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I fratelli De Filippo, di Sergio Rubini


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Inviato

"I Fratelli De Filippo" è stato il film più visto su tutte le televisioni negli ultimi sette anni e il film più visto su Rai1 negli ultimi dieci anni.

oscilloscopio
Inviato

Carino, non so se e quanto realistico ma l'ho apprezzato.

Inviato

@oscilloscopio il film è realistico, o quanto meno è conforme ai fatti noti. Poi, va' a sapere se sono veri 🙂

Anche i caratteri dei personaggi sono realistici ed è vera la nascita di Natale in casa Cupiello come atto breve e unico.

Il film si fa guardare, certo Ėjzenštejn, Kurosawa e Fellini hanno fatto di meglio.

Inviato

Visto fino a metà, non male ma non mi è piaciuta affatto la fotografia. Probabilmente in un film realizzato per la televisione non ci si dedica particolare attenzione.

oscilloscopio
Inviato

@Masaniello quel monologo è storico, vidi anni fa quella commedia a teatro interpretata dal figlio Luca e pur non essendo interpretata da quel genio di suo padre, mi piacque moltissimo.

  • 1 mese dopo...
Inviato

Non ne sapevo nulla di questo film, grazie della segnalazione., Il film è su RayPlay, pomeriggio casalingo, chiudo il forum e inizio a vederlo... A prescindere dalla sua realizzazione, la storie dei tre mitici fratelli del teatro mi intriga molto... Rubini nell'insieme è un regista che ho avuto modo di apprezzare, anche come attore, a partire dal suo primo, o tra i primi film , intitolato La Stazione.

 

  • Thanks 1
Inviato

Visto stasera, dall'inizio alla fine senza un momento di stanca. Due parole a caldo. Un film televisivo di buona fattura, coinvolgente, scritto, diretto e interpretato molto bene. Giannini che parla napoletano nei panni di Eduardo Scarpetta è davvero straordinario, inizialmente ho faticato a riconoscerlo...

Ho sempre ammirato molto l'arte di Eduardo, anche di Peppino ma in altro modo e con altro coinvolgimento mentale ed emozionale,  Titina la conosco di meno. E' stato bello e interessante entrare un po' dento il mondo del teatro dialettale comico napoletano; la fedeltà biografica diventa un dettaglio, credo che le cose siano andate più o meno come le racconta Rubini; anche il "siparietto" ha in questo film popoplare il suo perchè, una sua genuina spontaneità nel ritrarre situazioni e caratteri senza mai scadere nel caricaturale o nel "pittoresco", mentre i toni del dramma e della commedia si mescolano insieme senza soluzioni di continuità, senza la pretesa di fare metafora o allegoria.., si vedono le cose così come saranno apparse nell'immaginazione degli autori del film.., non esiste ancora la macchina del tempo che ci riporti alla esattezza delle cose finite e che rivivono grazie alla forza dell'immaginazione, mentale umana, e umanamente cinematografica.., e cco.., mi è sembrato di guardare un film "umano"...  😊

 

Certo per approfondire le figure dei tre geni del teatro occorrerebbe seguire altri percorsi biografici "integrativi".., ma da un film popolare nel senso elogiativo del termine abbiamo già un interessante abbozzo che potrebbe risvegliare le curiosità...

 

Inviato
Il 4/1/2022 at 21:41, appecundria ha scritto:

il film è realistico, o quanto meno è conforme ai fatti noti. Poi, va' a sapere se sono veri 🙂

Anche i caratteri dei personaggi sono realistici ed è vera la nascita di Natale in casa Cupiello come atto breve e unico.

 

 

D'accordo. Ho letto non ricordo dove, recentemente, che il parto di Natale in Casa Cupiello fu in tre fasi.., per primo Eduardo scrisse il terzo atto, poi il secondo infine il primo di quella che fu la stesusra definitiva. Eduardo disse che non si chiamavano Cupiello ma che aveva conosciuto a famiglia che visse quella "tragedia" natalizia alla quale l'autore aggiunse elementi autobiografici familiare: te piace o presepe; il capitone che scappa in cucina; la pantomima dei re magi, ecc... 

Inviato
Il 5/1/2022 at 00:37, oscilloscopio ha scritto:

quel monologo è storico, vidi anni fa quella commedia a teatro interpretata dal figlio Luca e pur non essendo interpretata da quel genio di suo padre, mi piacque moltissimo.

 

 

Ho avutom l'onore di assistere varie volte ad una commedia interpretata dallo stesso Eduardo. Si solito era al teatro Eliseo di Roma, se non ricordo male anche al Quirino Credo  fu all'Eliseo quando a cavallo dei '60/70 noi giovani fan del "club degli alleprati" andammo a salutarlo nel camerino, dopo la rappresentazione di "Le Voci di dentro", o di qualche opera di Pirandello ... ?

Ma ricordo nettamente come ci accolse con gentilezza e affabilità quasi paterna. Era ppena uscito da una rischiosa forma di polmonite.., ne parlaroni i giornali.. Piccolo di statura magrissimo a vederlo da vicino, mentre sul palcoscenico sembrava un gigante, un fulcro centrale intorno al quale gravitava tutto il resto. Ancora un po' "provato dalla malattia".., gli chiedemmo come si sentiva e ci disse che se l'era passata brutta.., accompagnando le parole con quel gesto rotante delle tre dita della "benedizione" per significare "teatralmente" che se ne stava andando...
Non lo dimenticherò mai!

Strana coincidenza.., molti anni dopo un giorno del 1984, mi ritrovai per caso a passare per piazza san Giovanni dove si stavano svolgendo i funerali di Eduardo; avevo ovviamente appreso la notizia della sua morte, ma non avevo capito il luogo dove sarebbe avvenuto l'estremo saluto.
Ero con la mia fotocamera.., scattai delle foto alla folla di persone, gente comune, passanti.., che assistevano attoniti.., segno della grande popolarità del grande drammaturgo, grande attore e molto altro, così amato , seguito, rimpianto  Mi piacerebbe condividerne qualcuna nella sezione dedicata alla fotografia.

 

  • Thanks 1
Inviato
6 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Mi piacerebbe condividerne qualcuna nella sezione dedicata alla fotografia.

Grazie, con grande piacere

Giancarlo

Inviato

@analogico_09 Anch'io ho avuto l'onore ed il privilegio di incontrare Eduardo, anzi nel 1975 (credo) io e la mia ragazza di allora riuscimmo a farci ricevere da Eduardo e fare un provino davanti a lui!!!!!

Eravamo giovani appena ventenni ed avevamo entrambi il fuoco sacro di diventare attori teatrali grazie al Teatro che Eduardo ci aveva fatto conoscere.

E' stata una specie di epopea come due ragazzi pugliesi (Modugno vicino Bari) riuscirono a contattare telefonicamente, con intervento ad una sua conferenza ed infine con lettera il grande Eduardo per poterlo incontrare.

Purtroppo la magnifica compagna di quell'esperienza la persi dopo pochi anni, e mi rimane solo la lettera con cui Eduardo rispose ad una nostra missiva.

Sono passati quasi 50 anni, molti ricordi sono svaniti e l'emozione viva di quel periodo è maturata in tanti piccoli fremiti di nostalgia.

E confermo l'impressione che hai avuto tu che Eduardo fosse una persona minuta ed in evidente precario stato di salute ma che in palcoscenico o quando interveniva si trasformava in essere che emanava una forte ed intensa spiritualità.

Non ho ancora visto il film del mio conterraneo Rubini, ma sicuramente nei prossimi giorni lo guarderò!!!

 

Inviato
8 ore fa, analogico_09 ha scritto:

fu in tre fasi

Vero, i vari pezzi furono aggiunti nel tempo uno alla volta man mano che la commedia veniva rappresentata. Per lo più si improvvisava per poi trascrivere a posteriori. 

  • Melius 1

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