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Melius Club

HiRes batte cd 10 a 0: ormai i giochi sono fatti.


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Inviato
3 ore fa, SimoTocca ha scritto:

“il resto del mondo”, cioè dai musicisti ai produttori di musica, sta andando “incontrovertibilmente e forse irreversibilmente” verso la musica liquida in HiRes in streaming

Puo' essere, ma io sono  un inguaribile individualista. 

Ragiono con la mia  testa e con le mie orecchie,  e decido  in base alle mie conclusioni. 

Premesso che anch'io mi sono affacciato da poco alla "liquida" per fare esperienze dirette in tale ambito,  resto un po'  perplesso  su quanto scrivi.

Se "il resto del mondo"  che tu citi ha deciso di andare in una certa direzione (perche'  qualitativamente migliore),  mi chiedo come mai fino ad ora lo stesso  "resto del mondo"  ha accettato,  promosso,  e prodotto lavori spesso di qualita'  tecnica piu'  che discutibile.

E non mi dire che e'  stato per colpa del formato cd,  perche'  sappiamo benissimo che non e'  cosi'. 

 

P.S. - Ribadisco:  io non sono contro il formato Hi.res,  perche'  mai dovrei ?     Ma il formato hi-res (o quello che viene spesso spacciato per tale)  mi deve dimostrare di suonare effettivamente meglio degli altri formati.    Tutto qui.       Ci sto lavorando,  ma la propaganda e i  discorsi alla nazione a reti unificate non mi piacciono. 

       

 

Inviato

@SimoTocca  Vista la tua preparazione sull'argomento, sarei curioso di sapere cosa ne pensi del confronto DSD vs PCM, se non è troppo off-topic in questa discussione.

Inviato

Se in un thread di questo tipo alcuni utenti affermano "le differenze sono drammatiche" ed altri "le differenze sono sfumature", piuttosto che pensare che uno dei due blocchi (nella sua completezza) menta spudoratamente, personalmente preferisco suddividere il mondo in tre categorie:
- i super-dotati
- i normo-dotati
- i sub-dotati
ed infilare in ognuna di esse gli utenti che se la meritano (la categoria). Io finisco di diritto nell'ultima (con ben poco orgoglio).
Anche perchè andare a questionare la qualità delle apparecchiature di riproduzione a fronte di impianti che costano come automobili di media cilindrata, mi sembra esercizio difficile...

Inviato
6 minuti fa, eduardo ha scritto:

Come dire,  piu'  siamo piu'  (io) sono .....

Spero sinceramente di no, accidenti. Sarebbe davvero triste se davvero così fosse: autostima e fiducia in sé stessi vicina allo zero assoluto! 😳

Ritengo che più o meno a tutti faccia piacere ricevere delle conferme esterne alle proprie soggettive impressioni e convinzioni, o in casi estremi di insicurezza anche alle proprie scelte (esempio tipico: "ho appena speso millemila zilioni per questo fusibile in psicosempronio arzigogolato e se almeno uno di voi mi conferma che secondo lui non ho fatto una ca§§@ta, allora posso evitare di sedermi in un angolino a piangere") ma pensare che uno se le vada addirittura a cercare mi sembra eccessivo... 🤔

1 minuto fa, eduardo ha scritto:

il formato hi-res (o quello che viene spesso spacciato per tale)  mi deve dimostrare di suonare effettivamente meglio degli altri formati.

Per tornare all'argomento principale, sorvolando sulle considerazioni relative al valore aggiunto offerto dalla presenza fisica dell'oggetto che contiene le informazioni musicali rispetto all'evanescenza e impermanenza del formato liquido, a mio avviso sono corrette le osservazioni di chi ha sottolineato come "più informazioni" non si traduca necessariamente in "miglior qualità", tantomeno percepibile dall'udito di un comune mortale e di certo non in maniera evidentissima e schiacciante come qualcuno ha roboantemente affermato, anche a parità di master originale e tramite riproduzione nelle identiche condizioni al contorno (ambiente, ascoltatore, resto della catena) e con dispositivi di livello paragonabile (ma con quale criterio? posso confrontare un lettore CD con un altro o magari con un lettore SACD, ad esempio, ma con uno streamer?...🤷‍♂️) in quanto, fra gli altri molteplici fattori, l'esito finale dipende anche da come la compressione e rielaborazione del suono originale è stata effettuata ("ri-mastruzzata"? 🤣). Perché non dimentichiamo che sempre di questo si sta parlando, ovvero di una "semplificazione", passatemi il termine, con inevitabile perdita di informazioni del brano registrato alla fonte, alla quale nel caso dello streaming si aggiungono a mio avviso e per la mia (limitata) conoscenza tutta una serie di altri fattori di disturbo e potenziale degradazione del segnale (codifica, trasmissione, ricezione, decodifica ecc.) che in una riproduzione "solida" e on site sono assenti o minimizzate (e comunque più facilmente identificabili e misurabili).

E per favore, non tiriamo fuori i dati di vendita (veri o presunti) come prova significativa e tangibile della qualità di un sistema/supporto rispetto ad un altro, perché questo mi fa venire in mente quel tizio che diceva: "Mangiate m...a: miliardi di mosche non possono sbagliare!". IMHO 😉

  • Melius 1
Inviato

@Tronio Sono d'accordo.

La questione del "come"  e'  elaborato  un suono e'  altrettanto,  se non piu',  importante/determinante  del "quanto" (inteso come capacita'  del formato). 

Inviato

Capisco chi dice "ho nmila CD che suonano benissimo non so come suona lo streaming e resto ancorato al supporto",se ne ascolta 3 diversi al giorno è a posto per 10 anni,ma in questi 10 anni si perderà tutta la musica nuova, magari in hires,che suonerà altrettanto bene.

Ripeto, checché se ne dica,a casa mia la differenza tra MQA e qualità CD, CD fisico,del vinile proprio non ne parliamo, è evidente.

Dirò di più,anche se lo streaming suonasse in maniera indistinguibile da un CD,o addirittura leggermente peggio,sarebbe lo stesso,per me,la fonte principale di ascolto,una biblioteca sconfinata a 5€ al mese è come il paese dei balocchi per chi è più interessato alla musica che alla sfumatura nascosta.

  • Melius 1
Membro_0024
Inviato
6 minuti fa, Gici HV ha scritto:

Ripeto, checché se ne dica,a casa mia la differenza tra MQA e qualità CD, CD fisico,del vinile proprio non ne parliamo, è evidente.

vedo molta confusione, Mqa non si può considerare hi res, per cui trovare differenze tra mqa e qualità cd la vedo dura, parlerei più di suggestione

Inviato
2 minuti fa, jammo ha scritto:

parlerei più di suggestione

Guarda,non me ne può fregare di meno se suona meglio o peggio,io ascolto tramite Tidal e ti posso assicurare che lo stesso brano è nettamente migliore in MQA,cosa confermata anche da un amico che non sapeva cosa stesse suonando (devo provare il test infallibile,la moglie ignara che ascolta dalla cucina 🤭),che poi ci smanettino sopra o meno non lo so.

Sul fatto che la compressione del formato sia nociva o meno la guerra in rete è aperta da parecchio con illustri esponenti da entrambe le fazioni.

Inviato

Mi trovo a confermare alcune caratteristiche di cui ha parlato il nostro @SimoTocca. Con l'hi res, almeno da me, la gamma bassa va decisamente meglio. Ed il tutto acquista più corpo. Parlo sempre di confronto sullo stesso master, con la stessa macchina sorgente digitate, quindi stesso streamer e stesso dac. 

Membro_0024
Inviato
24 minuti fa, Gici HV ha scritto:

Guarda,non me ne può fregare di meno se suona meglio o peggio,io ascolto tramite Tidal e ti posso assicurare che lo stesso brano è nettamente migliore in MQA

figurati a me , era solo per chiarire che hi res è una cosa Mqa un'altra , poi la differenza la si può ottenere anche girando al massimo i controlli di tono con lo stesso supporto, questioni di gusti 😉

Inviato
9 minuti fa, Gici HV ha scritto:

che la compressione del formato sia nociva o meno

La compressione è per definizione sempre "nociva", laddove per nociva si intenda l'alterazione (e quindi una perdita o comunque una modifica dei dati) di quello che era il segnale sonoro originario.

 

10 minuti fa, Gici HV ha scritto:

è nettamente migliore

 

3 minuti fa, one4seven ha scritto:

il tutto acquista più corpo

Che poi questo si traduca in una sensazione soggettivamente più gradevole alla percezione di un ascoltatore piuttosto che di un altro è un discorso differente, che però nulla ha a che fare con il concetto assoluto e non relativo di qualità ma che io vedo più vicino all'utilizzo di certi strumenti un tempo quasi insostituibili come i controlli di tono, appunto, o il loudness o magari l'equalizzatore a 32 bande. 🙂

 

39 minuti fa, Gici HV ha scritto:

una biblioteca sconfinata a 5€ al mese è come il paese dei balocchi per chi è più interessato alla musica che alla sfumatura nascosta

Ovvio e banale poi sottolineare che la "comodità" di pagare un abbonamento mensile e fare un click c'entra poco o nulla con tutti questi discorsi relativi alla qualità sonora e a quale formato sia meglio/peggio rispetto ad un altro, che naturalmente con costituiscono un valore aggiunto per chiunque non sia interessato alla "sfumatura nascosta" (o qualità che dir si voglia), punto di vista del resto rispettabilissimo anch'esso.

 

45 minuti fa, Gici HV ha scritto:

si perderà tutta la musica nuova, magari in hires

Credo che chi, come me, è aperto anche alle (purtroppo sempre meno...) novità interessanti in ambito musicale, che si tratti di generi, brani o solo esecuzioni, usa anche lo streaming, le radio web o DAB, i forum o perfino Youtube per tenersi informato (come una volta si faceva con le gracchianti radio FM, i pomeriggi con il compattone dei "vecchi" a casa degli amici o le cassette "imprestate" e ascoltate con il walkman e le cuffiette), per poi acquistare ed ascoltare con tutt'altra qualità e soddisfazione (secondo me) su supporto fisico ciò che si fosse eventualmente scoperto di interessante.

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, Tronio ha scritto:

per poi acquistare ed ascoltare con tutt'altra qualità e soddisfazione (secondo me) su supporto fisico ciò che si fosse eventualmente scoperto di interessante.

Opinioni personali,a casa mia non entrerà più nessun supporto fisico,ne audio ne video.

Inviato
34 minuti fa, Gici HV ha scritto:

a casa mia non entrerà più nessun supporto fisico

E tu sarai pienamente appagato dal modo in cui hai scelto di ascoltare musica, che a mio avviso è l'unica cosa che conta: a prescindere da "chi ce l'ha più lungo"... 😉

Inviato
39 minuti fa, Tronio ha scritto:

per poi acquistare ed ascoltare con tutt'altra qualità e soddisfazione (secondo me) su supporto fisico ciò che si fosse eventualmente scoperto di interessante

Sia Tidal che Qobuz permettono anche di acquistare gli album che ascolti in streaming ... con un vantaggio: puoi ascoltarli ben bene prima di procedere all'acquisto ! non hai sorprese ...

Io lo faccio regolarmente con gli album che mi piacciono: così non rischio dovessero non essere più disponibili in streaming

Inviato
18 minuti fa, Pippo87 ha scritto:

Sia Tidal che Qobuz permettono anche di acquistare gli album che ascolti in streaming

Per curiosità, anche se forse un po' OT, quando li acquisti ne hai la piena "proprietà", nel senso che ad esempio li puoi anche scaricare e ascoltare offline in locale?

Chiedo perché non conosco molto bene le modalità di funzionamento di questi servizi (oltre a non saperne granché delle politiche commerciali attualmente in essere) ma ricordo una polemica tempo fa in merito al fatto che se ho capito bene con iTunes si "noleggia" la possibilità di ascoltare di un brano ma non si acquista nessun diritto di proprietà, e quindi non solo questa non si può trasferire ad altri (non ricordo quale personaggio famoso intentò addirittura una causa ad Apple per il fatto ad esempio di non poter lasciare ai propri eredi tale facoltà sui migliaia di brani regolarmante pagati), ma che se per qualsiasi motivo quel brano venisse tolto dal catalogo a disposizione degli utenti non vi sarebbe più la possibilità di ascoltarlo da parte di chi lo avesse in precedenza acquistato.

Corretto o dico castronerie? Grazie.

SuonoDivino
Inviato
5 minuti fa, Tronio ha scritto:

Per curiosità, anche se forse un po' OT, quando li acquisti ne hai la piena "proprietà", nel senso che ad esempio li puoi anche scaricare e ascoltare offline in locale?

Chiedo perché non conosco molto bene le modalità di funzionamento di questi servizi (oltre a non saperne granché delle politiche commerciali attualmente in essere) ma ricordo una polemica tempo fa in merito al fatto che se ho capito bene con iTunes si "noleggia" la possibilità di ascoltare di un brano ma non si acquista nessun diritto di proprietà, e quindi non solo questa non si può trasferire ad altri (non ricordo quale personaggio famoso intentò addirittura una causa ad Apple per il fatto ad esempio di non poter lasciare ai propri eredi tale facoltà sui migliaia di brani regolarmante pagati), ma che se per qualsiasi motivo quel brano venisse tolto dal catalogo a disposizione degli utenti non vi sarebbe più la possibilità di ascoltarlo da parte di chi lo avesse in precedenza acquistato.

Corretto o dico castronerie? Grazie.

Quando li acquisti sono di tua proprietà.  Scarichi il file e ne puoi fare quello che vuoi.

Almeno su Qobuz é così. Sull'altra sponda, tidal, non so come funziona.

Inviato

@Tronio  io non ho alcun abbonamento in streaming ma compro da Qobuz quei file/musica che mi interessa come facevo una volta coi CD, quindi quel file è di mia proprietà.

L'unico supporto fisico che continuo ad acquistare fisicamente è il vinile.

Ciao

Pierluigi

Inviato

Grazie del chiarimento @puligi e @SuonoDivino 🙂: come al solito, le clausole dittatoriali si trovano quasi sempre nel mondo Apple...

<fine OT>

Ospite
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