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Melius Club

Quando eravate/eravamo giovani come ve lo immaginavate il futuro? Siete delusi o soddisfatti?


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Inviato

Parlo di quelli che hanno superato i 35/40 anni...come vi immaginavate il futuro, aspettative, speranze, progetti, etc.

Si è presentato come speravate?

 

Immaginavate peggio, meglio o cosa?

Per quel che mi riguarda avevo 1000 aspettative e se ne sono avverate 10 se va bene...

Avreste mai immaginato un pandemonio del genere?

Per quello che riguarda la gente vedo un degrado culturale/cognitivo/comportamentale da far rizzare i capelli...

Inviato

Il futuro lo vedo bigio, con molte instabilità legate all'attuale situazione pandemica e tutti gli strascichi che lascerà. Il riscaldamento globale e le sempre più marcate tensioni politiche tra i grandi blocchi daranno altri grattacapi. Sul personale qualcosa è andato bene, diverse cose no. E un'altra fonte di giramento è il lavoro, alla soglia dei 50 sarà dura dover trovare altro in caso di chiusura..

Rallegriamoci ascoltando qualcosa di solare 🙂

 

Inviato

Forse sono un po' OT in quanto nato nel 1950 e quindi sono sulla soglia dei 72 anni....

Pero' alcune considerazioni posso farle : da piccolo il cosiddetto "bullismo " era la regola, la scuola elementare era da libro cuore..., quello che si sapeva del mondo era molto poco , la televisione era un monopolio, poi da adolescente le cose non migliorarono anzi, l'università' ( per chi poteva permetterselo , come me in quanto figlio unico di un impiegato..) era , politicamente parlando , quanto di meno democratico possiamo oggi immaginare..., bisognava fare il militare ed anche qui non si scherzava in quanto a bullismo ecc.ecc.

Dopo tutto questo background qualsiasi prospettiva di  cio' che sarebbe potuto addivenire era , nel mio caso , abbastanza nebulosa ma , ma una cosa era certa , forse al contrario di oggi per un giovane ,

Quello che avevi scelto di fare " da grande"come lavoro, si sarebbe al 90 per cento avverato.

Detto questo ,tutto cio' che sta accadendo ora non mi stupisce più' di tanto , la natura umana 

non si smentisce....

PS: ho due figli , 27 e 35 anni , hanno studiato ed ora lavorano, il loro background e' stato certamente molto più' positivo del mio, ma mi sento impotente nel dare  consigli sul loro futuro ....

  • Melius 2
extermination
Inviato

Non posso dire di avere  fatto parte della  " meglio gioventù " ma ho vissuto la mia giovinezza  con una certa spensieratezza non ponendomi ambiziosi traguardi di vita. Poi,  all'età di 25 anni, correva l'anno 1987,  il grande passo;  il mio primo lavoro in quel di Milano. Un addio alla riviera romagnola complice di tanti bei ricordi, seguito dalla mia compagna con la quale stavo da pochi mesi...e si è cominciato a fare " sul serio" . In estrema  sintesi, da allora,  ho sempre cercato di massimizzare i risultati minimizzando per quanto possibile gli sforzi pur facendo le "cose" con grande  senso di responsabilità e passione. Non ho vissuto  particolari delusioni.

Tirando le somme: una vita migliore  delle mie aspettative sotto tutti i profili. Speriamo che possa continuare di questo passo.

Ps) non miro alla pensione.

Inviato

Per quanto riguarda la mia persona immaginavo un futuro non peggiore ma molto più grigio, invece devo dire che guardando i vari aspetti della mia vita mi diverto decisamente più di quanto pensassi. Ho fiducia in me stesso e nulla mi abbatte.

Per quanto riguarda l'umanità rimango ottimista, perché credo che nonostante casini vari nel complesso si vada al miglioramento sociale. Certo ci sono ad un orizzonte neanche troppo lontano mutamenti economici che probabilmente coinvolgeranno il nostro paese e forse ci imbruttiranno, ma so che la mia forza interiore mi aiuterà ad adattarmici. Credo che il degrado culturale / cognitivo / comportamentale possa anche essere un'opportunità.  

Inviato

Vedo che almeno a qualcuno una parvenza di ottimismo è rimasta.

Per quel che mi riguarda in una grigia e poco socievole cittá del nord ovest l'ottimismo è sotto lo zero.

Ma d'altronde non l'ho mai amata nonostante, ahimè per motivi contingenti, ci abiti da 48 anni.

Sarà il clima pessimo, nebbioso/freddo in inverno e irrespirabilmente afoso/caldo d'estate, ma invidio 3/4 delle altre regioni d'Italia. 
Socializzare in questa città è pressochè impossibile e noto un imbarbarimento costante nei comportamenti.

La crisi qui ha picchiato duro e si nota assai...

 

 

 

Inviato

Io semplicemente il futuro non me lo immaginavo. Riconosco che soprattutto dai 18 ai 25 anni ho vissuto alla giornata, divertendomi un mondo, senza una idea precisa di cosa volessi fare. Non ho mai pensato "da grande voglio fare il medico". La vita mi é un po' caduta addosso, senza che facessi del mio meglio per poterla indirizzare. In questo ho qualche rimpianto. Ho avuto fortuna, ho trovato un lavoro decente e sicuro, pur in una realtá abbastanza grande sono il capo di me stesso, nessuno ci mette becco perché é un lavoro che faccio solo io e nessun altro é in grado di farlo. Con vantaggi e svantaggi. La famiglia é unita e serena, ho una compagna fantastica e due ragazzi volenterosi e senza tanti grilli per la testa. Ho raccolto piú di quel che ho seminato, ma penso che in campo lavorativo sarebbe potuta essere molto migliore se mi fossi impegnato di piú. Anche se non ho la controprova naturalmente. Vivo in una realtá operosa e ambiziosa ma posta in un contesto naturalistico magnifico e invidiato, chi ha voglia di fare e lavorare puó raggiungere ottimi livelli, per i figli in questo non ho soverchie preoccupazioni. Sull'umanitá in genere sono molto piú scettico, ci sono tanti imbecilli in giro, non so dire se piú o meno di prima. Scusate il romanzo.

Inviato
3 ore fa, Audio_Max ha scritto:

Parlo di quelli che hanno superato i 35/40 anni...

quindi tutti, qui...

non ho mai pensato a come/cosa sarebbe stato il futuro per me, ho sempre visto un muro altissimo che mi si parava davanti impedendomi di scorgere cosa ci fosse al di là.

Ho sempre vissuto alla giornata, prendendo ciò che veniva offerto e che c'era da prendere senza andare in cerca di null'altro di più, godendo del presente.

tirando le somme oggi, direi che almeno nel mio caso sono più ricco dal punto di vista materiale ma, come la stragrande parte delle persone trascinate loro malgrado in questo modo di vivere, più povero di valori, emozioni, ideali; forse la mia ricchezza fisica non è sufficiente a farmi godere ed apprezzare i valori di cui sento la mancanza, come spesso mi accade di notare negli altri, ma sono contento così perché credo che alla fine la normalità sia il punto di equilibrio perfetto.

 

Inviato

Un giudice esterno chiamato a valutare il mio percorso di vita probabilmente direbbe che ho fatto bene. Io non lo penso.  L'esperienza derivante dall' età e l'osservazione dei giovani mi fanno oggi capire che io, in realtà, un "progetto di vita" non lo avevo. Mi limitavo a buttare la palla avanti senza strategie precise: Se andava bene proseguivo, se andava male cambiavo. Ho imbroccato due o tre volte la direzione giusta al primo colpo, ma almeno trenta o quaranta volte ho dato capocciate sul palo sbagliato oppure ho sprecato tempo ed energie in cose di pochissimo costrutto.  E solo tardivamente ho capito quanto prezioso sia il tempo. 

P.Q.M. pur in assenza di problemi contingenti, oggi non so se essere contento o meno, con spiccata tendenza al "meno". 

Inviato

Sinceramente un adolescente con un progetto di vita ben delineato a me spaventa un po'. Capisco e invidio chi ha talenti o grandi passioni (mia nipote fin da piccola diceva di voler diventare veterinaria per curare gli animali), ma i giovani troppo adulti non mi piacciono per niente.

Inviato
2 minuti fa, mozarteum ha scritto:

E’ andata bene

alla faccia della sintesi...😀

Inviato
29 minuti fa, Guru ha scritto:

un adolescente con un progetto di vita ben delineato a me spaventa un po'.

Credo (oggi) che il "progetto di vita" non debba necessariamente implicare una vita irregimentata o che sia priva di esperienze importanti. Si tratta di aver sempre presente la direzione cui puntare, la capacità di costruire risultati in tempi medio-lunghi. E' molto legato a quello che alcuni psicologi definivano "tempo non-frustrante di attesa della gratificazione" una caratteristica che probabilmente si forma nei primissimi anni di vita. 

briandinazareth
Inviato

non ho mai fatto progetti a lungo termine e ho sempre vissuto un po' come veniva e ho cambiato spesso, essendo purtroppo assai incline alla noia.

immaginavo diverso il futuro del mondo probabilmente, più che il mio.

alla fine è andata più che bene, anche nei momenti più difficili l'ho sfangata, avrei messo la firma anche per molto meno. sotto tutti i punti di vista. 

dopo aver scritto questo, adesso sono impegnato in manovre apotropaiche di una certa rilevanza 😂 perché aver avuto molto c.ulo fino ad ora non dice nulla sul futuro 😉 

  • Haha 1
extermination
Inviato
48 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

perché aver avuto molto c.ulo

Leggo con una certa frequenza questa espressione. Avere avuto molto c.ulo! ..in che senso?! 


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