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Melius Club

Trent'anni fa la caduta dell'URSS


appecundria

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Inviato
3 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

No, perché i comunisti italiani non sono mai andati al potere.

no, perché in Italia ci avevano già pensato i Savoia

2 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

PS "Anche Stalin ha fatto cose buone..."


così mi fai un torto, tu ammazzi lo storico dilettante che è in me 🙂 

Inviato
7 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

L'Unione Sovietica non se la rimpiange nessuno.


nessuno rimpiange nemmeno l'impero di Cesare Augusto, quello di Carlo Magno o quello di Napoleone Buonaparte. Ciò non impedisce di parlarne in una prospettiva storica, sociale, filosofica. 

Inviato

Quale prospettiva storica; siamo rimasti ai comunisti trinariciuti che mangiano i bambini.

 

Ora vi saluto con "i ribelli della montagna", Domani mattinata impegnativa con il pneumologo(sperem)

 

 

  • Melius 1
Inviato
3 ore fa, Velvet ha scritto:

In italia nel dopoguerra non c'è mai stato il comunismo (se non in percentuali zerovirgola), c'era il cattocomunismo al ragù.

Scommetto che non sei emiliano 🤣

O meglio in Emilia la maggioranza era comunista fino agli anni 80, non cattocomunista

Per la vecchia generazione comunista emiliana esistevano due postulati:

1) i socialisti (non i fascisti NB) sono la rovina dell'Italia

2) falso come un prete (mi scuso con i credenti ma questo era)

Poi possiamo discutere che i comunisti emiliani sono stati forse tra i migliori IMHO ( o meno peggio) riformisti (quindi hanno fatto il lavoro da socialisti) dell'Europa meridionale dato che:

a) il rispetto degli ordini del Partito era sacro

b) Yalta aveva stabilito che da noi al massimo si poteva fare i "riformisti" nel sistema capitalista

Inviato
2 minuti fa, indifd ha scritto:

dato che

Dato che, gli è venuto così bene, magari c'erano portati ?!?

Inviato

@nullo eppure gli unici che equiparano comunismo e nazifascismo sono i fascisti nostalgici italiani, nessun altro al mondo. Ma potrei sbagliare, forse lo fanno anche i nazisti dell'Illinois.
 

In topic potrei dire che Stalin ha imposto il passaggio forzato dalla democrazia dei soviet alla burocratizzazione che ha poi a sua volta ha generato lo stalinismo. Di questo passaggio egli fu l'artefice ma non l'unico responsabile. Fu un paranoico persecutorio di quelli gravi, questo si sa, lo scrisse perfino Lenin, ma quanta responsabilità hanno i Paesi occidentali che subito dopo Versailles ripresero le armi contro l'URSS in una guerra non dichiarata? Ricordiamo che i soviet furono attaccati su tutti i confini e dall'interno con un incalcolabile distruzione e 5 milioni di morti. Aggiungi una certa propensione russa per la burocratizzazione, ottimo sfogo per la piccola borghesia, e lo stalinismo è servito.

Inviato
14 minuti fa, appecundria ha scritto:

Ciò non impedisce di parlarne in una prospettiva storica, sociale, filosofica. 

Vedi che si può tracciare il senso della discussione.

Se vuoi tracciare un secolo di storia ok, ma.. 

Se parti col crollo senza spiegare altro, uno pensa ai perché del crollo.

Crisi economica, crollo del consenso, la prima timida libertà di critica interna, di pensiero, la polizia politoca limitata, la impossibilità di intervenire con violenza come in precedenza a sedare i continui tentativi di liberarsi nelle repubbliche sovietiche e le altre zone di influenza....

Insomma un mare di crepe in una diga ormai incapace di contenere gli aneliti di libertà e giustizia.

E qui qualcuno ancora racconta che era la patria delle libertà a cui rivolgersi con nostalgica attenzione.

 

Inviato
Adesso, lampo65 ha scritto:

magari c'erano portati ?!?

Le contraddizioni della vita sono incredibili, su questi aspetti da vecchio emiliano ci sarebbe da riflettere:

a) la ragione di esistenza dei comunisti dal congresso di Livorno era il progetto "Sol dell'Avvenire" rivoluzionario in stile URSS in contrapposizione ai riformisti socialisti che volevano coesistere con la società del libero mercato

b) i veri comunisti (io ho conosciuto bene quelli emiliani) erano, totalitaristi e non democratici, aspiravano alla rivoluzione, avevano nel DNA il principio dell'unità e del rispetto degli ordini del Partito anche quando andavano contro interessi personali, erano "militaristi" e concreti, ma soprattutto per fortuna dell'Emilia erano "pragmatici" pur all'interno di una ideologia con grossi rischi di essere "utopista" e controproducente per gli stessi appartenenti

c) la conseguenza che da un lato proclamavano "i socialisti sono la rovina dell'Italia" e poi avendo ricevuto l'ordine da Botteghe Oscure/Mosca di fare al massimo i riformisti quello hanno fatto, per nostra fortuna fino alla fine degli anni 70 direi abbastanza bene in Emilia

d) non avete idea di quante armi dopo il 1945 sono state nascoste in Emilia in attesa dell'ordine da Mosca, gli archeologi nel futuro si divertiranno quando le scopriranno 😁

Inviato
2 minuti fa, appecundria ha scritto:

eppure gli unici che equiparano comunismo e nazifascismo sono i fascisti

Olè, mi mancava..

Il Parlamento europeo si è sbagliato ed è un covo di fascisti nostalgici.

Mi astengo da ulteriori commenti, vista la parata.

  • Melius 2
Inviato

E tuttavia, pur con la lunghissima parentesi dello stalinismo, l'Unione Sovietica è stata per 90 anni il contrappeso agli atlantici, ciò ha consentito la formazione dell'Unione Europea, tra le altre cose.

Siamo sicuri che senza "I dieci giorni che sconvolsero il mondo" le cose sarebbero andate meglio? Sicuri sicuri?

Inviato
6 minuti fa, nullo ha scritto:

Se parti col crollo senza spiegare altro


parto dall'anniversario, mi piacerebbe con voi discutere dell'epopea sovietica, come si suole fare di una vicenda del secolo scorso, con un minimo di distacco.

Inviato
Adesso, appecundria ha scritto:

'Unione Sovietica è stata per 90 anni il contrappeso agli atlantici,

Su questo concordo in pieno, ovvero il maggiore merito dei comunisti e dell'URSS è stato l'essere un rischio "mortale" reale per i liberisti più sfrenati a occidente e di conseguenza hanno dato "forza" ai riformisti in occidente per ottenere maggiori concessioni per i meno abbienti e più finanziamenti per le colonie come l'Italia (Piano Marshall e seguire)

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

Il secondo merito dell'URSS è che sono riusciti a fermare la Wehrmacht quando nessuno ci avrebbe scommesso un dollaro/sterlina

  • Melius 1
Inviato
51 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

perché i comunisti italiani non sono mai andati al potere.
Perché non hanno mai vinto le elezioni.

Credo che una discussione seria abbisogni quanto meno delle basi. Che a un partito comunista venisse consentito di andare al potere (non localmente dove ci andò in grande abbondanza nelle città, provincie e regioni) sotto l'ombrello Nato è un' ipotesi buona solo per un film di fantascienza. 

Il Cile, quando l'ipotesi si fece possibile, servì da esempio ed avvertimento in tal senso, avvertimento piuttosto efficace in effetti.

  • Melius 1
Inviato
11 minuti fa, indifd ha scritto:

Il secondo merito dell'URSS è che sono riusciti a fermare la Wehrmacht quando nessuno ci avrebbe scommesso un dollaro/sterlina

Direi che è il merito n.1

Senza questo, probabilmente oggi sarebbero di moda i baffetti alla Adolfo in buona parte d'Europa (e molti ci si troverebbero pure bene). 

Inviato
11 minuti fa, appecundria ha scritto:

con un minimo di distacco

Ma figurati.

Se mi dici che è stato un contrappeso, nessuno dice di no.

ma se raccontiamo che fosse il benchmark della libertà a cui tendere, come posson sottoscrivere?

Quando l'Unità, alla morte di Stalin, parla della morte dell'uomo che più ha fatto per il bene dell'umanità, un criminale di proporzioni gigantesche, che i dirigenti itliani conoscevano intimamente, che devo pensare con distacco?

Che qualche milione di morti e diversi milioni di perseguitati, siano intollerabile effetto collaterale della cura?

E soprattutto devo guardarlo con occhi nostalgici come qualche soggetto qui?

Che la mancata rivoluzone italiana con conseguente guerra civile, sia stata una occasione persa?

Faccio veramente fatica.


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