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Melius Club

Musica in tempo di guerra


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Inviato

Terrificante

e infatti finisce cosi’

 

ascoltoebasta
Inviato

 

Di seguito le prime strofe di questo brano del 1992, una base musicale in secondo piano per dar spazio al testo:                                                                                                                                                                                                            La guerra dei ricchi, la società dell'uomo libero. furiosa e violenta insicurezza , uomo nucleare, donna nucleare poco chiaro come agire. La guerra dei ricchi, Pershing  in giro per l'Europa. America e Russia, alleati industriali che tagliano il mondo come se non potessero vedere il sangue che scorre........

 

 

  • Melius 1
analogico_09
Inviato

Tchaikowsky - 1812 Ouveture

 

 

 

 

Inviato

In tempo di guerra un’eroica filologica suonerebbe fru fru.

Ecco invece l’Eroica anno 1944 piena seconda guerra

  • Melius 1
Membro_0015
Inviato

Ottava di shostakovich

Inviato
22 ore fa, mozarteum ha scritto:

E’ certamente un mio limite ( in musica sono poco onnivoro) ma non riesco a vedere una sintonia significante col tema della guerra nei pezzi rock postati.

Forse non ho compreso io il senso della discussione, la deve esaltare, descrivere o condannare ?

Inviato
1 ora fa, Bazza ha scritto:

Forse non ho compreso io il senso della discussione, la deve esaltare, descrivere o condannare

In effetti è stato consigliato di tutto 😉

Inviato

Io penso a composizioni che “fanno sentire” l’angoscia della guerra (come nella chiamata di Hagen nel Crepuscolo degli Dei) o che si offrono come medicamento profondo ai sentimenti di prostrazione della guerra (come nel caso dell’Eroica o delle ultime battute redentrici del Crepuscolo).

Poi ci sono musiche che la citano, il lied di Mahler dell’inizio o altra musica meditativa come le meravigliose Metamorphosen postate da regioweb.

Poi c’e’ la musica onomatopeicamente quasi battagliera (i pezzi postati da analogico) o quella connessa a fatti di guerra (bella ciao o la settima di Shostakovich) od evocativa della stessa esplocitamente (Alexander Nevsky) o implicitamente (il Romeo e Giulietta di Prokofiev nell’esordio).

Insomma le attinenze possono essere varie.

Personalmente di fronte a immagini di distruzione e morte un pezzo rock mi dice poco e non basta il testo magari di condanna, e’ questione di feeling, ma qui si entra nel personale

 

  • Thanks 1
Inviato

 

Quando nel settembre del 1939 la Francia entrò in guerra, Messiaen fu chiamato alle armi e pochi mesi dopo, nel maggio del '40, durante un'offensiva tedesca venne catturato dal nemico. Insieme ad altri prigionieri fu trasferito nel campo di concentramento Stalag VIII-A di Görlitz (al confine Sud-Ovest della Polonia), dove rimase per un anno. L'ufficiale responsabile dello Stalag era un appassionato di musica e, venuto a sapere delle competenze di Messiaen (come di altri tre prigionieri musicisti), lasciò lavorare il compositore in vista di un concerto al campo. Messiaen scrisse per i musicisti conosciuti durante la prigionia (un violoncellista, un violinista e un clarinettista) dapprima un breve trio (confluito successivamente nell'opera come quarto movimento) e poi, con l'aggiunta di un pianoforte (suonato da Messiaen stesso), realizzò il Quartetto. Il Quatuor pour la fin du temps fu eseguito il 15 gennaio del '41, in un edificio del campo che veniva usato come auditorium, di fronte ai prigionieri. Alla fine dell'esecuzione applaudirono tutti, compresi i nazisti.

 

 

 

  • Melius 1
Inviato

Come nello splendido film il Pianista, il protagonista deve la vita alla passione musicale di un Ufficiale nazista

  • Melius 1
Inviato

@mozarteum Questo album parla degli orrorri della prima guerra mondiale, è un black metal un po' contaminato dal thrash e cantato in tedesco e i testi sono ricavati da lettere dei soldati al fronte. Imho rende perfettamente il senso di orrorre del conflitto.

La copertina è un manifesto dell'epoca contro il conflitto, "Tutti i lavoratori devono protestare contro gli orrori della guerra”, ad opera dell’artista ungherese Mihálly Biró, che lo disegnò nel 1912 .

 

cover.jpg

  • Melius 2
ascoltoebasta
Inviato

Io credo che nel contesto di questo 3D  le letture siano molteplici e tutte più che  valide, come scritto da @mozarteum entrano in gioco i gusti personali e le diverse sensibilità di ognuno, ad esempio io riesco meglio a trovare una "connessione emotiva" con ciò che sta accadendo,ascoltando un testo che fa riferimento a guerre di cui sono stato mio malgrado spettatore e che tanto simili sono a questa nuova "pazzia", ad altri la medesima emozione la procura la drammatica sonorità che rimanda a lontane mitologie, etc etc.........e siccome la curiosità e la voglia di conoscenza abitano in me,spero continuiate a postare.

  • Melius 1

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