mozarteum Inviato 15 Gennaio 2022 Inviato 15 Gennaio 2022 Si pessima come orchestra ma le voci a meno che non siano distorte si capiscono nel valore a volte meglio che nelle registrazioni ufficiali. in queste il livello delle voci tende ad appiattirsi per ragioni anche commerciali e di buon esito, nei live amatoriali spesso ripresi dal loggione la differenza di volume o anche di impostazione tecnica si coglie meglio. Ci vuole un po’ di esperienza. Ad esempio Fischer Dieskau grandissimo cantante aveva voce piccola. In disco pare una voce di notevole volume. Christoff aveva voce di potenza e armonici impressionanti. In disco sembra abbia volume uguale a un Ghiaurov che seppur eccellente aveva volume non comparabile. E via discorrendo. Qualche sera fa ho ascoltato la nuova Nilsson: la Lise Davidsen Impressionante per potenza lucentezza spavalda degli acuti sara’ una grandissima Brunhilde 1
Panurge Inviato 15 Gennaio 2022 Inviato 15 Gennaio 2022 Mi viene voglia di invadere la Polonia molto di più con Furtwangler. 1
garmax1 Inviato 15 Gennaio 2022 Inviato 15 Gennaio 2022 1 ora fa, Panurge ha scritto: Mi viene voglia di invadere la Polonia molto di più con Furtwangler. Allora consigliatemi un Furtwangler da ascoltare su Qobuz Grazie 😉
garmax1 Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 12 ore fa, mozarteum ha scritto: Rai roma Grazie ho trovato l'edizione su una misteriosa etichetta The Art of Singing, ho letto sul web di una versione edita da Pristine Audio con un ottimo suono ma su qobuz non sono riuscito a trovare...
ClasseA Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 Sto rivalutando l'operazione di Zubin Metha " Orchestral music" del Ring. Può essere una via di approccio " facile" a questa composizione Una direzione bella colorata e fresca
mozarteum Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 Un po’ di “pesantezza” (peso filosofico) serve in Wagner altrimenti mi ricorda la storia delle mozzarelle light
ClasseA Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 Sì però il peso filosofico è dato soprattutto dalla partitura e dal libretto e dai significati che vogliamo attribuire all'opera andando anche oltre gli scritti politici di Wagner, che peraltro non c'entrano del tutto con la sua musica. Le direzioni storiche a volte, non sempre chiaramente, sono semplicemente pesanti e in bianco e nero. Ascoltare una partitura di 14 ore in monofonico con un suono impastato è un po' da masochisti, si perdono tante note, tanti particolari e tante sfumature. È pur vero che certe incisioni storiche hanno timing, grinta, fluenza e ottime voci, oltre a testimoniare modalità interpretative del passato. Non mi sentirei di consigliarle però come primo approccio all'opera.
luckyjopc Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 Non so perché ma queste saghe nibelungiche non mi prendono,anzi un po’ mi inquietano mi sembrano estranee alla cultura italiana
ClasseA Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 1 ora fa, luckyjopc ha scritto: estranee alla cultura italiana Quello è poco ma sicuro. Wagner attinse a piene mani ai miti dell'Edda, alla mitologia del Nord Europa. La cultura greca romana è un po' distante da quella dei barbari , anche se qualche elemento in comune volendo si trova.
mozarteum Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 Una saga di minchiate quella di Edda e pure questa storia di Siegfrid non sta in piedi. Ma tutte le opere di Wagner hanno trame di un disturbato. Solo Maestri Cantori sono un’opera con un plot credibile. le vette dell’assurdo si toccano col Parsifal. Eppure credo quia absurdum, la combinazione di musica e di canto (non le parole) crea drammi che diventano a un certo punto quasi credibili. A mio avviso le opere di Wagner vanno ascoltate senza dar peso ai libretti che confondono le idee 1
luckyjopc Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 Ottimo. Sto scoltando il primo atto del das rheingold karajan in hi res su Qobuz. L’opera è abbastanza fresca per ora . Indispensabile l’ascolto a volume piuttosto sostenuto
ClasseA Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 2 ore fa, mozarteum ha scritto: Una saga di minchiate quella di Edda e pure questa storia di Siegfrid non sta in piedi. Ma tutte le opere di Wagner hanno trame di un disturbato. Mi stupisco che un appassionato di musica come te scriva cose del genere. Le " minchiate" si trovano in musica in ben altri lidi, in certo pop- rock commerciale ad esempio. In realtà Wagner è ricchissimo di significati attribuibili. Del resto basta citare un intellettuale come Nietzsche tra i tanti estimatori di Wagner per convincersi ( ma poi chi deve convincersi, sono aspetti acclarati) del valore dell'opera nel complesso. Non avrebbe neppure senso concentrarsi solo sulla musica trattandosi di opera d'arte "totale" .
mozarteum Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 1 ora fa, luckyjopc ha scritto: Ottimo. Sto scoltando il primo atto del das rheingold karajan in hi res su Qobuz. L’opera è abbastanza fresca per ora . Indispensabile l’ascolto a volume piuttosto sostenuto In quella straordinaria registrazione del Ring di Karajan il volume va pero’ regolato sulle voci non sull’orchestra
mozarteum Inviato 16 Gennaio 2022 Inviato 16 Gennaio 2022 53 minuti fa, ClasseA ha scritto: Del resto basta citare un intellettuale come Nietzsche tra i tanti estimatori che si sono pentiti. Comunque certo era un po’ una boutade ma secondo me non bisognerebbe perdere l’autonomia di spirito critico. Sono opere dove il simbolismo sfocia spesso in una dimensione psicotica. E’ che e’ la musica meravigliosa e il canto musicale. Ma se si segue il libretto viene da sorridere non di rado ammesso che si cavi qualche ragno dal buco. che lui volesse l’opera totale e’ noto che ci sia riuscito del tutto mah. Nozze di Figaro e Falstaff sono opere piu’ totali delle sue senza troppi strombazzamenti se per opera totale deve intendersi totale fusione dei tre elementi. Una volta io e un amico anche lui grande appassionato, eravamo in fila per prendere i biglietti d’un Parsifal romano offerto dalla Telecom con Placido Domingo. Una signora oso’ chiederci la trama mentre eravamo in fila. Io e il mio amico imbarazzatissimi (valla a spiegare semmai uno sia sicuro di saperla) rispondemmo: e no signora non si chiede cosi’ va fatta una istanza in carta da bollo e poi avra’ risposta. Ovviamente il Parsifal e’ un capolavoro di musica quasi piu’ erotico del Tristano, in quella torbida sensualita’ parareligiosa e mezza freudiana (il rapporto di Parsifal con Kundry…). Ma poi avete capito che cavolo vuol dire la ferita d’anfortas e perche’ si risana solo quando parsifal acquista coscienza? Coscienza di che, poi… Mah ad andare appresso ai matti geniali si diventa matti ma non geniali
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