Paolo 62 Inviato 22 Dicembre 2021 Inviato 22 Dicembre 2021 Mi risulta che sia o allo studio o in fase sperimentale un vaccino jolly che oltre a proteggere dal covid-19 protegge anche dagli altri coronavirus raffreddore compreso. Che sia la volta buona che ce li togliamo dalle p@lle?
garmax1 Inviato 22 Dicembre 2021 Inviato 22 Dicembre 2021 @lufranz 8 ore fa, lufranz ha scritto: tutti i cialtroni che diffondono informazioni false e deliranti sui vaccini ricade la colpa di migliaia e migliaia di morti come questa. Sono completamente d'accordo con questa tua frase 😔😔😔
Oste onesto Inviato 22 Dicembre 2021 Inviato 22 Dicembre 2021 Spray all'eparina ... https://www.ilsole24ore.com/art/coronvirus-oggi-studio-spray-nasale-eparina-prevenire-contagio-AEWEKC4#U40827990182rYF
criMan Inviato 22 Dicembre 2021 Autore Inviato 22 Dicembre 2021 In Israele si starebbero preparando per iniziare la 4 dose... non ho parole. Quanto dura il booster?
claravox Inviato 22 Dicembre 2021 Inviato 22 Dicembre 2021 31 minuti fa, criMan ha scritto: Quanto dura il booster? A quanto sembra quattro mesi. https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/21_dicembre_22/israele-quarta-dose-vaccino-covid-b2d5b30c-633e-11ec-aca7-2b79d521d390.shtml
criMan Inviato 29 Dicembre 2021 Autore Inviato 29 Dicembre 2021 L'immunizzazione di richiamo dell'mRNA provoca una potente attività sierica neutralizzante contro la variante SARS-CoV-2 Omicron | (researchsquare.com) - La variante Omicron di SARS-CoV-2 sta causando un rapido aumento delle infezioni in tutto il mondo. Questa nuova variante di preoccupazione porta un numero insolitamente elevato di mutazioni in epitopi chiave di anticorpi neutralizzanti sulla glicoproteina spike virale, suggerendo una potenziale evasione immunitaria. Qui abbiamo valutato la capacità di neutralizzazione del siero in coorti longitudinali di individui vaccinati e convalescenti, nonché l'attività degli anticorpi monoclonali contro Omicron utilizzando saggi di neutralizzazione dello pseudovirus. Segnaliamo una quasi completa mancanza di attività neutralizzante contro Omicron nei sieri policlonali da individui vaccinati con due dosi del vaccino BNT162b2 COVID-19 e da individui convalescenti, nonché resistenza a diversi anticorpi monoclonali nell'uso clinico. Tuttavia, le vaccinazioni di richiamo dell'mRNA in individui vaccinati e convalescenti hanno comportato un aumento significativo dell'attività neutralizzante del siero contro Omicron. Lo studio presentato dimostra che le vaccinazioni di richiamo possono essere fondamentali per migliorare sostanzialmente la risposta immunitaria umorale contro la variante Omicron. - siamo a cūlus nudo? scusate la volgarita'. Leggo ancora info discordanti in materia.
criMan Inviato 29 Dicembre 2021 Autore Inviato 29 Dicembre 2021 una buona notizia: https://www.medpagetoday.com/infectiousdisease/covid19/96415 I primi dati suggeriscono che Omicron potrebbe spingere fuori Delta Un piccolo studio rileva che l'infezione da omicron neutralizza anche Delta. I primi dati di uno dei laboratori sudafricani in prima linea nella scienza di Omicron hanno suggerito che l'infezione con quella variante fornisce un'immunità neutralizzante anche contro la variante Delta. In un piccolo campione di 13 persone che erano state infettate da Omicron, i titoli anticorpali neutralizzanti contro Omicron sono aumentati di 14,4 volte in un periodo di 2 settimane, secondo Alex Sigal, PhD, dell'Africa Health Research Institute di Durban, e colleghi. I titoli anticorpali neutralizzanti contro Delta sono aumentati di 4,4 volte durante quel periodo, hanno riferito in una presentazione medRxiv che non è ancora apparsa su quel sito Web o è stata sottoposta a revisione paritaria. "Se, come sembra attualmente dall'esperienza sudafricana, Omicron è meno patogeno, allora questo aiuterà a spingere Delta fuori, in quanto dovrebbe ridurre la probabilità che qualcuno infettato da Omicron venga nuovamente infettato da Delta", ha detto Sigal su Twitter. "Se questo è vero, allora l'interruzione che COVID-19 ha causato nelle nostre vite potrebbe diventare inferiore", ha twittato.
Questo è un messaggio popolare. Schelefetris Inviato 29 Dicembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Dicembre 2021 risponde l'immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata. Perché le notizie riportate riguardo Omicron sono così contrastanti? "Da una parte - analizza l'esperto per l'Adnkronos Salute - pur a fronte di 54.762 contagi nel giorno di Natale e di un tasso di positività schizzato all'11,5%, c'è chi continua a proclamarli falsi allarmi o, semmai, allarmi che verrebbero amplificati dai media, quegli stessi che vengono poi puntualmente utilizzati per esternare i medesimi proclami. Dall'altra c'è chi proprio non ce la fa a non raccontare la storia dei sieri sperimentali, dei vaccini che non funzionano, degli effetti avversi sapientemente nascosti e dei morti no vax che dovevano morire a migliaia e invece si contano con le mani tranquillamente. In mezzo c'è come sempre il faticoso percorso della scienza che non manca di riproporsi con le sue pubblicazioni puntuali, precise, definite in dettagli capaci di spiegare, a chi solo avesse il tempo e la voglia di leggerle, le reali evoluzioni del complesso fenomeno Covid". Prima domanda: i vaccini servono a proteggerci dalle nuove varianti del virus? "Partiamo da un assunto che, fin dai tempi della prima ondata dei vaccini (mRna vs vettore virale), gli immunologi hanno provato a comunicare. I vaccini - ricorda Minelli - 'allenano' il sistema immunitario soprattutto nella sua componente definita 'innata', ciò che potrebbe per esempio facilmente spiegare come mai i bambini abitualmente sottoposti, in ragione della loro età, a vaccinazioni multiple, in linea di massima siano fino ad ora risultati meno colpiti dalla malattia Covid-19. Parlo di malattia, non di infezione. Il dettaglio è tutt'altro che marginale", dice Minelli. "Molti dati, generati dalle conoscenze delle altre varianti e dei meccanismi di difesa dalla malattia, suggeriscono che Omicron, pur potendo eludere le difese contro l'infezione, non riesce ad eludere quelle contro la malattia. L'elemento di discrimine è rappresentato proprio dagli effetti del vaccino anti-Covid. E, d'altro canto, anche il vaccino contro il morbillo promuove un efficace allenamento del sistema immunitario; la stessa cosa vale per quello antitubercolare proposto addirittura come strumento per innalzare la resistenza contro il Sars-CoV-2, e perfino al vaccino antinfluenzale viene attribuito analogo potere". Secondo quesito: è vero che Omicron sfugge al riconoscimento degli anticorpi anti-Spike? "Dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid - evidenzia l'immunologo - ad entrare in gioco non sono solo i classici anticorpi facilmente dosabili con i famosi test sierologici. I giocatori più importanti in questa partita sono i linfociti T, un tipo di globuli bianchi essenziali nelle funzioni del sistema immunitario, specializzati nel riconoscimento delle cellule infettate dal virus ed in grado di elaborare molecole neutralizzanti il virus, come ad esempio gli interferoni, una volta che la particella infettante sia eventualmente entrata all'interno delle cellule". "I linfociti T - precisa Minelli - intervengono come seconda linea di difesa cellulare, rispetto alla prima rappresentata dagli anticorpi che, dal canto loro, rappresentano solo un'espressione, certamente non esaustiva, della risposta immunitaria. Purtroppo non è facile misurare la risposta mediata dai linfociti T per indisponibilità di test facili e soprattutto economici da applicare su ampia scala, per quanto la loro auspicabile esecuzione consentirebbe di accertare dinamiche d'azione del nostro organismo sul virus che la sola ricerca di anticorpi evidentemente non è in grado di fornire". "Aspetto importante da sottolineare - aggiunge l'esperto - è che l'immunità cellulare indotta dai linfociti T e potenziata dalla produzione interferonica non viene in alcun modo compromessa dalle cangianti mutazioni, tra le quali Omicron ultima in ordine di tempo, con le quali il coronavirus continua a cimentarsi. E questo è indiscutibilmente un elemento fondato, di grandissima pregnanza clinica e di fortissima rilevanza sociale. Spieghiamolo alle persone, in maniera chiara, comprensibile, lineare, univoca, senza litigare anche su questo". Ma, terza domanda, i vaccini sono efficaci contro la variante Omicron? "Un importante elemento da considerare, già peraltro affrontato con la prima comparsa di Omicron agli inizi di dicembre - rammenta Minelli - è rappresentato dal variegato intervento degli anticorpi anti-Covid. In questo senso può essere utile richiamare brevemente le dinamiche dell'infezione da Sars-CoV-2 che utilizza la proteina Spike per accedere nelle cellule dell'organismo umano. Tale proteina è formata da due subunità: la S1 che consente al virus di internalizzarsi nelle cellule grazie al recettore Ace-2; la S2 che invece serve al coronavirus per scaricare nella cellula infettata il proprio materiale genetico così dando inizio al processo di replicazione". Il sequenziamento genetico della proteina Spike di Omicron "ci ha rivelato che le mutazioni che hanno generato quest'ultima variante sono pressoché completamente localizzate sulla subunità S1, quella che funge da porta d'ingresso del virus nelle cellule umane. E' per questo che la Omicron viene considerata più trasmissibile rispetto ai suoi predecessori, in quanto non catturabile dagli anticorpi indotti da precedente infezione ovvero da vaccinazione evidentemente orientata verso la subunità S1 di varianti precedenti". " "Ma l'immunoprotezione indotta dal vaccino non funziona solo sulla subunità S1 - puntualizza l'immunologo - Un secondo contingente di anticorpi risulta infatti orientato contro la subunità S2 della proteina Spike, sulla quale Omicron non ha inserito mutazioni. Si può allora credibilmente ritenere che, su questa componente rimasta immodificata rispetto alla formulazione originaria del Sars-CoV-2, le dinamiche immunologiche attivate dal vaccino siano in grado di esercitare una valida azione protettiva, che sembra essere soprattutto efficace nelle forme più gravi di Covid-19". Quarta domanda: la variante Omicron causa sintomi più gravi rispetto alle altre mutazioni? "Se, come risulta dall'evoluzione delle conoscenze, la produzione anticorpale contro la subunità S2 e l'immunoprotezione indotta dai linfociti T, ulteriormente incrementata dall'azione antivirale degli interferoni, non vengono inficiate dalle trasformazioni che hanno generato Omicron - ragiona Minelli - si potrà credibilmente ritenere che, nei soggetti opportunamente protetti da un corretto percorso vaccinale, la nuova variante sudafricana potrà essere rispetto alla Delta magari più diffusibile, ma incapace di determinare la comparsa di quadri clinici severi o più severi rispetto al passato. A questo si aggiunga che Omicron, dimostrando scarsa attitudine a replicarsi nel tessuto polmonare profondo e dunque prediligendo le alte vie respiratore, avrebbe capacità ridotte, rispetto ai suoi predecessori, di causare polmoniti". Quindi, quesito finale, dobbiamo aver paura o no della variante Omicron? "Per effetto della variante Omicron - afferma l'immunologo - si potrebbe avere, magari, un discreto peggioramento del quadro epidemiologico, ma non di quello clinico in ragione di una valida protezione che i vaccinati, tanto più con terze dosi, hanno di fatto acquisito. Per questo, fatte salve le oltre 6 milioni di persone che nel nostro Paese ancora non si sono vaccinate, ad Omicron, pur con le dovute precauzioni, non dovremmo guardare con gli stessi livelli di preoccupazioni dai quali saremmo stati pervasi anche solo un anno fa. E questo non perché il virus sia diventato più debole, ma perché la stragrande maggioranza di noi è diventata più forte, attrezzata e consapevole". "Ancor di più lo sarebbe - conclude Minelli - se, derogando ai tempi strettissimi della comunicazione ultra-veloce e superficiale, potesse soffermarsi sulle dinamiche tutt'altro che scontate di fenomeni complessi, per impegnarsi a comprenderle e contestualmente a capire che, di fronte alla scienza, occorre sempre muoversi con rispetto, prudenza e cognizione". https://www.adnkronos.com/variante-omicron-contagi-e-sintomi-vaccinati-le-risposte_47NoFYOnMgLUN4XauKRUVL articolo lungo ma molto chiaro. ovviamente credo che le risposte vadano contestualizzate alle conoscenze attuali 4
criMan Inviato 6 Gennaio 2022 Autore Inviato 6 Gennaio 2022 Omicron ha iniziato a differenziarsi. Dalla pagina di Riccardo Gallina , su Facebook. Il virus e' sotto osservazione per capire il suo andamento in termini di contagiosita' e aggressivita'. Per il momento i dati sono incoraggianti , omicron e' generalmente meno aggressivo di delta e aggredisce le alte vie respiratorie. 1
Simo Inviato 11 Gennaio 2022 Inviato 11 Gennaio 2022 https://www.rainews.it/articoli/2022/01/oms-servono-vaccini-nuovi-non-bastano-i-booster-con-quelli-attuali--1c12a19a-81ac-4998-9e12-caae3ca2fc59.html ma non è che se non iniziamo a vaccinare tutto il mondo al posto della spalla ci viene un prosciutto?
criMan Inviato 12 Gennaio 2022 Autore Inviato 12 Gennaio 2022 Come era prevedibile , l'OMS ha in sostanza dichiarato che non e' fattibile andare avanti a colpi di booster. Agli studi attuali il booster non creerebbe la famosa immunita' di lungo periodo sperata , piuttosto avrebbe un effetto simil seconda dose. Per i primi 3 mesi anticorpi alti e protezione contro i sintomi , poi calo e protezione contro la malattia grave (importantissimo). L' OMS ha anche detto che bisogna studiare vaccini piu' mirati e che generino immunita' durature. Probabilemente ipotizzo , finira' con una vaccinazione annuale a dicembre. Ci diranno che il vaccino copre tutto l'anno , probabilmente in realta' coprira' bene solo nel periodo interessato quello invernale. Lasciando una copertura piu' blanda nei mesi estivi dove serve meno. Prendendosi un rischio verso novembre prima del richiamo. Sono mie ipotesi. Intanto , archiviata la bufala deltacron, Omicron evolve. Per sapere in che direzione (maggiore i minore aggressivita' ) servira' tempo. Dalla pagina facebook di Marco Gerdol. 1
criMan Inviato 15 Gennaio 2022 Autore Inviato 15 Gennaio 2022 Riepilogo nel pieno dell'ondata Omicron dell'efficacia dei vaccini secondo ISS: Il report dell'Istituto superiore di sanità (ANSA) Il tasso di ricovero in terapia intensiva è pari a 26,7 casi ogni 100mila per i non vaccinati e 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster. Lo evidenzia il Report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che integra il monitoraggio settimanale sul Covid. Inoltre, nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, si legge nel Report, l'efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98%. In merito all'impatto della vaccinazione nel prevenire nuove infezioni, ricoveri e decessi, l'Iss ricorda che "l'efficacia del vaccino (riduzione del rischio rispetto ai non vaccinati) nel prevenire la diagnosi di infezione SARS-CoV-2 è pari a 71% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 57% tra i 91 e 120 giorni, e 34% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale". Rimane inoltre "elevata l'efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa: 95% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 93% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni e 89% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni". E' in aumento la percentuale di casi Covid tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. A seguito dell'inizio della somministrazione delle dosi booster, "si era osservata una diminuzione della percentuale dei casi tra operatori sanitari, ma nelle ultime 2 settimane - afferma l'Iss - si è registrato un aumento del numero di casi segnalati: 12.009 rispetto ai 10.393 della settimana precedente. La percentuale di casi sul totale risulta in lieve diminuzione da 2,0% della settimana precedente a 1,8%".
Schelefetris Inviato 19 Gennaio 2022 Inviato 19 Gennaio 2022 Vaccino covid, effetti collaterali segnalati dopo placebo: studio https://www.adnkronos.com/vaccino-covid-effetti-collaterali-segnalati-dopo-placebo-studio_4y1FVsOwcVGYOjlXJHMOju
Schelefetris Inviato 20 Gennaio 2022 Inviato 20 Gennaio 2022 Covid oggi Austria, via libera a obbligo vaccinale Il Parlamento ha approvato il provvedimento con una larga maggioranza Il ministro della Salute, Wolfgang Mückstein, aveva presentato il disegno di legge, sostenuto anche dai Social democratici all'opposizione, definendo il vaccino come un atto di solidarietà.
Schelefetris Inviato 21 Gennaio 2022 Inviato 21 Gennaio 2022 "Sono 1.913 i medici e gli odontoiatri attualmente sospesi dagli Albi dei medici e degli odontoiatri italiani per mancato rispetto dell'obbligo vaccinale" contro il Covid: "Lo 0,4% degli iscritti, che sono in tutto 467.611". Lo comunica la Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini.
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