rcf Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 14 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: oggi i grundig costano poco, ma all'epoca no erano necessariamente gli oggetti più conomici presenti sul mercato. avevano una estetica teutonica che poteva piacere o non pacere. oggi si trovano a volte a prezzi bassi, ma più in germania (dove grundig non è una moda) che in italia Purtroppo i prezzi sono aumentati anche lì, tutto quello che si trova adesso sul mercato è robaccia che non funziona.
ediate Inviato 19 Dicembre 2021 Inviato 19 Dicembre 2021 Ragazzi, ma diciamoci la verità: Grundig (e in parte anche Philips, specie prima che inventasse il CD) erano oneste fabbriche di televisori e radio. Che poi qualche ingegnere illuminato avesse proposto qualcosa di valido (più in Philips che in Grundig, vedi Compact Cassette, CD e poi DCC, che era una genialata difficilissima da implementare e dall'affidabilità quasi nulla) era nell'ordine naturale delle cose, ma, fatto salvo che per televisori, radio e qualche altoparlante, la roba Grundig era abbastanza mediocre tranne qualche prodotto illuminato (inevitabilmente, prova e riprova poi ci riesci). Lo stesso dicasi per Philips: dall'inventore delle cassette non è mai uscito un registratore degno di questo nome (sic!), ma si sono rifatti, bene, con altra roba senza però mai raggiungere picchi di assoluta eccellenza. E diamo, per una volta, pane al pane e vino al vino. Ah, a proposito, la Grundig Yatch Boy 1100 (o qualcosa di simile) che avevano i miei genitori suonava benissimo. Ma era, per l'appunto, una radio... 😉 Oggi ho un registratore a cassette Grundig Fine Arts (il CF-4), va benissimo, ma è giapponese. Appunto. 1
v15 Inviato 20 Dicembre 2021 Inviato 20 Dicembre 2021 18 ore fa, ediate ha scritto: senza però mai raggiungere picchi di assoluta eccellenza. Beh, insomma... 18 ore fa, ediate ha scritto: ma è giapponese. Appunto. 😁😁
Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 20 Dicembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Dicembre 2021 Grundig che aveva il core-business nell'elettronica di consumo (TV, radio, audio ecc) e pur essendo un gigante era scarsamente diversificato, tant'è che poi è crollato su sè stesso nel giro di pochi anni. Philips a partire dagli anni '50 era, ed è ancora oggi, un colosso con ramificazioni impensabili: si va dall'elettromedicale dove è stata leader mondiale per decenni (in esposizione all'ingresso di uno dei padiglioni del locale ospedale vi è un gigantesco e bellissimo microscopio elettronico Philips degli anni '60) all'elettronica di consumo passando per il video professionale, la produzione di componentistica attiva e passiva, il broadcast, la ricerca scientifica ecc ecc ecc Finchè c'è stata trippa per gatti (margini di guadagno) Philips ha tenuto un piede saldo nell'elettronica di consumo, poi ha iniziato a disfarsi dei settori non più profittevoli per via della concorrenza dall'estremo oriente o del dumping turco: prima il bianco (elettrodomestici) veduto a Whirlpool, poi il settore audio, infine il video. Fessi non sono e le capacità tecnico-progettuali elevatissime le hanno sempre avute. Semplicemente non avevano interesse a produrre nei piccoli numeri della fascia alta di mercato, perchè avevano ovunque enormi stabilimenti da saturare. La storia di Grundig è molto diversa: non si è mai spostata molto dal proprio settore principale e per diventare leader nazionale prima ed europeo poi non ha fatto altro che fagocitare o azzoppare la concorrenza fino a quando è stato possibile. Grosso modo la fine deli anni '70, dopodichè è stata una china irreversibile nonostante i vari tentativi di salvataggio (anche con la partecipazione di Philips, ad un certo punto) . Non so quanti ne siano al corrente, ma uno dei business originari di Grundig (la registrazione) è ancora abbastanza vivo e vegeto in quello che è stato lo stabilimento principale dal quale uscivano i registratori a bobine TK negli anni 60-70, ed è l'unica attività di Grundig che ha avuto continuità negli ultimi 50+ anni. Ora si chiama "Grundig GBS", ovvero Grundig Business Systems e produce ancora i dittafoni Stenorette sia in versione analogica che digitale. 1 2
Moderatori paolosances Inviato 5 Gennaio 2022 Moderatori Inviato 5 Gennaio 2022 8 ore fa, cri ha scritto: Se violo diritti copyright prego moderazione @oscilloscopiodi cancellare Grazie Nei casi dubbi è opportuno chiedere prima di pubblicare, utilizzando lo spazio dedicato Parla con lo Staff.
poeta_m1 Inviato 5 Gennaio 2022 Inviato 5 Gennaio 2022 Il 19/12/2021 at 12:39, ediate ha scritto: Ragazzi, ma diciamoci la verità: Grundig (e in parte anche Philips, specie prima che inventasse il CD) erano oneste fabbriche di televisori e radio. Che poi qualche ingegnere illuminato avesse proposto qualcosa di valido (più in Philips che in Grundig, vedi Compact Cassette, CD e poi DCC, che era una genialata difficilissima da implementare e dall'affidabilità quasi nulla) era nell'ordine naturale delle cose, ma, fatto salvo che per televisori, radio e qualche altoparlante, la roba Grundig era abbastanza mediocre tranne qualche prodotto illuminato (inevitabilmente, prova e riprova poi ci riesci). Lo stesso dicasi per Philips: dall'inventore delle cassette non è mai uscito un registratore degno di questo nome (sic!), ma si sono rifatti, bene, con altra roba senza però mai raggiungere picchi di assoluta eccellenza. E diamo, per una volta, pane al pane e vino al vino. Ah, a proposito, la Grundig Yatch Boy 1100 (o qualcosa di simile) che avevano i miei genitori suonava benissimo. Ma era, per l'appunto, una radio... 😉 Oggi ho un registratore a cassette Grundig Fine Arts (il CF-4), va benissimo, ma è giapponese. Appunto. Condivisibile per carità, ma ti domando, un paio di diffusori Grundig di quelli ben riusciti li hai mai ascoltati?
ediate Inviato 5 Gennaio 2022 Inviato 5 Gennaio 2022 @poeta_m1 No: ho infatti detto che non tutto il materiale Grundig è da buttare via, ma nemmeno da lodare incondizionatamente. Mediamente, la produzione Grundig (e Philips) era ben mediocre.... 1
Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 5 Gennaio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Gennaio 2022 Era produzione, quella Philips e Grundig, con il giusto value for money e destinata ad un mercato vergine come le praterie del west nell'800. Tanto pagavi tanto avevi...almeno finché in Europa non sono arrivati in massa i giapponesi, allora sono stati gran dolori perchè alla stessa cifra i jap ti davano molto di più (anche qualitativamente, in media). La parte audio per Philips aveva la medesima importanza della divisione lampadine, di quella frigoriferi o di quella degli asciugacapelli. Per Grundig era semplicemente un compendio al core business dell'azienda che era ed è sempre rimasto il settore Radio TV. Crollato quello è venuto giù tutto il baraccone. Quanto ai diffusori, Grundig ha fatto diffusori di buon livello tanto quanto altre case tedesche dello stesso periodo (Heco, Magnat, Braun, Saba, Canton ecc ecc) perchè la scuola quella era, con pochissime differenze fra un costruttore e l'altro. Anzi spesso progettisti e fornitori di altoparlanti erano gli stessi per diversi marchi. 3
ediate Inviato 5 Gennaio 2022 Inviato 5 Gennaio 2022 @Velvet 1 minuto fa, Velvet ha scritto: Anzi spesso progettisti e fornitori di altoparlanti erano gli stessi per diversi marchi. Infatti credo che il tanto lodato (perchè è veramente eccellente) mid a cupola da 50mm sia di fabbricazione ITT, usato da moltissimi fabbricanti tedeschi.
Velvet Inviato 5 Gennaio 2022 Inviato 5 Gennaio 2022 1 minuto fa, ediate ha scritto: mid a cupola da 50mm sia di fabbricazione ITT, usato da moltissimi fabbricanti tedeschi. Un trasduttore eccellente che troviamo oltre che in una miriade di diffusori tedeschi, anche in diversi Bang&Olufsen dello stesso periodo.
Velvet Inviato 5 Gennaio 2022 Inviato 5 Gennaio 2022 PS per capire quanto presto sia iniziato il declino dell'industria audio europea, e segnatamente di Philips e Grundig, è sufficiente analizzare gli apparecchi di metà anni 70. Mentre i giapponesi vendevano ancora kg su kg di alluminio pressofuso, manopole tornite, meccaniche in metallo, componentistica mediamente di buona qualità, Philips e Grundig erano già passate in massa alla plastica ovunque (dagli ingranaggi alle scocche passando per i piatti dei giradischi per finire ad interi registratori a bobine costruiti interamente in pura plastica stampata) coi risultati che sappiamo. Lo stesso declino i jap l'avrebbero affrontato quasi 10 anni dopo, con la drastica riduzione di costi degli anni 80 quando la corrispondente grande industria europea era già morta e sepolta da un pezzo. Facevano eccezione solo pochi marchi di nicchia (B&O, Braun) che vendevano a costi molto elevati prodotti di qualità superiore, ma anch'essi non esenti da politiche di risparmio. Tutto ciò per dire che va ben rivalutare, ma fin là. Pur sempre di prodotti industriali di categoria mediobassa si tratta. Non è che una Fiat 127 del 1978 oggi la consideriamo alla stregua di chissà cosa solo perchè sono passati oltre 40 anni o perchè qualcuno si inventa che gli ingegneri fiat ci mettevano dentro delle viti speciali prelevate dagli scaffali Ferrari...Sempre una 127 resta.
Membro_0022 Inviato 5 Gennaio 2022 Inviato 5 Gennaio 2022 3 ore fa, Velvet ha scritto: interi registratori a bobine costruiti interamente in pura plastica stampata e coi motori sottodimensionati. In linea generale, la produzione europea di registratori a bobine non è mai stata gran cosa: Philips, Grundig, ma anche marchi ben più considerati come Tandberg, Uher o B&O, non hanno fatto nulla di esaltante, scadendo spesso nella schifezza costruttiva più bieca. Prendete un qualsiasi Akai GX dalla fascia media in poi e se li mangia tutti a colazione senza lasciare scampo neanche a una vite. E costava pure meno. L'unico marchio europeo che ha fatto le cose come zio comanda è stato (c'era bisogno di dirlo ? no, certo...) Revox-Studer. Ma quelli non sono europei, sono svizzeri.
luimas Inviato 6 Gennaio 2022 Inviato 6 Gennaio 2022 Il 17/12/2021 at 14:01, audiomax ha scritto: Nonostante questo, mi sorprende sempre un semplice V20 con le Box300 che non ha nulla da invidiare all'AI con le ls3/5a. Possiedo anch'io questa combinazione con il lettore cd 7550 , posso solo dirne bene . Per quanto riguarda Massimo dico solo che è persona squisita e con una passione per l'Hi-fi che ha coltivato fin da giovanissimo con estrema serietà .
pfrullo Inviato 11 Aprile 2022 Inviato 11 Aprile 2022 Grundig è un fenomeno strano. Più o meno producevano cose simili alle altre ditte tedesche; però ogni tanto ci mettevano del loro con alcune trovate effettivamente originali non prive di senso (da qui la favola del cci, che non per forza è cosa solo negativa del tutto campata in aria, posto che si possa separare il grano dal loglio). Poco tempo fa mi è capitato di ascoltare un grundig r35 con delle box professional e, paletta santa se suonava! Sentivo pizzicare e vibrare le corde della chitarra con effetto realistico, suoni pieni morbidi naturali, scena sufficientemente definita nello spazio, equilibrio dei toni. Cos'altro chiedere? Un formidabile Mark Levinson da XXmila euro che fa tutto bene e che nel silenzio della stanza afferma la sua straripante potenza pronunciando un continuo "pfbzzzzzzzzzz"?
Pilgrims Inviato 11 Aprile 2022 Autore Inviato 11 Aprile 2022 @pfrullo , sulle elettroniche non mi sentirei di tessere encomi particolari, ma sui diffusori 2500a, a 4 vie, un commento di eccellenza lo scrivo molto volentieri.
Amministratori cactus_atomo Inviato 11 Aprile 2022 Amministratori Inviato 11 Aprile 2022 resta il fatto che mai in grundig si è parlato o scritto di cci. erano prodotti industriali eutonici, con logica tedesca, non prodotti da un monaco zen jap in serie limitata
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