e più dB, serve un aumento di potenza ( i 3 watt rms in SE ) e di gain ... diciamo che 9 dB fanno 1 volta e mezza la necessita' di aumentare il gain in ingresso all'ampli cuffia.

Con questo stratagemma, possiamo dire che un ampli cuffie con 3 watt di targa in SE e un preamplificatore in ingresso migliora e "appara" la deficienza di questi driver a 90 dB.

Potenza in primis e preamplificazione in secondo luogo abbiamo colmato il gap che serve a farla suonare dinamicamente bene, e senza incertezze, sia in SE che bilanciata.

I miei 2 cents da sperimentazione attiva avuta e ascoltata a lungo.

Inviato

La timbrica che personalmente preferisco, è quella dei mosfet, che possiamo tradurre in un pugno da pugile col guanto per ammorbidire le spigolosita' delle nocche...

A voi puo' piacere il timbro netto e spigoloso delle nocche di un ampli con transistor nei finali.

Ad altri il caldo tepore di una valvola.

Mettendo al centro le 2 necessita' individuate (potenza e gain), si puo' scegliere l'ampli che meglio piace, col timbro che meglio si addice a ciascuno.

Oppure un finale a BJT, veramente un pugno nello stomaco.... timbriche differenti calate su un driver che accetta di tutto, e traduce distintamente qualsiasi piccola differenza ci sia a monte.

Bella cuffia.

Inviato

Il preamplificatore da me usato col Cayin è un Clean Box Pro, derivato dal contesto professionale, capace di amplificare e bilanciare fino a +21 dBu (8 Volt rms). Quindi in grado di colmare abbondantemente i 10 dB di gain (è in grado di colmare anche molto di più come gain) in modo trasparente.

Il risultato, come ho avuto modo di ascoltare per diversi mesi finora, è pelopiù uguale al suono con lo Steg, ma senza timori alcuni.

Inviato

Appena possibile, realizzero' un pilotaggio bilanciato con lo Steg, dall'ingresso all'uscita, e questa volta per saggiare gli ascolti bilanciati con la AMT e la HE6se V2 con ampli casse con valori eccellenti su 4 Ohm.

L'anello che mi mancava per scendere ancora più nella tipologia di ascolti, pur sapendo che il DF a 50 Ohm ed in bilanciato si andra' a friggere. Vedremo che uscirà fuori ! Un ascolto viscerale al quadrato ? Ai posteri...

Inviato

Dai primi ascolti della hedd 2, che utilizza la medesima tecnologia, la sensazione è che con ampli a valvole con uscite a trasformatori, queste cuffie rendono davvero bene, non servono potenze esagerate, il 2a3 di Mhz, circa 3,5 watt con la monoplacca, la spinge in scioltezza.

Inviato
9 ore fa, MCnerone ha scritto:

Dai primi ascolti della hedd 2, che utilizza la medesima tecnologia, la sensazione è che con ampli a valvole con uscite a trasformatori, queste cuffie rendono davvero bene, non servono potenze esagerate, il 2a3 di Mhz, circa 3,5 watt con la monoplacca, la spinge in scioltezza.

Quindi la hai collegata all'uscita dei diffusori senza problemi, giusto? Le 2a3  con 3,5 watt non friggono la cuffia giusto?

ho anch‘io un piccolo 2a3… mi piacerebbe provarlo

Inviato
33 minuti fa, Kronzi ha scritto:

Quindi la hai collegata all'uscita dei diffusori senza problemi, giusto? Le 2a3  con 3,5 watt non friggono la cuffia giusto?

ho anch‘io un piccolo 2a3… mi piacerebbe provarlo

Il mio 2a3 è specifico per cuffie, ma puoi mettere la tua cuffia direttamente all’uscita diffusori senza problemi, con 4 watt su 8 ohm avrai meno di 1 watt all’impedenza della cuffia.

 

Inviato

Speriamo che nella 2° versione Heddphone abbia risolto i problemi di vibrazioni interne. Nella prima un forumer li ha estirpati con una pesante modifica.

La AMT nasce smorzata abbastanza bene, il driver è 32 Ohm e 90 dB.

La hedd 2 41 Ohm 89 dB.

Sarebbe interessante un confronto.

Una primissima lettura le denoterebbe un basso esile, quello della HD800 sarbbe punch... da leggere con le solite pinze.

Anche per lei si parla di ampli che eroghi più di un watt rms.

La AMT ha richiesto molte ore per un burn-in che le faccia uscire un carattere poliedrico, ben diverso da quando fu tolta dalla scatola. Circa 500 ore di rodaggio.

Migliora molto con l'accoppiata di un pre amplificatore, che riallinea il gain "perso" anche da un normale amp come il CTH.

Alla fine della storia i modi di apprezzarla sono molti, è la tipologia del driver che ben si adatta a tute le varie circuitazioni e tipologie. Preferirne uno  più di un altro, forse dipende dal genere musicale.

In questi ultimi giorni sta suonando in tutte le salse, e con vari e diversi DF oltre che ampli.

Inviato

Siamo arrivati ad un punto a doppio cieco, direi finale, nel senso che tutti gli ascolti con ampli diversi, pilotati differentemente con diversi preampli, sono giunti al capolinea.

Parlo di aver allestito il porting di un ampli destinato al car audio (STEG) provando a pilotarci 2 cuffie ostiche: la AMT e la HE6se V2.

Gia' con la sola AMT si lasciava intravedere un finale impietoso per lo Steg con le cuffie ( ricordo che è un progetto molto valido come ampli casse su 4 Ohm, è molto pulito e nitido, timbrica mosfet veloce possente lievemente valvolare ).

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Il verdetto finale lo ha segnato la HE6, che con i suoi 50 Ohm manda a fritture miste il DF dello steg ( che a 4 Ohm è > 500 ).

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Dai confronti eseguiti, riassumo 4 fasi principali, cercando di sintetizzare mie personali impressioni:

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Si parte dallo streamer tablet uapp qobuz - Pulwtop (V8) - Questyle M15 uscita sbilanciata - liquid spark usato come pre fino alla 3° prova

 

1) finale Steg 45x2 su 4 Ohm, risultano 5,63 watt x 2 su 32 ohm con la AMT.

Il basso perde definizione e precisione, forse in favore di un ascolto più musicale o viscerale. Forse un DF minore la causa ?

E' la volta della H6, con 3,6 watt rms a 50 Ohm. Qui la situazione peggiora, il suono impasta, segno che il DF è a friggersi...

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2) finale Cavalli Tube Hybrid

siamo a 32 Ohm con circa 1,5 watt rms per la AMT che restituisce un gran suono corposo.

Con la H6 a 50 Ohm e circa 1 watt rms, DF ancora accetabile, definita ma manca qualcosa nella possenza del basso. Idealmente potrebbe definirsi un suono accetabile e sopra il discreto.

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3) finale Cayin iHA-6 ingresso sbilanciato, estrattore poli caldi 3 pin xlr verso jack 6,3

il guadagno del gain col pre Liquid spark sale con un +12 dB circa, migliorando la resa della H6 in dinamica ( migliora il basso valore di efficienza 73,5 dB a circa 85 dB ( e tutto grazie al preampli ).

Siamo a 2,89 watt rms a 32 Ohm e la AMT ha un suono da bel sentire, basso presente preciso netto forte. Coesione globale decente. merito di un DF altissimo.

Con la HE6 siamo a 50 ohm e 1,85 watt rms a canale. Sonorita' da palco, vivide quasi reali. Merito di un DF ancora molto alto.

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4) finale Cayin iHA-6 ma al posto del preampli liquid spark, mettiamo il Clean Box Pro in modalita' bilanciamento da segnale in ingresso sbilanciato, e lo colleghiamo all'ingresso bilanciato del Cayin.

Stesso estrattore SE dai poli caldi degli XLR 3 pin.

In questo contesto, il gap del gain da 73,5 dB fino ai teorici 100 dB di una cuffia standard, viene colmato dalla preamplificazione fino a +21 dBu (8 volt rms) del clean box, quindi oltre i +12 dB del Liquid Spark, verosimilmente anche 4 o 5 volte tanto...

Succede anche un'altra cosa, che poi è il grosso apporto migliorativo del Clean, l'aumento della spazialita' e della densita' armonica del messagio musicale.

Satnte l'uscita SE dei poli caldi del Cayin, la preferenza diun ascolto quasi da 10 su 10, va a questo contesto.

L'incremento dell'headstage realizzato nel bilanciamento, rimane anche se ascoltiamo in uscita SE sbilanciata, e con un DF di avalore altissimo, tale da rendere l'ascolto a mio avviso semplicemente eccellente.

.

Quindi il fallimento ottenuto con la baracca allestita con lo Steg da car audio per casse su 4 Ohm, alla fine ha decretato cio' che avevo ascoltato per mesi, e individuato come possibili migliorie.

Alla fine, anche questo è mettersi in gioco, testare e provare con le proprie mani, basandosi sulle informazioni teoriche del campo audio, e riflettendo nella realta' le possibili attuazioni per ottenere ottimizzazioni, possibilmente le migliori possibili, senza utilizzare DSP, EQ, o altro. Solo apparati destinati ad uso pro ed un po' di astuzia, giusto un pizzico fra teoria e reinterpretazione pratica delle regole teoriche.

Inviato

L'alternativa, dunque, dei partitori resistivi possono servire per capire fino a che punto un ampli casse già ottimo, avendolo, possa far suonare una cuffia "particolare".

Pero' il DF viene mandato a friggersi.

Esempio l'uscita low impedance del cayin iHA-6 che ha una resistenza da 10 Ohm in serie all'uscita.

Con l'estrattore dai poli caldi 3 pin XLR, andiamo a prelevare uscita diretta per il carico cuffia.

E l'evidenza spiazza l'uscita low impedance, non piaciuta da chi possiede il cayin. Me in primis.

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Altra alternativa sono i trasformatori di impedenza cuffia, che mantengono linearita' e potenza in uscita, adattando solo impedenza. E lo fanno bene. Come indicava anche l'ing Chiappetta. Si puo' spendere molto per questi trafi, se si possiede già un finale a valvole, è soluzione preferibile anche con ottimi stato solido o ibridi.

C'è la potenza in eccesso da gestire, non bisogna dimenticarlo, nel dimensionamento dei trafi... per evitare resistenze che maderebbero a carte 48 il DF, questo pregiato valore da non sottovalutare affatto.

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Quindi, la migliore soluzione è un ampli cucito sulle cuffie, che mantiene il DF a valori altissimi, e potenze adeguate ai driver, senza superare i limiti fisici di crack del driver stesso.

.

Acqua calda ?

Si, comprovata con le prove "studiate" a tavolino e apportate dallo steg, che con le casse è un vero gioello. Appunto solo con loro... e con un DF maggiore di 500 su 4 Ohm, cosa fondamentale.

Inviato

Anche se sono andato forse un po' fuori OT, la AMT rimane una gran cuffia.

Non ha bisogno di potenze infinite, ma di un ottimo ampli cuffie.

E ha bisogno di tempo per farsi piacere... anche mesi, deve rodare.

Tutte le mod acustiche fatte all'inizio, sono state levate. Il filato di acrilico ne attoppa i riverberi buoni all'interno della camera acustica indiretta. Al suo posto un po' di UHT stacca attacca in gomma modellabile attenua le vibrazioni di una camera indiretta molto ampia, forse più della GL850 e della Heddphone 2. E' questa che le dona riverberi indiretti buoni con un basso che ti sposta, e quando c'è, vi spostera'... statene certi.

Il resto ho cercato di spiegarlo, da cultore della scienza ( mi piace conoscere quanto più possibile ), appasionato dell'ascolto in cuffia, possibilmente nele giuste condizioni, e con qualche elemento migliorativo in più.

Buoni ascolti.

Prendete le mie impressioni come spunti, qualora vogliate rifletterci su.

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