alexis Inviato 20 Febbraio 2022 Inviato 20 Febbraio 2022 Testine Shell cavi meccaniche motori… sappiamo tutti che tutto „suona“.. in ambito analogico.. ma ci sono aspetti apparentemente secondari che l’appassionato spesso dimentica di valutare attentamente. Come per esempio la base del braccio… sul quale vanno a scaricarsi vibrazioni parassite raccolte lungo la canna, a partire dalla testina fino al canotto delle articolazioni. Per esperienza peso e materiale incidono fortemente, invito a sperimentare .. perché le prestazioni del braccio sono fortemente interdipendenti ed eventualmente limitate dalla base. un esempio concreto la mia nuova base autocostruita per l’Ikeda, costituita da un cilindro di avional tornito dal pieno di circa 10 kg e una base sommitale…. recuperata in rete. Ebbene lo stesso braccio cambia in modo nettissimo rispetto alla eccellente base originale Torqueo, sembra addirittura di cambiare il braccio…! lucida e apertissima la base Torqueo ( un capolavoro di lavorazione meccanica) corposa e intensa la seconda… champagne francese verso un barolo d‘annata… per dirla in breve. Avevo già sperimentato con il mio garrard 301 le affatto sottili differenze tra le basette in carbonio grafite, alluminiò, rame e ottone… ma mai come questa volta il risultato mi ha sorpreso.. magnificato dalle incredibili prestazioni di questo Torqueo, che non finiscono di sorprendermi per stabilità marmorea e ampiezza della scena e dall‘incredibile quantità di dettaglio e microinformazioni.. in calce vedete le foto in dettaglio e il mio disegno preparatorio.. un invito a tutti a giocare un con questi componenti, ove possibile..e a non prendere nulla per scontato.. nemmeno le scelte degli stessi costruttori… 😊 1
luigi61 Inviato 20 Febbraio 2022 Inviato 20 Febbraio 2022 Grande Alessandro, molto interessante! Io ho provato a cambiare la basetta del originale del Torqueo con altri materiali ed ho tratto le stesse tue conclusioni. Anche sul VPI mi sono sbizzarrito con Delrin, alluminio e bral. Non ho mai visto il supporto IKEDA con le colonne perimetrali. Dove l'ahi preso? Se poi ti scappa di fare due cilindri colore marsala, uno te lo prenderei volentieri io ! 1
alexis Inviato 20 Febbraio 2022 Autore Inviato 20 Febbraio 2022 @luigi61 in questo caso ho usato materiali di recupero però posso ma darti il progetto, poi ci vuole solo un bravo tornitore.. il risultato è fenomenale, rispetto alla base originale il suono é più pieno e armonico, con la base originale, la Etsuro e l’Ikeda il suono era troppo bright, un po’leggero ma dipende fortemente dalle combinazione, qui nulla é scontato. Ora la combinazione suona da levare il fiato.. 😇 Devo però anche aggiungere che l’Ikeda ha fatto un salto anche con lo Shell orsonic… appena ho un po‘ di tempo voglio vedere come si comporta il Triplanar sempre con Atlas e Etsuro magari sulla base originale, sempre che mi arrivi l‘adapter dalla Torqueo.. 🙂
silvanik Inviato 20 Febbraio 2022 Inviato 20 Febbraio 2022 @alexis Alessandro, hai mai provato ad interporre elementi (tipo base del braccio) realizzati in granito? Potrebbe essere interessante sperimentare l'interazione meccanico-vibrazionale e relative ripercussioni soniche tra granito e elementi metallici.
alexis Inviato 20 Febbraio 2022 Autore Inviato 20 Febbraio 2022 @silvanik tutto il gira posa su una piastra di granito nero da 100 kg, accoppiata a uno strato di multistrato di betulla.. per le parti meccaniche preferisco i metalli.. almeno in combinazione con i bracci. Duralluminio e ottone i migliori, rame ottimo ma più tranquillo e pieno.. inox così così.. Plexiglas aperto e bricht, materiali plastico suono poco dettagliato, grafite… a mio avviso pessima.. gomme sugherò e piombo… terribili..letali. almeno queste sono le mie esperienze…. 🙂
gian62xx Inviato 20 Febbraio 2022 Inviato 20 Febbraio 2022 il mondo analogico fatto da giradischi bracci e testine e' indubbio affascinante. come avevo scritto da qualche parte prima dell'incidente, ci ho sbattuto il muso anche se involontariamente. e meno male! non posso spendere cifre iperboliche in oggetti da feticisti per cui i arrabatto con quello che c'e'. dopo un lungo scemare, poco a poco, dell'ascoltare con soddisfazione, decido di dare una "rinfrescata" al rega planar 2 del 1990, che appare invecchiato pur nella sua semplicita'. cosi dopo un po di pensate decido di realizzarlo in ardesa. oh tutto uguale, tranne il plinto. con geometria perfettamente sovrapponibile (cioe' identica) ora la presenza del suono e' diversa, ricordo il primo lp acoltato a fine lavori , ma ... ero ancora a casa mia? con i miei armennicoli? e le tracce vicino all'etichetta le legge molto ma molto bene. devo passare al cablaggio, non tanto del braccio, quanto i cavi rca che -anche se l'elettrone non lo sa- sono proprio vecchi e rovinati. e qui accetto qualsiasi informazione e suggerimento in merito. 1
silvanik Inviato 20 Febbraio 2022 Inviato 20 Febbraio 2022 @alexis Intendevo un esperimento realizzando il cilindro di supporto metallico del braccio in granito, in modo da stoppare le vibrazioni provenienti dalla testina/braccio e quelle provenienti dal supporto di tutto il complessivo del giradischi. Solo ipotesi "meccaniche" le mie, come sai non sono uno specialista di giradischi.
alexis Inviato 20 Febbraio 2022 Autore Inviato 20 Febbraio 2022 @silvanik bisognerebbe provare… magari mi faccio tornire un cilindro di nero africa dal mio scalpellino, alla prossima occasione.. 🙂 ps. Tu che hai superbe competenze meccaniche.. perché non te lo fai da te il giradischi… ? 😁 magari con uno dei supermotori di ultima generazione .. 1
alexis Inviato 20 Febbraio 2022 Autore Inviato 20 Febbraio 2022 @gian62xx il cablaggio dei bracci é uno dei punti più deboli di tutti i giradischi… su Audiogears trovi il migliore di tutti, il zavfino 76, e se non ti disturba puoi semplicemente farlo correre fuori dalla canna, il miglioramento é incredibile. Lascia perdere i soli cardas vdh eccetera li ho provati quasi tutti, questi sono i migliori
alexis Inviato 21 Febbraio 2022 Autore Inviato 21 Febbraio 2022 Non é certamente la scoperta del secolo e gli analogisti di lunga data sorrideranno un po’.. ma giusto a mio avviso aprire un piccolo Spotlight sulla questione… e dop una lunga serata di ascolti non posso che confermare le prime impressioni.. e cioé che nel caso dell’idea in particolare, ma genericamente applicabile a moltissimi bracci con il canotto a pozzetto avvitabile.. la basetta e il suo materiale sono da considerarsi non come semplice fissaggio meccanico, ma come vero e proprio completamento del braccio stesso.. per dirla in breve: la basetta di appoggio é parte integrante del braccio, e a seconda del materiale e del progetto meccanico complessivo, il cambio della basetta equivale quasi a cambiare il braccio. A dirla in breve la Micro Seiki 40 anni fa faceva già le cose giuste, non per nulla offriva le basette della serie 1200 in diversi materiali, dal bronzo all‘alluminio all‘acciaio, come i piatti e forse gli unici bracci a risentirne di meno sono quelli esotici, che vanno in appoggio come il viv floating o il well tempered o pochi altri.
mikefr Inviato 21 Febbraio 2022 Inviato 21 Febbraio 2022 Sono stato sempre sostenitore delle basi braccio separate dal plint,sia per una più comoda possibilità di manutenzione del braccio stesso,sia per una ragione molto più importante che è quella di eliminare le possibili trasmissioni di vibrazioni da parte delle cinematiche del piatto-cinghia-motore.Come da foto,il cilindro è di ferro dolce per un miglior schermaggio da disturbi elettromagnetici esterni,e per avere anche un peso specifico molto maggiore dell'alluminio,e cosa che non guasta per l'occhio,una cromatura che elimina anche la possibilità di ossidazioni.Per stare ancora più tranquillo sul piano vibrazioni,ho disaccoppiato il tutto con il sorbotane. 2
silvanik Inviato 21 Febbraio 2022 Inviato 21 Febbraio 2022 12 ore fa, alexis ha scritto: perché non te lo fai da te il giradischi… ? A dire la verità ci avrei anche pensato, ma credo anche che dimensionare bene ad esempio la massa del piatto e altri accorgimenti indispensabili al raggiungimento di un ottimo suono non si possano improvvisare, credo che data la mia assoluta inesperienza in tema di riproduzione di vinili, questo si tradurrebbe nella necessità di realizzare molti prototipi prima di raggiungere un risultato accettabile.
gian62xx Inviato 21 Febbraio 2022 Inviato 21 Febbraio 2022 @alexis fuori dalla canna e' un'ottima idea, non ci avevo pensato. di una semplicita' estrema e lascio il resto la dove e'. pero' due domande per il collegamento fino all'ampli cosa si usa? gli stessi cavi delle sorgenti "da mezzo volt" o ci va altro? e come fare per tenere fermi i cavetti fuori dalla canna, G.
luke_64 Inviato 21 Febbraio 2022 Inviato 21 Febbraio 2022 15 ore fa, luigi61 ha scritto: Non ho mai visto il supporto IKEDA con le colonne perimetrali. E' identico al supporto braccio del mio Transrotor Zet 1 1
alexis Inviato 21 Febbraio 2022 Autore Inviato 21 Febbraio 2022 @mikefr ecco giusto, ben fatto, peso alto e baricentro basso.. ma in base alle mie sperienze ti cosiglierei di eliminare il sorbotane sotto, perche permette un benchè minimo movimento relativo tra base e meccanica... che si mangia un bel po' di informazione. Almeno secondo le mie sperienze. Cioè.. a dirla tutta.. questa separazione NON sarebbe necessaria solo in caso di una perfetta realizzazione di un sistema di isolamento inerziale a 1 Hz, piuttosto complesso da realizzare.. ma cosi come hai fatto tu secondo me meglio cilindro pesante direttamente ancorato sulla base. Magari provi e ci racconti le tue esperienze, in analogico, come dicevo vi sono assai poche certezze.. 🙂 e molta sperimentazione.
alexis Inviato 21 Febbraio 2022 Autore Inviato 21 Febbraio 2022 54 minuti fa, gian62xx ha scritto: per il collegamento fino all'ampli cosa si usa? gli stessi cavi delle sorgenti "da mezzo volt" o ci va altro? e come fare per tenere fermi i cavetti fuori dalla canna, Ho fatto un phonobox esterno con due pin rca femmina wbt nextgen ( i migliori), perche il cavo del braccio è troppo fragile per arrivare fino all'ingresso phono. per fermare i cavetti ulngo la canna puoi usare elastici da dentisti per l'ortodonzia, sottilissimi.. oppure strisciolíne sottili di nastra adesivo.. attento a non esagerare perchè la canna deve risuonare libera, non troppo smorzata 🙂
gian62xx Inviato 21 Febbraio 2022 Inviato 21 Febbraio 2022 @alexis si certamente se si corre esterni ci vogliono le rca femmina di connessione, ma come collegamento rca fino all'amplificatore/prefono, che si usa, un normale cavo tipo cd/tuner ? (ho sempre avuto gira con cavo precablato)
alexis Inviato 21 Febbraio 2022 Autore Inviato 21 Febbraio 2022 @gian62xx usa il migliore cavo che hai, basta un rca qualsiasi, ma di alta qualità comunque.. considerando l'importanza del primo tragitto di segnale.. di solito con questo sistema non serve nemmeno il cavo di massa, specie se il braccio non è collegato al motore o al telaio (soluzione migliore) 1
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