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Melius Club

Delusione qobuz family


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Inviato
16 minuti fa, appecundria ha scritto:

ma il mistero è un altro: 'ndo razzo lo trovate tutto 'sto tempo di ascoltare? Io ho una marea di cd ancora incellophanati. Invidia!

È quello che penso anche io.

Riesco a ritagliarmi, quando va bene, solo una manciata di ore durante la settimana lavorativa.

Sono abbonato a Tidal, ma lo uso solo per approfondire qualcosa che ho ascoltato alle web radio.

Pensa che spreco....

Inviato

Personalmente credo si stia discutendo, allargando la questione ai massimi sistemi, di due approcci fra loro antitetici. Abbiamo l’approccio che mira all’esclusività e quello di mercato. Oggi puoi comprare un amplificatore classe d cinese con duecento euro e ascoltare la musica decentemente. Oppure puoi aggiungere due zeri e comprare un prodotto di alto lignaggio. Tornando ai contenuti, puoi abbonarti per un anno a un servizio di streaming oppure comprare un unico disco in vinile e spendere di più. Adesso, estremizzando: chi ama spendere poco, o semplicemente non vuole spendere tanto, pensa che gli altri siano visionari sociopatici. Chi compra un cavo che costa tre stipendi medi ama dire che gli altri sono dei plebei (o, come hanno detto qui in latino, dei rustici). In realtà è il mercato a comandare: il prezzo lo fanno l’offerta ma soprattutto la domanda, se domani qualcuno riuscirà a vendere un cavo a 10000 euro, o un vinile a 1000, dopodomani qualcuno proporrà i cavi a 15000 e i vinili a 1500. Il problema di Qobuz è che, per il prodotto che vende, è caro e non ha un bacino di utenti sufficiente per resistere alla fortissima concorrenza. Per questo si erano inventati giochini come le “famiglie allargate”, per conquistare un maggior numero di clienti. Qobuz così com’è è fuori mercato, parliamoci chiaro: Amazon ti regala la musica con i 36 euro/anno del servizio Prime, e al momento si sta dibattendo fra la tentazione di far pagare di più i pochi che pagano o di lasciare le cose come sono. Visto che non potrà cacciar via i pochi clienti, IMHO si limiterà a qualche minaccia che non porterà a nulla. Il miglior spot per i servizi torrent, peraltro tuttora popolarissimi, sono stati i CD a 40000 lire…

  • Melius 1
Inviato

Ma quanti moralisti in questo forum!

 

Cominciamo col dire che io ho circa 4.000 cd e che in genere mi piace pagare quello che consumo!

 

La prima cosa che mi schifa è che i servizi streaming permettono l'utilizzo senza cederti la proprietà di quanto ascolti; è vero che i costi attuali sono molto bassi, ma in ogni caso è un tipo di "vendita" un po' truffaldina, ti permette il solo consumo instantaneo.

La seconda cosa è che i vari fornitori di servizi streaming hanno spinto queste "famiglie allargate" per allargare il proprio bacino di utenza, riservandosi il diritto di interrompere I contratti a loro discrezione; diciamolo chiaramente: una DOPPIA SCORRETTEZZA, DA ENTRAMBE LE PARTI!

Ciao

Evandro

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  • Melius 1
Inviato

Scusate ma gentilmente mi indichereste dove sta scritto che l’abbonamento family può essere utilizzato solo sotto la stessa rete Wi-Fi? Quindi se esco di casa non posso ascoltare in auto? E se ho un figlio che studia a 100 km da casa e l’altro che lavora all’estero? E quando arrivo al lavoro devo fare un altro abbonamento? E mia moglie deve restare a casa per ascoltare musica? 
Mi sembra irreale tutto ciò, ovvero non riflette le reali condizioni di vita della maggior parte delle famiglie europee. Farebbero meglio a rivedere i termini del contratto a partire da queste considerazioni, e magari allargare gli orizzonti come ha fatto Tidal. In questi termini la vedo molto dura per Qobuz, strano non se ne rendano conto. 
 

  • Melius 1
Inviato
18 minuti fa, Partizan ha scritto:

La prima cosa che mi schifa è che i servizi streaming permettono l'utilizzo senza cederti la proprietà di quanto ascolti; è vero che i costi attuali sono molto bassi, ma in ogni caso è un tipo di "vendita" un po' truffaldina, ti permette il solo consumo instantaneo.

È una modalità di fruizione.

Se vai a vedere un film al cinema non ti lamenti del fatto che non ti diano, nel costo del biglietto, anche una copia fisica da portarti a casa.

Nello streaming hai la possibilità di usufruire n volte dello "spettacolo" pagando un tot mensile. Mi pare equo.

  • Melius 2
Inviato
22 minuti fa, Partizan ha scritto:

un tipo di "vendita" un po' truffaldina, ti permette il solo consumo

Noleggio.

Inviato

Piuttosto mi sembra surreale il fatto di lamentarsi perché la piattaforma si stia tutelando contro l'utilizzo contrattualmente illecito del servizio.

Inviato
2 ore fa, iBan69 ha scritto:

altrimenti non potrei avere i diffusori in mezzo al soggiorno e la stanza trattata. 😉

La stanza trattata è un Plus, la prossima persona che verrà dovrà farsene una ragione fin da subito 😁

Inviato
33 minuti fa, Partizan ha scritto:

La seconda cosa è che i vari fornitori di servizi streaming hanno spinto queste "famiglie allargate" per allargare il proprio bacino di utenza, riservandosi il diritto di interrompere I contratti a loro discrezione; diciamolo chiaramente: una DOPPIA SCORRETTEZZA, DA ENTRAMBE LE PARTI!

Direi che non fa una piega . 

Inviato

@Oste onesto Lo vuoi capire che questi comportamenti li hanno spinti loro? (Fintanto che gli faceva comodo).



Ciao

Evandro

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Inviato
1 ora fa, leika ha scritto:

andiamo su Tidal dove  l’abbonamento si estende ai familiari e amici , punto ! 

L'articolo parla anche di amici per Tidal e Spotify, ma siamo sicuri che non si riferisca solo alla possibilità di condivisione delle playlist?

Sul sito di Tidal si parla solo di familiari, e anche su quello di Spotify....

https://www.spotify.com/it/legal/premium-family-terms/#termini-e-condizioni-di-spotify-premium-for-family

Inviato
6 minuti fa, Partizan ha scritto:

Lo vuoi capire che questi comportamenti li hanno spinti loro? (Fintanto che gli faceva comodo).

Non devo capire nulla...le regole sono e sono state sempre chiare...se uno vuole svicolare non può nascondersi dietro il classico ed italianissimo "se non controllano posso fare quello che mi pare".

  • Melius 1
Inviato
13 ore fa, appecundria ha scritto:

È come dare la propria musica ad un distributore che per ogni disco originale venduto ne fa 5 masterizzati.

a tal proposito Siae a tutela diritti autore , incassa per ogni supporto vergine venduto un importo , poi se un tizio ci fà un impresa saranno le fiamme gialle a farlo desistere . 

https://www.cdclick.it/copia_privata_siae.aspx

 

Inviato
1 ora fa, campaz ha scritto:

Qobuz così com’è è fuori mercato, parliamoci chiaro

12,50 euro mese???

  • Melius 1
Inviato

@Zap67 sì, in un mercato dove amazon offre un servizio base praticamente gratis, 12 euro e mezzo sono tantissimi.

Inviato

Per quanto mi riguarda mi ascolto la radio e vivo felice…di pagare per poi non avere nulla proprio non mi attira

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