London104 Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 Ancor oggi milioni di persone ascoltano e amano la musica degli anni 60 e dei decenni successivi. Non parlo ovviamente di musica Jazz e tanto meno di classica, ma di ‘canzonette’ come ironicamente le definiva Bennato. Perché la musica rock e pop prodotta prima dei Beatles o di Bob Dylan non è più popolare a parte alcune eccezioni? Perché un Sinatra o un Crosby sono considerati autori per vecchi nostalgici prossimi all’estinzione? Perché un Battisti è ancora amatissimo, ma nessuno con meno di 80 anni sarebbe in grado di ascoltare un Claudio Villa o un Gino Latilla? Forse perché dopo gli anni 70 non c’e più stata una vera rivoluzione musicale e dopo 60 anni siamo ancora al complesso con chitarra, basso, batteria e tastiera? Provate a confrontare la musica d’intrattenimento degli inizi del 900 con quella degli anni 60/70 e quest’ultima con quella odierna. Stesso intervallo di tempo ma un abisso nel primo caso, uno stagno nel secondo. Ovviamente questo è solo il mio punto di vista.
luckyjopc Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 In effetti con gli anni 60-70 si è creata una cesura con il passato.I crooner anni 50 sono ancora ascoltati,ma nessuno più si sognerebbe di ascoltare natalino otto ,gino latilla o nilla pizzi,salvo forse i molto anziani.
tapesrc Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 @London104 @Luckyjodue , senza pretesa alcuna, ma così per aver un metro di misura dei vs scritti relativamente all'età dei fruitori di tal preistorici interpreti, si potrebbe conoscere la vs età anagrafica ??? ... thanks
oscilloscopio Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 @London104 Non è il mio caso...a volte ascolto con piacere Domenico Modugno, Fred Buscaglione il Quartetto Cetra o ancora prima Alberto Rabagliati, Natalino Otto, il Trio Lescano, Ferruccio Tagliavini e tanti altri artisti degli anni '30 e '40, senza contare le formazioni jazz dagli esordi negli anni '20 in poi... 1
London104 Inviato 27 Marzo 2021 Autore Inviato 27 Marzo 2021 Io quasi 60. Ma non è un fatto anagrafico. Negli ani 80 il ragazzino medio ignorava completamente chi fossero i cantanti, per altro grandissimi, citati da Oscilloscopio (fatto salvo Modugno). Non credo lo stesso si possa dire oggi per i Rolling Stones o i Queen.
Bazza Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 @London104 Probabilmente perche non piace, senza niente togliere agli artisti menzionati. Da quel poco che conosco erano canzoni che si rivolgevano a un'Italia che con il boom economico è radicalmente cambiata in termini di gusti e conoscenze. Poi è anche vero che siamo di natura un po' esterofili ed il gioco è fatto.
luckyjopc Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 @oscilloscopio Buscaglione è tuttora attuale, Modugno è un grande della musica melodica. Sugli altri non mi pronuncio perchè de gustibus,dico solo che i testi delle loro canzoni appartengono ad una società che non esiste quasi più a mio parere. Ora l'appartenente alla generazione dei 60enni è quella del baby boom,ed ascoltava già da ragazzo i led zeppelin ed i deep purple o il prog(e come me li ascolta tuttora).
oscilloscopio Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 1 minuto fa, Luckyjodue ha scritto: Sugli altri non mi pronuncio perchè de gustibus,dico solo che i testi delle loro canzoni appartengono ad una società che non esiste quasi più a mio parere. Sicuramente...sono canzoni che vanno ascoltate tenendo presente il contesto storico in cui sono state lanciate, ma i testi sono spesso divertenti e la base musicale fa spesso l'occhiolino allo swing (o foxtrot) come veniva riportato sui dischi, inoltre sono cantanti che realmente sapevano cantare e le orchestre del Maestro Angelini o Olivieri erano composte da ottimi professionisti.
Velvet Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 Probabilmente perché non esistono versioni Hi-Res, SACD o su vinile 180 grammi 😄 Me lo immagino l'audiofilus melius cercare invano la larghezza della scena sonora in un'incisione dell'orchestra Angelini o del Quartetto Cetra.
rock56 Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 Questi cantanti li ricordo perché li ascoltavano i miei genitori nei primi anni 60... Latilla, Tajoli, Villa, Consolini... ma fra miei amici era roba da "vecchi"😁 Unico che non sopportavo era Villa, mi era proprio antipatico.... Alcuni vinili ne avevo presi negli anni 80 ma alla fine li ho regalati: questa musica non diceva più nulla e non mi interessava più. Però uno è rimasto, che ascolto ancora con piacere: Renato Carosone! Di cui ho parecchi dischi, probabilmente tutte le canzoni...
aldofive Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 Io personalmente ascolto gli album della capitol di Frank Sinatra molto spesso e i classici della canzone napoletana di Murolo ad esempio ma anche Billie Holiday con molto piacere.
clapat71 Inviato 28 Marzo 2021 Inviato 28 Marzo 2021 Il problema della musica italiana pre '60 secondo me risiede soprattutto nei testi che hanno reso difficile un'opera di svecchiamento per le nuove generazioni, come per ultimo ha fatto un Bublé per la musica americana. Inoltre dagli anni '60 è cominciata la battaglia al "bel canto" che prosegue tutt'oggi con sempre maggior veemenza direi, per cui se canti bene e impostato non sei "autentico". Credo che risieda tutto lì. All'estero è più facile che abbiano successo operazioni di recupero di cantanti e soprattutto di canzonieri di più di ottant'anni fa. Oggi una canzone anche musicalmente solida come "Pippo non lo sa" diventa improponibile nel nostro panorama.
oscilloscopio Inviato 28 Marzo 2021 Inviato 28 Marzo 2021 A mio parere è anche una questione di predisposizione mentale. Fino a 25 anni fa quando non possedevo dischi a 78 giri o grammofono mai mi sarei sognato di andare ad ascoltare Dea Garbaccio, Lina Termini o Gino Bechi, poi avendo preso grammofono ed avendo iniziato ad acquistare dischi a 78 giri, mi sono avvicinato alla musica di quell'epoca e ad apprezzarla e lo stesso discorso vale per cantanti o gruppi stranieri come Edith Piaff, i Four Aces, Fat domino ed i protagonisti maggiori e minori del rock'n'roll
gorillone Inviato 7 Gennaio 2022 Inviato 7 Gennaio 2022 Io non guardo le date. Louis Armstrong lo ascolto, Billie Holiday la straascolto, Carosone lo ascolto, Edith Piaf la ascolto, Sinatra lo ascolto, Robert Johnson lo ascolto insieme a tutte le cose tradizionali e blues americane (Alan Lomax ce le ha diffuse con un gran lavoro), gli italiani anni 50 di musica leggera … no. Le cose anni 70 le straascolto anche se alcuni ora faccio fatica. 2
gorillone Inviato 7 Gennaio 2022 Inviato 7 Gennaio 2022 Bennato, grande opportunista a scegliere sempre la direzione dove andare, deve stare attento a definire canzonette le cose di altri. Le sue cose sono? Ricordate sempre, quello bravo in famiglia era Eugenio
mauriziox60 Inviato 7 Gennaio 2022 Inviato 7 Gennaio 2022 49 minuti fa, gorillone ha scritto: deve stare attento a definire canzonette le cose di altri. mi pare che lui definì canzonette le proprie creature, non quelle di altri Ovviamente potrei sbagliarmi ma credo di ricordare che fu in aperta polemica col "partito" che gli rimproverava la svolta commerciale...
gorillone Inviato 7 Gennaio 2022 Inviato 7 Gennaio 2022 @mauriziox60 Conosco molta gente che lo conosceva prima che avesse successo; non è come hai scritto tu, con tutto il rispetto …. non lo scrivo per contraddirti. I suoi primi anni non li hai vissuti, eri troppo giovane (buon per te!). Ha detto cose, nelle sue prima canzoni, che avevano appeal sui giovani di quel periodo, poi, quando ha raggiunto una certa notorietà, ha fatto (giustamente) quel che voleva e riusciva a fare. Ma non ero io che mi riferivo alle sue dichiarazioni sulle “canzonette “, che non ricordo, ho solo risposto a qualcuno che ne ha accennato. Io l’ho sentito dal vivo nei primi anni 70, poi basta, non l’ho più seguito perché, indipendentemente dalle capacità musicali, non mi piaceva come uomo 😉
SuonoDivino Inviato 7 Gennaio 2022 Inviato 7 Gennaio 2022 3 ore fa, gorillone ha scritto: Io non guardo le date. Louis Armstrong lo ascolto, Billie Holiday la straascolto, Carosone lo ascolto, Edith Piaf la ascolto, Sinatra lo ascolto, Robert Johnson lo ascolto insieme a tutte le cose tradizionali e blues americane (Alan Lomax ce le ha diffuse con un gran lavoro), gli italiani anni 50 di musica leggera … no. Le cose anni 70 le straascolto anche se alcuni ora faccio fatica. Mi associo quasi in toto. Se parliamo di leggera e rock gli anni 70 li ascolto tutti. E dalla metà dei 90 che tutto mi è diventato insopportabile, con qualche rara eccezione. Jazz e Classica sono esclusi da questo discorso.
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