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Pier Paolo Pasolini (5 marzo 1922 – 2 novembre 1975 )


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analogico_09
Inviato

Una breve introduzione con l'invito a  a parlare del suo cinema che mantiene stretti legami con la letteratura, 

 

Non si può non ricordare nel centenario della nasciata la figura di Pasolini scrittore, poeta, letterato, saggista, umanista, cineasta, "polemista", diremmo oggi, e molto altro ancora...
E fin qui saremmo nell'ordine "normale" delle cose perchè il genio pasoliniano va ricercato nella lungimiranza dell'uomo e dell'"artista", nella sua preveggenza, nel suo essere profetico ed acuto osservatore, critico scarnificatore delle cose italiane e del mondo, anticipatore di quel che accadeva allora rispetto al passato e a quel che sarebbe accaduto dopo, fino ad oggi, nel momento in cui sentiamo ancora oggi la sua mancanza in modo così "disperato" da dover far finta di non esserne consapevoli.
E' questa è la ragione per la quale Pasolini non sarebbe voluto morire, perchè cosciente del fatto che nessuno lo avesse realmente compreso e che sarebbe stato presto dimenticato.

Ebbi la percezione di ciò due o tre anni fa. Mi trovavo all'Idroscalo di Ostia dove Pasolini fu assassinato, ora parco della memoria con annesso monumento celebrativo. Si monumentalizza una voce viva che non si è mai spenta perchè i giochi di allora non sono ancora finiti.., sono gli stessi di oggi, sotto i molteplici aspetti morali, intellettuali, poetici, valoriali, civili, politico-sociali, e così via...
Rimasi molto colpito dalla frase del poeta incisa sulla pietra deposta in quel luogo solitario, triste e insieme "rassicurante". Non serve che la riscriva, mi sembra leggibile nella foto che scattai.
 

 

29099659337_80bd9495cb_b.jpg

 

 

Potei lasciare solo un semplice fiore selvatico in una "piega" del suo monumento.


43317970844_16589972ab_b.jpg

 

 

 

analogico_09
Inviato

Lasciamo che siano le sue immagini a parlarci di Pasolini. Un poco per volta...

 

Le Mura di Sana'a, lo straordinario e drammatico documentario che in genere si accompagna al DVD di Medea, dei film "epici" di Pasolini il mio preferito.



 

 

 

Inviato
11 ore fa, analogico_09 ha scritto:

suo monumento.

Per quel che si vede è brutto assai, chi è il colpevole?

analogico_09
Inviato
34 minuti fa, meliddo ha scritto:

Per quel che si vede è brutto assai, chi è il colpevole?

 

 

Non saprei, prova a interrogare google, ma non è questo all'"ordine del giorno".., potrei dire che tutto sommato alla fine quel luogo del delitto e della memoria fu abbastanza degnamente ri-sistemato.

 

Cmq non mi pare così indegno. il monumento., se pensiamo a come era prima... un orrore grottesco,,,  Questa è solita l'Italia...

 

 

claudiofera
Inviato

La fotografia che ho inserito ( ahimè capovolta) fà parte di quelle scattate a P.P.P da Dino Pedriali,scomparso recentemente.Sono immagini ambientate nei dintorni di Sabaudia,nei pressi della torre/abitazione dello scrittore....il gt 2000 è quello di Pierpaolo,purtroppo fù usato per oltraggiarne il corpo.. un mio cliente,ex-titolare di autosalone,nel vedere il poster ha riconosciuto l'auto,raccontandomi che gli fù offerta in vendita (per chissà quali vie..) ..ma lui,proprio per rispetto nei confronti di P.P.P, si  rifiutò di acquistarla.

analogico_09
Inviato
6 ore fa, claudiofera ha scritto:

( ahimè capovolta)

 

 

Ti perdono il torcicollo.., ma proviamo a parlare di Pasolini, dei suoi film.

Inviato
7 ore fa, claudiofera ha scritto:

Sono immagini ambientate nei dintorni di Sabaudia,nei pressi della torre/abitazione dello scrittore.

La torre si trova a Chia, appena fuori il paese molto distante da Sabaudia quindi.

claudiofera
Inviato

@djansia  Sì,un pò come la Lazio è distante da Roma 😁 (tornarndo seri.. tanta è la passione,che sul quel ponte ci sono stato in pellegrinaggio)

analogico_09
Inviato

Allora.., visto che la discussione su Pasolini non decolla, per seguitare col gossip, ce vojo fa' er fanatico pur'io... 😄 Io nel 1961, ero un regazzino, ho visto girare alcune sequenze di Accattone a torpignattara...

Nello stesso quartiere c'era un bar che di chiamava Bar Diana, uno dei meglio della zona, che Pasolini frequentava con i suoi amici/attori de borgata, e io ce l'ho visto dentro diverse volte.., anzi, coll'amichetti "malignavamo".., anvedi er Pasolini è venuto a rimiorchare... Questo succedeva.., era quella la coscienza culturale moralistica, bigotta e "infantile" del paese.., noi che infanti lo eravamo sul serio eravamo in un certo senso più giustificati.., assorbivamo quello che era l'humus sub-culturale dominante. Per quanto riguarda me e altri amici del mio giro più curiosi e "garantiti" le cose poi cambiarono.., ma ci vollero quasi una decina di anni.., poi arrivò il '68...

Ho vissuto per molti anni in quel quariere residenziale piccolo borghese, privilegiato, diciamo..,  nato in mezzo alle periferie stroriche prevalentemente del sottoproletartiato: tropignattara, la certosa, maranella, pigneto, mandrione, ecc... tutti set "naturali" dei film di Pasolini.. Ho ricordi del famoso bar Necci al pigneto di prima che diventasse un posticino radical-chicchetto di gente "trasparente".. quando era ancora un bar gestito dai f.lli Necci frequentato da gente "popolare" che giocavano a carte e bevevano il litro di vino bianco dei castelli... meta anche di tanti cinefili di tutto il mondo che venivano in pellegrinaggio alla ricerca dei set pasolinani amabilmente accolti dai f.lli ex proprietari che mostravano volentieri ritagli di iornali e riviste , altre testimonianze  fotografiche e cartacee dedicate al loro locale...

 

Le scene  di Accattone che ho visto girare... Accattone compra un bigiotteria alla nuova ragazza che avrebbe voluto protituire... chiesa di San Barnaba.., la sequenza inizia con l'inqudratura dela stretta via Carlo Errera.., stretta da sembrare un canyon americano.., di fronte i tre protagonisti .., sembra quasi una scena da film western... si vede anche la farmacia che c'è ancora oggi.., altri negozi spariti, persone che conoscevo affacciate alla finestra ai balconi...

 

 

 


Via casilina col vecchio trenino che partiva dalla stazione laziali per arrivare fino a grotte celoni e a pantano... Non c'erano le norme di sicurezza necessarie, il trenino sferragliava senza protezioni.., quanta gente avrà arrotato.., ricordo un episodio.., un giovane fu preso in pieno.., vidi la scene, ne restai scioccato, la sera avevo la febbre...
 

 

 

 

Inviato

@analogico_09 Grazie del tuo contributo perchè mi hai fatto conoscere un autore che ho sempre snobbato ma che sto imparando a conoscere.

Dalle scene che ho visto del film "Accattone" traspare tutta la forza e la potenza della gente che costituiva l'ossatura della nostra società.

Risulta evidente e stridente che allora c'era tanta ignoranza e povertà ma era presente in quasi tutta una dignità umana che adesso difficilmente si scorge nella società di oggi.

Uno spaccato di vita vera e reale che non ha mai avuto bisogno di effetti speciali!!

  • Melius 2
claudiofera
Inviato

@analogico_09 Continuando con il mini-micro-gossip,quindici/venti anni fà all'ingresso del Brancaleone certe volte mi dicevano : somigli a Franco Citti.... non sapevano -neppure lontanamente- quanto mi rendevano felice ! Con il mio amico del cuore, di notte andavamo a cercare le inquadrature di Accattone.Un giorno uscì la copertina del fù Espresso con Franco in copertina : raccontava della sua vita a Fiumicino,insieme a una donna del nord Europa più giovane di lui.Si decise di partire per andare a salutarlo (che,data la nostra e sopratutto mia totale insignificanza, significava solo rompergli le scatole...).Purtroppo se ne andò prima che noi trovassimo il coraggio di essere inopportuni.Se tu hai visto girare le scene tra Accattone e Stella (Franca Pasut) allora non posso far  altro che invidiarti..Se invece ti aspetti commenti e critiche,per me è impossibile :  sono un tutt'uno con il film e amo troppo i suoi personaggi...ps : brava la Archibugi con il suo Questioni di cuore.

analogico_09
Inviato
Il 10/3/2022 at 16:02, claudiofera ha scritto:

Se invece ti aspetti commenti e critiche,per me è impossibile :  sono un tutt'uno con il film e amo troppo i suoi personaggi...

 

Ma no.., non mi apetto nulla in particlare, se non di parlare a piacere di Pasolini, della sua arte cinematografica che è in stretta, rocciosa relazione con quella letteraria.


Da parte mia, non appena mi ricapo un po'..,  vorrei tornare su Franco Citti e suo fratella, o sorello..,  Sergio Citti

 

 

analogico_09
Inviato

@Guru Bologna è sempre all'avanguardia.., qui a Roma mi sembra che non si sia ancora mosso nulla.., ma è la norma.., mai come ora.

analogico_09
Inviato
Il 10/3/2022 at 16:02, claudiofera ha scritto:

Se invece ti aspetti commenti e critiche,per me è impossibile :  sono un tutt'uno con il film e amo troppo i suoi personaggi

 

Torno un attimo su questa cosa.., ti capisco, sono opere cinematografiche quelle pasoliniane sulle quali è stato detto tutto, magari senza dire "niente".., nel senso.. niente di quello che solo il "terzo occhio" potrebbe vedere o leggere e "il terzo orecchio" ascoltare.., cose così personali frutto dell'esperienza intima che collocano lo spettatore "attivo" e "complice" fuori dalla mera logica del cinema come "spettacolo", come forma d'arte industriale od elitaria, autoreferenziale benchè d'alto lingnaggio in fondo fatta di "concessioni" e compromessi che all'estetica vanno stretti e che la poesia rigetta.
Pasolini non si limita a "rivoluzionarie" la "norma", bensì la sovverte, la scandalizza, la strattona, la violenta con la forza della sua pacifica, bontà di cuore, con il suo appassionato amore per l'arte, per la cultura, per il "pensiero".., per la bellezza delle cose della vita e dell'arte, con la lucida, implacabile lama della sua mente affilata come un bisturi.

Non a caso l'estrema opera cinematografica fu "Salò o le 120 giornate di Sodoma".., un film dell'"anticinema" spartiacque, che voleva essere "incompreso" e che tale ancora resta.
Forse uno dei rari film della storia, se non l'unico, tra le grandi opere cinematografiche "scardinatrici" degli ordini estetici, culturali, psichici, sociali, costituiti, politici, che seguita ancora a scandalizzare, a fare paura, a "disgustare".

Tornerò in altro scritto su questa cosa - neppure a Luis Bunuel, ad esempio, riuscì di fare altrettanto; anzi, il vecchio aragonese, gran satiricone, navigato volpone, borghese "illuminato" ed iconoclasta, non volle farlo, si accontentava in modo genialmente spietato senza troppo parere di rovinare di soppiatto la "digestione" alla borghesia retrograda, senza spargimenti di sangue, la quale, ridendo in realtà di se stessa, pensando di assistere a delle divertenti barzellette, applaudiva i suoi film.

(Ma si.., asciamo stare.., non censuriamo il film tanto son "cistes para tontos... - barzellette per stupidi - Così il dittatore Franco definì le terribili scene di Viridiana mentre lo avvertivano dello scandalo che Bunuel, ufficialmente in autoesilio, portava in Spagna... La censura arrivò invece puntuale dal vaticano.., e a quelli, tutto gli si potrà rimproverare, più di una nefandezza atribuire, meno che siano tontos... come lo era invece il raffinato caudillo... )

Salò, opera definitiva, lapidaria, senza compromessi, del non ritorno, è il Requiem che Pasolini "girò" per la sua morte "annunciata" e forse anche da egli stesso desiderata. Forse anche per la morte dell'"umanità" che rinunciava alla vita...
Difficile per lo spettatore comunicare le impressioni del profondo che vanno oltre la "recensione", l'analisi critico-formale del film, si rischia di non essere (pasolinianamente) "compresi". Mi riferisco a tutti i film "scandalizzatori" di Pasolini.
Meglio raccontare cose sparse.., piccole e grandi impressioni personali che pervadono lo spettatore di fronte ai fatti che sono della vita, delle memorie, riflessi delle cose di ieri e di oggi che si avvolgono intorno alla figura del poeta assassinato: poeta del prima e del dopo morte. Una morte che non ha creato nessuna cesura tra le due osmotiche epoche temporali.
Al contrario, la morte prematura di Pasolini ha universalmente sugellato l'immortalità del poeta e dell'uomo fusi insieme. Una sorta di Cristo laico, "secolare", figlio del mondo non già della divinità..  immolatosi per la salvezza dell'umanità.

 

 

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