Mastroianni, un attore "naturale".

[Gabrilupo]

 

 

 

 

Colgo l'occasione della ricorrenza dei venticinque anni dalla morte di "Maccello", per dirla con Anita Ekberg, per fare questa considerazione: Mastroianni esprimeva la sua arte in maniera così spontanea al punto tale da far sembrare, quasi, che non recitare. Che ne pensate?

[analogico_09]

@Gabrilupo Penso che Anita Ekberg abbia colto nel segno.
"Marcello" era un grande "istrione" ma con discrezione e leggerezza, senza parere... Dotato di sottile, sommessa, scanzonata e pungente ironia interpretava personaggi complessi, controversi, di carattere, sentimentali o cinici senza lasciar trasparire la "tecnica": bucava lo schermo rimanendovi dentro... restando nel cinema.

Non tutti gli attori, scegliendo anche tra i più celebrati, sono capaci di un tale equilibrio... spesso finiscono per recitarsi addosso o per uscire dallo schermo come la mandava a dire Woody Allen... registra e interprete che prende a pretesto il cinema per mettere in scena se stesso...

 

Non a caso Mastroianni è l'alter ego di Fellini nei suoi film più celebrati.

 

Una delle pagine di cinema più belle del film al quale appartiene e della stessa storia del cinema,  il finale de' La Dolce Vita, tenero, commovente, "disperato" per il protagonista oramai giunto al culmine della "artefazione" sentimentale ed esistenziale; dall'altra parte del fiume il candore della giovane donna in divenire.., verso la speranza. Una grande interpretazione esemplarmente "naturale" per un grande film. Forse la compianta Lina Wertmuller si sarà ispirata a tale dialogo senza parole, fatto di gesti, per la grande scena del suo  Mimì metallurgico ferito nell'onore... Ci penso ora.., ipotizzo all'impronta, dopo aver rivisto il finale felliniano.. Due film molto diversi, due scene le cui "meccaniche" interpretative e registiche tuttavia si assomigliano...