OTREBLA Inviato 17 Dicembre 2021 Inviato 17 Dicembre 2021 Inauguro questa nuova rubrica, nella quale possiamo raccontare e mostrare con le immagini, gli effetti dei mancati controlli qualità sui nostri amati vinile. Inizio io. Questo è quello che ho trovato dentro la busta di uno Speakers Corner, segnatamente Pithecanthropus Erecuts di Charles Mingus. Trattasi di tre residui di stampaggio, tre pezzi di plastica, di cui uno abbastanza grande (6,5 centimetri di larghezza), tutti piuttosto aguzzi, lasciati dentro la busta nella quale è custodito il vinile e che naturalmente, muovendosi liberi, lo hanno graffiato. Ho chiesto la sostituzione. Vediamo cosa mi rispondono. Ma io dico...come fai a non vedere 'ste tre bestie quando imbusti il disco? Boh... Alberto.
Questo è un messaggio popolare. Tronio Inviato 18 Dicembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Dicembre 2021 Magari chi lo ha confezionato pensava che fossero dei contenuti extra, un po' come le scene tagliate di un film nei DVD Extended Edition... 🤣 3
Gianluca1969 Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 Speakers corner, roba da matti. Sono in attesa del Phineas Newborn, staremo a vedere...
giorgiovinyl Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 Più che Speakers Corner Pallas, che è la migliore stamperia europea e che se le giocava alla pari con RTI e Acoustic Sounds...
SerG Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 Già postate a suo tempo, ma, visto il thread, penso valga la pena riproporle: Caravanserrai - Speakers Corner. 1
giorgiovinyl Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 18 ore fa, OTREBLA ha scritto: Trattasi di tre residui di stampaggio, tre pezzi di plastica, di cui uno abbastanza grande (6,5 centimetri di larghezza), tutti piuttosto aguzzi, lasciati dentro la busta nella quale è custodito il vinile e che naturalmente, muovendosi liberi, lo hanno graffiato. Ho chiesto la sostituzione. Vediamo cosa mi rispondono. Per uno Speakers Corner preso su IBS, per un difetto meno evidente del tuo, il disco era rumoroso con diversi tic, me l'hanno prima sostituito e poi avendo gli stessi difetti anche la sostituzione mi hanno rimborsato. Invece che scrivere ho chiamato il servizio clienti.
OTREBLA Inviato 18 Dicembre 2021 Autore Inviato 18 Dicembre 2021 Mi hanno offerto il rimborso o la sostituzione con una altra copia del disco. Ho scelto la sostituzione, ma pare che il titolo non sia immediatamente disponibile. Aspetterò... Alberto.
marsattacks Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 Il controllo qualità nella produzione dei vinili,inteso come controllo disco per disco non è mai esistito. Tutti i difetti che oggi si riscontrano sono dovuti alla fretta con cui i vinili vengono stampati. Un aiuto al disastro è anche dato dall'ostinazione ad usare vinile pesante,che richiede maggior tempo di raffredamento che se non rispettato crea il disco "dished" concavo da un lato e convesso dall'altro. Per non parlare dei dischi fuori centro. Uno dei motivi per cui Classic Records ha chiuso è stato l'elevato numero di dischi difettosi nella serie stampata su un solo lato e sui 200 gr. 200 gr.che anche Acoustic Sounds ha abbandonato proprio per l'impossibilità di avere dischi piatti. Basterebbe stampare a 140 gr. e non incellofanare a caldo ma con buste sovradimensionate vedi MFSL e AS. Chiunque ha delle stampe giapponesi ,tutte a 140 gr sa come sono perfette,come era perfetta la produzione MFSL,AS,SC anni fa:dischi perfettamente piatti,centrati e silenziosi. Ora Pallas,RTI,AP,e le altre stamperie avendo superlavoro vanno di corsa con risultati che vediamo. Non avessi il clamp,un buon numero dei dischi nuovi sarebbe da buttare. L'ultimo disco AP della prestigiosa serie UHQR Kind of Blue in vinile Clarity ha una percentuale di copie fallate enorme. Anche i titoli MFSL della serie One Step sono in un alta percentuale dished. Hanno iniziato a fare CD che non rispettano il Red Book,ora producono vinili audiophile da cani, poco lungimiranti... 2
Still Spinning Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 Certamente la fretta è cattiva consigliera, tuttavia anche dischi della prima metà degli anni 90, all'alba del revival vinilico e con produzioni piuttosto scarse, controllo qualità strombazzatissimo e prezzi altissimi talvolta avevano difetti. Ecco uno delle mie primissime ristampe dei dischi della cosiddetta età dell'oro. Un Alto Analogue, a 2500 pezzi, con due bolle pericolosissime per l'integrità della puntina. Fortunatamente dopo tanti anni e centinaia di altri dischi consimili non mi si è più ripresentato un problema simile. Al massimo dischi leggermente eccentrici, cosa che mi infastidisce sempre um po'.
Still Spinning Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 La foto no rende giustizia, ma sono due crateri che per le dimensioni di una puntina corrispondono alla Fossa delle Marianne.
SerG Inviato 18 Dicembre 2021 Inviato 18 Dicembre 2021 5 ore fa, marsattacks ha scritto: Basterebbe stampare a 140 gr. e non incellofanare a caldo ma con buste sovradimensionate vedi MFSL e AS. Se questa può essere una soluzione, perché non viene presa in considerazione? Penso infatti che la percentuale di resi non sia certo trascurabile, cosa che dovrebbe portare a una migliore attenzione al problema, o no? E poi, a chi interessa che il vinile sia "pesante"? Fai un vinile più leggero, lo metti in una busta ... se poi suona anche bene, almeno giustifichi (in parte) l'esosità dei prezzi che chiedi.
OTREBLA Inviato 19 Dicembre 2021 Autore Inviato 19 Dicembre 2021 Anche Mingus At Antibes presenta diversi residui di stampa su entrambi i vinile. Essendo semplici rifilature, piatte e morbide, non hanno causato gravi problemi; qualche segnetto c'è ed è sicuramente colpa loro, ma non essendo il danno così grave come con sul Pithecanthropus Erectus, non chiederò la sostituzione. Alberto.
BasBass Inviato 19 Dicembre 2021 Inviato 19 Dicembre 2021 Il 18/12/2021 at 15:42, marsattacks ha scritto: Chiunque ha delle stampe giapponesi ,tutte a 140 gr sa come sono perfette,come era perfetta la produzione MFSL,AS,SC anni fa:dischi perfettamente piatti,centrati e silenziosi. Quoto al 100%, i promo japan sono il top. Ho appena rispedito al mittente (in Germania) una stampa USA (2016 Gray Cat Records) di "Dig" di Boz Scaggs, acquistato nuovo sigillato, all'apertura una facciata presentava una rigaccia clamorosa di 5/6 cm che sembrava fatta con un chiodo ed una oscena striatura ruvida e maculata sulle prime due tracce della facciata. Le altre 3 facciate perfette. Ora il venditore tedesco (che non ha colpa ovviamente) mi ha detto che mi spedisce una seconda copia nuova che ha in negozio, gli ho detto di aprirla e controllarla prima di inviarla, giusto per evitare un secondo giro di spedizioni inutili ad ingrassare UPS...
OTREBLA Inviato 22 Dicembre 2021 Autore Inviato 22 Dicembre 2021 Ricordo che questo thread vorrebbe essere un racconto per immagini, soprattutto. Fatela una fotografia se non vi costa troppo. Alberto.
gabel Inviato 22 Dicembre 2021 Inviato 22 Dicembre 2021 Comincio a pensare seriamente che il "revival" del vinile non ci abbia poi fatto tanto bene. Infatti, se è innegabile il fatto che tutto questo "ritorno" di interesse nel confronti del disco nero sia senz'altro positivo per noi audio-musicofili, poiché il vinile resta il supporto di riferimento per ascoltare bene - anzi al meglio possibile - la musica (almeno per me), dall'altra parte però ha comportato anche una serie di "controindicazioni", ovvero il fiorire di ristampe, molte volte economiche, non sempre rispettose della "filologia" dell'opera (faccio riferimento al fatto che, spesso, provengono da files digitali). Se poi parliamo appunto, del controllo qualità del vinile, beh questo risulta quasi inesistente (o quanto meno molto limitato). Ultimo aspetto senz'altro negativo, ma questo forse legato più a problemi contingenti (ovvero pandemia e "ripresa" economica), l'aumento del prezzo del vinile, che negli ultimi due anni è andato alle stelle (basta vedere i "tone poet" per rendersene conto). Insomma, non so voi, ma a me viene da dire che (quasi quasi) si stava meglio quando si stava peggio! 1
fastdoc Inviato 22 Dicembre 2021 Inviato 22 Dicembre 2021 2 ore fa, gabel ha scritto: "revival" del vinile Purtroppo ogni revival ha i suoi contro. Consoliamoci con i pro, come ampia scelta di giradischi, testine e ristampe. Pensa agli appassionati di nastri che per le cassette devono rivolgersi all'usato di macchine con decenni di vita sulle spalle, per non parlare dei costi delle bobine... 1
dipparpol Inviato 22 Dicembre 2021 Inviato 22 Dicembre 2021 7 ore fa, gabel ha scritto: poiché il vinile resta il supporto di riferimento per ascoltare bene - anzi al meglio possibile si è dibattuto tantissimo su questo argomento anche su questo forum... ma ne siamo proprio proprio sicuri??? io sono un fan del vinile ma se penso a tutti i difetti di riproduzione che ha ed a tutti i fattori che possono andare storti durante la produzione, non mi sentirei più di fare questa affermazione... diciamo che quando in fase di stampa va tutto bene e quando il giradischi è ben tarato è un ben sentire (ma comunque la risposta in frequenza, il rapporto segnale rumore, la separazione stereo è nettamente inferiore ad un cd, mentre la distorsione è nettamente superiore ed udibile), ma preferisco un buon cd. per fare una buona stampa: la lacca deve essere incisa con la massima cura e rifinita, va staccata per fare la matrice, ci vuole il panetto di vinile che deve essere pressato ad una giusta temperatura e col giusto tempo, vanno tagliati i bordi del vinile, e lasciato raffreddare con l'etichetta sopra, ogni tot stampe la matrice va buttata e bisogna farne una nuova (siamo sicuri che tutti lo facevano/fanno??). la prima stampa presa dalla matrice suonerà bene, ma la decimillesima certamente no... insomma tanto fascino ma troppe cose che possono andare storte... adesso è il momento migliore per comprarsi i cd.. te li tirano dietro!!!
OTREBLA Inviato 22 Dicembre 2021 Autore Inviato 22 Dicembre 2021 Hai dimenticato di dire che ultimamente il vinile costa pure 'na cifra. La ciliegina sulla torta. Alberto.
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