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ricarico commerciale settore hifi


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Inviato

Secondo voi qual è il ricarico che un rivenditore applica su un oggetto hifi nuovo?

Cioè su un oggetto il cui listino al pubblico è 10 quale può essere il prezzo di acquisto del negozio dal produttore/distributore?

Più o meno rispetto ad altri settori commerciali?

 

Inviato

12? la domanda mi sembra molto generica, non si capisce bene....le situazioni sono millanta.

Inviato

Quali settori? L'abbigliamento ad esempio ha anche il 2/300% dipende dai casi e dagli accordi con i marchi.

Inviato

Anni fa il mio pusher mi disse un 30-35% in media, gli articoli che trattava non erano però tra quelli dai listini più gonfiati sui quali probabilmente il margine nominale era maggiore, e quello reale dipendeva in gran parte dalla abilità del venditore. Ad esempio dalle mie parti il più affabulatore tra gli sterivendoli dopo aver ad arte catturato il cliente neofita, infilava con voce da crooner l'affermazione: Non crederà mica che gli articoli che trova qui siano gli stessi che trova da xxx, vero ? facendo la faccia di quello che sa, ma non può dire di più. (xxx era un noto emporto elettrodomestici che aveva aperto la parete del "nero" a prezzi convenienti) 

Complice il savoir-faire, l'abbigliamento, la messa in scena del negozio etc. etc. riusciva ad infinocchiarne parecchi... 😁

 


P.S. Altra frase memorabile del commerciante suddetto, questa era riservata agli audiofili che citavano recensioni lette sulle riviste:   "Ah, le riviste... che sarebbe come dire: Leggo il codice penale e divento avvocato... Si, provi poi ad andare in tribunale e veda se Le credono... "   In pratica dava dell'imbecille al cliente, ma l'abilità bottegaia era tale che questo digeriva il tutto annuendo...

  • Moderatori
BEST-GROOVE
Inviato

dipende da tante variabili, in passato mi è capitato spesso di assistere ad una trattativa tra negoziante e rappresentante che proponeva diverse opzioni, la più appetitosa era l'acquisto di più pezzi di modelli diversi con uno sconto applicato per quantità ed una ulteriore elettronica omaggio o offerta ad un prezzo ridicolo....questo in passato, ora non so.

ascoltoebasta
Inviato

@newton Dipende da molti fattori, io circa 20 anni fa ho avuto un punto vendita esclusivista di provincia di prodotti non hifi ma che necessitavano di corrente per funzionare, c'era un importatore nazionale che vendeva a noi con un prezzo di vendita al pubblico stabilito e un massimo di scontistica da applicare, avevo uno sconto del 45% sul prezzo di vendita finale, dovevo considerare tutti i costi (acquisto merce,affitto,INPS,commercialista,assistenza in garanzia....) insomma l'unica certezza erano i costi. Ricordo di amici che dicevano : "caspita che margini alti", ma lasciavo cadere il discorso....

Ho riportato la mia esperienza che fu positiva ma non so quanto possa calzare col commercio hifi di oggi.

  • Melius 1
Inviato

Bisogna anche tener conto della forza del Marketing alcune aziende gonfiano i listini già in partenza,se no non si spiega come mai su determinate marche  ci sia uno sconto da parte di tutti i negozianti che va dal 30 al 50%.

 Vuol dire che i negozianti per venderlo dovrebbero avere un margine dell'80 o 90%. 

Certamente é una politica di Marketing vincente da l'idea al cliente finale di aver comprato un prodotto a metà del suo prezzo.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Look01 il listino ha solo mun valore indicativo, tranne per marchi che impongono contrattualmemte la politica del prezzo fisso o delo sconto massimo. un mio amico lavorava per una nota casa auto jap, il suo compito vsitare le concessionarie del marchio fingendosi cliente per segnalare quelle che praticavano sconipià alti del prefissato (in genere i venditori eludevano la norma, con supevalutazioni dell'usato o con l'omaggio di qualche accessorio)

Neglli anni '70 alcuni marchi avevano un doppio listino, il listino al pubblico ed il listino riservato per i commercianti, che ti vendevano a questo prezzo giurabndo e spergiurando che era il lor prezzo di acquisto

tutti i supermercati praticano il sottocosto il 3x2, idem òle grandi atene di elettronica, ma mica crediamo che vendano davvero sottocosto

Il listino è un posizionamento del prodotto, poi si va di sconto (la mia profumiera parte dal 30%), ma anche le condizioni di aqusito variano, se compro 1000 pezzi avrà un prezzo migliore all'origine di chi ne compra 10, se pago in anticipo, alla consegna o a 90 gg, avrò prezzi differenti

se offro un servizio non posso praticae lo stesso prezzo di un cash and cary

  • Melius 1
Inviato

 

l'abilita dell'imprenditore sta nel ricavarsi uno spazio tra il costo ( lo fa il produttore) e il prezzo ( lo fa il mercato)

alla domanda iniziale difficile rispondere

bisognerebbe identificare tipologia segmento e situazione distributiva sia locale che generale marchi e relative politiche di prezzo (non necessariamente la prima citata e' la piu importante) 

Anche la presenza di rivenditori WEB fa la differenza

un metodo per capire puo essere identificare un negozio di una certa importanza, organizzato come srl e scaricarsi tramite camera di commercio il bilancio

A mia sensazione (sensazione) credo che su prodotti di media tacca e buon nome (i piu commerciabili) si possa ragionare su un 15% / 25% di ricarico mentre su prodotti da "spingere" sia per prezzo impegnativo sia perche di marchi meno blasonati (o meno diffusi/noti) questo margine possa aumentare di 5-10 punti

.

Per chiaccherate pregresse con rivenditori (ai tempi clienti che seguivo  per la parte video proiezione) segnalavano nell'accessorio l'oggetto ad alta marginalita'. Quando parlavi di cavi , qquelli ipercostosi, vedevi certi sorrisoni...

  • Melius 1
Inviato

@cactus_atomo Esattamente ci sono alcune case che applicano di base un doppio listino cliente e commerciante il quale poi magari può scendere di qualcosa ancora.

Nell' Hi-fi, mi sembra  più diffuso rispetto ad altri settori merceologici.

Potenza del Marketing 🤣 effettivamente da l'idea al cliente di aver acquistato un prodotto più prestigioso visto che il listino ovviamente riporta un prezzo ben più alto rispetto al finale.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Look01 é la logica degli outlet di moda firmata

Inviato

Anche il margine degli importatori non dev'essere stato malaccio. Anni '90, in un notissimo ristorante della bassa lombarda c'erano due tavoli riservati fissi da una noto importatore, non andava tutti i giorni ma voleva la certezza di trovar posto in caso di chiamata. E non era esattamente un posto da ticket restaurant, l'azienda mi autorizzò a frequentarlo qualche volta solo per pasturare un collaudatore ministeriale. 

Inviato

dal 1990 e' proibito e sanzionatissimo  qualsiasi accordo sui prezzi di vendita all'utente finale 

oltre a una legislazione italiana (legge antitrust) c'e'  il TFEU (trattato funzionameno europa unita) che l'italia sottoscrisse come tutti i partner europei.

.

Qualche fenomeno nel passato ebbe l'idea  di mettere in pratica  escamotages del tipo:

io chiedo ai negozianti di stare in una certa forchetta di prezzi, loro confermano con copia scontrini e io gli faccio avere,  per esempio, dei co-ad o dei pacchetti di viaggi incentive e altre cose del genere.

.

Poi un concorrente, il negoziante che non ha aderito, o il cliente che vede prezzi troppo similifa una segnalazione all'antitrust e li vengono fuori dei casini in vistavision con multe che possono  mandare a picco una azienda.  (la sanzione arriva al 10% del fatturato)

.

10% dl fatturato significa che la tua azienda deve avere, tasse pagate, un 10% di utili per andare a pari. 

Fantascienza? Nella manifattura / distrbuzione / importazione direi di si.

 

 

 

Inviato
14 ore fa, newton ha scritto:

Secondo voi qual è il ricarico che un rivenditore applica su un oggetto hifi nuovo?

Difficile su listìni completamente fasulli dove ti fanno il 40% di sconto senza che lo chiedi … su prezzi seri, imposti, il 30/40% é il guadagno. (Pulito .. esentasse)

Inviato

Non dico per quel che riguarda rivenditori o negozianti , ma i grossi gruppi industriali hanno margini molto elevati , producono dove la manodopera costa meno e dove la tassazione é minima.

Molto minima  una multinazionale forse paga tra il 5 o 10% di tasse.🤣

Inviato

Proviamo con un esempio concreto.

Proac k6

23k di listino, 15% di sconto = 20k...cioè 16+iva

a quanto le compra il negoziante rivenditore secondo voi?

Lasciamo stare marketing, tasse e discorsi vari che non c'entrano niente col titolo. 

Schermata 2022-03-04 alle 16.15.25.png

bungalow bill
Inviato

Un tempo dicevano 15% . però sono trascorsi parecchi anni . Poi ci sono due ricarichi : l'importatore ed il negoziante .

Inviato
1 ora fa, newton ha scritto:

a quanto le compra il negoziante rivenditore secondo voi?

a braccio direi intorno ai 13 + iva


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