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Delusione qobuz family


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Inviato

@stanzani esatto io quasi sempre sono con ExpressVPN per mie fisime mentali di security ...

Mio figlio vive in un altra città per motivi di studio ed è nel mio stato di famiglia.

A casa ho sia TIM che WIND ...

mah non so alla fine li capisco anche come DAZN che voleva limitare connessioni a un dispositivo alla volta ...

Però l'abbonamento è stato stipulato a certe condizioni questi cambi unilaterali mi lasciano sempre perplesso.

  • Amministratori
Inviato

@do2707 dazn infatti ha fatto marcia indietro, ptobabilmente cambierà le condizioni alla scadenza della durata del contratto. i servizi di streaming di cui si parla qui non hanno cambito nessuna condizione, semplicemente hanno annuncto che controleranno se chi ha stipulato un contratto family ea nelle condizioni di farlo. quando ero liceale andavo allo stadio con la tessera del roma junior cklub, costava la tribuna teere 10.000 lire annue ed era riservata a studenti sotto i 16 anni. non è che potevo pretendere di avere quella tessera a 20 anni a quelle condizioni

Inviato

A me sfugge un piccolo dettaglio tecnico più che altro. I servizi in streaming vengono per la maggior parte dei casi utilizzati su dispositivi mobili e di conseguenza su reti 4G (o 5G che dio si voglia). Se prendiamo una famiglia di (ad es.) quattro persone e ognuna di esse utilizza un operatore diverso è ovvio che ogni singolo indirizzo IP non c'entrerà assolutamente nulla con l'altro. Quindi che c'azzecca il controllo dell'indirizzo IP? Fatemi capire.. l'abbonamento family si può utilizzare solo tra le mura domestiche quando tutti sono collegati alla stessa rete?

  • Melius 1
Inviato

@TopHi-End solo 12,50 euro, per questo l'ho aggiunto a Spotify premium che già avevo. 

  • Thanks 1
Inviato

@Oste onesto capisco, ma sono sempre 150€/anno. Sarà probabilmente anche la mia soluzione, ma adesso a 50€ circa sarebbe ancora meglio.

Inviato

Mi sembra che, dopo qualche estremismo iniziale, la discussione si stia avviando verso una sintesi finalmente costruttiva. È vero, lo streaming costa poco (ma se costa poco lo dobbiamo alla pirateria, altrimenti la maggioranza sarebbe ancora a scaricare dal torrent e invece chi ama la musica oggi sgancia volentieri qualche euro mese ai vari servizi per un servizio indubbiamente più comodo). Ma è anche vero che con gli abbonamenti cumulativi gli stessi servizi di streaming ci hanno largamente marciato lasciando ampi spazi di ambiguità, non implementando alcuna forma di controllo, con l’evidente obiettivo di allargare la propria base clienti nel contesto di un mercato sempre più concorrenziale. Vedremo cosa succederà, io sono sempre più convinto che i servizi economicamente più fragili sono destinati a fallire, indipendentemente dagli abbonamenti cumulativi, singoli, orgiastici.

  • Melius 1
Inviato

Penso che questi avvertimenti si spieghino solamente come un piccolo tentativo di aumentare i guadagni (e la già irrisoria quota di mercato) facendo leva su chi si spaventa ma non vuole perdere il servizio, passando alla tariffa piena. Proprio perché esiste la VPN e la fruizione via mobile, non ha senso parlare di IP

  • Melius 1
Inviato

@campaz Hai ragione, tuttavia anche i vari siti di condivisione file via torrent, siano essi gratuiti o di quelli legati a determinati servizi cloud con abbonamenti mensili, si sono attrezzati a riguardo e iniziano pesantemente a... snobbare il caro vecchio mp3 pure se a 320 kbps a favore di FLAC ad alta frequenza di campionamento e profondità di bit. Non so se lo streaming (legale) abbia contribuito in qualche modo a limitare la pirateria perché ci sono ancora tante tante persone ampiamente convinte che la musica (ma anche film, tv, libri, videogames) debbano essere beni pubblici che non debbano essere pagati. Ci sono artisti che hanno capito che contrastare il fenomeno della pirateria è una colossale perdita di tempo e che indire crociate contro chi scarica file illegalmente rappresenta il classico combattere contro i mulini a vento e quindi su piattaforme quali YT mettono interi album divisi per traccia. Della serie: se proprio non mi comprano il disco che almeno se lo ascoltino così magari mi vengono a vedere in concerto. Come dare loro torto?

colombo riccardo
Inviato

In questo clima di incertezza non conviene sottoscrivere un abbonamento qualunque esso sia soltanto con il pagamento mensile?

Inviato

@colombo riccardo sono abbonamenti che uno può disdire quando vuole basta farlo prima del giorno del mese in cui c'è il prelievo sulla carta di credito.

Senza voler fare i conti in tasca a nessuno se lo streaming è la prima fonte di ascolto anche il passaggio ad un abbonamento singolo non è un bagno di sangue visto che cmq resta la fonte più economica di ascolto , rispetto al download di file , cd lp etc .

L'ultimo Lp pagato 45 euro mi ci pagavo un trimestre...

Inviato

@homesick @stanzani Nella liquida dovrebbero dichiarare da quale versione deriva il Download, proprio per evitare sgradite sorprese… Ma poi siamo davvero sicuri che non ci mettano del loro? Forse è per questo che non mi sono ancora convertito 😜

Inviato

@homesick il fatto è che, indotti dall’avvitamento consumistico, le persone non hanno UN servizio. Netflix, Prime, Disney, aggiungici il calcio… poi ci sono quelli “esotici” come il sottoscritto che pagano sei euro/mese per un IP britannico (così mi vedo la BBC). Per fortuna non compro più dischi (ma i libri sì), ma a fine mese gli euro che partono sono tanti. E siamo circondati da alternative gratuite: senza immergersi nel torrent, YouTube è piena di musica (e di film!) che non costano nulla.

Inviato
4 ore fa, Gici HV ha scritto:

non me ne può fregare di meno di quello che guadagnano gli artisti

Il mondo è bello perché è vario.

  • Thanks 1
Inviato
10 minuti fa, giaietto ha scritto:

Ma poi siamo davvero sicuri che non ci mettano del loro?

sei sicuro che nel passare da LP a CD a ristampa del CD a SACD a DVD non ci mettano del loro?

8 minuti fa, campaz ha scritto:

poi ci sono quelli “esotici” come il sottoscritto che pagano sei euro/mese per un IP britannico (così mi vedo la BBC)

io spendo la meta' circa 🙂 🙂 🙂

Inviato

@campaz che poi è stata la mia situazione che mi ha portato a potare qualcosa.

Ad un certo punto sul cellulare avevo le app di Spotify , Tidal , Quboz , Idagio , Prime Music , Band Camp , Radioparadise e Radioswissjazz , mi si bruciavano i pochi neuroni rimasti soli a scegliere dove entrare , figuriamoci poi a scegliere cosa ascoltare 😄

Inviato

Mah, come hanno scritto altri se condivido un abbonamento con mio figlio trovo illogico essere limitato al “consumo” solo tra le mura domestiche, a quel punto tanto vale fare un abbonamento normale e ascoltiamo la musica a turno 😃

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